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Le operazioni di gestione - 2 -. La fattura Acquisto di fattori produttivi e strutturali Vendita di fattori produttivi e strutturali. LA FATTURA. L’art, 21 DPR 633/72 impone per le operazioni che cadono sotto l’applicazione della disciplina IVA L’OBBLIGO DI FATTURAZIONE.
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Le operazioni di gestione - 2 - • La fattura • Acquisto di fattori produttivi e strutturali • Vendita di fattori produttivi e strutturali
LA FATTURA L’art, 21 DPR 633/72 impone per le operazioni che cadono sotto l’applicazione della disciplina IVA L’OBBLIGO DI FATTURAZIONE OSSIA DI EMISSIONE DI UN DOCUMENTO COMPROVANTE LE CESSIONI DI BENI E LE PRESTAZIONI DI SERVIZIO EFFETTUATO NELL’ESERCIZIO DI IMPRESE, ARTI O PROFESSIONI
LA FATTURA QUINDI... • Consente di analizzare e verificare l’attività di un soggetto • Permette al cedente o prestatore di legittimare l’esercizio di rivalsa nei confronti della controparte • E’ il documento base per la determinazione periodica dell’IVA • E’ il documento giustificativo per alimentare le registrazioni in contabilita’ generale • LA FATTURA E’ EMESSA IN DUPLICE COPIA DAL CEDENTE • l’emittente contabilizzerà la vendita • l’acquirente contabilizzerà l’acquisto
AI FINI DELLA FATTURAZIONE E DEGLI ADEMPIMENTI IVA BISOGNA DISTINGUERE: OPERAZIONI DA NON FATTURARE OPERAZIONI DA FATTURARE • SOGGETTE • NON IMPONIBILI • ESENTI • FUORI CAMPO L’articolo 36 bis prevede la dispensa dall’obbligo di fatturazione e registrazione delle operazioni esenti, tuttavia in questo caso l’IVA sugli acquisti diviene interamente indetraiblile
LA CONTABILIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI DI GESTIONE LE OPERAZIONI DI GESTIONE ACQUISTI VENDITE Fattori strutturali Fattori produttivi Fattori strutturali Fattori produttivi
Acquisto di fattori produttivi ... A) Acquisto gravato da IVA B) Acquisto di fattori produttivi non imponibili IVA C) Acquisto di fattori produttivi da privati D) Anticipi da fornitori E) Rettifiche di acquisti ... e di fattori strutturali
A) ACQUISTO GRAVATO DA IVA La fattura del fornitore presenta i seguenti valori: costo d’acquisto 200.000 + IVA; pagamento 102.000 in contanti, il saldo con effetto PERTANTO: • Imponibile 200.000 • IVA 21% 42.000 • tot. Fatt. 242.000 • cassa 102.000 • eff. pass. 140.000
IVA ns. cred.. Merci c/acq. Fornitori nazionali 242.000 42.000 200.000 a Fornitori naz. 242.000 • Diversi • merci c/acq. • IVA ns. Cred. 200.000 42.000
Successivamente si provvede a stornare il debito verso i fornitori ... Fornitori nazionali Cassa Effetti passivi 102.000 140.000 242.000 242.000 Fornitori naz. a 242.000 • Diversi • Cassa • Effetti pass. 102.000 140.000 Questo procedimento appare preferibile in quanto consente di visualizzare il volume d’affari di ciascun fornitore
B) ACQUISTO DI FATTORI PRODUTTIVI NON IMPONIBILI IVA Come visto le esportazioni non sono imponibili IVA. CIÒ TUTTAVIA CREA UN PROBLEMA Prendiamo quale esempio un esportatore abituale che ogni anno esporta €100 e acquista, per esportare €80. L’esportatore è continuamente a credito IVA la quale dovrebbe essere chiesta a rimborso o (da quest’anno) compensata con altri debiti fiscali o previdenziali.
PER QUESTO L’ESPORTATORE ABITUALE HA DIRITTO DI ACQUISTARE SUL MERCATO NAZIONALE I BENI DESTINATI AD ESSERE ESPORTATI (DICHIARAZIONE DI INTENTO) SENZA PAGARE L’IVA CONTABILMENTE AVREMMO SEMPLICEMENTE: a Fornitori naz. Merci c/acq.
C) ACQUISTO DI FATTORI PRODUTTIVI DA PRIVATI SE UN PRIVATO VENDE UN BENE, LA VENDITA E’ FUORI CAMPO IVA… … E DI CONSEGUENZA ANCHE L’ACQUISTO. QUINDI IL DOCUMENTO GIUSTIFICATIVO SARA’ UNA SEMPLICE RICEVUTA. COME SCRITTURA AVREMO: a Fornitori naz. 100.000 Merci c/acq.
D) ANTICIPI DA FORNITORI PER ACQUISTI DI MATERIE, MERCI, ECC. • La disciplina IVA considera gli anticipi dati ai fornitori come cessioni di beni e prestazioni di servizi. • Se il bene o il servizio per il quale è corrisposto l’anticipo è soggetto a IVA, anche l’anticipo è soggetto IVA. • Se il bene o il servizio per il quale è corrisposto l’anticipo non è soggetto a IVA, anche l’anticipo non è soggetto IVA. • Il fornitore che riceve l’anticipo dovrà rilasciare, per il medesimo, fattura.
ESEMPIO L’impresa versa un anticipo di € 1.000 + IVA per un ordine complessivo di € 3.000. A) versamento dell’anticipo 1.210 • Diversi • Fornitori c/ant. • IVA ns. Cred. a Banca c/c 1.000 210 B) ricevimento della merce e della fattura • Diversi • Merci c/ant. • IVA ns. Cred. a Fornit.naz 3.420 3.000 420
… SEGUE C) storno dell’anticipo 1.000 a Fornit. c/ant Fornit. Naz. Se i materiali non fossero gravati da IVA, le registrazioni sarebbero analoghe, senza l’IVA
E) RETIFICHE DI ACQUISTI • Le rettifiche di acquisti possono riguardare: • resi di materie a fornitori • premi di quantità concessi a fornitori
Resi di materie • I resi di materie a fornitori - che possono derivare da ritardi nella consegna, deficienze qualitative, ecc. - importano l’obbligo per il fornitore di emettere una • NOTA DI CREDITO • la cui funzione è quella di rettificare la precedente fattura. La nota di credito è strutturalmente simile ad una fattura con due sostanziali differenze: • indicazione che si tratta di nota di credito • numerazione separata rispetto alle fatture
… pertanto la contabilizzazione dei resi a fornitori sarà: Fornit. naz a • Diversi • resi su acq. • IVA ns. Cred. Se i beni non fossero assoggettabili ad IVA, la registrazione sarebbe analoga, senza ovviamente presentare lo storno dell’IVA
Premi di quantità I premi di quantità vengono concessi quando un’impresa acquista elevate quantità e questi, superato un certo fatturato, concede un “PREMIO”, ovvero uno sconto, il quale si traduce in una riduzione del debito. Tale sconto va quindi a ridurre l’imponibile già fatturato; pertanto avremo: Fornit. naz a • Diversi • premi di quant • IVA ns. Cred. Se le merci non sono soggette ad IVA non ci sarà storno
L’ACQUISTO DI FATTORI STRUTTURALI • La contabilizzazione delle operazioni di acquisto di fattori strutturali è sostanzialmente analoga a quella dell’acquisto dei fattori di esercizio. • Le differenze, infatti, come vedremo, si concentrano nelle scritture di assestamento e sono dovute ai diversi meccanismi di partecipazione al reddito d’esercizio delle due componenti. • Le particolarità che possiamo rilevare riguardano: • le spese accessorie d’acquisto • la deducibilità dell’IVA (automezzi, …)
I costi accessori d’acquisto vengono capitalizzati e come tali partecipano al reddito attraverso l’ammortamento Esempio : Stipulato contratto per l’acquisto di un impianto del valore di € 100.000 + IVA Anticipo al fornitore di € 50.000 Il residuo per 1/2 alla consegna e il resto a 120 gg. La consegna e l’installazione hanno comportato spese di trasporto € 20.000 + IVA e spese di installazione e collaudo € 30.000 + IVA
60.500 • Diversi • Fornitori c/ant. • IVA ns. Cred. a Banca c/c 50.000 10.500 • Diversi • Impianti • IVA ns. Cred. a Forn. Naz. 110.500 100.000 10.500 Forn. Naz. a 50.000 Fornitori c/ant. Fornitori naz. Fornitori naz. 30.000 50.000 110.500 60.000 30.000
30.000 Forn. Naz. a Banca c/c. 24.200 • Diversi • Impianti • IVA ns. Cred. a Banca c/c 20.000 4.200 • Diversi • Impianti • IVA ns. Cred. a Banca c/c 36.300 30.000 6.300 Forn. Naz. a Banca c/c. 30.000
Vendita di fattori produttivi e strutturali Le scritture sono solitamente analoghe a quelle viste per gli acquisti, ovviamente “invertite”
LA CONTABILIZZAZIONE DELLE VENDITE Clienti naz. a • Diversi • merci c/vend • IVA ns. Deb.
Esempio: l’impresa riceve anticipo di € 5.000 a fronte di una fornitura di merci di € 25.000 + IVA • Ricevimento dell’anticipo 6.050 Banca c/c a • Diversi • clienti c/ant. • IVA ns. Deb. 5.000 1.050 • Spedizione merce e fattura Clienti a • Diversi • merce c/vend. • IVA ns. Deb. 29.200 25.000 4.200 5.000 Clienti c/ant. a Clienti Banca c/c Clienti 24.200