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Prof.sse Pugnalin - Ghiddi Ritorno agli studi

INVALSI. Prof.sse Pugnalin - Ghiddi Ritorno agli studi. Nome del Serale: I.T.C.S. Salvemini Casalecchio di Reno Bologna. Casalecchio di Reno 20/02/2013. Dati quantitativi sulla validazione Ricreare. Corso Serale II livello I periodo

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  1. INVALSI Prof.sse Pugnalin - Ghiddi Ritorno agli studi Nome del Serale: I.T.C.S. Salvemini Casalecchio di Reno Bologna Casalecchio di Reno 20/02/2013

  2. Dati quantitativi sulla validazione Ricreare Corso Serale II livello I periodo 10 corsisti coinvolti nella procedura Ricreare, suddivisi in:

  3. L’impatto della procedura sull’organizzazione della nostra scuola Premesso: • che la sperimentazione si è dovuta iniziare nel mese di gennaio e non a settembre, mese di partenza di un qualsiasi corso serale; • che la stessa è stata adattata in parte al passaggio tra una classe prima ed una seconda del primo periodo II livello • che le fasi svolte sono state concentrate in tempi molto ravvicinati • che gli studenti coinvolti sono stati opportunamente informati, motivati e guidati nelle varie fasi Ciò premesso: • Gli studenti, nonostante abbiano accusato una certa fatica, hanno reagito in maniera positiva, collaborando attivamente nelle fasi realizzate • L’organizzazione è stata complessa anche se supportata da una puntuale guida applicativa.

  4. Come abbiamo organizzato il percorso propedeutico (fase 3) • Dagli esiti delle prove somministrate nella fase 2, sono stati individuati due livelli e per gli stessi predisposti due moduli didattici corrispondenti • Sono state identificate 3 materie: due comuni: italiano e matematica e una di indirizzo: diritto • I contenuti dei moduli sono stati spiegati ed sono state inviate loro delle sintesi in formato digitale • Sono state utilizzate le seguenti metodologie: • Tecniche di apprendimento attivo • Peerlearning – Cooperative learning – tecniche di feedback: problemsolving - Learningbydoing • Sono state somministrate le prove dopo adeguata preparazione • Sono state preparate griglie di valutazione in base alle competenze funzionali (quaderni SAPA 3 e 4)

  5. Come abbiamo organizzato il laboratorio metacognitivo NON ANCORA SVOLTO

  6. Come abbiamo usato procedura, strumenti e risultati per il riconoscimento dei crediti • NON ANCORA SVOLTO • Valore attribuito a ciascuna fase per il riconoscimento crediti nel patto formativo in rapporto alla normativa vigente: • Intervista fase 2; • Prove funzionali fase 2; • Prove cognitive dei docenti fase 3; • Laboratorio metacognitivo fase 4.

  7. Punti di forza fase per fase (strumenti e procedura) FASE 0 completa ed esauriente FASE 1 valido strumento per approcciarsi allo studente anche da un punto di vista personale. Lo stesso percepisce una particolare attenzione al suo vissuto e può esplicitare le sue attese e i suoi progetti, ciò va a consolidare la sua motivazione. Utile per il docente per conoscere meglio l’utenza. Per questo è importante che sia un loro docente, in qualità di tutor, ad effettuare le interviste. FASE 2 Prove adeguate per l’accertamento delle competenze di base interdisciplinari. FASE 3 Estremamente utile in quanto finalizzata a valorizzare l’intero bagaglio culturale ed esperienziale dell’alunno. Fondamentale per uniformare sul territorio nazionale la procedura del riconoscimento dei crediti.

  8. Elementi da migliorare fase per fase (strumenti e procedura) FASE 1 • Tempistica non adeguata, i colloqui durano almeno 30 minuti per la scuola FASE 2 • Prove non adeguate per l’accertamento delle competenze delle materie di indirizzo • Non chiara la durata delle prove e gli ausili utilizzabili (calcolatrice strumenti di misurazione varia) • Ambiguità nella valutazione delle risposte FASE 3 Molto complessa da progettare, presuppone una adeguata formazione del C.d.C. e condivisione di percorsi interdisciplinari. Richiede una programmazione modulare ad hoc. FASE 6 • Manca nella documentazione il patto formativo per il Corso Serale

  9. Sintesi • Elementi da migliorare: • Rispettare la tempistica • Costruire una raccolta di prove per l’accertamento delle competenze funzionali differenziata per indirizzo scolastico • Equilibrare con attenzione le tipologie di prove affinché siano funzionali al superamento dell’esame di stato. • Equipe di docenti in continuità (non precari.) Punti di forza • Attenzione all’adulto, al suo vissuto e al suo progetto di vita • Allineamento delle prassi d’accoglienza e di valutazione dei crediti • Valorizzazione delle competenze funzionali nelle specifiche prove • Fornire strumenti utili per misurarsi nel mondo del lavoro

  10. Raccomandazioni per il futuro • Riteniamo utile passare ad una vera e propria sperimentazione della procedura su un campione rappresentativo di Centri italiani, previaadeguata formazione dell’intero corpo docenti coinvolto

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