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POLITICHE INDUSTRIALI PER LO SVILUPPO. Augusto Ninni Università di Parma a.a. 2008-2009. I modelli tradizionali della politica industriale dei PVS: l’industria nascente.
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POLITICHE INDUSTRIALI PER LO SVILUPPO Augusto Ninni Università di Parma a.a. 2008-2009
I modelli tradizionali della politica industriale dei PVS: l’industria nascente • L’Import Substitution (I.S.) è stata la strategia di sviluppo attuata largamente dai PVS fino alla fine degli anni Settanta (anni Ottanta in alcuni casi) ed è tuttora suggerita ancora da alcuni studiosi
La validità storica dell’I.S. è stata accertata più volte avendo come riferimento storico l’esperienza passata dei Paesi Industrializzati: di questi, solo la Gran Bretagna si è realmente sviluppata nell’Ottocento adottando l’approccio liberista (Smith e Ricardo, ma List in Germania, Hamilton negli Stati Uniti)
I riscontri empirici abbondano: in un famoso articolo del 1960 Hollis Chenery (usando però una cross-section nel periodo 54-56) stima che, della crescita della produzione interna, la sostituzione delle importazioni spiega: • - il 73% per i beni di investimento • - il 66% per i beni intermedi • - il 12% per i beni di consumo
Maizels rileva nel periodo 13-57 le seguenti attribuzioni delle dinamiche di crescita della produzione di manufatti
Quali sono le pratiche per attuare la sostituzione delle importazioni ? Normalmente, • o l’imposizione di un dazio / contingente sulle importazioni concorrenti con la produzione nazionale, • o il sussidio di una produzione nazionale concorrente con le importazioni, • o una composizione delle due politiche
L’industria nascente finanziata attraverso una tariffa e la promozione delle esportazioni: il modello di Basevi Paese D K K’ P’ P D’ C O Offerta mondiale
Imposizione di una tariffa PP’’, di modo che OP’’ è il nuovo prezzo per i consumatori interni La tariffa finanzia una quantità prodotta (in perdita) OD’: l’impresa esporta BD al prezzo mondiale PP’ , e vende OB ai consumatori interni (al prezzo OP’’) D K Entrate pubbliche da tariffa Sussidio (finanziato da entrate pubbliche) P’’ K’ P’ P D’ C O B
Il modello di Odagiri • Supponiamo due periodi, t e T, soggetti alle stesse condizioni esterne • Si ipotizzi un mercato nazionale dove opera solo un produttore estero, per cui la domanda viene soddisfatta con importazioni • In entrambi i grafici sono uguali la curva di domanda nazionale (dd’ e DD’) e la curva di offerta di importazioni (ee’ e EE’) • In assenza di produttore nazionale, il prezzo è dato dall’incontro fra domanda (nazionale) e offerta (estera)
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L’entrata da parte del produttore nazionale sul mercato può avvenire solo in presenza di elevati costi non recuperabili: infatti la curva di offerta nazionale ss’ giace per tutti i suoi punti al di sopra del livello del prezzo: nessuna impresa entrerebbe
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Ipotizziamo che però vi siano economie di apprendimento, tali che la curva ss’ nel periodo T possa scendere sino a diventare la curva SS’, per una certa parte al di sotto del prezzo accettato dai consumatori, guadagnando quindi profitti positivi: il sostegno pubblico non è più necessario
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Supponiamo allora che al tempo t il costo d’entrata sia stato finanziato dallo Stato, e che l’impresa sia entrata quindi sul mercato con una capacità produttiva pari a Oi
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Ma questo significa che, se l’impresa nazionale entra sul mercato in quanto finanziata dallo Stato, la nuova curva di offerta è e’’e’’’, data dalla ee’ più la capacità produttiva iniziale (finanziata dallo Stato). • Dato l’incremento dell’offerta a parità di domanda, il prezzo scende da a a f
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Al tempo t, la perdita iniziale per l’entrata (ovvero il costo sostenuto dallo Stato) è data da sfkj • Al tempo T, per effetto delle economie di apprendimento, c’è un profitto, pari a SFK
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Per la condizione di Negishi FSK < fkjs, ovvero il profitto (positivo) a regime è inferiore alla perdita iniziale (ovviamente se i due valori sono comparabili, ovvero come valore attuale). In queste condizioni nessuna banca finanzierebbe l’entrata, perché è destinata a sicura perdita. • Tuttavia la curva di offerta si modifica, in quanto a partire dalla quantità Oi all’offerta di importazioni si aggiunge l’offerta nazionale, crescente al crescere del prezzo: la nuova curva di offerta è la spezzata ELM, e il prezzo al tempo T è F.
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Confrontiamo ora le due situazioni, per vedere se lo Stato (social planner, e quindi interessato al benessere collettivo) finanzia l’entrata
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Quindi l’industria nascente ha giustificazione teorica se l’incremento del benessere dei consumatori più che controbilancia la riduzione del surplus dei produttori • In generale, se dall’aumento dell’offerta ne deriva anche una riduzione del prezzo