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Verifiche e test in italiano L2. Gianfranco Porcelli Pavia, 15 dicembre 2008. La verifica del profitto come comunicazione. Tre termini cruciali: Verifica Profitto Comunicazione. La verifica del profitto come comunicazione. Verifica e valutazione La ‘misurazione’.
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Verifiche e test in italiano L2 Gianfranco Porcelli Pavia, 15 dicembre 2008
La verifica del profitto come comunicazione • Tre termini cruciali: • Verifica • Profitto • Comunicazione
La verifica del profitto come comunicazione • Verifica e valutazione • La ‘misurazione’
La verifica… (1: di che cosa?) • Oggetto della verifica è la performance, ciò che lo studente “esterna”, come indice e campione della competence: a) indice, perché può condurre a intuire processi mentali e abilità complesse; b) campione, perché ogni prova di controllo non può che selezionare alcune abilità, competenze, aree lessicali...
La verifica… (2: quali parametri?) • La accuracy, in termini di correttezza a livello fonetico, grammaticale e lessicale • La fluency, intesa come capacità di comunicare non necessariamente in modo totalmente accurato • La comprensione interculturale, grande obiettivo di fondo da non dimenticare
Coerenza delle verifiche • con il metodoadottato: un testing di matrice strutturalista non è compatibile con approcci comunicativi e/o umanistico-affettivi; • con gli obiettivi della verifica. • Senza tale coerenza il test è privo di VALIDITA’.
Validità dei test • Definizione: capacità di un test di verificare ciò che intende verificare e nient’altro. • Test “di intelligenza” o “di lingua” ? Parametri della validità: • Pertinenza; • Accettabilità; • Comparabilità; • Economia.
...del profitto... CALIBAN: You taught me language, and my profit on’t Is, I know how to curse; the red plague rid you, For learning me your language! W. Shakespeare, The Tempest, I, ii, 363 [Italiano lingua seconda per i colf, 1611]
…come comunicazione. a) coerente con un approccio comunicativo; b) come comunicazione operativa di obiettivi.
Misurare: si può? • Unità di misura • Lo zero • Gauss e “distanze relative” • Misurare, in senso stretto, non si può.
Il voto come comunicazione • I numeri (e le medie) • Gli aggettivi • Le lettere • ma oggi... • ...e ancor più, sperabilmente. domani: • il PORTFOLIO (e dintorni: passaporto, ecc.) come documentazione di ciò che si sa fare • “I have no Italian” – essere padroni di una lingua (sapere non è possedere)
Statica o dinamica? • giovedì: 40° • venerdì: 39° • sabato: 37° • Ieri, domenica: 36° • oggi… ?
La distribuzione normale delle frequenze • Ovvero, anche il caso ha le sue regole
Norma e Criterio • “Norma”: riferimenti interni. • Il richiamo alla “norma” è un raffronto con i livelli medi di profitto riscontrabili in una classe (è un raffronto possibile, in qualche misura, per lo scolaro). • “Criterio”: riferimenti esterni • Il richiamo al “criterio” è un raffronto con parametri esterni — ad esempio, quelli offerti da Quadro Europeo di Riferimento (è un raffronto di norma impossibile per lo scolaro).
La “sufficienza” • Sufficienza “assoluta” o “criteriale” (p. es. con riferimento alle esigenze di un’azienda); • dieci euro sono sufficienti? • criterio: il bene o servizio da acquistare • Sufficienza “relativa” o “normale”, ossia scolastica • mio figlio è sufficiente? • criterio: le attese dell’insegnante.
Conoscenza delle lingue... • Ottima... • Sufficiente... • Scolastica... • Da questo punto di vista l’insegnamento dell’italiano a stranieri in Italia è molto più realistico e attento all’extra-scuola
Descrittori Produzione Scritta A • A1 - So scrivere una breve e semplice cartolina, per es. per mandare i saluti dalle vacanze. So riempire moduli con dati personali ad es. il mio nome, la nazionalità e l'indirizzo sulla scheda di registrazione di un albergo. • A2 - So scrivere semplici appunti e brevi messaggi su argomenti riguardanti bisogni immediati. Riesco a scrivere una lettera personale molto semplice, per es. per ringraziare qualcuno.
Descrittori Produzione Scritta B • B1 - So scrivere semplici testi coerenti su argomenti noti o di mio interesse. So scrivere lettere personali esponendo esperienze e impressioni. • B2 - Sono in grado di scrivere testi chiari e articolati su un'ampia gamma di argomenti che mi interessano. Sono capace di scrivere saggi e relazioni, fornendo informazioni e ragioni a favore o contro una determinata opinione. So scrivere lettere mettendo in evidenza il significato che attribuisco personalmente agli avvenimenti e alle esperienze.
Descrittori Produzione Scritta C • Sono in grado di esprimermi sviluppando analiticamente il mio punto di vista in testi chiari e ben strutturati. Scrivo lettere, saggi e relazioni esponendo argomenti complessi, evidenziando i punti che ritengo salienti. Sono in grado di scegliere lo stile adatto ai lettori ai quali intendo rivolgermi. • Sono in grado di scrivere testi chiari, scorrevoli e stilisticamente adeguati. Scrivo lettere, relazioni e articoli complessi e supporto il contenuto con una struttura logica efficace che aiuti il destinatario a identificare i punti salienti da rammentare. Sono capace di scriver riassunti e recensioni di opere letterarie e saggi professionali
Errore e Sbaglio • I termini NON sono sinonimi nemmeno nella lingua italiana corrente: si può fare qualcosa per errore o per sbaglio, tuttavia si può solo indurre in errore ma non *indurre in sbaglio. • Le co-occorrenze • In Glottodidattica...
L’errore • a) Si riferisce alla competencee quindi è sistematico; • b) Ha bisogno di interventi esterni e espliciti per essere corretto; • c) L’insieme degli errori rivela il livello di interlanguage raggiunto e, potenzialmente, il grado di fossilizzazione.
Lo sbaglio • a) Si riferisce alla performance e quindi è occasionale; • b) Per definizione, può essere corretto da chi l’ha commesso, purché se ne accorga; • c) La frequenza degli sbagli può essere indice di uno stato ansioso in chi parla o scrive.
Corollario fondamentale • Qualora un dato elemento venisse esaminato una sola volta in un test: • se la risposta è errata, non sapremo mai se si tratta di un errore o di uno sbaglio; • ma anche una risposta corretta potrebbe nascondere problemi di competence, con una performance “giusta per sbaglio”; • [errore palese e errore nascosto]
È accaduto in una Scuola Media • Alcuni studenti hanno meritato un giudizio nettamente positivo sulla base delle risposte date a un questionario ma hanno rivelato gravi lacune nella comprensione del testo quando è stato chiesta la retroversione del brano su cui era basato il questionario. • (segue)
Se si segue l’ordine del brano la sequenza facilita il ritrovamento delle risposte giuste, “a intuito” Se non si segue l’ordine del brano si procede in modo innaturale e si inseriscono difficoltà artificiose C’è poca scelta …
La legge del non-reciproco(variante della “legge di Murphy”) • Se un test o una prova strutturata palesano errori, ci sono problemi di apprendimento. • Se invece non palesano errori, i problemi potrebbero esserci ugualmente.
Genesi degli errori / 1 • a) transfer interlinguistico errori di “interferenza”: *the goods boys *le chaleur, le méthode *die Fräulein
Genesi degli errori / 2 b) transfer di apprendimento errori di ipergeneralizzazione: *who did arrive? *speak you English? • Chi risponde dà una risposta • Chi propone fa una proposta • …ma chi dispone non dà una *disposta • …e soprattutto chi suppone non… osta
Genesi degli errori / 3 c) strategie didattiche, strategie di apprendimento della L2, strategie di comunicazione uso eccessivo o scorretto di: • forme rare • un solo genere • forme elementari • Esito generale: FOSSILIZZAZIONE
Esempi (inglese LS) • What (happen) ________ there after I had left? • My friend Tom can ski vey well; he’s a small champion • A friend of mine / Un amico dei miei • What was Pepys doing when they woke him up? • You’ve written a romance
Osservazione e Consapevolezza • Sono due parole-chiave, sempre più diffuse in Glottodidattica: • Imparare significa sviluppare consapevolezza, e per questo occorre anzitutto accorgersi delle strutture lessicali e grammaticali operanti nella lingua da imparare.
Consapevolezza per l’autovalutazione • Perché chi impara una lingua possa autovalutarsi occorrono: • 1) coscienza precisa degli obiettivi e dei livelli desiderati (“criteri”); • 2) strumenti di verifica della correttezza della propria performance (non solo in termini di accuracy).
Verifiche comode e verifiche valide • È anche colpa mia? • “Gli studenti sanno mettere le crocette ma non capiscono quello che fanno” • “mettere le crocette” può essere sostituito da: • Riempire i buchi • Abbinare tra due colonne • Riordinare • … altro ancora [che cosa?]
… ma avevo anche scritto … • “non abbiamo mai affermato che i test debbano soppiantare in toto le prove tradizionali: essi servono invece ad assicurare che tali prove vengano affrontate dagli allievi in condizioni ottimali.”
… concludendo così: • “Fare eseguire un riassunto o una composizione dopo aver accertato la padronanza delle strutture linguistiche è assai più produttivo che servirsi delle stesse prove anche per verificare tale padronanza.” • Il Language testing: problemi e tecniche, Bergamo, Minerva Italica, 1975, p. 124.
Solo apparenze • 5 risposte esatte a 20 quesiti a scelta quadrupla • da 1 a 10, quanto valgono? • valgono ZERO! • Una scimmia addestrata che lavora a caso ha la stessa probabilità di raggiungere quel risultato, e se è fortunata fa anche meglio!
Errori palesi e nascosti • “Maurice? Who's Maurice? What does he do?” • “He's a friend of mine. He's a waiter.” • Due studenti hanno tradotto a friend of mine come: • * un amico di famiglia. • * un amico dei miei genitori. • Sarà ‘giusto’ “un amico dei miei” ?
Una metafora del Language Testing • è quella dei ciechi che si accostano a un elefante: a seconda della parte con cui entrano in contatto (la proboscide, le zanne, le orecchie, la coda, ecc.) ognuno di loro ne avrà una percezione del tutto particolare; ne risulterà una serie di descrizioni che pur essendo in sé veritiere riflettono solo parzialmente un'entità che è qualcosa di più e di diverso della somma delle singole osservazioni. • Non è una metafora nuova ma serve comunque a metterci in guardia contro l'illusione di avere colto nel loro insieme realtà complesse quando invece se ne possiedono solo visioni unilaterali.
L’assioma di Titone sul testing • Non possiamo prendere due piccioni con una fava: • siamo costretti a usare molte fave per prendere un solo piccione
Problemi vecchi … • Se si usa una sola delle tante tecniche di testing si privilegiano gli allievi che si trovano bene con esse e si sfavoriscono indebitamente gli altri • Ossia, la pluralità delle tecniche come strumento di equità • Globalisti / serialisti