1 / 53

Dall’autovalutazione al Bilancio Sociale nella scuola

Dall’autovalutazione al Bilancio Sociale nella scuola. MONTESILVANO: 13 novembre 2013 CISL SCUOLA ABRUZZO Damiano Previtali. In premessa: tre consapevolezze. PRIMA CONSAPEVOLEZZA. “ La bontà di un’istituzione (scuola), in ultima analisi, dipende sempre dalla qualità dei suoi membri

aric
Download Presentation

Dall’autovalutazione al Bilancio Sociale nella scuola

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Dall’autovalutazioneal Bilancio Socialenella scuola MONTESILVANO: 13 novembre 2013 CISL SCUOLA ABRUZZO Damiano Previtali

  2. In premessa: tre consapevolezze

  3. PRIMA CONSAPEVOLEZZA “La bontà di un’istituzione (scuola), in ultima analisi, dipende sempre dalla qualità dei suoi membri e dei suoi capi (d’istituto), ma non vi è dubbio che rigidi ordinamenti (mancanza di autonomia) possono frustrare e obliterare generosi doti di buona volontà e di energie umane” (Parafrasato da Carlo Maria Cipolla 1988)

  4. SECONDA CONSAPEVOLEZZA “È una concezione della valutazione come strumento di sviluppo: in gergo scolastico formativa” P. Romei, L’autonomia delle scuole. RISA, Roma 2001, p.66.

  5. Gli studenti

  6. TERZA CONSAPEVOLEZZA Una migliore qualità dell’educazione dipende innanzitutto dal miglioramento dei sistemi di reclutamento e di formazione degli insegnanti, oltre che dal loro status sociale e dalle condizioni nelle quali debbono lavorare; essi, infatti, non potranno dare le risposte che ci si aspetta da loro se non possiedono le conoscenze e le competenze, le qualità personali, le possibilità professionali e le motivazioni necessarie. Jaques Delors, Nell’educazione un tesoro. Rapporto all’UNESCO della Commissione Internazionale sull’Educazione per il Ventunesimo Secolo, Roma, Armando, 1997, p. 133.

  7. Idocenti Blocco contratto fino al 2015 Drastica riduzione del Fondo di Istituto Totale mancanza di prospettive …

  8. TRE REGOLE • “Per cambiare dobbiamo percepire la necessità del cambiamento(consapevolezza) • Per cambiare dobbiamo condividere il cambiamento (partecipazione) • Per cambiare dobbiamo comprenderne il beneficio (convenienza)”

  9. DPR 28 marzo 2013 n. 80(G.U. n. 155 del 4 luglio 2013)IL REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE IN MATERIA DIISTRUZIONE E FORMAZIONE

  10. DPR 28 marzo 2013 n. 80 REGOLAMENTO SNV Ai fini dell’articolo 2 (miglioramento) il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche si sviluppa, in modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenzetemporali

  11. ART. 6 (Procedimento di valutazione) • Ai fini dell’articolo 2 (miglioramento) il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche si sviluppa, in modo da valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali … nelle seguenti fasi: • a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche • b) valutazione esterna • c) azioni di miglioramento • d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche

  12. d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche: pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza.

  13. LA LOGICA I dati sono numeri discreti, fotografano un fatto o un evento, vengono ricavati dall’osservazione diretta o da misurazioni e non hanno significato per se stessi. I dati iniziano ad essere interessanti quando hanno possibilità di comparazioni e di modelli comuni di riferimento

  14. I dati divengono informazioni quando vengono collocati in un contesto. Le informazioni si originano dai dati attraverso la contestualizzazione , la categorizzazione, l’elaborazione, la correzione e la sintesi, tipica dei processi di autovalutazione.

  15. La conoscenza dei dati e delle informazioni avviene attraverso il confronto, la comunicazioni fra le persone in una organizzazione orientata alla trasformazione e al miglioramento

  16. Incipit

  17. “Proponi uno scopo, ma che sia grande” (Don Milani)

  18. Indicazioni per il Curricolo 2013 Scuola Costituzione Europa La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Contribuisce a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (articolo 3).

  19. Rimuovere gli ostacoli Divari di apprendimento in Matematica e Scienze in terza media a parità di altre condizioni (differenza di punteggio nelle prove standardizzate)

  20. Rimuovere gli ostacoli Il colore più scuro segnala una più omogenea composizione sociale delle classi Fonte: elaborazione su dati INVALSI

  21. Rimuovere gli ostacoli Obiettivo 2010 (2020) Fonte: Eurostat (LabourForceSurvey), 2008 28

  22. Rimuovere gli ostacoli I dati INVALSI: i livelli e le macroregioni 2013

  23. ATTENZIONI • Il SNV punta sull’autovalutazione e sul miglioramento della singola Istituzione scolastica dentro una cornice comune di riferimento • la rendicontazione pubblica generale (rapporto Invalsi) oggi punta esclusivamente e peculiarmente sui dati di apprendimento di Italiano e matematica • DOMANDE • Le scuole (es. sud e isole) quanto possono sopportare una comunicazione continua di “zavorra della nazione”? • Le scuole hanno dati positivi che possono portare a evidenza pubblica e che possono liberare nuove energie e nuove considerazioni nel paese? (Cfr approccio ai dati nel RA)

  24. VALeS: cornice di riferimento/idea di scuola VINCOLI E OPPORTUNITA’ IMPATTI

  25. Gli strumenti

  26. In prospettiva

  27. OBIETTIVI

  28. Due domande di fondo 1. Perché proprio oggi sentiamo il bisogno di promuovere la rendicontazione (sociale) nella scuola? 2. Come caratterizzare la rendicontazione sociale allo specifico della scuola?

  29. Dall’accountability al Bilancio sociale

  30. 7 domandeper comprendere il bilancio sociale 7 risposte per realizzare il bilancio sociale

  31. 1. Cos’è il bilancio sociale della scuola? Il bilancio sociale nella scuola è uno strumento di autonomia e di responsabilità, attraverso cui rendere conto - non solo ai portatori di interesse - delle scelte effettuate, delle attività svolte, delle risorse utilizzate e dei risultati raggiunti per la costruzione di un bene comune come l’apprendimento.

  32. 2. Perché fare un bilancio sociale nella scuola? Perché la scuola è l’istituzione che per eccellenza - accogliendo tutti con cura e professionalità senza distinzione e discriminazione - lavora alla formazione della persona e, dando sviluppo alle potenzialità di ciascuno, determina il capitale umano e sociale di un paese.

  33. 3. Quando è opportuno intraprendere un percorso sul bilancio sociale? Quando la comunità professionale ha un’idea di scuola e della sua responsabilità che può assumere la forma del bilancio sociale; infatti non è questo un documento a cui adempire e nemmeno una moda a cui aderire, bensì la volontà della scuola di intraprendere un percorso dal valore sociale con la comunità.

  34. Le forme del bilancio sociale • Il bilancio sociale come immagine collettiva • Il bilancio sociale come comunicazione • Il bilancio sociale come partecipazione • Il bilancio sociale come organizzazione strategica • Il bilancio sociale come responsabilità ed etica sociale

  35. 4. Per chi svolgere il bilancio sociale? Per i propri portatori di interessi – stakeholder - che nella scuola non corrispondono necessariamente a coloro che portano un interesse nei confronti del valore personale e sociale dell’apprendimento, inoltre per evidenziare il proprio valore aggiunto sia alla comunità di appartenenza sia allo Stato.

  36. 5. Con chi realizzare il bilancio sociale? Il bilancio sociale nella scuola più è partecipato e più assume di qualità ma più perde di specializzazione, di conseguenza nella sua realizzazione vi è sempre la ricerca di un equilibrio che appartiene alla storia di ogni scuola, nello stesso tempo la realizzazione del bilancio sociale deve partire dall’analisi delle proprie risorse e deve essere costruito con le proprie mani.

  37. 6. Su cosa costruire il bilancio sociale? Il punto di riferimento per il bilancio sociale sono i risultati scolastici, nei risultati lo sviluppo degli apprendimenti è il cuore pulsante della scuola, per gli apprendimenti il sistema nazionale di valutazione è il riferimento ineludibile, nel sistema nazionale il valore aggiunto è l’evidenza della qualità del proprio fare servizio.

  38. 7. Come sviluppare il bilancio sociale? Lo sviluppo del bilancio sociale nella scuola è frutto di un’accurata pianificazione: ha necessità di fasi di lavoro ben definite, di scelte organizzative mirate, di collaboratori motivati e preparati, ma soprattutto di uno stile di lavoro che diviene una qualità intrinseca al percorso e si manifesta nello stesso documento di rendicontazione.

  39. MACROFASI PER LA REALIZZAZIONE1. IMPOSTAZIONE2. DEFINIZIONE3. REDAZIONE4. DIFFUSSIONE

  40. IMPOSTAZIONEDefinire:- finalità del lavoro- ambito di riferimento- modello di bilancio sociale- attori da coinvolgere- tempi previsti- costi e finanziamenti- risultati attesi

  41. 2. DEFINIZIONEDefinire:- indicatori di riferimento- fonti, strumenti/documenti- modalità di raccolta dati- definizione incarichi e carichi di lavoro

  42. 3. REDAZIONEDefinire:- struttura del documento- gruppo di redazione- uniformità linguaggio- leggibilità- versione editoriale- versione web

More Related