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La situazione attuale necessaria una riforma?Perch non stata fatta? Opzione di fondoDisegno delle misureConclusioni. Indice. Modello conservatore-corporativo" (Esping-Andersen) o sud europeo" (Ferrera e Gough) sistema di garanzia del reddito di impronta bismarckiana, altamente framment
E N D
1. Il futuro del welfare italiano dopo la crisi finanziaria Andrea Brandolini
Banca d’Italia, Servizio Studi di struttura economica e finanziaria
Incontro dell’Associazione culturale “I Cantieri Ravennati”
Ravenna, 24 settembre 2010
2. La situazione attuale
È necessaria una riforma?
Perché non è stata fatta?
Opzione di fondo
Disegno delle misure
Conclusioni Indice
3. Modello “conservatore-corporativo” (Esping-Andersen) o “sud europeo” (Ferrera e Gough)
“… sistema di garanzia del reddito di impronta bismarckiana, altamente frammentato lungo demarcazioni occupazionali e con formule di prestazione molto generose (ad esempio in campo pensionistico)”
sostanziale assenza di “un’articolata rete di prote-zione minima di base”
La situazione attuale (1)
4. Prestazioni di protezione sociale, 2007
5. Politiche “categoriali”
titolarità dipende da appartenenza a un gruppo, individuato sulla base di caratteristiche come età o stato occupazionale, spesso prescindendo da stato di bisogno o risorse a disposizione
Politiche “universali” erogate a tutti i cittadini
limitate a sanità e istruzione pre-universitaria
La situazione attuale (2)
6. Alla categorialità corrisponde frammentazione
Risultato della genesi storica
Approccio incrementale degli interventi di riforma della protezione sociale ? aggiunta di nuovi strumenti, estensioni parziali degli esistenti
Ogni strumento può avere una logica interna, ma non necessariamente il sistema è organico
Distinzione tra: ammortizzatori che operano senza interruzione del rapporto di lavoro (CIG) oppure al suo termine (licenziamento, fine contratto a termine); strumenti di sostegno al reddito (reddito minimo) La situazione attuale (3)
7. La situazione attuale (4)
8. La situazione attuale (5)
9. Frammentazione
Normativa ordinaria e anticrisi molto complessa
difficile definire quali siano i benefici in caso di sospensione o perdita del lavoro
importanza degli accordi regionali (non considerati nelle stime)
Stime basate su RFL e EU-SILC per:
dipendenti a tempo indeterminato privati
dipendenti a tempo determinato privati e pubblici
parasubordinati (tutti i collaboratori + autonomi che lavorano per un solo committente nella sua unità produttiva in orari prestabiliti)
Forte approssimazione
storia contributiva individuale, se impresa è CIG, definizione dei settori (p.e. pubblico comprende sanità privata), …
si ipotizza che tutti i lavoratori siano regolari La situazione attuale (6)
10. Trattamento in caso di licenziamento
11. Politiche “selettive” con prestazione subordinata alla prova dei mezzi (means-testing)
utilizzo limitato
difficoltà di accertamento dei redditi da parte dell’amministrazione fiscale)
in crescita negli ultimi anni
targeting La situazione attuale (7)
12. imposte e trasferimenti poco efficaci nel ridurre disuguaglianza generata da forze di mercato
situazione appena scalfita da riforme delle due legislature del decennio 1996-2006 La situazione attuale (8)
13. Sì per gran parte degli studiosi, ma anche per vari decisori politici
Deleghe al Governo per la riforma degli ammortizzatori sociali nel 1999, 2001, 2002, 2007
Ampio dibattito e molte proposte: Commissione Onofri, Libri bianchi sul welfare 2003 e 2009, contributi accademici
D’altra parte, attuale meccanismo di tutela che dipende dall’appartenenza a una data ‘categoria’ di lavoratori/imprese è radicato nella visione delle parti sociali È necessaria una riforma? (1)
14. Tre ordini di problemi:
Efficienza ? un buon sistema di ammortizzatori facilita la riallocazione delle risorse tra imprese
Domanda ? un quadro di protezione sociale ben definito e non discrezionale riduce senso di vulnerabilità delle famiglie e esigenza di accumulare risparmio a fini precauzionali
Equità ? lavoratori più o meno protetti; problema aggravato da evoluzione del mercato del lavoro
Problema acuito da mutamenti sociali e demografici (flessibilità) È necessaria una riforma? (2)
21. Condizione economica e status lavorativo, 2006
22. Molti interventi “incrementali”
Indicatore della situazione economica (ISE)
Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori
Assegno di maternità a favore delle madri italiane che non beneficiano dell’indennità di maternità
Sperimentazione Reddito minimo di inserimento (RMI)
Carta acquisti (Social card)
Bonus famiglia (solo 2009)
Vari rafforzamenti indennità di disoccupazione
CIG in deroga
…
Ma quale disegno complessivo? È necessaria una riforma? (3)
23. 1. Stato delle finanze pubbliche (crisi globale) Perché non è stata fatta? (1)
24. 2. Divario di reddito Nord-Sud (costo della vita)
tra 2/3 e 3/4 della spesa prevedibile al Sud
problema politico
problema di gestione di strumento nazionale indirizzato a pochi al Nord e molti al Sud Perché non è stata fatta? (2)
25. 3. Peso delle scelte politiche del dopoguerra
4. Debolezza della pubblica amministrazione
Attività di reinserimento sociale o lavorativo, individuazione di coloro che hanno effettivamente diritto al beneficio, contrasto di comportamenti opportunistici, accertamento delle reali condizioni economiche in presenza di un’elevata evasione fiscale creano formidabili problemi di attuazione
Perché non è stata fatta? (3)
26. 5. Sovrapposizione dei livelli di governo
Federalismo?
6. Frammentazione degli interessi e della rappresentanza politica e sociale
difficoltà a prendere decisioni che premino alcuni a scapito di altri
cristallizzazione dei diritti acquisiti, implicita in un sistema di tutele categoriali, porta a politiche incrementali con cambiamenti al margine Perché non è stata fatta? (4)
27. 7. Meccanismi di tutela categoriale radicati nella visione delle parti sociali
8. Ruolo della famiglia
funzione di supplenza estesa, sia per sostegno al reddito, in particolare per chi si affaccia alla vita adulta ed è esposto ai rischi di un mercato del lavoro flessibile, sia per bisogni di cura
Questi vincoli condizioneranno qualsiasi intervento di riforma Perché non è stata fatta? (5)
28. Categorialità vs. universalità
Categorialità è caratteristica del sistema attuale dove titolarità dei benefici dipende dall’appartenenza a una determinata categoria
bilateralità può rafforzare categorialità
Universalità si realizza quando a tutti viene riconosciuto il diritto a un certo beneficio
universalismo selettivo (Commissione Onofri): universalità temperata con meccanismi di selezione (requisiti contributivi, prova dei mezzi) Opzione di fondo (1)
29. Combinazioni intermedie
Modelli europei?
Quale visione del benessere umano?
Capability Approach di Sen
peso dei “funzionamenti” (functionings) e della “capacità” (capabilities)
più enfasi su libertà sostanziale di perseguire gli obiettivi che una persona ritiene importanti nella propria vita, più si tende a preferire forme di reddito minimo universale non condizionati
individuo o famiglia Opzione di fondo (2)
30. Obiettivo ammortizzatori sociali è assicurare il reddito nei momenti in cui viene meno il reddito da lavoro
Distinguere tra copertura di strumenti assicurativi come l’indennità di disoccupazione e strumenti di sostegno al reddito per persone in condizioni di povertà (RMI, RUI, …)
Copertura di strumenti assicurativi tende a basarsi sui requisiti contributivi
Come assicurare particolari categorie di lavoratori?
Stagionali
Irregolari
Autonomi Disegno delle misure (1)
31. Meccanismi di incentivo e disincentivo
Obiettivo di assicurare il reddito individuale si scontra con possibilità che tale assicurazione distorca le scelte individuali
più elevato livello di assicurazione contro la disoccupazione potrebbe ridurre impegno nell’attività di ricerca
Questione teorica: disegno ottimale di uno schema assistenziale che minimizzi gli effetti indesiderati sull’offerta di lavoro
p.e., un sussidio che preserva incentivi a ricerca attiva diminuisce progressivamente nel periodo di disoccupazione
Questione empirica: effettiva rilevanza della distorsione degli incentivi Disegno delle misure (2)
32. Meccanismi di incentivo e disincentivo
Per i lavoratori: legame tra misure attive e passive, con ruolo centrale dei servizi all’impiego
Per imprese: uso ammortizzatori varia tra imprese:
experience rating (USA): impresa sostiene parte del costo di licenziamento corrente attraverso aumento dei pagamenti futuri; riduce l’esternalità negativa per la collettività
Finanziamento
Schemi assicurativi in equilibrio macroeconomico lungo il ciclo economico
Equilibrio concepibile anche lungo il ciclo di vita dell’individuo Disegno delle misure (3)
33. Valutazione degli interventi di riforma
Valutazione ex ante, in itinere, ex post fondamentale per meglio tarare gli strumenti
Necessità della base informativa
Recenti esempi all’estero:
‘Riforme Hartz’ del mercato del lavoro in Germania
Commissione creata in Francia per valutare la riforma che ha introdotto il Revenu de solidarité active Disegno delle misure (4)
34. È necessaria una riforma?
Quale impostazione di fondo?
Aspetti del disegno delle misure
Portafoglio di strumenti e loro copertura
Struttura incentivi
Finanziamento
Valutazione
Condizione imprescindibile è sostenere con forza le ragioni dell’equità Conclusioni