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Acquedotto dell’acqua Paola. Di Alessia & Alice. Storia.
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Acquedotto dell’acqua Paola Di Alessia & Alice
Storia • All’inizio del XVII secolo le aree a destra del Tevere erano ancora scarsamente approvvigionate d’acqua, e la dotazione idrica delle zone di Trastevere, del Vaticano e di Borgo fu uno dei primi problemi affrontati dal papa Paolo V appena eletto. In realtà, come già per alcuni dei suoi recenti predecessori, il fine ultimo del pontefice era di poter disporre di una cospicua riserva d’acqua corrente per i giardini della sua residenza vaticana, ma il Comune di Roma accettò di contribuire alle spese per il ripristino dell’antico acquedotto Traiano che, ricevendo acqua dal lago di Bracciano, avrebbe consentito l’autonomia idrica delle zone a destra del fiume. Iniziati i lavori nel 1608, il progetto fu portato a termine nel 1610. • Commissionata a Giovanni Fontana, che la realizzò tra il 1611 e il 1612 con la collaborazione di Flaminio Ponzio, la mostra terminale del nuovo acquedotto ricalca molto da vicino il progetto della Fontana dell'Acqua Felice, la mostra terminale dell’acquedotto voluto da papa Sisto V, realizzata nel 1587 dallo stesso Giovanni Fontana.
Descrizione • Come per l’altro monumento, di dimensioni molto più ridotte, anche per questo la metà inferiore è occupata da archi, di cui i tre centrali più alti e larghi dei due laterali, leggermente arretrati, tutti separati da colonne[1] poste su alti piedistalli. La metà superiore dei tre archi centrali, anziché contenere statue, è occupata da grossi finestroni rettangolari aperti, in modo da consentire una parziale visibilità del giardino botanico che, all’epoca, si trovava dietro il fontanone. La metà superiore del monumento, per tutta la lunghezza delle tre nicchie maggiori, è occupata da una grande iscrizione a testimonianza della realizzazione dell’acquedotto, sormontata da un’enorme stemma pontificio, sorretto da due angeli scolpiti da Ippolito Buzio, inserito in un’edicola ad arco molto elaborata dal punto di vista scultoreo. L’intera opera è ornata di volute ai margini e di draghi e aquile araldiche della famiglia del pontefice (i Borghese).
Foto dell’acquedotto • A memoria dell’intervento, nella volta dell’arco centrale venne posizionato lo stemma del pontefice e una lunga iscrizione commemorativa: LEXANDER VIII OTTHOBONVS VENETVS P M PAVLI V PROVIDENTISSIMI PONT BENEFICIVM TVTATVS REPVRGATO SPECV NOVISQVE FONTIBVS INDVCTIS RIVOS SVIS QVEMQVE LABRIS OLIM ANGVSTI CONTENTOS VNICO EODEMQVE PER AMPLO LACV EXCITATO RECEPIT AREAM ADVERSVS LABEM MONTIS SVBSTRVXIT ET LAPIDEO MARGINE TERMINAVIT ORNAVITQVE ANNO SALVTIS MDCLXXXX PONTIFICATVS SVI SECVNDO
Note • fonti: wikipedia e google immagini • Lavoro realizzato da: Alice Di Santo & Alessia Cirelli