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L’insegnamento dell’italiano in Egitto

L’insegnamento dell’italiano in Egitto. La cultura più prevalente in Egitto è l’inglese che è la lingua di più prestigio. Ci sono delle scuole inglesi (americane e britanniche) e francesi.

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L’insegnamento dell’italiano in Egitto

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Presentation Transcript


  1. L’insegnamento dell’italiano in Egitto

  2. La cultura più prevalente in Egitto è l’inglese che è la lingua di più prestigio. • Ci sono delle scuole inglesi (americane e britanniche) e francesi. • Ci sono canali dedicati solo alla trasmissione di film americani NON doppiati ma accompagnati da sottotitoli inarabo. • L’italiano si studia come L2 da pochi anni a causa della crescita delle relazioni tra Egitto e Italia.

  3. Istituti privati: organizzano corsi privati per coloro i quali desiderano studiare una lingua senza doversi iscrivere ad un corso di laurea. Come IIC che organizza corsi privati (dal 1 al 11) Italiano pre-universitario: nelle scuole pubbliche, superiori (o secondarie), come seconda lingua straniera, però facoltativa, con la possibilità di scegliere il francese o il tedesco. Oltre a altri istituiti italiani “Leonardo da Vinci” e Don Bosco” . All’università sono presenti due tipologie di corsi: “lingua e letteratura italiana” che è un corso di laurea specifico. ”lettere e arte” e “scienze del turismo” nei quali l’insegnamento dell’italiano è più generico.

  4. I corsi dell’Alsun • Corso “Grammatica”: la grammatica ( Katerinov) • Corso “Conversazioni”: testi vari. • Corso “Testi generali”: analisi di testi poetici • Corso “Traduzione dall’arabo in italiano” e viceversa: tesi da quotidiani (politici, economici, letterari) • Corso “Lettura e tema”: testi vari. • Corso di “Letteratura”: dall’origine fino al decadentismo, divisi in 4 anni.

  5. N.B.: Il corso “Testi”: prevede l’analisi di testi poetici e in prosa di uno specifico periodo letterario. es.: al primo anno lo studente si confronterà con i testi della letteratura italiana del ’300. Il corso “Letteratura”: in questo corso si affrontano gradualmente periodi storico-letterari e autori, considerando le difficoltà che lo studente può incontrare nello studio di opere letterarie in lingua straniera. es.: nello studio della letteratura italiana del ‘300 si accennerà all’opera dantesca (nella sua totalità), ma si studierà solo un numero limitato di testi, (un canto per ogni cantica dell’opera). Il corso “Traduzione”: il corso ha un programma molto variabile, poiché è incentrato sulla traduzione di articoli di giornale di vari argomenti. Lo scopo del corso è fornire la terminologia economico-politica, scientifica e letteraria contemporanea. Oltre ai suddetti corsi lo studente dovrà seguire il corso di arabo, obbligatorio ogni anno, poiché questo serve a perfezionarlo nell’uso della lingua standard, a fornirgli le tecniche per la traduzione e ad aiutarlo ad analizzare gli enunciati (scritti e orali), permettendogli in questo modo di conoscere ed evitare gli errori più frequenti. Tutti i corsi, escluso quello di arabo e di lingua straniera, sono in lingua italiana; ciò è importante perché in questo modo si è a contatto con la lingua (almeno per il 90% dei corsi). L’obiettivo è favorire l’uso della lingua italiana attraverso la conoscenza della cultura e della letteratura, nonché della sua storia e della società. Tuttavia questi corsi, presentano degli svantaggi: uno dei più importanti è l’assenza (escluso per il corso “tema”) di insegnanti madrelingua e ciò può causare errori negli studenti, specialmente nella pronuncia; altro svantaggio non trascurabile è la scarsità di laboratori (insufficienti per il numero di studenti); questi sono il cuore delle esercitazioni in una lingua straniera, inoltre, tale assenza comporta un cambio di metodo: spesso, infatti, viene usato il metodo tradizionale, piuttosto che quello comunicativo (sicuramente più efficace con alcune lingue), che però richiede la presenza di tali fondamentali strutture.

  6. Errori frequenti di arabofoni 1. Errori di fonetica e ortografia: L’arabo non ha p,v; e ha solo 3 vocali: “i,u,a” e altre lettere come:quindi gli errori frequenti sono: Scambio vocalico: lizione per “lezione”, mosica per “musica” p&b”: badre per “padre” gl/gn: lavania per “lavagna” s&z: forsa per “forza” Scempiamento & raddoppiamento consonantico: afermo per “affermo”, ancche per “anche”.

  7. 2. Errori morfosintattici: • Uso scorretto dell’accordo di genere e numero e di quello tra articolo e nome: alcuni persone, amo i canzoni italiani. • Mancanza di Che relativo: devono vedere dalli persone possono arrivare questi persone arrivano il nostre scopo • Mancanza dell’accordo tra il soggetto e la coniugazione del verbo: io può andare, tu posso realizzare. • Uso di che per “perché”: mi vesto gli abiti e vado all'università a piedi che l'universita è vicina alla casa mia. • Uso scorretto dell’ausiliare: “ho uscito da casa”. • Difficoltà nel comporre il part.passato: ho metto. • La mancanza del verbo: mia famiglia composta

  8. Il verbo arabo si sviluppa da radici spesso da tre consonanti (cioè si deve cercare la radice di qualsiasi parola per sapere l’origine della parola). Esso precede il soggetto ed esistono due tempi verbali: presente e il passato. Il congiuntivo e il condizionale non esistono in arabo. Per il futuro si usa con un suffisso preceduto della parola (sa- oppure sawfa). • I nomi si declinano in tre casi solo nominativo, accusativo ed obliquo e la declinazione è segnata da un cambio di vocale finale. L’arabo ha, oltre al singolare e il plurale, il duale che per il maschile e il femminile.

  9. Questionari I risultati del questionario rivolto agli studenti L’87% sono studenti universitari. La lingua materna è prevalentamente (90%) l’arabo. Il 75% ha frequentato le scuole pubbliche. Il 54% ha studiato l’italiano come una lingua seconda nella scuola secondaria Le motivazioni: il 35% per lavorare nel settore del turismo in Egitto L’84% sa l’inglese che, secondo i risultati, occupa la seconda posizione linguistica dopo l’arabo. Il 66% frequenta le lezioni all’università. Il 72% guarda film in italiano, il 92% ascolta canzoni in italiano, il 59% ha amici italiani. Il 42% trova difficoltà nell’ascoltare.

  10. I risultati del questionario rivolto ai docenti: • Il 50% dei docenti ha conseguito PhD. • Il 57% lavora tra 12-18 ore alla settimana. • Il 64% ha detto che il numero degli iscritti è tra 250- 523. • Il 64% ha affermato che il numero medio di studenti che intervengono è tra 30-90. • Il 43% utilizza i libri come materiale. • L’86% assegna agli studenti attività da svolgere a casa e il 50% fa il controllo delle attività collettivamente. • Il 57% ha confermato che la causa degli errori è l’interferenza dell’arabo, e il 100% prende nota degli errori reiterati. Il 100% espone alla classe gli errori. • Il 79% usa il metodo tradizionale mescolandolo con il metodo comunicativo a causa del maggior numero degli iscritti.

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