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Mappe concettuali. Alessandra Luci Logopedista-Psicologa Ospedale Pediatrico IRRCS Bambino gesù. Definizione. Una mappa concettuale è un modo per rappresentare la conoscenza in termini grafici, tramite la creazione di una rete di relazioni tra concetti.
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Mappe concettuali Alessandra Luci Logopedista-Psicologa Ospedale Pediatrico IRRCS Bambino gesù
Definizione • Una mappa concettuale è un modo per rappresentare la conoscenza in termini grafici, tramite la creazione di una rete di relazioni tra concetti. • I concetti sono rappresentati da figure o immagini (con o senza testo) e le relazioni da linee che collegano i concetti tra di loro. Le relazioni possono essere di diversa natura: causali, cronologiche, di gruppo, di associazione, ecc...
Perché si usano… • Gli usi delle mappe concettuali sono i più vari; il più comune è quello di rappresentare sinteticamente una certa realtà con un ampio uso di materiali grafici e audio ed un uso minimizzato di materiali testuali.
Soggetti avvantaggiati… • le persone con DSA, le quali, potendo far affidamento su un canale di apprendimento diverso da quello della letto-scrittura, hanno una produzione più efficace e facilitata • ogni allievo che abbia difficoltà nella comprensione del testo scritto che può ricorrere allo strumento mappa concettuale per operare una riduzione del testo alla sua essenzialità e concentrarsi sul contenuto e non spendere eccessive energie sui "contenitori“ • la didattica delle persone audiolese trova nelle mappe un valido strumento.
…ma in realtà… • Sono importanti per tutti i bambini e per tutti i ragazzi perché stimolano la strutturazione del pensiero, l'individuazione delle relazioni, i processi critici favorendo il porsi le domande, e se ne può fare sia un uso individuale che un uso cooperativo all'interno del gruppo classe.
Inoltre… • Lo studente non si sente più vincolato ad eseguire una performance limitativa del suo apprendimento (ad esempio: la risposta ad una domanda di un test a risposta chiusa), ma è libero di esprimere la propria particolare acquisizione di conoscenza e rappresentarla come meglio crede.
Nascita Le mappe concettuali sono uno strumento grafico per rappresentare informazione e conoscenza, teorizzato da Joseph Novak, negli anni '70
Caratteristiche: • la mappa si sviluppa dall'alto verso il basso, a partire da un concetto iniziale • la struttura generale delle connessioni è di tipo inclusivo, dal generale al particolare, dal sovraordinato al sottordinato • oltre a quelle di inclusione, tra i concetti sono possibili anche relazioni trasversali • l'insieme della mappa ha una struttura di significato che è data da concetti, relazioni, proposizioni. • l'impostazione grafica deve essere omogenea e lineare → tipologia di organizzatore grafico della conoscenza
L’apprendimento significativo • Le mappe concettuali servono per rappresentare in un grafico le proprie conoscenze intorno ad un argomento secondo un principio cognitivo di tipo costruttivista: ciascuno è autore del proprio percorso conoscitivo all'interno di un contesto • Esse mirano a contribuire alla realizzazione di apprendimento significativo: in grado di modificare davvero le strutture cognitive del soggetto e contrapposto all'apprendimento meccanico, che si fonda sull'acquisizione mnemonica (Ausubel)
Usi delle mappe concettuali • Le mappe concettuali sono uno strumento importante per rappresentare le strutture della conoscenza • aiutano lo studente a organizzare quanto sta studiando ed evidenziano le relazioni tra i concetti: aiutano ad imparare in modo significativo. • All’insegnante aprono una "finestra" nella mente dello studente e gli permettono di monitorare i suoi progressi → valutazione
Valutazione La valutazione formativa svolta attraverso la costruzione di mappe concettuali permette al docente • di avere un'istantanea della mappa cognitiva del discente e della sua evoluzione nel tempo • di apprezzare i suoi spunti creativi, di cogliere i nodi irrisolti nel suo pensiero, le misconoscenze e le conoscenze ingenue • Può diventare uno strumento di rilevazione dell’apprendimento personale, finalizzato all'automonitoraggio: aiutano lo studente a prendere coscienza delle proprie conoscenze
Vantaggi della valutazione Le mappe, usate come strumento di valutazione formativa, permettono all'insegnante di venire a conoscenza: • dei diversi stili cognitivi di ciascuno studente, poiché la struttura della mappa tende a riprodurre il particolare stile cognitivo di ciascuno studente • Delle misconoscenze o delle conoscenze ingenue, che precedono l'insegnamento. • Delle aree concettuali problematiche, seguite alla lezione, facilmente identificabili nei collegamenti mancanti o scorretti; dal confronto con i test deriva poi la possibilità di cercare nelle mappe l'origine della risposta errata ad un dato item.
Confroti con altri metodi • Rispetto ai test a risposte multiple o aperte o alle prove orali, le mappe ovviano ai cosiddetti "difetti di comunicazione“ • sia da parte degli studenti (mancata o scorretta comprensione della consegna/domanda) • sia da parte del docente (interpretazione arbitraria delle risposte verbali e scritte, mancanza di indizi semantici sulle motivazioni delle non risposte); in particolare: le loro "omissioni" sono ricche di informazioni.
Come è fatta • Una mappa concettuale è la visualizzazione in un grafico delle relazioni gerarchiche tra concetti • Tali relazioni sono espresse con delle proposizioni • Essa si propone di riportare aspetti importanti della struttura della conoscenza in un certo dominio.
Le preposizioni “Le mappe concettuali rappresentano relazioni significative tra concetti nella forma di proposizioni” • Le proposizioni sono due o più concetti collegati da parole in una unità semantica.
I concetti… • Sono racchiusi in ovali o rettangoli • sono collegati con frecce, con parole scritte sulle linee per indicare la relazione tra i concetti • sono disposti in modo gerarchico: i concetti più generali e inclusivi vengono riportati in alto nella mappa, mentre i concetti subordinati seguono in basso e spesso sono ancorati a esempi specifici.
Commenti • Il numero di concetti riportati è limitato e ciò permette con facilità di seguire il pensiero rappresentato • alcuni concetti sono riportati con colori diversi: aiuta a seguire il ragionamento rappresentato.
Commenti • In questa mappa sono evidenziati un numero di concetti maggiore di 20 e vengono usati colori. • Non vengono usate le frecce, ma la direzione del pensiero è indicata dall’ordine gerarchico, andando dall’alto verso il basso. I • In questa mappa vengono usate soltanto parole e simboli.
Commenti • Vengono riportati 10 concetti, diversi arricchiti da una spiegazione. • Alcuni concetti sono visualizzati attraverso delle rappresentazioni grafiche: i disegni aiutano la spiegazione dei concetti o la relazione tra essi, evidenziando le analogie o le diversità.
Confronti • Le due mappe sono molto diverse tra loro. • Normalmente le mappe sono diverse, anche se sviluppate per gli stessi propositi, perché riflettono sia l’elaborazione e l’organizzazione personale delle informazioni nella propria testa che lo stile cognitivo dello studente. • Inltre, la mappa su un certo argomento disegnata all’inizio di un corso o di un anno scolastico quasi certamente risulterà diversa dalla mappa disegnata dallo stesso studente alla fine, in quanto la conoscenza è cambiata.
SuperMappe • è un software semplice e flessibile per creare mappe concettuali combinando figure, testo e parlato. • è adatta sia ad un utilizzo da parte di bambini della scuola primaria che secondaria inferiore • Può funzionare integrandosi alla sintesi vocale Loquendo per avere la lettura dell'intera mappa. • Ogni mappa, con incluse le note, può essere automaticamente convertita in testo ed esportata all'interno di altri programmi • Ha una ricca dotazione di immagini pronte all'uso all'interno delle mappe • Si presta benissimo all'uso con Touch-screen • Ad una figura o immagine può essere associato una mappa creata in precedenza, un collegamento internet, un'annotazione audio o una nota testuale scritta al momento
Bibliografia • Ausubel D.P. (1998), Educazione e processi cognitivi. Guida psicologica per gli insegnanti, Milano, Angeli • Novak J. D. (2001), L'apprendimento significativo, Erickson, Trento. • Novak J. D., Gowin D. B. (1989), Imparando a imparare, Sei, Torino. • Novak J.D., La teoria dell’apprendimento per assimilazione di D. P. Ausubel. Le prospettive attuali, CADMO, Giornale Italiano di Pedagogia Sperimentale, 1994, 2(4), 7-23.