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“Culture in loco” IL PAESAGGIO COME BENE CULTURALE

“Culture in loco” IL PAESAGGIO COME BENE CULTURALE. Potenza, 10-11 giugno 2008 Claudio Gamba. IL PAESAGGIO COME BENE CULTURALE

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“Culture in loco” IL PAESAGGIO COME BENE CULTURALE

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Presentation Transcript


  1. “Culture in loco”IL PAESAGGIO COME BENE CULTURALE Potenza, 10-11 giugno 2008 Claudio Gamba

  2. IL PAESAGGIO COME BENE CULTURALE PRIMA PARTE: fondamenti teorici, estetici, artistici e storici (le definizioni di paesaggio; ambiente, paesaggio e territorio; il paesaggio nella storia della filosofia, nella letteratura e nella storia dell’arte; il paesaggio e la città; il paesaggio italiano dal Grand tour al turismo di massa). SECONDA PARTE: il paesaggio nella storia della tutela (le principali tappe legislative del Novecento); l’attuale assetto normativo e il “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (le ultime modifiche, i compiti del Ministero, la Convenzione europea); l’aggressione al paesaggio e il consumo di suolo; la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione come fattori di sviluppo e come opportunità per il territorio.

  3. La Costituzione della Repubblica Italiana PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

  4. I confini di un oggetto sconfinato...È possibile una definizione di paesaggio?

  5. Le parole chiave: territorio, ambiente, paesaggiocome si differenziano e in quale rapporto sono tra loro? Paesaggio Ambiente Territorio

  6. Territorio è una porzione abbastanza estesa di terreno che può avere caratteri e delimitazioni convenzionali, soggettivi, mobili, elastici; oppure assumere la connotazione di una regione delimitata da precisi confini anche in senso giurisdizionale e amministrativo. Le parole chiave 1

  7. Ambiente lo spazio fisico e naturale che ci circonda (flora, fauna, suolo, acqua, aria, clima) in senso figurato è l’insieme di condizioni sociali e culturali in cui si trova una persona o una comunità; lo spazio fisico diventa quindi spazio storico; nella società industriale, con l’affermarsi delle esigenze di limitazione dei danni alla natura e di difesa della salute dei cittadini, il tema dell’ambiente ha assunto specifici caratteri ecologici. Le parole chiave 2

  8. Paesaggio 1) genere pittorico che rappresenta una porzione di territorio in termini realistici o idealizzati; 2) la veduta prospettica o panoramica dell’ambiente naturale da un determinato punto di osservazione; 3) in termini geografici è il complesso di elementi caratteristici di una zona determinata. Le parole chiave 3

  9. Bellezza Visione gerarchica e idealistica

  10. Bellezza Visione gerarchica e idealistica Corrispondenza con i beni artistico-architettonici

  11. Il paesaggio è connotato dal riconoscimento di uno specifico valore per la collettività, la sua definizione è quindi legata alla progressiva presa di coscienza da parte dei singoli e di tutti i gruppi sociali. Il termine paesaggio ha subito lungo il corso del Novecento un ampliamento di significato, passando dalla contemplazione di piccole porzioni di eccezionale bellezza alla coincidenza con la totalità dei fattori identitari della popolazione, cioè del modo in cui una comunità trasforma il territorio e si autorappresenta. Se dunque negli anni Sessanta e Settanta si preferiva l’uso del termine “beni ambientali” per superare la concezione idealistica delle isolate “bellezze naturali”, il termine “paesaggio” è stato poi recuperato nel suo significato più esteso e onnicomprensivo finendo per comprendere al suo interno elementi della tutela dell’ambiente e della qualificazione del territorio.

  12. Superamento della visione idealistica con una visione integrata e di scambio reciproco tra le componenti che caratterizzano il legame uomo-spazio-natura cittadino Una popolazione consapevole dovrebbe: conoscere il territorio, rispettare l’ambiente, tutelare il paesaggio, promuovere la loro valorizzazione.

  13. Paesaggio naturale Paesaggio Paesaggio antropizzato uomo Azione umana: lavoro dei campi, caccia, pascolo, disboscamento, bonifica, costruzione di edifici, città, infrastrutture, dighe, cave, fenomeni d’inquinamento, guerre, ecc. Cause naturali: clima, agenti atmosferici, terremoti, eruzioni, incendi, inondazioni, ecc. Elementi di trasformazione

  14. Il paesaggio antropizzato è il prodotto del rapporto tra uomo e natura. Lungo i secoli l’ambiente naturale è stato modificato in diversa misura e secondo variegate modalità, definendo caratteri sia locali che nazionali, sia stabili che dinamici, in tensione tra ruralismo e urbanesimo. Il paesaggio antropizzato è un palinsesto storico che racconta il perpetuarsi di peculiari caratteri geografici e demologici, il sedimentarsi di secolari tradizioni, l’affacciarsi di progressive trasformazioni tecniche e sociali, i contatti con altre culture. Il paesaggio è un patrimonio vivo, non riducibile a una immobile astrazione atemporale: trasforma i comportamenti sociali e rappresenta sempre un fatto di grande attualità. La piena e integra percezione del nostro spazio naturale, storico e culturale è indispensabile per bilanciare le sfide della globalizzazione e l’appiattimento della società di massa. Il paesaggio antropizzato

  15. Filosofia: Visione e Riflessione Letteratura :Natura e Poesia Arte: Quadro e Veduta Architettura: Spazio interno e spazio esterno Grand tour: Viaggio e Paesaggio Elementi di storia ed estetica del paesaggio

  16. Antichità classica Medioevo Funzione scenica e Funzione simbolica La pittura profana e civica Giotto Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti La pittura di paesaggioha contribuito in modo determinante al riconoscimento del valore delle bellezze naturali e dei beni paesaggistici

  17. Ambrogio Lorenzetti, Effetti del Buon Governo in città e in campagna , 1337-1340, 14 m. circa, Sala della Pace, Palazzo Pubblico, Siena

  18. dettaglio

  19. L’eredità del gotico internazionale Brunelleschi e Donatello Fra’ Angelico Piero della Francesca Giovanni Bellini e Vittore Carpaccio Il Quattrocento:paesaggio, prospettiva, natura, simbolo

  20. Il Quattrocento Piero, Doppio ritratto (Federico da Montefeltro e Battista Sforza), 1465-1466, Galleria degli Uffizi, Firenze.

  21. Il Quattrocento Giovanni Bellini, Pala Pesaro, 1473-1476, Pesaro, Museo Civico (e Pinacoteca Vaticana)

  22. Leonardo: dalla prospettiva matematica alla prospettiva aerea Il 5 agosto 1473 Leonardo data la sua prima opera certa, il disegno con una veduta a volo d'uccello della valle dell'Arno, oggi agli Uffizi.

  23. Figura o Natura? Leonardo vs Michelangelo

  24. Giorgione, Tre filosofi, 1509, Kunsthistorisches Museum, Vienna Il paesaggio veneto:Giorgione

  25. Giorgione, "La Tempesta", 1507-1508, Venezia, Gallerie dell’Accademia Giorgione: natura o allegoria?

  26. Tiziano, Concerto campestre, ca. 1510olio su tela, 105 x 136,5 cmMusée du Louvre, Departement des Peintures, Paris Tiziano: città e campagna Dürer: Studi naturalistici

  27. Annibale Carracci: Fuga in Egitto, Galleria Doria Pamphilj, Roma. L’ideale classico e la pittura di paesaggio

  28. N. Poussin: Paesaggio con i funerali di Focione L’ideale classico e la pittura di paesaggio

  29. Claude Lorrain: Porto al tramonto L’ideale classico e la pittura di paesaggio

  30. Salvator Rosa, Marina della Galleria Palatina di Firenze Il paesaggio e il “sublime”

  31. Roma: Gaspar van Wittel Veneto: Luca Carlevarijs, Antonio Canaletto, Bernardo Bellotto, Michele Marieschi, Francesco Guardi G.P. Pannini, J.F. van Bloemen detto l’Orizzonte, G.B. Piranesi Il vedutismo settecentesco: rigore e invenzione

  32. Il vedutismo settecentesco Gaspar Van Wittel, veduta del borgo dal Rio Vicano, 1691 Ronciglione VT

  33. Il vedutismo settecentesco Bernardo Bellotto, Veduta di Pirna, 1753-1755, Dresda, Gemäldegalerie

  34. John Constable: Flatford Mill, 1817, Tate Britain, Londra L’Ottocento europeo William Turner, L’incendio del Palazzo del Parlamento

  35. J.B. Camille Corot: Volterra, Louvre, dipinto durante un viaggio in Italia nel 1834 L’Ottocento europeo Vincent Van Gogh, Notte stellata, 1889, New York, Museum of Modern Art

  36. Mario Mafai: Paesaggio di Roma dal Pincio, 1937 Il paesaggio come antiretorica nel Novecento

  37. Viaggio e Paesaggio: il Grand Tour Johann Heinrich Wilhelm Tischbein, Goethe nella Campagna romana, (1786), Frankfurter Städelsches Museum.

  38. Rispetto all’Architettura il Paesaggio costituisce lo spazio esterno con cui si interfaccia l’edificio Architettura e Paesaggiospazio interno e spazio esterno Rispetto al Paesaggio l’Architettura è, insieme alla stessa natura, solo una componente dello spazio interno

  39. Nel 1515 papa Leone X nomina Raffaello Sanzio “Commissario alle Antichità”. La storia della tutela: origini

  40. Nel 1802 Pio VII emana una prima legge di tutela del patrimonio artistico Lo scultore Antonio Canova è nominato ispettore generale delle Antichità e Belle Arti dello Stato della Chiesa, con vasti poteri sul recupero, acquisto e conservazione dei beni artistici. Nel 1820 è emanato l’editto Pacca. La storia della tutela: inizi

  41. Dall’Unità al 1909A partire dal 1861 furono avanzati numerosi progetti finalizzati alla protezione del patrimonio storico e artistico della nazione; ma non si arrivò a un progetto definitivo. Nel frattempo nasceva, presso il Ministero della Pubblica Istruzione, la Direzione generale degli Scavi e dei Musei (1875), poi diventata delle Antichità e Belle Arti (1881), e venivano istituiti, dopo le commissioni provinciali, gli Uffici regionali per la conservazione dei monumenti (1891). La storia della tutela: Primi provvedimenti

  42. Legge Nasi: all’inizio del secolo fu approvata la prima Legge sulla conservazione dei monumenti e degli oggetti di antichità e d’arte (L. 12 giugno 1902 n. 185).Legge Rosadi: nel 1906 fu nominata una Commissione, presieduta da Giovanni Rosadi, che terminò i suoi lavori nel 1909 con la promulgazione della L. 20 giugno 1909 n. 364. Alla Legge faceva seguito il Regolamento (R.D. 30 gennaio 1913 n. 363). Con la L. 23 giugno 1912 n. 688, la legge del 1909 veniva estesa anche a “ville, parchi e giardini”. La storia della tutela: Prime Leggi

  43. Legge 11 giugno 1922, n. 778 per la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico Il ministro Benedetto Croce

  44. 1922 Parco Nazionale del Gran Paradiso nelle Alpi Graie 1923 Parco Nazionale d’Abruzzo 1934 Parco Nazionale del Circeo 1935 Parco Nazionale dello Stelvio Solo nel 1968 è stato istituito un nuovo Parco Nazionale, quello della Calabria Costituzione dei parchi nazionali

  45. Nel 1939 fu riordinata la normativa di tutela con la promulgazione delle due Leggi di tutela volute dal ministro Giuseppe Bottai: sulla “Tutela delle cose d’interesse artistico o storico” (L. 1 giugno 1939 n. 1089) sulla “Protezione delle bellezze naturali” (L. 29 giugno 1939 n. 1497). solo di quest’ultima fu emanato anche il Regolamento (per la n. 1089 rimase in vigore il Regolamento del 1913). Inoltre nel 1942 fu promulgata la legge sull’Urbanistica (L. 17 agosto 1942 n. 1150). 1939: le Leggi Bottai

  46. Art. 1 Sono soggetti alle disposizioni di questa Legge a causa del loro notevole interesse pubblico: 1) le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica; 2) le ville, i giardini e i parchi che, non tutelati dalle leggi per la tutela degli oggetti di interesse artistico o storico, si distinguono per la loro non comune bellezza; 3) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale; 4) le bellezze panoramiche considerate come quadri e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico da quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze. Legge 29 giugno 1939, n. 1497 sulla protezione delle bellezze naturali e panoramiche

  47. La Costituzione della Repubblica Italiana1947-48 PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

  48. Ampliamento del significato del termine paesaggio Bellezze naturali e panoramiche Beni ambientali e paesaggistici (determinate aree di pregio e categorie di beni) Paesaggio naturale-culturale come identità dei popoli (insieme dei valori che connotano il territorio)

  49. Evoluzione normativa della tutela del paesaggio Legge del 1922 (n. 778) Legge del 1939 (n. 1497) Commissione Franceschini (1964-67); nascita del Ministero per i beni culturali e ambientali (1975); Legge Galasso (1985) Convenzione europea del paesaggio (del 2000, ratificata dall’Italia nel 2006); recepita dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (modifiche approvate nel 2008)

  50. Tra il 1964 e il 1967 si svolsero i lavori della cosiddetta Commissione Franceschini, ovvero la “Commissione d’indagine per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, artistico e del paesaggio”, presieduta dall’on. Francesco Franceschini e istituita con Legge del 26 aprile 1964 n. 310 (gli “Atti e documenti” furono editi con il titolo Per la salvezza dei beni culturali in Italia, Roma 1967), finalizzata alla revisione delle leggi di tutela, dell’ordinamento del personale e all’adeguamento dei mezzi finanziari. La Commissione sancì la diffusione, per la prima volta in Italia, della nozione di bene culturale come “testimonianza materiale avente valore di civiltà”, e propose la creazione di una Amministrazione autonoma dei beni culturali. Commissione Franceschini (1964-67)

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