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Storia della geografia. Geografia significato. geografia = descrizione della Terra. Tappe della geografia. età greco-romana = obiettivo di rappresentare la Terra. età moderna = produzione delle carte geografiche, descrizione delle terre conquistate …
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Geografia significato • geografia = descrizione della Terra
Tappe della geografia • età greco-romana = obiettivo di rappresentare la Terra. • età moderna = produzione delle carte geografiche, descrizione delle terre conquistate … • XIX nasce la geografia moderna, la Geografia diviene una scienza con metodi e obiettivi specifici.
La geografia moderna • Fine del XVIII secolo ILLUMINISMO • Scopo della geografia moderna è spiegare in modo razionale il rapporto tra l’uomo e la superficie terrestre. • Analizzare e confrontare le diversità degli spazi terrestri e la varietà dei diversi e differenti gruppi umani.
La scuola germanica • Alexander von Humboldt (1769 – 1859), esploratore(America e Siberia), con l’opera Kosmosgetta le basi della metodologia della ricerca geografica moderna. • indagine su terreno; ricerca delle leggi che regolano la distribuzione spaziale dei fenomeni fisici; applicazione dei principi di casualità e correlazione. • Karl Ritter(1779 – 1859), fonda le basi di una geografia scientifica fondata sulla relazioni uomo-ambiente. • Attenzione alle relazioni fra ambiente fisico e attività umana. • Nell’opera Erdkundeanalizza lo sviluppo storico dei popoli attraverso l’analisi delle condizioni fisiche di un dato ambiente naturale.
La scuola germanica • FriedrichRatzel( 1844 – 1904)Nell’opera Anthropogeographie(1882-1891) per la prima volta oggetto di studio non è la Terra, ma l’uomoosserva-to nel suo rapporto con l’ambiente in cui vive. • Introduce la distinzione tra geografia fisica e geografia umana considerando la prima fondamentale per comprendere il comportamento dell’uomo nello spazio terrestre. • Sostiene che la natura condiziona in maniera determinante ogni atto umano. Clima o ambiente di vita possono influenzare le capacità intellettuali e operative degli uomini, le caratteristiche sociali e culturali ed economiche di un dato popolo (determinismo). • La geografia antropica di Ratzel è ispirata agli studi di Charles Darwin sull’origine delle specie (1859) e all’ecologia, la nuova disciplina fondata da Ernst Haekel(1866).
Determinismo geografico • Al determinismo geografico va la responsabilità di avere fornito il sostegno a teorie politiche e sociali che sono state la causa del: • Colonialismo (pretese territoriali, ambizione dei “confini naturali”) • Razzismo (Nazismo teoria dello “spazio vitale”) • Assolutismo dello stato (diritto naturale di opprimere o sopprimere organismi più deboli)
La scuola francese (fine XIX secolo - inizio XX secolo) • Paul Vidal de la Blache (1845 – 1918),introduce nell’analisi geografica una visione storica = l’Uomo, in base alle sue esigenze, cultura, capacità tecnologica … ha la possibilità di intervenire sulla natura e modificarla (contro determinismo) • Geografia regionale. Il complesso delle interazioni fra uomo e natura crea delle unità territoriali o regioni definite ed individuabili.
New Geography • A partire dagli anni ’50 del XX secolo, con lo sviluppo delle scienze statistiche e della tecnologia i geografi abbandonano il metodo descrittivo per dedicarsi all’analisi quantitativa. • La geografia quantitativa ha prodotto dei modelli interpretativi utili all’analisi della distribuzione nello spazio di precisi fenomeni come le attività primarie, industriali e dei servizi, delle merci o delle informazioni, l’organizzazione politica …
La teoria delle località centrali di Christaller Spiega la distribuzione delle città nello spazio. Le località centrali sono insediamenti che forniscono servizi alle circostanti zone di influenza commerciale, definite "aree di mercato". L'ordinamento spaziale degli insediamenti, basato sul quantitativo e sul livello dei servizi che essi forniscono, genera una gerarchia. Questo modello è stato perfezionato da August Lösch, tenendo in considerazione fattori complessi, come il variare della topografia regionale. Il risultato di queste ricerche ha portato alla concezione di modelli meno regolari.
Le geografie radicali • Necessità di indirizzare la ricerca verso obiettivi sociali. Nuove geografie si sviluppano a partire dagli anni ’60 in dissenso con l’impostazione della geografia quantitativa. • Geografia marxista: problematiche sociali derivate dagli squilibri economici regionali. Terzo Mondo, sviluppo ineguale (tra i maggiori esponenti l’inglese David Harvey e il francese Yves Lacoste). • Geografia comportamentale o geografia della percezione: analisi dei percorsi che fa l’uomo nello spazio (mentalmap), percezione del rischio ambientale, la percezione del paesaggio • Geografia umanistica: la conoscenza è possibile solo attraverso l’esperienza personale (uomo posto al centro dell’analisi dello spazio)
La geografia umana moderna • Diversità degli studi geografici. Non presenta una impostazione predominante. • Problematiche sociali (uomini e donne, ricchi e poveri, immigrati e locali, gruppi appartenenti a religioni o etnie diverse …) • Problematiche economiche che hanno sempre rilevanza territoriale (multinazionali, competizione dei mercati, differenza nel costo del lavoro), cause e conseguenze dei conflitti politici … • Problematiche ecologiche derivanti dalla crescita demografica, intensificazione delle attività produttive, industrializzazione, inquinamento, esaurimento delle risorse …