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Università agli Studi di Modena e Reggio Emilia FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA LA SCINTIGRAFIA TIROIDEA: TECNICA E METODICA. INTRODUZIONE
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Università agli Studi di Modena e Reggio Emilia FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA LA SCINTIGRAFIA TIROIDEA: TECNICA E METODICA
INTRODUZIONE Diverse sono le metodiche d’imaging disponibili per la valutazione della ghiandola tiroidea ma per quel che riguarda l’imaging funzionale della tiroide si utilizza la scintigrafia tiroidea, metodica di medicina nucleare che permette lo studio morfo-funzionale della tiroide.
IL 99mTECNEZIO PERTECNETATO • più disponibile, economico e con migliori caratteristiche fisiche rispetto allo 123I-ioduro. • pompa Na/I non è in grado di distinguere lo ione pertecnetato solvatato dallo ione ioduro, trattandosi di ioni molto simili per massa, dimensioni del raggio ionico e densità di carica.
LA GAMMA CAMERA La gamma camera viene impiegata per l'acquisizione di immagini scintigrafiche statiche, dinamiche e tomografiche e poiché permette l'esplorazione simultanea di aree corporee di grandi dimensioni essa è oggi l'apparecchiatura più diffusamente utilizzata per le indagini diagnostiche in medicina nucleare. I principali componenti della gamma camera sono costituiti dal collimatore, dal cristallo, dai fotomoltiplicatori (PM), dai circuiti di elaborazione e dal computer.
Per l’indagine tiroidea il collimatore utilizzato è il pinhole a foro unico costituito da un cono di piombo con apice forato e base, priva di piombo, a contatto con il cristallo rilevatore. Questo collimatore trova particolare indicazione nello studio di strutture anatomiche di piccole dimensioni delle quali è in grado di fornire immagini ad alta risoluzione ed ingrandite, particolarmente se viene rispettato il principio di mantenere la minima distanza possibile fra la sorgente ed il collimatore. IL COLLIMATORE PIN-HOLE
ESECUZIONE DELL’ESAME • PREPARAZIONE DEL PAZIENTE: attenzione a sostanze/farmaci interferenti; non è necessario il digiuno; • CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA: presunta o certa gravidanza • RADIOFARMACO: pertecnetato di sodio • DOSE: 150-185 MBq nell’adulto; dosi meno elevate nei bambini • INTERVALLO D’ATTESA: 20 minuti circa • POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE: supino, con il collo iperesteso • COLLIMATORE: pinhole • DURATA ACQUISIZIONE: 10-20 minuti, a seconda del protocollo impiegato e delle apparecchiature disponibili; eventuale acquisizione con marker su giugulo, cartilagine tiroidea, noduli • PROIEZIONE: anteriore • L’esposizione alle radiazioni per il soggetto che si sottopone ad una scintigrafia tiroidea è estremamente bassa
LE IMMAGINI SCINTIGRAFICHE DELLA TIROIDE NORMALE In condizioni normali la tiroide ha una morfologia “a farfalla” con il lobo destro solitamente di dimensioni maggiori rispetto al controlaterale e con un istmo più o meno sviluppato. La captazione del tessuto ghiandolare risulta uniforme e specialmente con il 99mTc-pertecnetato si possono evidenziare anche le ghiandole salivari
PATOLOGIE TIROIDEE PATOLOGIA NON NODULARE PATOLOGIA NODULARE GOZZO IPERFUNZIONANTE TIROIDITE
PATOLOGIA NON NODULARE M. DI GRAVES Diffuso incremento della captazione del tracciante in corrispondenza della ghiandola tiroidea con minima attività vascolare di fondo e delle ghiandole salivari. Le dimensioni della ghiandola sono, ma non sempre, aumentate e di solito in maniera simmetrica
PATOLOGIA NON NODULARE TIROIDITE Riduzione diffusa della captazione del radionuclide
PATOLOGIA NODULARE M. DI PLUMMER GOZZO PLURINODULARE NODULO IPOFUNZIONANTE
CONCLUSIONI • La scintigrafia tiroidea è l’unica tecnica per la valutazione della funzionalità tiroidea in vivo. • L’accuratezza, la sicurezza, la semplicità ed il costo ridotto della metodica l’hanno resa l’indagine medico-nucleare più diffusa. • Consente una diagnosi differenziale rapida e la caratterizzazione della maggior parte delle patologie tiroidee per un approccio logico ad un eventuale trattamento o per ulteriori procedure diagnostiche.