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Quality Assessment in Early Childhood Education: Towards a Widespread Quality

This book documents the evaluation process in various territories, providing opportunities for sharing objectives and rethinking the quality assessment process. It explores the importance of community-based childcare services, continuous research, and integration of the service network.

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Quality Assessment in Early Childhood Education: Towards a Widespread Quality

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Presentation Transcript


  1. Per una qualità diffusaLa valutazione della qualità nei servizi educativiper la prima infanzia Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  2. Il significato del libro • Documentazione del percorso di valutazione sperimentato nei diversi territori • Opportunità di condividere con chi non ha partecipato gli obiettivi, le caratteristiche e le cornici di senso del processo realizzato • Occasione per fare il punto, ripensare e rilanciare il percorso Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  3. Per una qualità diffusa • Servizi per l’infanzia come servizi di comunità • Capacità di tener vivo un costante processo di ricerca all’interno dei servizi • Equilibrio dialettico di qualità statica e qualità dinamica • Qualificazione e integrazione della rete territoriale dei servizi Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  4. Per una qualità diffusa • Percorso di lavoro ispirato al modello di governance della rete e del partenariato (Giovannini, 2012). • Sviluppare un costante lavoro di regia territoriale che promuova l’attivazione di dinamiche di rete, costruendo le condizioni per facilitare lo scambio, il dialogo e la collaborazione tra i servizi. Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  5. La struttura del testo • Generare connessioni • Sguardi dai territori • Possibili sviluppi

  6. Il significato della valutazione Valutazione come: • “assegnazione di senso-valore a un determinato evento o processo educativo” (Baroni, 2007) • “atto comunicativo condiviso” (Viganò, 2018) • dispositivo formativo e riflessivo Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  7. Valutazione come dialogo • Assumiamo il dialogo «come ricerca di verità plausibili e non assolute,di verità non determinate dalla certezza della conoscenza,ma dalla provvisorietà dei nostri saperi». Nanetti, 2006 Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  8. Un sistema di valutazione e sviluppo del contesto educativo • Progetto pedagogico • Progettazione educativa e documentazione • Coordinamento pedagogico e lavoro di equipe • Partecipazione delle famiglie e qualità percepita • Coordinamento Pedagogico Territoriale, formazione e valutazione della qualità educativa Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  9. La struttura multilivello del sistema di valutazione formativa Contesto macro REGIONE COORDINAMENTO PEDAGOGICO TERRITORIALE Contesto intermedio SERVIZIO Contestomicro Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  10. Sviluppare il lavoro di rete • Individuazione dei bisogni formativi e razionalizzazione degli interventi a livello di sistema territoriale allargato. • Monitoraggio dei progetti formativi e delle azioni di miglioramento realizzate dai servizi. • Promozione del lavoro di rete e sostegno alle dinamiche di integrazione del sistema (scambi, incontri territoriali, ricerche, ecc.). Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  11. Il valore formativo della valutazione • “possibilità di rileggere la propria pratica quotidiana e i presupposti pedagogici che la definiscono” • “l’osservazione analitica e sistematica ha fatto emergere elementi sfumati, non presi in considerazione prima” • opportunità “per affrontare tematiche irrisolte negli anni in modo oggettivo e operativo” • “l’osservazione esterna ha contribuito a sgretolare meccanismi consolidati” • occasione per “ragionare sulla coerenza tra dichiarato ed agito” Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  12. Il punto di vista dei valutatori esterni • “il processo, l’intero percorso, è una provocazione positiva verso il cambiamento professionale inteso in senso positivo” • “mi ha obbligato ad andare più a fondo su tutti gli aspetti che riguardano il funzionamento del nido e pertanto mi ha portato a fare riflessioni sul mio ruolo e sui miei servizi” • “possibilità di confronto e di riflessione generata a più livelli e su molteplici aspetti” • “confronto reale con altre realtà del territorio che non si conoscono e, principalmente, un confronto sulle modalità/metodologie di lavoro, molto interessante soprattutto tra pubblico e privato” Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  13. Sguardi dai territori • Creazione di un progetto pedagogico comunitario nella rete dei servizi pubblici e privati del territorio provinciale e definizione di un modello di formazione riflessiva territoriale. • Occasione per far nascere e coltivare nel tempo una comunità professionale. • Sperimentazione come opportunità di confronto in un contesto connotato da una pluralità di realtà e identità educative. • Riflessività, costruzione della professionalità e potenziale formativo e generativo del processo valutativo nelle equipe educative. • Analisi dei dati a livello di CPT e identificazione dei bisogni formativi nella rete dei servizi. Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  14. Sguardi dai territori • Tentativo di integrazione tra lo strumento elaborato dal CPP e gli strumenti di valutazione già in uso in alcuni servizi pubblici e privati. • Connessione tra processo di auto-eterovalutazione e valutazione della qualità percepita dalle famiglie. • Progettazione e sperimentazione di uno strumento per valutare la qualità nei servizi di compresenza bambini e famiglie. • Sperimentazione di forme di flessibilità e realizzazione di un percorso di valutazione della qualità nelle scuole dell’infanzia in continuità con quello dei nidi. Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  15. Elementi di problematicità • La ricerca di un equilibrio tra efficacia formativa e sostenibilità del processo valutativo • Il rapporto numerico coordinatore pedagogico-servizi coordinati • Il monte ore dedicato alle attività non frontali del gruppo educativo e del personale ausiliario • I differenti livelli di attivazione dei e nei CPT • La rendicontazione sociale del percorso Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  16. Qualità strutturale e sistema integrato • La sperimentazione del sistema di valutazione ha rappresentato un “analizzatore” del livello di disomogeneità del sistema dei servizi educativi per la prima infanzia rispetto a fattori di qualità strutturale essenziali per promuovere lo sviluppo di un sistema integrato di qualità.

  17. Curare il processo • L’organizzazione del CPT in funzione del processo • Lo sviluppo degli strumenti per l’efficacia formativa del processo • Il coinvolgimento del gruppo educativo e la costruzione e cura della motivazione e partecipazione • L’attenzione (modalità e tempi) per la fase di rilevazione/raccolta dei dati • Le modalità e strategie per sostenere la riflessione sui dati valutativi • La documentazione e il monitoraggio territoriale Antonio Gariboldi – Università di Modena e Reggio Emilia

  18. Apprendere in una comunità significa costruire forme di mutua implicazione che conducono a comprendere e orchestrare il processo di apprendimento come impresa socialmente condivisa e a sviluppare nuovi significati, nuove teorie, nuovi repertori. Fabbri, 2007

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