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Enrica zorzi e giulia iermano. presentano. LA CIVILTA’ CRETESE. LA PIU’ IMPORTANTE CIVILTA’ DEL MARE. Cronologia della civiltà cretese.
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Enricazorziegiuliaiermano presentano
LA CIVILTA’ CRETESE LA PIU’ IMPORTANTE CIVILTA’ DEL MARE
Cronologia della civiltà cretese • Nell’anno 6000 circa a. C. si hanno i primi insediamenti umani sull’isola di Creta che si trova nel cuore del Mar Mediterraneo, in una posizione geografica molto felice e che da essa prenderà il nome la civiltà. • Dal 2500 al 1950 a. C. vi è il periodo chiamato Minoico antico e la civiltà cretese inizia a svilupparsi soprattutto nell’aria orientale dell’isola di Creta. In questo periodo si inizia a lavorare la ceramica producendo degli oggetti come i vasi che tutto il mondo degli esperti d’arte o semplici appassionati conosceranno e apprezzeranno per la loro bellezza artistica. • Dal 1950 al 1840 a. C. nel periodo chiamato anche Minoico medio si sviluppa la prima forma di architettura che riguarda i palazzi, insieme alla lavorazione dei metalli e a quella dell’oreficeria. Sull’isola si diffondono anche due tipi di scrittura, quella geroglifica e quella detta “lineare A” le quali a tutt’oggi non sono state ancora del tutto decifrate. In questo periodo si sviluppa anche una grande flotta navale che da impulso favorevole al commercio dell’isola. • Nel 1750 circa a. C. si verifica forse a causa di un forte terremoto la prima distruzione di molti palazzi cretesi. • Dal 1700 al 1500 circa a. C. abbiamo invece il massimo splendore da parte della civiltà cretese (viene chiamato Minoico Superiore o palaziale). In questo periodo si ha una totale ricostruzione dei Palazzi, più fastosi e più imponenti di prima. Il minosse (cioè il re-sacerdote) di Cnosso riesce ad estendere il proprio dominio su tutta l’isola di Creta. • Nel 1400 circa a. C. un violento maremoto e terremoto provocato da un eruzione vulcanica nell’ isola di Thera (Santorini) causa la distruzione della flotta, dei centri abitati e dei palazzi cretesi. Studiosi e geologi ancora oggi studiano gli effetti violenti di questa tragedia naturale che sembra essere una delle più spaventose di tutti i tempi. • In questo stesso periodo vi sono le invasioni degli Achei (vedi la civiltà Micenea) provenienti dalla Grecia che metteranno la parola fine a questa antica e artistica civiltà.
LE ISOLE DEL MAR EGEO • Il mar Egeo è caratterizzato da tante i sole piccole e grandi. La navigazione dei popoli antichi era facilitata dalla possibilità di trovare riparo su una di esse, in caso di una tempesta o di un naufragio . I villaggi sorti su queste isole vennero quindi a contatto con i commercianti e più progredite i marinai delle civiltà più progrediti. Le innovazioni principali, come la scrittura o l’edilizia in mattoni, arrivarono fino a Creta , l’isola più grande . Il suo territorio era prevalentemente montuoso e collinare e non presentava particolari ricchezze naturali. Nelle zone pianeggianti venivano coltivati cereali , legumi, viti e ulivi. La sua vera risorsa, però , era la posizione geografica : al centro del Mar Egeo e ad una distanza non eccessiva dalla terraferma. Creta era un luogo ideale per il commercio . Grazia alla capacità dei cretesi nella navigazione in alto mare e notturna , le loro imbarcazioni raggiunsero l’Italia l’Egitto la Fenicia e la Spagna. Lo sviluppo della civiltà minoica ,dal re Minosse, fu prevalentemente commerciale
la società • Dai dipinti cretesi possiamo capire che la società cretese era ricca e raffinata. Un re governava la città insieme ai nobili che gestivano le attività commerciali. Il re era a capo dei sacerdoti e celebrava i riti più importanti , legati all’acqua e alle grotte.
Le scritture Lineare A e Lineare B • Nella prima metà del II millennio aC, i Minoici di Creta utilizzarono una scrittura non ancora decifrata: il Lineare A, di chiara derivazione egizia. Quando i Micenei conquistarono Creta, adattarono il Lineare A per scrivere nella loro lingua, il greco antico. Questa scrittura, chiamata Lineare B soppiantò la precedente. Entrambe queste scritture venivano scritte su tavolette d'argilla, ma non erano di tipo cuneiforme. Usavano caratteri sillabici e non avevano niente a che vedere con le scritture alfabetiche. La Lineare B scomparve in seguito alla distruzione dei palazzi micenei che avvenne nei secoli XIII e XII aC. In quel periodo, le grandi civiltà dell’età del bronzo nell’Egeo e nel Vicino Oriente crollarono improvvisamente. Seguirono secoli di gravi difficoltà e la popolazione di quelle regioni calò drasticamente. La Grecia ritrovò l'uso della scrittura solo 4 secoli dopo, con l'arrivo dell'alfabeto fenicio.
La citta’ e i palazzi • Osservando il modo in cui i cretesi costruivano le proprie città, si può capire che essi furono un popolo sostanzialmente pacifico. Anche i centri più importanti erano privi di fortificazioni ,mura ,protezioni naturali o posizioni strategiche. L’accessoai grandiosi palazzi in cui venivano i re non era minimamente protetto. Attorno a questi edifici girava la vita dell’intera città . Il palazzo più importante era sicuramente quello della città di Cnosso : aveva più di mille stanze su tre piani, con acqua corrente e fognature.Al suo interno c’erano magazzini , archivi , il tempio, fino alla residenza del re e della sua famiglia . La cosa che colpisce nei palazzi cretesi, è la quantità di affreschi alle pareti . I colori sono sempre molto accesi e vivaci e le scene sono legate al mare, alla danza e alla musica. Sembra che la violenza e la guerra non esistessero a Creta.
Gli affreschi cretesi • Le scene dipinte nei palazzi di Creta sono arrivate fino a noi perché sono state dipinte a fresco ecco come: • In primo luogo si stende uno strato di intonaco . • Prima che questo si secchi , vengono dipinte velocemente le scene. • In questo modo l’intonaco quando si seccherà rimarrà impregnato di colore che sbiadirà molto lentamente nel tempo. • Questa tecnica è molto difficile da realizzare perché bisogna dipingere con sicurezza e velocità infatti gli affreschi dei palazzi cretesi sono stilizzati.
La religione • I Cretesi erano politeisti e adoravano la Grande Madre. La loro religiosità era fondata sul culto della fertilità. Le divinità minoiche erano rappresentate quasi sempre sotto forma antropomorfa, cioè con sembianze umane. Esistevano anche rappresentazioni di dei ibridi, come uomini con la testa di capra o donne con la testa di uccello. Nella religione cretese le dee hanno un ruolo più importante rispetto a quello degli dei. Spesso si trattava di varie forme assunte dalla Grande Madre, o Terra Madre. Gli dei erano più rari e normalmente rappresentavano divinità minori (amanti, figli, ecc..) rispetto alla Grande Dea. Le cerimonie religiose si tenevano all'aperto, intorno a degli altari, durante grandi feste agresti nelle quali si svolgevano giochi, danze ed acrobazie. Molto diffusa era la giostra del toro, un gioco acrobatico nel quale dei giovani afferravano il toro in movimento per le corna ed eseguivano dei salti al di sopra dell'animale
La fine della civiltà minoica La fine della civiltà cretese è ancora oggi avvolta nel mistero .gli storici pensano che una violenta eruzione vulcanica abbia distrutto la flotta e dimezzato la popolazione. I cretesi rimasti senza alcuna difensione vennero attaccati dai greci e non si poterono difendere