230 likes | 364 Views
SITUAZIONE SOCIALE E SCOLASTICA DEI GIOVANI…spunti per la riflessione. RAPPORTO EURISPES 2012: genitori e figli. LE NUOVE FAMIGLIE Cambiamento radicale dei modelli familiari (dal patriarcale al nucleare”chiuso”, sino a tipologie più recenti variamente intese ed in continuo cambiamento);
E N D
SITUAZIONE SOCIALE E SCOLASTICA DEI GIOVANI…spunti per la riflessione
RAPPORTO EURISPES 2012: genitori e figli LE NUOVE FAMIGLIE • Cambiamento radicale dei modelli familiari (dal patriarcale al nucleare”chiuso”, sino a tipologie più recenti variamente intese ed in continuo cambiamento); • Sono circa mezzo milione le famiglie “allargate”: la famiglia allargata instaura una serie di relazioni multiple che vanno ad aggiungersi a quelle biologiche
NUOVI PADRI E MADRI • I genitori si sono trasformati entrambi, ma la figura paterna vive una realtà nuova; • Nuova è pure l’elasticità dei ruoli; • Forte aumento dei comportamenti apprensivi; • Le attenzioni eccessive possono pregiudicare un corretto sviluppo dei figli
FIGLI ”BAMBOCCIONI” • Eccoli qua: ragazzoni che a 35 anni non intendono lasciare la casa dei genitori; • Non solo e non sempre per difficoltà lavorative, ma spesso perché… • I figli sono troppo legati ai genitori, ma i genitori non lo sono da meno, abdicando così al loro ruolo
I GENITORI DEL “SI’” • Per secoli i genitori hanno affrontato lo “scontro” con i figli, passaggio doloroso e necessario; • Oggi in molte famiglie i rapporti verticali sono stati sostituiti da quelli orizzontalie il padre-amico ha sostituito il padre-autorevole; • Lo scontro generazionale non esiste più: evita stress, evita conflitto; • Ma se non c’è ostacolo, alterità, non c’è formazione.
SEPARAZIONE E BI-GENITORIALITA’ • Quella della separazione, è una fase che investe come un tornado la vita della coppia e dei figli: dovrebbe indurre a far emergere senso di responsabilità ed invece… • È facile che avvenga il contrario:delusione, rancore, rabbia…tutto ciò scatena una conflittualità esasperata che ricade sui figli; • Due sono i genitori, nel bene e nel male, due devono continuare ad essere nel momento della separazione; • Per rafforzare tale principio si è coniato il concetto di “bi-genitorialità”: padre e madre sono ugualmente indispensabili per il corretto sviluppo dei figli
I genitori oggi sono sommersi da messaggi, stimolati, guidati, blanditi...eppure appaiono insicuri, disorientati,desiderosi di punti di riferimento; • Una maggiore sensibilità verso l’infanzia e una più diffusa conoscenza dei fattori psicologici e pedagogici hanno messo il ruolo dei genitori sotto la lente; • Con duplice esito: da un lato rendere padre e madre più attenti, consapevoli e partecipi, dall’altro ingenerare in loro il dubbio, il timore di sbagliare, lo sconcerto di fronte a scelte precise
45° RAPPORTO ANNUALE CENSIS SULLA CONDIZIONE SOCIALE DELPAESE: i giovani e la scuola
I GIOVANI ITALIANI • L’aumento della scolarità, i diversi modelli di riferimento e la crescita del benessere hanno determinato cambiamenti nel modo di vivere dei giovani; • Negli anni 80 lasciavano il nucleo familiare 4 ventenni su 10; oggi il tasso di uscita si è dimezzato; • Solo dopo i 25 anni si registrano le prime uscite di casa; • Queste sono le conseguenze di percorsi di studio più lunghi e di un ingresso più tardivo e difficoltoso nel mondo del lavoro.
LA SOCIETÀ E GLI STUDENTI SONO CAMBIATI • La società è cambiata: globalizzazione, spostamenti demografici, multiculturalità, cambiamenti nei valori e nei comportamenti, modificazioni radicali indotte dalle tecnologie digitali. • Gli studenti sono cambiati: nativi digitali, ricevono informazioni in tempo reale, lavorano per immagini più che su testi scritti, in costante connessione a internet, ricercano gratificazioni immediate, si impegnano nei “videogames” più che nello studio, dotati spesso di scarsa capacità di riflessione.
Uso del cellulare 85% circa di cui 24,5% oltre 4 ore al giorno Uso di internet 90% circa di cui 13% circa oltre 2 ore al giorno Fonte: Indagine Eurispes 2012 sugli adolescenti italiani
L’uso degli strumenti informatici e di comunicazione da parte degli adolescenti nel 72,7% dei casi avviene in solitudine Fonte: Indagine Eurispes 2012 sugli adolescenti italiani
L’era di facebook ha forgiato un nuovouniverso …; • In soli 10 anni la percentuale di utilizzatori di pc ed internet e’ aumentata del 50%; • L’italia e’ uno dei paesi al mondo con il tasso piu’ alto di accesso al social network piu’ famoso, facebook ( dagli 11 ai 24 anni); • Ma anche facebook sta invecchiando e molto piu’ rapidamente dei giovani stessi MARK ZUCKERBERG
I GIOVANI E LA SCUOLA • LA SCUOLA TRASMETTE IL SAPERE E LO STUDENTE APPRENDE: LE MUTAZIONI SOCIALI E CULTURALI PROFONDE HANNO DESTABILIZZATO QUESTO MODELLO; • TALI TRASFORMAZIONI HANNO MESSO IN CRISI LA MAGGIORANZA DEI DOCENTI, PERCHE’ IMPLICANO UN CAMBIAMENTO RADICALE NEI MODI DI INSEGNARE; • L’IMPEGNO E LA MOTIVAZIONE DEGLI ALUNNI NON SONO PIU’ UN DATO ACQUISITO, PERCHE’ SI E’ PERSA LA CERTEZZA DEL SENSO DELLO STUDIO; • L’ESPERIENZA DEI DOCENTI E’ SIMMETRICA A QUELLA DEGLI ALLIEVI; IL LORO PRINCIPALE PROBLEMA E’ QUELLO DELLA MOTIVAZIONE E DEL COINVOLGIMENTO DEI LORO STUDENTI.
IN ITALIA ESISTE UNA VERA E PROPRIA QUESTIONE EDUCATIVA • Percentuale di coloro in possesso della scuola media e non inseriti in percorsi formativi: 19%. Sono “gli invisibili”, ossia i ragazzi che sfuggono alla scuola; • Aumenta la generazione “NEET”: dal 20,5% al 22% tra i 15 e i 29 anni (primato europeo e varietà delle situazioni); • Solo il 75%dei 19enni riesce a conseguire il diploma;di questi il 65% intraprende il percorso universitario , ma il 20% abbandona; • La Laurea non rappresenta più un approdo sicuro: solo il 77% trova lavoro (media europea 82%) ma oltre il 50% dei laureati e dei diplomati risultano sottoinquadrati
LA DEBOLEZZA DELLA FILIERA PROFESSIONALIZZANTE • L’ultima Riforma del Sistema Scolastico ha dato un nuovo slancio agli Istituti tecnici (+ 0,4%); • Il rinnovato appeal non si estende ai Professionali ( -3,4%); • Nel 2011 le richieste di personale con la sola qualifica professionale sono aumentate , passando al 13,5% ( + 2%); • I giovani che si iscrivono ai percorsi triennali di istruzione e formazione professionale costituiscono solo il 6,7% del totale degli iscritti ( poco più di 38.000 studenti)
GENERAZIONE “NEET” • Una sorta di generazione senza identità, sospesa nell’ombra, senza presente né futuro; • Sono oltre 2 milioni e 200 mila ( soprattutto nel Sud e soprattutto donne): non hanno mai lavorato o hanno perso il lavoro; • Una “non” generazione, accantonata, provvisoriamente, dagli adulti che non sanno come comportarsi con loro.
CONSEGUENZE • L’ITALIA si sta permettendo un lusso che nessun Paese può permettersi: sprecare un capitale umano straordinario che, se coltivato potrebbe contribuire al progresso economico e sociale; • Da troppi anni interventi inadeguati sulla scuola
CIFRE CHIAVE DELL’ISTRUZIONE IN EUROPA 2012: PUBBLICAZIONE EURYDICE • L’obbligo di istruzione; • La questione della ripetenza; • La condizione dei docenti.
L’OBBLIGO DI ISTRUZIONE • In tutti i Paesi d’Europa l’obbligo di istruzione si è allungato (16-18 anni); • I tassi di abbandono scolastico precoce si sono ridotti, anche in Italia (cfr Strategia di Lisbona 2000); • L’Italia resta però tra i peggiori d’Europa: 1 studente su 5 abbandona prima del diploma (19%): situazione drammatica al Sud e nelle periferie
LA “RIPETENZA” • Secondo il Rapporto Eurydice i risultati di più ricerche a livello europeo dimostrano l’inutilità delle bocciature per il miglioramento degli apprendimenti; • In Italia la tendenza a “bocciare” è aumentata per 3 fattori: a)l’approvazione del DPR 122/09 sulla Valutazione, che punta su questo aspetto come elemento di rinnovata serietà della scuola; b) la considerazione che sia utile e indispensabile per ottenere un effetto di deterrenza; c) la non conoscenza dei risultati delle ricerche psico-pedagogiche e statistiche (cfr. risultati OCSE PISA)
Dai dati della valutazione esterna (INVALSI) risulta che il livello degli allievi che hanno ripetuto è sempre inferiore a quello dei regolari, il che significa che la bocciatura non funziona per innalzare gli apprendimenti; • Più spesso è utilizzata per il carattere etico ed educativo che ricopre (rapporto con le regole), ma serve? • Peculiarità della situazione italiana: le bocciature concentrate negli Istituti Professionali
LA CONDIZIONE DEI DOCENTI • In Europa la professione docente sembra mancare sempre più di attrattiva ( in molti Paesi del Nord Europa vi è un significativo calo dei Laureati in Scienze dell’Educazione); • In Italia siamo in controtendenza , ma perché da sempre la scuola rappresenta uno dei pochi sbocchi per i laureati; • In Italia abbiamo i docenti più anziani: il gap tra vecchi e giovani da noi è un record assoluto europeo; • Nell’infanzia e nella primaria il 45% dei maestri è ultracinquantenne e solo l’1% ha meno di 30 anni; nella secondaria gli ultracinquantenni sono il 57% e solo lo 0,5% ha meno di 30 anni; • Con la recente riforma delle pensioni sarà il disastro…