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Nei primi decenni del 1900 nasce il Jazz, e New Orleans risulta il luogo d’origine di questo stile musicale. La posizione di questa citta’ nel centro dell’America, nella quale arrivavano abitanti di origini molto diverse, fu fondamentale. È in questa citta’ che la popolazione creola (i discendenti dei primi abitanti di origine francese e spagnola) e gli schiavi africani, si trovarono a suonare le rispettive tradizioni musicali, finendo per influenzarle a vicenda. I ritmi delle danze africane, le tristi melodie “blues” degli schiavi di colore nelle piantagioni di cotone e di canna da zucchero, le musiche “dixie” ad opera dei musicisti bianchi con la loro passione per gli strumenti a fiato (gli “ottoni”, es. le trombe), furono tutti elementi che si trovarono nel genere jazz. I musicisti trovavano ispirazione per suonare tali ritmi in modo improvvisato, spesso per accompagnare le lunghe nottate nelle famose “case chiuse” del quartiere francese, dove uomini anche di alto rango si accompagnavano con donne di vita e si davano appuntamento, sera dopo sera, dando luogo spesso a dei veri e propri salotti dove, oltre all’incontro amoroso, si discuteva di politica, si gustavano alcoolici di pregio, e si ascoltava musica (per l’appunto il jazz), fumando un buon sigaro. L’improvvisazione, elemento fondamentale nel jazz, si diffuse anche tra i musicisti più colti. New Orleans fu anche il luogo di nascita e di ispirazione del grande padre del jazz: Louis Armstrong. Nato nel 1901, ricevette le prime lezioni di tromba in riformatorio (una specie di prigione per ragazzi minorenni). A lui si deve la nascita del genere Swing. Attorno alla fine degli anni ‘20 molti musicisti jazz (incluso lo stesso Armstrong) iniziarono però una migrazione verso territori più a nord, soprattutto Chicago. Gli stessi musicisti contribuirono, negli anni a venire, a portare il Jazz nella storia della musica universale.