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Dott.ssa Enrica Ardissino. Normativa in merito BES. Bisogni Educativi Speciali: direttiva ministeriale 27/12/2012 CM 6 marzo 2013 norma applicativa “ strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica”.
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Normativa in merito BES • Bisogni Educativi Speciali: direttiva ministeriale 27/12/2012 • CM 6 marzo 2013 norma applicativa “ strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica”
Bisogni educativi speciali Il modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell’OMS, che considera la persona nella sua totalità, consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno. In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.
Potenziare la cultura dell'inclusione In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. Quest’area dello svantaggio scolastico comprende problematiche diverse suddivise in tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
Esigenze Educative Speciali Sono allievi con esigenze educative speciali gli allievi che presentano una o più delle seguenti patologie, individuate dalla D.G.R. della Regione Piemonte n. 18-10723 del 9/2/2009, e precisamente: Sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico (codici da F80 a F 89) • F80 disturbo evolutivo specifico dell’eloquio e del linguaggio • F81 disturbo evolutivo specifico delle abilità scolastiche (comprende DSA) • F82 disturbo evolutivo specifico delle abilità motorie • F83 disturbi evolutivi specifici misti • F88 altre sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico • F89 sindromi e disturbi non specificati da alterato sviluppo psicologico Sindromi ipercinetiche (comprende ADHD ) • F 90.0 disturbo dell’attività e dell’attenzione • F 90.1 disturbo ipercinetico della condotta • F 90.8 sindromi ipercinetiche di altro tipo • F 90.9 sindromi ipercinetica non specificata DEFICIT COGNITIVO • Livello intellettivo con QI compreso indicativamente tra i valori 70 ed 84 (codificato nel sistema NPI. Net con il codice QXX: capacità cognitive al limite QI da 70 a 84)
Legge 104 Tutte queste differenti problematiche, ricomprese nei disturbi evolutivi specifici, non vengono o possono non essere certificate ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante di sostegno
Strategie d'intervento per i BES Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico – possono avvalersi, per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali ,degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle Linee guida”.
Criticità Diagnosi ultimi anno ordine di scuola Diagnosi deve pervenire alla scuola entro 31 marzo La scuola deve predisporre PDP e verbalizzare nella relazione del 15 maggio
Stesura PDP • Da C.M. N8 prot.561 6 marzo 2013 Il PDP non può essere inteso come una mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenza in uscita
Rilevazione BES GLI =Gruppo di lavoro per l’inclusione Piano annuale per l’inclusività ( entro giugno) Inviato al GLIP e GLIR per richeista organico di sostegno Dirigente scolastico assegna le risorse
CTS-CTI CTS = Centri territoriali di Supporto Sostegno e supporto alle scuole al GLI Novità: CTI = Centro territoriale per l’Inclusione