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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA C orso di Laurea in Infermieristica -sede di Portogruaro-. Insegnamento di: INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE docente: dott.ssa Alida Favro. Programma di insegnamento. FINALITA’della disciplina:
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVAFACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIACorso di Laurea in Infermieristica-sede di Portogruaro- Insegnamento di: INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE docente: dott.ssa Alida Favro
Programma di insegnamento FINALITA’della disciplina: • introdurre lo studente nella dimensione propria dell’infermieristica ed avviarlo allo sviluppo di competenze di base in ambito ospedaliero e territoriale. OBIETTIVI formativi: • descrivere l’evoluzione storica della professione infermieristica in Italia e all’Estero e gli organi di tutela della stessa; • identificare le attività professionali e le interazioni con le altre professionalità; • descrivere principi e caratteristiche metodologiche del nursing; • descrivere le principali procedure di assistenza infermieristica utilizzate in ambito ospedaliero e territoriale. PREREQUISITI: conoscenze dell’anatomia e fisiologia del corpoumano a cura di : dott.ssa Alida Favro
Programma di insegnamento CONTENUTI della disciplina: • 1°UNITA’ DIDATTICA: la salute e l’assistenza infermieristica • 2°UNITA’ DIDATTICA: la specificità dell’infermieristica • 3° UNITA’ DIDATTICA: la storia dell’assistenza infermieristica • 4°UNITA’ DIDATTICA: il processo clinico di assistenza infermieristica • 5°UNITA’ DIDATTICA: le componenti essenziali di base dell’accertamento clinico-infermieristico • 6°UNITA’ DIDATTICA: le componenti essenziali di base degli interventi infermieristici • 7°UNITA’ DIDATTICA: la cura di sé e l’attività-esercizio fisico • 8°UNITA’ DIDATTICA: la nutrizione e l’eliminazione TEMPI: Il corso prevede n. 50 ore articolate nei mesi di ottobre, novembre, dicembre a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica Salute, malattia e assistenza infermieristica a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: Salute e assistenza infermieristica a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica Salute e assistenza infermieristica LA SALUTE e LA MALATTIA a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: Salute e assistenza infermieristica La salute etimologicamente • In latino, salus (da salvus = salvo)significa “fortuna, benessere, prosperità”, ma anche “vita”, e poi “salvezza, sicurezza”. • Oggi spesso si fa riferimento alla salvezza, all’idea di assenza o superamento di una malattia, ma si fa altrettanto spesso riferimento anche al benessere, allo ”star bene”. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: Salute e assistenza infermieristica COSA SIGNIFICA “STAR BENE” • Per alcuni significa “sentirsi a proprio agio in famiglia e con gli amici” • Oppure “avere un lavoro” • O “sentirsi in pace con se stessi” • Per altri “non conoscere malattie più serie del raffreddore, di un’influenza” • Per altri ancora “fare molto sport”. La salute è un concetto molto diverso per ciascuno di noi. La salute oltre ad essere intrinsecamente soggettiva è fortemente legata a elementi culturali e valoriali, è qualcosa che può essere definita sia in senso positivo che negativo, ma anche qualcosa che riguarda più dimensioni dell’esperienza umana: la vita di relazione, come la vita spiritualee quella sociale, l’assenza di malattie. Fin da subito è chiaro la multidimensionalità e al contempo la relatività del concetto di salute. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica Salute e assistenza infermieristica La salute e la malattia • Universalmente usato e apparentemente facilmente comprensibile secondo il senso comune, il termine “salute” si presenta, in realtà, di non facile definizione. • Identificata in passato con l’assenza di malattia, la salute è oggiconsiderata un qualcosa di ben più complesso e di difficile definizione e quindi di misurazione. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia LA SALUTE NELLA SOCIETA’ ITALIANA • Art. 32 della Costituzione italiana “La Repubblica tutela la SALUTE come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizioni di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia LA SALUTE e LA MALATTIA NEL MONDO LA SALUTE e LA MALATTIA secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS/WHO) consiste in: “la salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non si riduce alla sola assenza di malattia” “la malattia è uno stato di disadattamento fisico, psichico e sociale, caratterizzato dallainsufficienza o dalla mancanza di salute” (anno 1946) a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia LA SALUTE secondo La Conferenza internazionale sull’assistenza sanitaria primaria di Alma Ata “è un diritto umano fondamentale……… Un risultato la cui realizzazione richiede il contributo di molti settori, economici e sociali, oltre a quello sanitario” (1978) a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia LA SALUTE alla Conferenza Internazionale di Ottawa sulla promozione della salute venne definita “misura della capacità di un individuo o di un gruppo di realizzare le proprie aspirazioni e di soddisfare i propri bisogni e di adattarsi all’ambiente” (anno 1986) a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia • LA SALUTE • Alessandro Seppilli (Trieste 1902- Perugia 1995), noto igienista italiano (professore ordinario dell’Università di Perugia), è stato tra i protagonisti della pianificazione e realizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, pioniere dell’educazione sanitaria in Italia (nel 1954) e a livello internazionale, collaborando con L’OMS. Lasciò un messaggio forte sulla necessità di una rivoluzione culturale rispetto alla prevenzione e alla gestione della Sanità Pubblica. • Egli identifica e definisce la salute come: ''una condizione d'armonico equilibrio funzionale, fisico e psichico dell'individuo, dinamicamente integrato nel suo ambiente sociale.” (anno 1980). a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia Discussione ed evoluzione del concetto di salute E’ da sottolineare che la definizione dell’OMS è stata la prima a dare una valenza positiva alla salute. • La definizione di salute dell’OMS, negli ultimi decenni, è stata discussa sul piano scientifico per la sua staticità, e superata da altre concezioni più dinamiche. • Per esempio, dall’idea che la salute è una condizione di equilibrio attivo tra l’uomo e il suo ambiente naturale, famigliare e sociale. • La salute infatti dipende anche da diversità genetiche, psicologiche e comportamentali, ma non da meno da fattori sociali e culturali come l’istruzione, il lavoro, l’abitazione, la nutrizione. Il ministro svedese della sanità, Ingrid Thalen, ha riferito nel 1991 che nel suo paese, dove la popolazione è fra le più sane e meglio assistite del mondo, la vita degli operai delle industrie manifatturiere è lunga, in media, dieci anni di meno di quella di coloro che svolgono lavori più salubri, autonomi e soddisfacenti, e che hanno un livello più alto di istruzione. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattiaDA UNMODELLO DI SALUTE STATICO A UN MODELLO DINAMICO SOMA SALUTE SOCIALITA’ PSICHE Psiche Socialità SALUTE Soma AMBIENTE O.M.S. EQUILIBRIO a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia I DETERMINANTI DELLA SALUTE Alcune scelte effettuate sia dalla comunità nel suo complesso che dal singolo individuo giocano un ruolo determinante sullo stato di salute. I determinanti della salute sono la lettura in positivo dei fattori di rischio o determinanti della malattia, sui quali la sanità pubblica gioca un ruolo conoscitivo e propositivo. I principali sono: • POPOLAZIONE (natalità, mortalità, speranza di vita, affollamento, ecc.) • NUTRIZIONE (disponibilità alimentari, sovralimentazione, acqua potabile, caratteristiche igieniche degli alimenti, ecc.) • CONDIZIONI AMBIENTALI (esposizione alla luce delle abitazioni, smaltimento rifiuti, approvvigionamento idrico, fognature, prosciugamento delle paludi, immissione di sostanze chimiche nell’ambiente interno ed esterno, condizioni climatiche, ecc. ) • STILI DI VITA (residenza in città o campagna, consumo di alcol, di sigarette, eccessi calorici, ridotta attività fisica, entità dei contatti sociali, ecc.) a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia • La malattia e la salute non possono più essere pensate solo come dati puramente della medicina. Sono invece il risultato di un sistema di rapporti sociali e interpersonali tra chi chiede aiuto per una malattia fisica o psichica e chi deve curare questa malattia, tra chi ha la responsabilità dell’ambiente e chi usufruisce dell’ambiente stesso. • Questo cambiamento di mentalità non è affatto scontato: la sua accettazione sarà possibile solo attraverso una profonda revisione culturale. • Per raggiungere questo obiettivo sono necessari da un lato un adeguamento della preparazione professionale degli operatori e, dall’altro, una discussione all’internodella società. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia AMBIENTE E SALUTE • Aria: inquinamento atmosferico urbano (traffico, riscaldamento domestico, produzione industriale, ambienti chiusi, luoghi di lavoro, mezzi di trasporto). • Acqua: inquinamento dell’acqua potabile (scarsità in alcune aree, uso di falde e bacini superficiali, impianti di depurazione). • Rumore: inquinamento acustico (traffico stradale, scarsa educazione e stile di guida degli automobilisti). • Rifiuti: raccolta, trasporto, recupero e smaltimento (raccolta differenziata, sporcizia delle strade, discariche, inceneritori). • Comunità: invecchiamento della popolazione (allungamento medio della vita, riduzione della natalità, modifica della famiglia, città e abitazioni non specifiche per gli anziani, necessità di assistenza). a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia STORIA DEI CONCETTI DI SALUTE E MALATTIA • Il tentativo di fornire una definizione esaustiva dei concetti di salute e di malattia risale il corso dei secoli e la storia dell’uomo e può essere rintracciato nell’opera di filosofi, scienziati, letterati, artisti, prima ancora che di medici e infermieri. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia STORIA DEI CONCETTI DI SALUTE E MALATTIA Le prime elaborazioni teoriche riguardano il concetto di malattia. • Pensiero arcaico: entità esterna (concetto ontologico) di natura demoniaca, magica e divina (concetto sacrale). Il malato per propria colpa o per un disegno imperscrutabile, viene colpito e punito dagli dei e per essere guarito deve rivolgersi ad una figura sacerdotale (tuttora largamente rappresentata in determinati strati della nostra società: fenomeno della paramedicina). • Pensiero presocratico: processo interno dell’organismo, una dinamica del vivere, più che un’entità sostanziale. Secondo Ippocrate di Kos, la malattia (discrasia) è una perdita dell’armonia naturale (eucrasia), garantita dal mantenimento dell’equilibrio degli umori fondamentali dell’organismo: sangue, flemma, bile gialla, bile nera e dell’equilibrio con l’ambiente: aria, acqua, clima (concezione olistica). Distinzione tra normale e patologico (epistemologia delle scienze sanitarie): la malattia non è un’entità separata dalla persona, ma una sua manifestazione. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia STORIA DEI CONCETTI DI SALUTE E MALATTIA • Pensiero cristiano: scardina il legame diretto tra malattia e punizione divina. Dà energia alla naturale propensione all’assistenza ai malati con l’imperativo etico della carità verso il prossimo. L’essere umano era visto nel suo insieme, e non veniva fatta una distinzione tra una superiore cura dell’anima e una inferiore cura del corpo. • Medioevo: apice del pensiero cristiano, la cura e l’assistenza vengono erogate dal clero secolare nei conventi e monasteri a malati, poveri e bisognosi chiamati indistintamente pauperes infirmi. Dalla carità cristiana all’ospitalità disinteressata (Hospitale). Cure e assistenza indifferenziate. La malattia viene accettata così e la salute viene recuperata , quando è possibile, seguendo le forze che la natura mette a disposizione direttamente o tramite chi cura. • Umanesimo: con lo sviluppo delle scienze naturali, della chimica e della fisica, i concetti di salute e malattia cambiano. L’applicazione del metodo scientifico elaborato da G. Galilei e da Cartesio a tali concetti li sottrae dai confini filosofici e religiosi. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia STORIA DEI CONCETTI DI SALUTE E MALATTIA • Seicento e settecento: lo studio sistematico dei fenomeni naturali, compreso l’uomo, influenzano l’opera dei cosiddetti “medici clinici” che propongono le prime classificazioni delle malattie, sulla base delle osservazioni di segni e sintomi (semeiotica) condotte al letto del malato (Klinè=letto). Con l’avvento delle analisi autoptiche (G.B. Morgagni) si afferma una nuova concezione della malattia: anatomica e meccanicistica, basata sull’osservazione delle alterazioni macroscopiche a carico di organi e apparati. • Ottocento: alcuni studi contribuiscono a diffondere una concezione della malattia dapprima istologica e poi cellulare. Con l’opera dei primi microbiologi (Pasteur e Koch) si conoscono i germi come agenti esterni che penetrano e provocano la malattia. Compresi i meccanismi dell’infezione e del contagio, le malattie vengono classificate sulla base della loro causa (concezione eziologica). • Novecento: vengono formulati nuovi modelli interpretativi della malattia: concezioni molecolari e genetiche. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia STORIA DEI CONCETTI DI SALUTE E MALATTIA • L’accelerazione del progresso scientifico e il peso crescente della tecnica ha prodotto effetti enormi nella cura e nell’assistenza alla persona, rappresentando uno dei principali fattori del cosiddetto rischio riduzionistico, che implica l’abbandono di una visione olistica, rintracciabile per molto tempo nella cultura classica e cristiana, a favore di un approccio specialistico ai problemi sanitari che privilegia la centralità della malattia rispetto alla persona malata, che viene indagata e trattata considerando porzioni sempre più piccole e della sola sfera corporea: dapprima organi, poi tessuti, le cellule, le molecole, i geni, ecc. (riduzionismo biologico) a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia I PARADIGMI CONTEMPORANEI DI “SALUTE” E “MALATTIA” presenti nella società e negli operatori sanitari: • Il modello biomedico: fa coincidere la salute con lo stato fisiologico del corpo (normalità) e la malattia con una sua alterazione (patologia/ disease ). Salute = assenza di malattia. La malattia non la persona è il principale oggetto di studio. • Il modello olistico: concepisce la salute e la malattia come stati individuali di natura soggettiva. La salute è centrata sul benessere fisico e psichico, la malattia è una condizione di sofferenza fisica e psichica (ilness). La centralità del malato è la base del processo di cura e di assistenza, superando così la dualità corpo-mente, e questo porta ad agire con interventi relazionali ed educativi, prima ancora che tecnici. • Il modello armonico: collega più direttamente la salute alla relazione con l’ambiente, sia naturale che sociale, e non ad un fatto individuale e soggettivo soltanto, dal momento che i principali rischi di ammalarsi sono connessi ai comportamenti, stili di vita, condizionamenti ambientali e socioeconomici, tanto quanto ai fattori genetici, congeniti e biologici. La salute è un equilibrio sia all’interno del corpo che nell’interazione con l’ambiente esterno, la malattia è un’alterazione di questo equilibrio (sickness). a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia Filosofia, limiti, luoghi e ruolidi fondo del modello interpretativo: • Il modello biomedico: visione positivista, concezione meccanicistica dei fenomeni, principio di casualità. Riduzionismo biologico, burocratizzazione e tecnicismo. Il S.S. è fondato sull’ospedale e sulla centralità del medico che cerca di guarire la malattia. • Il modello olistico: visione fenomenologica ed ermeneutica, relativismo culturale. Assolutizzazione della persona assistita, tendenza all’individualismo professionale. Il S.S. è fondato sulla centralità della persona assistita in ospedale o a domicilio attraverso un’equipe interdisciplinare che cura ed educa alla salute. • Il modello armonico: concezione sociologica dei fenomeni della salute, principio di funzionalità. Rischio di diffusa medicalizzazione. Il S.S. ha un’approccio epidemiologico e di tutela della salute collettiva a livello territoriale attraverso una combinazione della politica sanitaria, ambientale, sociale ed economica. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia Paradigmi della salute e Sistemi Sanitari • I vari paradigmi concettuali di salute e malattia in realtà sono in dinamica contaminazione tra loro e questo spiega anche l’articolazione e la complessità raggiunta dalle diverse tipologie organizzative dei successivi Sistemi Sanitari Nazionali, che a partire dalla metà del 1900 si occupano non solo di cura ospedaliera, ma anche di prevenzione e di riabilitazioneattraverso una rete capillare di servizi territoriali e di numerose professionalità, nonostante l’opzione biomedica predominante. • Questo ha comportato anche la sostituzione della tradizionale concezione del malato-paziente inteso come soggetto passivo delle cure e dell’assistenza con quella di utente o cliente o cittadino, cioè soggetto attivo, portatore di diritti, a cominciare dall’essere protagonista della propria cura e assistenza (self-care). a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia Dimensioni attuali dell’azione sanitaria PREVENIRE, CURARE, PALLIARE, RIABILITARE a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia La prevenzione: è un insieme di interventi che si propongono di “agire anticipatamente” sui problemi sanitari. Si articola in: • 1° livello (primaria): attività dirette a promuovere condizioni favorenti la salute e a rimuovere i fattori di rischio attraverso l’educazione alla salute. L’obiettivo è quello di ridurre la frequenza delle malattie di una popolazione e quindi di migliorare la qualità di vita di un gruppo di persone. E’ rivolta a persone sane (promozione della salute). • 2°livello (secondaria): è un insieme di attività finalizzate a individuare situazioni di malattia nella loro fase incipiente avvalendosi delle procedure di diagnosi precoce (screening) attraverso l’educazione sanitaria. Lo scopo è di fermare o rallentare la progressione delle malattie. E’ rivolta a gruppi o intere popolazioni (prevenzione delle malattie). • 3° livello (terziaria): è un insieme di interventi che hanno lo scopo di minimizzare le complicanze e gli effetti più gravi della malattia manifesta, come l’inabilità e la conservazione delle residue funzioni dell’individuo, attraverso l’educazione sanitaria e/o di riabilitazione. E’ rivolta a persone malate (prevenzione delle complicanze). a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia La cura: • È un insieme di procedimenti terapeutici per il trattamento di alcune malattie, che si avvale di mezzi farmacologici, fisici, climatici, dietetici, chirurgici o altri, adatti a rimuovere o a migliorare uno stato patologico. • Il termine cura/kura è di etimologia incerta, secondo i moderni probabilmente deriva dalla radice Ku, Kau, Kav = osservare, guardare. Il latino cav-ère = stare in guardia. Il termine latino cura e quello greco therapeia hanno etimologicamente la stesso significato fondamentale, quello di sollecitudine, premura, servizio, culto. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia La palliazione • E’ un insieme di rimedi che alleviano i sintomi della malattia senza intervenire sulla causa e quindi senza portare a guarigione (terapia sintomatica o palliativa). L’obiettivo principale delle cure palliative è la qualità di vita del malato raggiunta attraverso il mantenimento per il maggior tempo possibile dell’autonomia della persona (modello olistico). • Deriva dal latino palliāre = coprire col pallio, nascondere. Da păllium =velo, pallio. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia La riabilitazione • È un insieme di attività dirette a rendere di nuovo abile qualcuno, cioè a recuperare l’autonomia funzionale, sia fisica, sia psichica che sociale da parte di coloro che abbiano subito gli effetti di una malattia o di un evento traumatico (disabilità). • Termine composto da ri-restitutivo e abilitare. Il significato di ripristinare, ridare efficienza, ricostruire è recente (secondo dopoguerra) e si deve all’inglese rehabilitate e rehabilitation. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia SALUTE/MALATTIA e QUALITA’ DI VITA • Lo straordinario sviluppo scientifico e tecnologico dello scorso secolo ha migliorato la capacità diagnostica e di trattamento.(Alcune malattie infettive sono state addirittura debellate, ma altre ne sono comparse e alcune sono poco note e difficili da curare (AIDS, SARS). Altro problema emergente negli ultimi decenni sono le malattie cronico-degenerative, anche perché connesse agli odierni problemi ecologici e di stile di vita (malattie cardiocircolatorie, tumori, malattie respiratorie, diabete mellito, malattie del sistema nervoso, i disturbi mentali). Non da meno è il problema dell’invecchiamento e dei suoi effetti sulle malattie e sulla funzionalità (speranza di vita libera dalla disabilità). • La più ampia disponibilità diagnostica e terapeutica è sempre però più invasiva o comunque impegnativa, difficile talora da sopportare in quanto esige un’elevata compliance. • La maggiore varietà terapeutica e la maggiore consapevolezza del cittadino-utente pongono come centrali il concetto di qualità di vita,cioè la tutela del benessere in ordine all’impatto della malattia e dei trattamenti sul suo equilibrio fisico, psichico esociale. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia QUALITA’ DI VITA La qualità di vita è definita dall’OMS come: “percezione soggettiva che un individuo ha della propria posizione nella vita, nel contesto di una cultura e di un insieme di valori nei quali egli vive, anche in relazione ai propri obiettivi, aspettative, preoccupazioni” a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia QUALITA’ DI VITA • Nel perseguire la QdV non ci si pone tanto la guarigione o la cura, ma la tutela del benessere bio-pscico-sociale, valutando l’impatto della malattia anche dal punto di vista del significato dell’impatto stesso che la persona gli attribuisce nel contesto della sua vita quotidiana (coping). • Mentre la medicina tradizionale si occupa della “cattiva salute”, la valutazione della QdV considera la salute “positiva”, più in quanto risorsa potenziale per la vita quotidiana che come obiettivo fine a se stesso. • Nel considerare la persona con disabilità, l’attenzione non è più solo alla menomazione e alla patologia, ma anche alle risorse della persona e all’ambiente che la circonda. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia QUALITA’ DI VITA e concetti di MALATTIA, MENOMAZIONE, DISABILITA’ e SVANTAGGIO L’associazione delle informazioni relative a malattia, menomazione, disabilità ed handicap forniscono un quadro più ampio e significativo della salute nell’uomo. • A seguito di un evento morboso, malattia o incidente, si può subire una menomazione che può portare, successivamente, alla disabilità e quindi all’handicap, cioè a quello svantaggio sociale che un disabile ha interagendo con l’ambiente. • Si evidenzia quindi che partendo da un danno biologico o anatomico, inevitabilmente si ha un coinvolgimento anche delle altre dimensioni della salute • Per questi malati assume significato non tanto la guarigione, che talvolta non può verificarsi, ma il recupero della salute possibile e la promozione della migliore qualità di vita. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia QUALITA’ DI VITA e concetti di MALATTIA, MENOMAZIONE, DISABILITA’ e HANDICAP • L’OMS perseguendo la promozione di una “salute positiva”, intesa come miglior benessere e migliore qualità di vita dei singoli e della comunità, ha elaborato alcuni concetti che permettono di aggiornare le classificazioni internazionali del linguaggio sanitario (sia l’ICD: elenco delle diagnosi mediche, che l’ICIDH: elenco delle condizione e modalità di funzionamento nelle dimensioni fisiche, psichiche e sociali. Quest’ultimo nel 2001 è stato rivisto e pubblicato come la “Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute”= ICF). • Tale prospettiva ha ridefinito i termini di: • Menomazione • Disabilità • Handicap a cura di : dott.ssa Alida Favro
Menomazione Disabilità Handicap Sequenza di Concetti ICIDH 1980 Malattia o disturbo a cura di : dott.ssa Alida Favro
Funzioni e strutture corporee (Menomazione) Attività (Limitazio- ne) Partecipazione (Restrizione) Fattori Ambientali Fattori Personali Interazione di Concetti ICF 2001 Condizioni di salute (disturbo/malattia)
Componenti dell’ ICF Funzioni & Strutture Corporee Attività & Partecipa- zione Fattori Ambientali Funzioni Strutture Capacity Performance Barriere Facilitatori a cura di : dott.ssa Alida Favro
Partecipazione o Handicap? • Linguaggio neutrale • “politically correct” • uso corretto • intervento • opportunità • aspetti positivi a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia menomazione attività (disabilità) partecipazione (handicap) Concetti di MENOMAZIONE, ATTIVITA’ e PARTECIPAZIONE Livello coinvolto: Organi e/o apparati Livello coinvolto: organi e/o apparati Livello coinvolto: individuo Livello coinvolto: interazione persona-ambiente Qualsiasi perdita o anormalità a carico di una struttura anatomica o di una funzione biologica o psicologica Qualsiasi limitazione nello svolgimento di un’attività secondo i parametri considerati normali Qualsiasi svantaggio che limiti o impedisca il raggiungimento di una condizione sociale normale a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia DISABILITA’, QUALITA’ DI VITA e INVECCHIAMENTO • Le prospettive di sopravvivenza della popolazione italiana non sono mai state così favorevole come negli anni recenti. Ciò, tuttavia, non implica una visione altrettanto positiva dello stato di salute della popolazione. L’invecchiamento e l’affermarsi progressivo di malattie cronico-degenerative rendono sempre più attuale una valutazione non solo quantitativa (tasso di mortalità), ma anche qualitativa della sopravvivenza. • La speranza di vita libera da disabilità, cioè in condizioni accettabili di salute, può essere un indicatore più corretto e idoneo per valutare lo stato di salute della popolazione anziana. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia DISABILITA’, QUALITA’ DI VITA e INVECCHIAMENTO • Secondo gli esperti, il paziente geriatrico non ha bisogno di cure specifiche. Il geriatra dovrebbe avere la capacità di andare oltre la malattia, per entrare a diretto contatto con il paziente e cercare di intervenire su tutto ciò che è possibile correggere: dalle malattie al suo stato funzionale, all'ambiente in cui vive, per far sì che possa superare un problema acuto emergente e rimanere nel miglior grado di autonomia funzionale possibile. È chiaro, dunque, che la pura valutazione medica, da sola, non è più sufficiente. L'anziano si può trovare in condizioni di disabilitànon solo a causa di una malattia ma per molti altri fattori, quali la morte del coniuge, la solitudine, la difficoltà di movimento. • L’obiettivo principale della geriatria attuale è la “funzione”, vale a dire l’attenzione alle attività quotidiane, insegnando al malato a convivere il meglio possibile con la propria malattia. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia DISABILITA’, QUALITA’ DI VITA e INVECCHIAMENTO • L’invecchiamento della popolazione è caratterizzato dall’aumento prevalente degli ultraottantenni (oldest old). In questo gruppo di soggetti è estremamente frequente la cosiddetta sindrome clinica da fragilità. Essa esprime una condizione di estrema instabilità omeostatica che mette l’anziano a rischio di gravi complicanze, perdita dell’autosufficienza, istituzionalizzazione e morte anche per eventi di per sé di modesta entità. Nei confronti dell’anziano fragile la medicina geriatrica propone una originale metodologia di valutazione, la cosiddetta valutazione multidimensionale (VMD), ed un modello di assistenza continuativa (AC) che si sono dimostrati in grado non solo di ridurre il numero di ricoveri in ospedale ed in istituzioni residenziali, con conseguente riduzione dei costi sanitari, ma anche di migliorare la qualità della vita del paziente. a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattiaL’ANZIANO FRAGILE a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattiaL’anziano fragile: domini della fragilità a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia DISABILITA’, QUALITA’ DI VITA e INVECCHIAMENTO I fattori che determinano la “fragilità” nell’anziano sono molteplici. Ciascuno da solo non è in grado di determinare il tracollo, ma spesso sono sufficienti due o più fattori per far emergere una situazione di fragilità: • Età: un’età di 75 anni e oltre è considerata cut-off per la determinazione della fragilità. • Livello economico: stabilisce la possibilità o meno di sottoporsi a delle cure. • Solitudine: potrà essere relativa se esistono parenti vicini, assoluta se sono lontani. • Recente ospedalizzazione • Eventi sentinella: la frequenza di cadute e l’insorgenza di incontinenza. • Disabilità cognitiva o demenza • Depressione • Poli-patologie a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia DISABILITA’, QUALITA’ DI VITA e ASSISTENZA INFERMIERISTICA • La QdV è un concetto di estremo interesse per la professione infermieristica. Alcune infermiere nordamericane, già negli anni ’50 avevano definito il proprio campo di attività: “La natura specifica del nursing è un’attività rivolta non tanto alla malattia, quanto alle sue conseguenze sulla persona e, dunque, sulla qualità della sua vita.” a cura di : dott.ssa Alida Favro
1° unità didattica: salute e malattia DISABILITA’, QUALITA’ DI VITA e INVECCHIAMENTO • E’ ormai una convinzione condivisa che il modello di erogazione dell’assistenza, organizzato attorno alle specialità cliniche e all’ospedale come sede privilegiata delle stesse, debba essere riconsiderata. • In questa prospettiva la riorganizzazione dell’assistenza attorno ai bisogni di salute e ai percorsi clinico-assistenziali non è da intendersi esclusivamente come una risposta ai mutati bisogni clinici, ma soprattutto come l’unica soluzione possibile per migliorare gli esiti (outcome assistenziali) e ridurre i costi. • La centralità della persona assistita richiede un impegno coordinato ed integrato per superare l’attuale frammentazione, derivante da interventi parcellizzati e disarticolati che contraddistinguono l’approccio alle patologie piuttosto che alla persona. a cura di : dott.ssa Alida Favro