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Comune di Rio Marina. Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza complessiva nominale pari a 970 kWp, in località Vigneria. STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Presentazione pubblica: 15 aprile 2011 - Rio Marina. Situazione attuale e motivazioni del progetto.
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Comune di Rio Marina Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza complessiva nominale pari a 970 kWp, in località Vigneria. STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Presentazione pubblica: 15 aprile 2011 - Rio Marina
Situazione attuale e motivazioni del progetto Il progetto interessa una superficie di circa 3 ettari nell’ambito di una porzione di area mineraria dismessa presso il paese di Rio Marina. L’impianto fotovoltaico è composto da tre lotti di potenza complessiva nominale pari a 970 kWp.
Situazione attuale e motivazioni del progetto Il progetto interessa una superficie di circa 3 ettari nell’ambito di una porzione di area mineraria dismessa presso il paese di Rio Marina. L’impianto fotovoltaico è composto da tre lotti di potenza complessiva nominale pari a 970 kWp.
Situazione attuale e motivazioni del progetto I II III Paesaggio minerario di Rio Marina interessato dalla localizzazione dell’impianto fotovoltaico.
Situazione attuale e motivazioni del progetto Paesaggio minerario di Rio Marina interessato dalla localizzazione dell’impianto fotovoltaico.
Situazione attuale e motivazioni del progetto Paesaggio minerario di Rio Marina interessato dalla localizzazione dell’impianto fotovoltaico.
Situazione attuale e motivazioni del progetto Il progetto in esame costituisce un’iniziativa volta al raggiungimento dell’autosufficienza energetica del Comune di Rio Marina. L’impianto fotovoltaico, composto da tre lotti di potenza complessiva nominale pari a 970 kWp, utilizzerà gli incentivi erogati dal GSE (Gestore del Sistema Elettrico) già GRTN (Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale). Impianto fotovoltaico “fisso”, soluzione del progetto ottimale (Render a cura di P&I srl servizi ed ingegneria per l’ambiente).
Situazione attuale e motivazioni del progetto Costo annuo dei consumi energetici del Comune di Rio Marina: 108.765 euro (dato anno 2010) Circa 2/3dell’energia prodotta dall’impianto servirà ad alimentare le utenze comunali, mentre l'energia restante verrà immessa nella rete elettrica nazionale .
Studio di Impatto Ambientale Il progetto in esame risulta da sottoporre a procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di incidenza (V.inc), di competenza della Provincia di Livorno, ai sensi della L.R.Toscana 10/2010, in quanto rientra tra le opere soggette a verifica di assoggettabilità contenute nell’allegato B2, punto d): “impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore, acqua calda con potenza superiore a 1 MW”, le cui soglie dimensionali sono ridotte del 50% in quanto l’area di progetto è interna al Sito Natura 2000 SIR/ZPS “Elba orientale” (IT5160102) ed al Parco Nazionale “Arcipelago Toscano”.
Rapporto tra territorio comunale di Rio Marina, il locale sistema di SIR-SIC-ZPS ed Aree protette, e l’area di progetto. Sito Natura 2000 SIR/ZPS “Elba orientale” (IT5160102). Parco Nazionale “Arcipelago Toscano”. Localizzazione area nuovo impianto fotovoltaico.
Studio di Impatto Ambientale Al fine di rendere omogenee le valutazioni relative alle diverse componenti analizzate è stata utilizzata la scala ordinale di significatività degli impattiprevista dalle norme tecniche di attuazione della L.R. Toscana 79/98.”. Gli impatti sono quindi stati classificati secondo i seguenti criteri: • secondo il loro segno in impatti positivi e negativi; • secondo la loro intensità in impatti non significativi, lievi, medi, rilevanti, molto rilevanti; • secondo la loro dimensione temporale in impatti non significativi, reversibili a breve termine, reversibili a lungo termine, irreversibili.
Descrizione del progetto Il progetto in esame è costituito da un impianto fotovoltaico composto da tre lotti singoli, di cui due di potenza pari nominale pari a 176,40 kWp (2.014 pannelli) ed uno di potenza pari a 617,40 kWp (3.528 pannelli), ed è stato dimensionato partendo da una potenza nominale pari a circa ad 1 MW (totale 5.544 pannelli monocristallini). L’impianto realizza la produzione di energia elettrica mediante conversione diretta della radiazione solare, tramite l’effetto fotovoltaico; è composto principalmente da un insieme di moduli fotovoltaici, uno o più convertitori della CC/CA e altri componenti minori.
Descrizione del progetto Il progetto in esame è costituito da un impianto fotovoltaico composto da tre lotti singoli, di cui due di potenza pari nominale pari a 176,40 kWp (2.014 pannelli) ed uno di potenza pari a 617,40 kWp (3.528 pannelli), ed è stato dimensionato partendo da una potenza nominale pari a circa ad 1 MW (totale 5.544 pannelli monocristallini).
Descrizione del progetto VIABILITA' DI ACCESSO
Descrizione del progetto Planimetria di progetto
Analisi Pianificazione e vincoli • Parco nazionale Arcipelago Toscano (piano del parco). • Piano di Indirizzo Territoriale Regionale (PIT) e Piano paesistico. • Piano di Indirizzo Energetico Regionale (P.I.E.R.) • Piano Territoriale di Coordinamento provinciale (PTC) • Piano strutturale e regolamento urbanistico Comune di Rio Marina • Sito Natura 2000, SIR/ZPS “Elba Orientale” • Vincolo paesaggistico, archeologico, idrogeologico, aree minerarie, Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), rischio sismico, ecc.
Analisi Pianificazione e vincoli Vincoli sovra ordinati (paesaggistici, archeologici, idrogeologici, ecc.) (scala 1:5000) Pericolosità geomorfologica e idraulica (scala 1:5.000)
Analisi Pianificazione e vincoli Proprietà demaniali, ZPS Elba orientale e Parco Nazionale Arcipelago Toscano (scala 1:5.000) Destinazione urbanistica Comune di Rio Marina: UTOE (scala 1:5.000)
Analisi Pianificazione e vincoli L’opera in oggetto risulta coerente con gran parte degli strumenti di pianificazione di area vasta. In particolare la realizzazione di una sorgente di energia rinnovabile persegue gli obiettivi del Piano energetico regionale e dello stesso PTC provinciale ove quest’ultimo persegue, per l’Isola d’Elba uno “sviluppo dell’autonomia energetica” (art.26.1 Disciplina del PTC). “Promuovere l’utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili a basso impatto ambientale, con particolare riferimento all’energia solare” costituisce un obiettivo da perseguire anche nell’ambito del Piano del Parco Nazionale Arcipelago Toscano (art.23.2). Nell’ambito del programma di valorizzazione integrata del compendio minerario (PM) l’art.13 delle NTA del Piano del Parco prevede la “Realizzazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili nel rispetto di quanto indicato dall’art.34 bis del PIT privilegiando, per la loro localizzazione, zone degradate da riqualificare”.
Analisi Pianificazione e vincoli Più problematico risulta il rapporto tra il progetto e le previsioni del piano paesistico del PIT: per l’ambito di paesaggio n.27 “Isola d’Elba” la parte paesaggistica del PIT sottolinea … tra le diverse misure e azioni il “Divieto di installazione di pannelli fotovoltaici e pale eoliche”. In considerazione della vigenza del piano del parco (strumento approvato al contrario del piano paesistico del PIT), di quanto previsto dalla stessa Legge 394/91 all’art.12, comma 7, “il piano ha effetto di dichiarazione di pubblico generale interesse … e sostituisce ad ogni livello i piani paesistici, i piani territoriali o urbanistici …” ed in considerazione dell’attuale stato di revisione del piano paesistico adottato, è possibile ritenere prevalente la previsione del piano del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Analisi componenti ambientali COMPONENTI ANALIZZATE Atmosfera/Clima Geologia, morfologia e idrogeologia Ambiente idrico – Acque interne Ambiente acustico Vegetazione e flora Fauna Uso del suolo Ecosistemi Paesaggio e patrimonio storico-culturale Aspetti socio-economici Salute pubblica
Studio di Impatto Ambientale Elaborati cartografici dello Studio di impatto ambientale.
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE ATMOSFERA L’impianto in oggetto si inserisce in un contesto territoriale caratterizzato, in generale, da un buono stato di qualità dell’aria Fase di cantiere • impatti da ricondurre dispersione di polveri e gas di scarico, sia in relazione alle lavorazioni (escavazione, livellamenti, movimentazione terreno, ecc.), che al transito di mezzi per trasporto materiali che accedono al sito. In considerazione di ciò sono state previste misure di mitigazione volte all’abbattimento delle polveri sia nel sito che lungo la viabilità di accesso
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE ATMOSFERA Fase di esercizio • impatti da ricondurre al transito periodico di mezzi che accedono al sito per le manutenzioni (limitato) • significativi impatti positivi sono invece da ricondurre alla mancata produzione di emissioni inquinanti nell’atmosfera, quali anidride carbonica, ossidi di azoto, anidride solforosa, polveri sottili e al mancato utilizzo di combustibili fossili. Complessivamente l’impatto risulta positivo. Nessun rapporto è individuato relativamente al clima.
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE ACQUE INTERNE L’impianto si inserisce in un’area già provvista delle idonee pendenze e dei presidi per la regimazione delle acque meteoriche. L’attuale rete di canalizzazioni sarà mantenuta sostanzialmente invariata; sono previste limitate modifiche esclusivamente in prossimità delle intersezioni con la viabilità di progetto. Le modalità costruttive delle fondazioni delle strutture al terreno necessiteranno di operazioni di scavo per la realizzazione di fondazioni interrate; a fine realizzazione verranno ripristinati i dislivelli e la rete di regimazione delle acque.
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE ACQUE INTERNE • Particolare cura verrà posta nel caso di intersezioni con la viabilità, dove sarà previsto l’intubamento localizzato dei fossi per il solo attraversamento della viabilità, e nel passaggio fosso/tubazione al fine di permettere un deflusso naturale e senza ristagni. • In considerazione della natura del reticolo idrografico locale e del caratteristico sistema “chiuso” dell’area di intervento, non risultano ipotizzabili impatti particolarmente significativi sulla qualità delle acque dei torrenti locali, ed in particolare con la qualità del Fosso del Riale. In base alle suddette considerazioni, l’impatto complessivo dell’opera su questa componente risulta non significativo.
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE AMBIENTE ACUSTICO
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE AMBIENTE ACUSTICO Gli impatti sono principalmente riconducibili alla fase di costruzione e sono caratterizzati dalla produzione e dispersione di rumore nell’ambiente, dovuti ai macchinari usati nelle lavorazioni previste (escavatori, pala meccanica, camion, ecc.) e al transito dei mezzi usati per il trasporto dei materiali. • le attività di scavo e movimentazione di terreno - attività maggiormente rumorose - risultano limitate, sia in termini di volumi movimentati che in termini di durata e si concentrano nelle prime 5-6 settimane. • Il transito di automezzi in entrata/uscita dal sito di impianto risulta limitato a pochi mezzi/giorno. • non siano presenti ricettori sensibili nell’area prossima al sito di impianto (vedi figura precedente).
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE AMBIENTE ACUSTICO Nella fase di esercizio gli impatti su questa componente sono essenzialmente riconducibili al rumore prodotto dai trasformatori installati nel sito (3 trasformatori, uno per ciascun lotto), e secondariamente al transito di mezzi che periodicamente accedono al sito per effettuare attività di controllo e manutenzione . Nel complesso, stante il rispetto delle mitigazioni riportate nel capitolo relativo, l’impatto dell’opera su questa componente risulta complessivamente negativo, di intensità lieve e reversibile a lungo termine (si conclude con la dismissione dell’impianto), per un valore di rango 2.
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE AMBIENTE ACUSTICO Relativamente agli impatti sulla viabilità locale, precisato che il numero di mezzi in arrivo/uscita dal sito risulta limitato a poche unità; i percorsi seguiti risultano: • percorso 1: i mezzi per l’approvvigionamento di materiali e attrezzature in arrivo dal continente sbarcano al porto di Rio Marina, percorrono la strada litoranea SP26 verso Cavo; in prossimità della località Vigneria lasciano la SP 26 e svoltano a sinistra nella viabilità di accesso al sito . • percorso 2: i mezzi per l’approvvigionamento di materiali e attrezzature provenienti da Portoferraio percorrono la strada SP 26 verso Porto Azzurro, e di qui verso Rio Marina, oltrepassano l’abitato, e di qui come percorso 1.
Quadro di riferimento ambientale POPOLAZIONE E SALUTE PUBBLICA Il progetto si inserisce in un contesto territoriale caratterizzato da un buono stato di qualità, sia sotto il profilo della qualità dell’aria, che del clima acustico. Ulteriori impatti degli interventi in progetto sono potenzialmente riconducibili alla produzione di campi elettromagnetici generati dalle apparecchiature elettriche sotto tensione, cabine di trasformazione e linee elettriche (ubicate all’interno del sito di impianto), nonché dalla linea di collegamento MT tra la cabina di consegna ENEL e il punto di allaccio all’elettrodotto ENEL (ubicate all’esterno del sito).
Quadro di riferimento ambientale POPOLAZIONE E SALUTE PUBBLICA • Per quanto concerne le cabine di trasformazione, campi elettromagnetici con valori significativi (maggiori di 0,2 microtesla) si possono trovare soltanto entro distanze di qualche metro dal perimetro della cabina stessa. • Per quanto concerne le linee elettriche di collegamento, è opportuno precisare come queste siano costituite da linee interrate; questa caratteristica costituisce già di per se una significativa misura di riduzione della propagazione del campo elettromagnetico nell’ambiente circostante, scendendo, relativamente al campo magnetico, a valori inferiori a 0,2 microtesla già a livello del suolo. Nel complesso, stante il rispetto delle indicazioni progettuali e delle mitigazioni individuate, l’impatto complessivo dell’opera su questa componente risulta non significativo
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE GEOLOGIA, MORFOLOGIA E IDROGEOLOGIA L’opera in oggetto si sviluppa in un articolato sistema di ambiti morfologici sub-pianeggianti, derivanti da un processo di messa in sicurezza dell’ex sito minerario. La realizzazione degli impianti non necessità di realizzare nuove gradonature e le ridotte movimentazioni di volumi rimarranno interne all’area di progetto.
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE GEOLOGIA, MORFOLOGIA E IDROGEOLOGIA Per l’area la maggiore criticità è legata alla presenza di zone classificate a pericolosità geomorfologica di classe 3 “media” (di classe 4 “alta” per quanto riguarda la il tratto di cavo interrato). Complessivamente l’impatto dell’opera sulla componente flora e vegetazione risulta non significativo. Carta della pericolosità geomorfologica e idraulica (scala 1:5.000)
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE FLORA E VEGETAZIONE La realizzazione dell'opera (fondazioni dei pannelli, viabilità, quadro power block, trasformatori e cabina ENEL) comporta la perdita di cenosi erbacee di ricolonizzazione su piattaforme minerarie a Inula viscosa dominante, nuclei di Rubus ulmifolius, ed un nucleo di arbusteti a Spartium junceum ed Erica arborea dominante, con esemplari di Pinus pinaster. Presenza di alcuni esemplari di Daphne gnidium.
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE FLORA E VEGETAZIONE La vegetazione dell’area interessata dall’opera presenta bassi livelli di naturalità, bassi livelli di resistenza, sensibilità, rarità e ricchezza floristica, e medi livelli di resilienza. In considerazione della ridotta quota percentuale di habitat delle miniere non più attive interessato dal progetto, si ritiene che l'impatto di tale opera risulti assai limitato, ed in particolare di intensità “lieve” e “reversibile a lungo termine” (rango 2).
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE FAUNA La realizzazione dei lotti non comporta una sottrazione significativa di habitat minerario, in quanto l'area risulterà accessibile a gran parte della fauna presente, ed in particolare all'avifauna (ad esempio Passero solitario o Pellegrino). Le specie di invertebrati presenti nelle aree minerarie dell'Elba orientale (ad esempio Chopardina schiavazzi) sono comunque legate ad ambienti ipogei ed a gallerie non presenti nell'area interessata dal progetto. Chopardina schiavazzii schiavazzii Falco peregrinus
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE FAUNA La presenza faunistica più significativa, con segnalazione prossima all’area di progetto, è rappresentata dal ferro di cavallo maggiore Rhinolophus ferrumequinum, segnalato per la “Miniera del Rosseto” situata poco a monte dell’area in oggetto. In considerazione delle caratteristiche del progetto, della sua localizzazione e delle mitigazioni individuate si ritiene l’impatto dell’opera sulla fauna risulta “lieve” e “reversibile a lungo termine” (Rango 2).
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE PAESAGGIO Visione complessiva dell’area mineraria di Rio Marina dalla loc. San Francesco
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE PAESAGGIO
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE PAESAGGIO L’intervento può ritenersi compatibile gli assetti paesaggistici, anche con riferimento agli elementi di mitigazione individuati nel capitolo relativo. In particolare si ritiene l’impatto del progetto ottimale come di intensità “media” e “reversibile a lungo termine”, con un complessivo rango 3.
Quadro di riferimento ambientale COMPONENTE ASPETTI SOCIO ECONOMICI L’opera in oggetto non mostra significativi condizionamenti sulla componente in oggetto. Gli aspetti demografici e sociali non si rapportano direttamente o indirettamente con l’opera in oggetto. Relativamente agli aspetti economici l’opera in oggetto comporta ricadute positive soprattutto per una maggiore indipendenza energetica del Comune. La presenza di un parco fotovoltaico all’interno del territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, potrebbe inoltre costituire una offerta turistica aggiuntiva basata sulla conoscenza delle risorse energetiche alternative e sul risparmio energetico Complessivamente il progetto ottimale e la sua alternativa tecnologica presentano quindi un impatto positivo sulla componente in oggetto.
Misure di mitigazione e compensazione Localizzazione in aree minerarie già interessate da interventi di bonifica e dove in parte si sono persi gli originali caratteri paesaggistici minerari. Localizzazione dell'area finalizzata a mitigare gli impatti visivi, con particolare riferimento alla visibilità dal mare e dai principali centri abitati. Scelta di una tipologia impiantistica a “impianto fisso” in grado di ridurre le dimensioni dell'intervento, l’occupazione di suolo e di aumentarne la compatibilità paesaggistica ed ambientale. Scelta di realizzare il collegamento alla rete di distribuzione ENEL mediante cavo interrato lungo asse stradale esistente. Scelta di non realizzare una piazzola inghiaiata nell'area dei lotti ma di utilizzare l'attuale basamento di miniera. Realizzazione di una mascheratura vegetale sui bordi dei piazzali di miniera, lato mare, al fine di ridurre ulteriormente la visibilità dell’opera. Al fine di ridurre gli impatti acustici e sulla viabilità: realizzazione delle prime fasi di lavorazione in periodo diverso da quello estivo.
Misure di mitigazione e compensazione Al fine di ridurre gli impatti sull’avifauna nidificante: realizzazione delle prime fasi di lavorazione in periodo diverso da quello primaverile. Realizzazione di un piccolo rilevato in terra ai margini dei piazzali, lato mare, da sottoporre a rapida idrosemina e a impianto di specie arbustive. Il rilevato stradale interno all’impianto dovrà essere costituito dallo stesso materiale presente nella miniera al fine di migliorare l’inserimento cromatico dell’opera. Al fine di ridurre l’effetto barriera e di frammentazione operato dalla recinzione dell’impianto fotovoltaico, tale struttura sarà presente solo sul lato a monte dell’impianto, in corrispondenza delle strade sterrate di accesso. Mitigazione inquinamento luminoso: illuminazione solo verso il basso e schermatura verso il mare, scelta adeguata dei punti luce e limitazione dell’intensità luminosa, utilizzazione di lampade ai vapori di sodio a bassa pressione, utilizzazione di dispositivi per l’accensione solo a comando.
Studio di incidenza del progetto Rete NATURA 2000 (SIC e ZPS denominati nel loro complesso SIR) Il DPR 120/2003 ed i recepimenti regionali (LR 56/2000 e LR 10/2010) dichiarano: “I proponenti di interventi non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nel sito, … presentano, ai fini della valutazione di incidenza, uno studio volto ad individuare e valutare, secondo gli indirizzi espressi nell'allegato G, i principali effetti che detti interventi possono avere sul proposto sito di importanza comunitaria, sul sito di importanza comunitaria o sulla zona speciale di conservazione, tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei medesimi.”
Studio di incidenza del progetto I Screening II Valutazione appropriata III Valutazione soluzioni alternative IV Valutazione delle misure compensative 1. Introduzione 2. Quadro di riferimento normativo 3. Descrizione del progetto 4. Descrizione generale del sito 5. Descrizione specifica del sito 6. Incidenza sul sito 6.1 Incidenza su habitat 6.2 Incidenza su specie vegetali 6.3 Incidenza su specie animali 6.4 Incidenza su integrità del sito 7. Misure di mitigazione e compensazione 8. Conclusioni
CONCLUSIONI L’utilizzo di una risorsa energetica rinnovabile può costituire un elemento qualificante il territorio comunale, così come gli attuali alti livelli di naturalità del territorio e di qualità paesaggistica ed ambientale. Una prima analisi del territorio comunale ha consentito di individuare nel Sistema ambientale di Rio Marina e nell’area mineraria in oggetto, il sito ottimale per la localizzazione dell’impianto fotovoltaico. La scelta localizzativa e tecnologica, insieme agli elementi di mitigazione, ha consentito di ridurre al massimo gli impatti sulla componente paesaggistica, riducendo l’occupazione di suolo ed evitando significativi impatti sulle componenti naturalistiche e geomorfologiche. Gli impatti individuati non superano i livelli di intensità “lieve” e “media”. I bassi livelli di impatto individuati risultano inoltre mitigabili con diverse proposte di mitigazione individuate. Non sono stati individuati livelli di incidenza significativi sui Siti natura 2000.
ELENCO ESPERTI Coordinamento: NEMO Nature and Environment Management Operators Srl Piazza D’Azeglio, 11 – 50121 Firenze tel +55 2466002 fax +55 243718 – Sito internet: www.nemoambiente.com Gruppo di lavoro interdisciplinare Leonardo Lombardi Naturalista NEMO srl Viviana Cherici Biologa NEMO srl Barbara Lastrucci Naturalista NEMO srl Michele Angelo Giunti Forestale NEMO srl • Gianni Vivoli Architetto - Studio Vivoli di Fazio Luca Sbrilli Geologo