350 likes | 690 Views
I processi tecnici e amministrativi. Acquisizione dei fattori produttivi. Combinazione dei fattori produttivi. Esecuzione dei processi lavorativi. Ottenimento dei prodotti. Vendita dei prodotti. I mezzi aziendali S = ƒ( M ,P,O ). Sono tutti quei fattori/risorse che:.
E N D
I processi tecnici e amministrativi • Acquisizione dei fattori produttivi • Combinazione dei fattori produttivi • Esecuzione dei processi lavorativi • Ottenimento dei prodotti • Vendita dei prodotti
I mezzi aziendaliS = ƒ(M,P,O) Sono tutti quei fattori/risorse che: • possiedono una propria utilità economica • sono vincolati da un nesso di complementarità secondo particolari modalità quantitative, qualitative, spaziali e temporali (modulo combinatorio). L’utilità totale della combinazione risultante dai mezzi aziendali è superiore alla somma delle singole utilità di ciascun elemento. • sono caratterizzati da un forte dinamismo
Classificazione dei mezzi aziendali Secondo l’attitudine a cedere la propria utilità economica: • fattori produttivi a fecondità semplice • fattori produttivi a fecondità ripetuta giuridicamente tutelati: marchi, brevetti, licenze, concessioni, ecc. Secondo il tipo di utilità economica terreni, fabbricati, impianti, materie prime, merci, ecc. • fattori materiali • fattori immateriali Secondo le modalità di acquisizione dei mezzi aziendali: risorse intangibili (R&S, organizzazione, ecc.) risorse umane servizi (fitto di locali, leasing, ecc.) • conferimento • acquisizione esterna • produzione interna • autogenerazione
risorse finanziarie fecondità semplice risorse umane fecondità semplice materiali fecondità semplice/ripetuta immateriali fecondità semplice/ripetuta generici Fattori produttivi specifici
Variazioni finanziari attive Variazioni finanziarie passive + denaro + crediti - debiti • denaro • crediti + debiti Variazioni economiche passive Variazioni economiche attive + ricavi - costi + costi - ricavi Gli aspetti economici e finanziari delle operazioni aziendali Aspetto originario di rilevazione che fa riferimento alle variazioni di denaro, dei debiti e dei crediti Valori numerari certi = denaro Valori numerari assimilati = crediti e debiti di funzionamento Valori nominali = crediti e debiti di finanziamento SFERA FINANZIARIA Aspetto derivato di rilevazione generato dall’assegnazione delle variazioni finanziarie alle operazioni di gestione che generano costi e ricavi SFERA ECONOMICA
aspetto monetario/finanziario aspetto economico aspetto economico/finanziario delle operazioni aziendali acquisti vendite uscitemonetarie (vfp) entratemonetarie (vfa) Costi (vep) Ricavi (vea)
FATTORI PRODUTTIVI Debiti di funzionamento Fattori specifici • Fattore lavoro fecondità semplice • Fattori materiali fecondità semplice/ripetuta • Fattori immateriali fecondità semplice/ripetuta Fonti di terzi Debiti di finanziamento Risorse finanziarie(fattori generici) Conferimenti in natura Fonti proprie caratterizzate da: obbligo di restituzione onerosità Fonti di finanziamento Caratterizzate da: Stabilità Obbligo di rimborso alla cessazione dell’attività aziendale Assenza dell’obbligo di remunerazione
I processi tecnici e amministrativi • Acquisizione dei fattori produttivi • Combinazione dei fattori produttivi • Esecuzione dei processi lavorativi • Ottenimento dei prodotti • Vendita dei prodotti
IL CAPITALE DELL’IMPRESA FONTI (P+N) MEZZI (A) Zona finanziaria Zona finanziaria - Denaro e titoli rappresentativi del denaro Capitale di terzi : - Debiti di finanziamento Zona economica Zona economica - Fattori produttivi a fecondità ripetuta (spese di costituzione, fabbricati, impianti, macchine, veicoli, computer, brevetti, ecc.) - Capitale proprio (di apporto) - Crediti di finanziamento - Debiti di funzionamento - Crediti di funzionamento - Fattori produttivi a fecondità semplice (Materie prime e sussidiarie, combustibili, lubrificanti, prestazioni lavorative, disponibilità beni di terzi, ecc.) - Reddito (risultato economico: +utile/- perdita) - Prodotti finiti
Impieghi Fonti PASSIVITÀ ATTIVITÀ CAPITALE NETTO impresa normalmente capitalizzata (A = P+N) Debiti 50 C.N. 50 Invest. 100 100 L’EQUILIBRIO PATRIMONIALE è misurato dalla relazione esistente tra le diverse fonti di finanziamento, esaminate dal punto di vista della loro provenienza, e gli impieghi di tali fonti.
Impieghi Fonti ATTIVITÀ PASSIVITÀ impresa sotto-capitalizzata (A = P) ATTIVITÀ PASSIVITÀ DEFICIT impresa in deficit patrimoniale (A+D = P)
Presuppone che: • l’attività d'impresa sia completamente cessata • il potere d'acquisto della moneta non abbia subito variazioni REDDITO TOTALE incremento o decremento che il capitale di apporto ha subito per effetto di tutte le operazioni compiute durante l’intera vita dell'impresa Rt = capitale finale – capitale iniziale
Presuppone inoltre che: • non siano stati effettuati altri conferimenti né rimborsi di capitale di proprietà • non sia stato effettuato alcun prelievo di reddito • si proceda alla correzione della variazione di potere di acquisto della moneta eventualmente intervenuta nel corso del tempo. ALTRIMENTI: Rt = capitale finale - capitale iniziale - altri conferimenti + rimborsi di capitale + prelievi di reddito Occorre infine verificare se il reddito totale prodotto remunera congruamente il capitale iniziale conferito, attraverso la valutazione del costo opportunità e la copertura degli oneri figurativi e del rischio di impresa.
Reddito totale Reddito di esercizio perché • per verificare lo stato di salute dell’azienda e fornire informazioni a i proprietari • per fornire informazioni agli interlocutori esterni • per redigere il bilancio di esercizio, obbligatorio per legge
reddito di esercizio 1 gennaio – 31 dicembre reddito totale tn t0 t1 t2 t....
Reddito di esercizio Costi Ricavi COMPETENZA ECONOMICA Condizione assunta per individuare i costi ed i ricavi da considerare pertinenti ad un dato periodo amministrativo (1/1 – 31/12). Si confronta il valore delle vendite con i costi sostenuti per realizzare quelle vendite. Ricavi > Costi Reddito positivo (UTILE) Costi > Ricavi Reddito negativo (PERDITA) Ricavi = Costi Reddito nullo (pareggio economico)
Principio della MANIFESTAZIONE FINANZIARIA Principio della COMPETENZA ECONOMICA PRINCIPIO DELLA REALIZZAZIONE DEI RICAVI ricavi finanziariamente conseguiti per i quali sia stata effettuata la relativa prestazione da parte dell'impresa PRINCIPIO DELL'INERENZA DEI COSTI costi relativi alle prestazioni effettuate
È necessario quindi procedere all’ assestamento dei valori economici rispetto al periodo amministrativo di competenza: Nella determinazione del reddito di esercizio vanno considerati solo i componenti positivi e negativi che sono di competenza economica, indipendentemente dal momento della manifestazione finanziaria delle operazioni • Abbiamo registrato dei costi che non sono di competenza? Non devono partecipare alla determinazione del reddito • Abbiamo registrato dei ricavi che non sono di competenza? Non devono partecipare alla determinazione del reddito • Non abbiamo registrato dei costi che sono di competenza? Occorre considerarli per la determinazione del reddito • Non abbiamo registrato dei ricavi che sono di competenza? Occorre considerarli per la determinazione del reddito
Applicazione del principio di competenza economica ASSESTAMENTO DEI VALORI • INTEGRAZIONE DEI VALORI DI COMPETENZA Utilizzate per aggiungere nella determinazione del reddito di esercizio quei costi e ricavi che sono di competenza del periodo amministrativo (per esempio Ratei attivi e passivi) • RETTIFICA/STORNO DEI VALORI NON DI COMPETENZA Utilizzate per sottrarre dal calcolo del reddito di esercizio quei costi e ricavi che non sono di competenza del periodo amministrativo (per esempio Risconti attivi e passivi)
1/12 31/12 31/5 Risconto attivo:il 1° dicembre l’azienda ha pagato anticipatamente ad un suo finanziatore una rata semestrale di interessi dell’importo di € 6.000. Operazioni al 31/12: aspetto finanziario comp. economica di esercizio risconto attivo il risconto attivo rappresenta la parte di costo di competenza dell’esercizio futuro : € 6.000/6 x 5 = € 5.000 Di conseguenza la parte di interessi passivi di competenza economica dell’esercizio in chiusura è pari a € 1.000
1/11 31/12 31/1 Risconto passivo:il 1°novembre l’azienda incassa anticipatamente una rata trimestrale di fitti attivi dell’importo di € 3.000. Operazioni al 31/12: aspetto finanziario comp. econ. di esercizio risconto passivo il risconto passivo rappresenta la parte di ricavo (fitto attivo) di competenza dell’esercizio futuro : € 3.000/3 x 1 = € 1.000 Di conseguenza la parte di fitto attivo di competenza economica dell’esercizio in chiusura è pari a € 2.000
1/9 31/12 31/8 manifestazione finanziaria Rateo attivo:il 31/8 l’azienda riscuote in via posticipata un canone di fitto annuale dell’importo di € 12.000. Operazioni al 31/12: comp. econ. di esercizio rateo attivo Determiniamo la quota parte di ricavo maturata nel periodo dal 1/9 al 31/12: € 12.000/12 x 4= € 4.000 A tale quota di ricavo, di competenza dell’esercizio in chiusura, corrisponde un componente finanziario del capitale che rappresenta il rateo attivo.
1/9 31/12 28/2 manifestazione finanziaria Rateo passivo:il 28/2 l’azienda paga in via posticipata un canone di fitto semestrale semestrale di € 9.000. Operazioni al 31/12: comp. econ. di esercizio rateo passivo Determiniamo la quota parte di costo maturata nel periodo dal 1/9 al 31/12: € 9.000/6 x 4= € 6.000 A tale quota di ricavo, di competenza dell’esercizio in chiusura, corrisponde un componente finanziario del capitale che rappresenta il rateo passivo.
DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E GIUSPRIVATISTICI – UNIVERSITA’ DI BARI n n Σi Qi (Σi pi fi 1 1 dott. scricco L’equazione del reddito Alla fine dell’esercizio il conto economico evidenzierà: + Componenti negativi
DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E GIUSPRIVATISTICI – UNIVERSITA’ DI BARI n n Σi Qi (Σi pi fi 1 1 dott. scricco L’equazione del reddito Alla fine dell’esercizio il conto economico evidenzierà : + + cs Componenti negativi
DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E GIUSPRIVATISTICI – UNIVERSITA’ DI BARI n n Σi Qi (Σi pi fi 1 1 dott. scricco L’equazione del reddito Alla fine dell’esercizio il conto economico evidenzierà : + Rp + + cs ) Componenti negativi
DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E GIUSPRIVATISTICI – UNIVERSITA’ DI BARI n n n Σi Qi (Σi pi fi (Σi pi qi 1 1 1 dott. scricco L’equazione del reddito Alla fine dell’esercizio il conto economico evidenzierà : + Rp + + cs ) + rs Componenti negativi Interessi attivi 2000 Componenti positivi
DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E GIUSPRIVATISTICI – UNIVERSITA’ DI BARI n n n Σi Qi (Σi pi qi (Σi pi fi 1 1 1 dott. scricco L’equazione del reddito Alla fine dell’esercizio il conto economico evidenzierà : + Rp + + cs ) + Ra + rs ) Componenti negativi Componenti positivi
DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E GIUSPRIVATISTICI – UNIVERSITA’ DI BARI n n n (Σi pi qi Σi Qi (Σi pi fi + Rp) + + cs + rs + Ra) 1 1 1 dott. scricco dott. scricco L’equazione del reddito Equazione del reddito alla fine del I esercizio: = + U1 Il reddito di esercizio sarà costituito da: € 21.250 - Totale dei ricavi Totale dei costi € 10.800 = Utile di esercizio € 10.450 che sarà iscritto nella sezione il cui totale è minore sì da ottenere il pareggio del conto
DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E GIUSPRIVATISTICI – UNIVERSITA’ DI BARI n n n Σi pi fi Σi Qi Σi pi qi (R’a + + + cs + Rp ) +U = (R’p + + rs + Ra ) 2 1 1 1 Rimanenze iniziali passive [R’p] Rimanenze iniziali attive [R’a] dott. scricco dott. scricco L’equazione del reddito Alla fine di un esercizio successivo al primo la dotazione iniziale dei di componenti positivi e negativi di reddito è data dalle rimanenze finali dell’esercizio precedente -- -- -- -- Rimanenze finali passive [Rp] Rimanenze finali attive [Ra]
Struttura del Capitale al 1/1 XY Struttura del reddito di esercizio XY Struttura del Capitale al 31/12 YX Passivo Passivo Costi Attivo Attivo Ricavi Netto NETTO (UTILE) UTILE PROCEDIMENTO ANALITICO DI DETERMINAZIONE DEL REDDITO D’ESERCIZIO
DIPARTIMENTO DI STUDI AZIENDALI E GIUSPRIVATISTICI – UNIVERSITA’ DI BARI dott. scricco L’equazione del capitale Danaro e titoli rappresentativi Crediti di funzionamento Crediti di finanziamento Ratei attivi Debiti di funzionamento Debiti di finanziamento Ratei passivi Fondi rischi e spese future Attivo finanziarioAf Passivo finanziarioPf Immobilizzazioni Investimenti vari Rimanenze attive: - Prodotti in lavorazione - Prodotti finiti - Materie prime - Risconti attivi - Oneri vari anticipati Fondi ammortamento Rimanenze passive: - Risconti passivi - Realizzi anticipati Attivo economicoAe Passivo economicoPe Capitale di apporto Fondi di riserva +/- Reddito Netto N + Pe Af + Ae + N = Pf
Capitale e reddito: punti chiave da ricordare • le rimanenze attive sono resti di un processo produttivo non ancora giunto a compimento. • le rimanenze passive sono acquisizioni economiche (ricavi e proventi) correlate a produzioni economiche future. • I risconti attivie passivi sono rispettivamente oneri e proventi che si determinano in diretta proporzione del tempo e per i quali è già avvenuta la manifestazione finanziaria. Sotto l’aspetto economico (costi e ricavi) si riferiscono all’esercizio solo per il periodo in cui contribuiscono alla realizzazione di utilità complesse (competenza economica). • I ratei attivi e passivi misurano rispettivamente proventi ed oneri che si determinano in diretta proporzione del tempo e per i quali la manifestazione finanziaria è posticipata rispetto alla loro maturazione economica. Sono valori finanziari del capitale (assimilabili a debiti e crediti di funzionamento) che misurano componenti positivi e negativi del reddito di esercizio.
Debiti di funzionamento Fattori specifici • Fattore lavoro fecondità semplice • Fattori materiali fecondità semplice/ripetuta • Fattori immateriali fecondità semplice/ripetuta FATTORI PRODUTTIVI CAPITALE UTILITÀ RESIDUA Fonti di terzi Debiti di finanziamento Fonti di finanziamento Risorse finanziarie (fattori generici) Fonti proprie CONSUMI UTILITÀ COMPLESSA PRODUZIONE RICCHEZZA (RICAVI DI VENDITA) effetti finanziari REDDITO effettieconomici UTILITÀ RESIDUA