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Orazio Ciancio Susanna Nocentini. IL BOSCO CEDUO SELVICOLTURA ASSESTAMENTO GESTIONE. Accademia Italiana di Scienze Forestali. IL BOSCO CEDUO SELVICOLTURA ASSESTAMENTO GESTIONE _________________________________________________________. 35 capitoli Tre parti:
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Orazio Ciancio Susanna Nocentini IL BOSCO CEDUO SELVICOLTURA ASSESTAMENTO GESTIONE Accademia Italiana di Scienze Forestali
IL BOSCO CEDUOSELVICOLTURA ASSESTAMENTO GESTIONE_________________________________________________________ • 35 capitoli • Tre parti: • I – Selvicoltura • II – Assestamento • III – Gestione • Riepiloghi • Appendice: Tavole alsometriche dei cedui italiani • Bibliografia
IL BOSCO CEDUOSELVICOLTURA ASSESTAMENTO GESTIONE______________________________________________________________________________ • I parte -Selvicoltura • I cedui in Italia • Tipologia dei cedui • Area economica del ceduo • Ceduo semplice e semplice matricinato • Ceduo a sterzo • Ceduo composto • Conversione a fustaia • Alcuni casi particolari • Cedui a ciclo breve (SRF) • Trasformazione del ceduo
IL BOSCO CEDUOSELVICOLTURA ASSESTAMENTO GESTIONE______________________________________________________________________________ • II parte – Assestamento • Assestamento dei cedui • Semplici e semplici matricinati • A sterzo • Composti • Assestamento delle conversioni da ceduo semplice a ceduo composto • Assestamento delle conversioni a fustaia • Sviluppo storico dei metodi • Linee guida per la conversione a fustaia
IL BOSCO CEDUOSELVICOLTURA ASSESTAMENTO GESTIONE______________________________________________________________________________ • III parte – Gestione • La gestione sostenibile del bosco ceduo • La biodiversità e il bosco ceduo • Cedui e avversità biotiche • Cedui e fauna selvatica omeoterma • Cedui e pascolo • Cedui e incendi • Paesaggio e bosco ceduo • Valore economico del bosco e conversione a fustaia • Interventi per il miglioramento e la valorizzazione del ceduo • Ecocertificazione e bosco ceduo • I cedui nelle aree protette • Scenari futuri e prospettive del ceduo
Futuri scenari per la gestione del bosco ceduo: • il mantenimento di questa forma di governo • la conversione a fustaia • la messa a riposo
Mantenimento del ceduo • Usi civici • Il mercato richiede legna da ardere e prodotti di piccole dimensioni caratteristici del ceduo
Il ceduo in un prossimo futuro potrà avere spazio anche per motivi che non riguardano esclusivamente gli aspetti finanziari connessi alla produzione di legno
Il bosco ceduo: • sta assumendo sempre più un significato positivo dal punto di vista storico, culturale, estetico ed economico • nuove attività sono state messe in atto e altre stanno sorgendo per valorizzare un patrimonio che per antica tradizione ha valenza sociale • in varie Regioni intorno al ceduo si è sviluppato l’agriturismo, in altri casi sono state costituite aziende faunistico-venatorie • nuove normative tendono a favorire la promozione di forme associate di gestione della proprietà forestale con innegabili miglioramenti per la proprietà e per la conservazione del bosco
L’ecocertificazione dei sistemi di gestione e dei prodotti forestali, secondo criteri e indicatori definiti a livello internazionale, è una opportunità da non sottovalutare per il mantenimento del ceduo
Per conseguire in continuità tali vantaggi occorre però che la coltivazione del ceduo sia reale e non apparente come avviene attualmente
La coltivazione del bosco ceduo non si limita al prelievo di massa legnosa attraverso il taglio raso allo scadere del turno, ma comporta tutta una serie di interventi per mantenere o ripristinare la sua efficienza e produttività
Il recupero delle tecniche colturali specifiche del bosco ceduo può contribuire in modo decisivo a trasformare una officina a cielo aperto, destinata alla produzione di legno, in un sistema complesso in cui si integrano funzionalità biologica e valenza culturale
Nel medio e breve periodo potranno essere avviati alla conversione solo una parte consistente dei cedui di proprietà pubblica
Perché nel nostro Paese la conversione a fustaia procede con estrema lentezza?
La proprietà molto frammentata • La gestione attuale, estremamente semplificata • Il “paradosso della conversione a fustaia” • I costi diretti della conversione
La pianificazione consente di organizzare nel tempo e nello spazio gli interventi, graduandoli e adattandoli sia alle diverse condizioni dei soprassuoli sia alle esigenze della proprietà
Mentre si avvia la conversione in una parte del bosco, sul resto del ceduo possono proseguire le ceduazioni adottando opportuni accorgimenti che possono facilitare, progressivamente, l’avviamento a fustaia di tutto il bosco.
Conversione di un ceduo semplice matricinato con il metodo del rilascio intensivo di allievi con periodo di attesa. Turno del ceduo = 20 anni.
La conversione a fustaia può avvenire anche attraverso la fase del ceduo composto la conversione si completa in un tempo minore rispetto a quello della conversione a fustaia il passaggio attraverso il ceduo composto elimina il principale fattore ostativo della conversione costituito dal mancato reddito nel caso dei cedui puri o misti di querce è possibile ottenere una fustaia, che oltre a produrre legno, è in grado di sostenere il pascolo con la produzione di ghianda una volta ottenuto il ceduo composto è possibile verificare la risposta del popolamento e le condizioni generali in modo da scegliere il momento più opportuno per procedere alla conversione a fustaia
Terzo scenario:la messa a riposo dei cedui a macchiatico negativo
Cedui a macchiatico negativo: • cedui che vegetano su suoli sterili • a scarsa densità e con presenza di radure • degradati per eccesso di pascolo • percorsi frequentemente da incendi • condizionati nell’accrescimento da condizioni climatiche avverse • posti su versanti a elevata pendenza • senza infrastrutture
La pianificazione forestale resta lo strumento indispensabile per concretare una gestione del ceduo realmente sostenibile
La pianificazione deve essere sviluppata a livello: • Regionale • Comprensoriale • Aziendale • proprietà pubblica e proprietà privata • La trasparenza è indispensabile per ottenere il consenso
La pianificazione deve basarsi su una attenta analisi: • delle condizioni ecologiche e strutturali dei soprassuoli, • degli aspetti morfologici della stazione • della presenza e caratteristiche della viabilità
la pianificazione consente di individuare e sottoporre a tutela le zone più delicate quali: • aree riparie lungo corsi d’acqua minori • aree di nidificazione o di riproduzione di particolari specie animali • ecc.
Pianificazione e conservazione della biodiversità • la pianificazione, differenziando nel tempo e nello spazio gli interventi contribuisce alla conservazione o all’aumento della diversità biologica a diverse scale dalla scala di popolamento a quella di paesaggio
ConclusioniLa gestione sostenibile del bosco ceduo presuppone una politica forestale non legata a emergenze ma tesa a valorizzare il sistema forestale nel suo complesso