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• Blocco immediato del Ponte sullo Stretto costo previsto: 1971 il Ponte viene dichiarato “opera di preminente interesse nazionale” 1981 nasce la società Stretto di Messina 2003 Il Cipe approva il progetto preliminare, che stima il costo di realizzazione in 4,7 miliardi e
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• Blocco immediato del Ponte sullo Stretto costo previsto: 1971 il Ponte viene dichiarato “opera di preminente interesse nazionale”1981 nasce la società Stretto di Messina2003 Il Cipe approva il progetto preliminare, che stima il costo di realizzazione in 4,7 miliardi e l’investimento totale in 6,1 miliardi di europer inflazione e oneri finanziari 2006 Prodi dichiara i progetto non prioritario, ma non lo cancella 2009 Assegnato alla “Stretto spa” un contributo di 1,3 miliardi aggiornanamento contratti con l’impresa a 6,3 miliardi (+200 milioni)2011Approvazione definitiva del progetto: luglio del 2011 con 8,5 miliardi (G.Ber)2011Monticancella i fondi. Ma non lo fa nei tempi nei termini contrattuali prev.20124 ottobre 2012 Eurolink, società appaltatrice, apre la procedura per inadempienza contrattuale.2012 Monti congelato il contratto con la società appaltatrice fino a marzo 2013 Grandi Opere
• Blocco immediato del Ponte sullo Stretto • Costo totale ad oggi del Ponte non costruito • Dopo il blocco ai lavori imposto da Prodi, il governo Berlusconi, per rilanciare l’idea ponte, avrebbe pagato, secondo la (ex) legge di bilanciocirca 700 milioni di euro • 300 milioni investiti nel capitale della società Stretto da Anas, Rfi, Regione Siciliana e Calabria • Circa mille soggetti che chiederanno i danni per essere stati bloccati inutilmente • Una Trentina di milioni spesi per il monitoraggio ambientale dell’area • Eurolink, dove al 42% conta la società Impregilo, ha portato il Governo Italiano di fronte alla Corte di Giustizia europea e al Tar per violazione degli impegni contrattuali, con richiesta di penali per 450 milioni Costo: 1,5 miliardi di euro già pagati • Per un’opera di cui non si è posata neanche la prima pietra Grandi opere: Ponte Stretto M.
• Blocco immediato della Tav in Val di Susa • (Costo totale del corridoio 5 Lisbona-Kiev: 23-25miliardi di euro a regime) • Torino-Lione, costo previsto: 6,7miliardi • Nel 2001 il traforo del Frejus, uno dei collegamenti chiave tra i due Paesi, è stato attraversato da 2,6milioni di veicoli. • Nel 2010 il numero era ridotto a 1,6milioni. • La linea ferroviaria attuale è in grado di trasportare fino a 20milioni di tonnellate di merci l’anno, • Il traffico oggi è pari ad appena 9milioni e il trend è addirittura in calo. • Sovradimensionata • Alternativa: interventi sulle tratte ferrate, sulla gestione della circolazione e sugli impianti di trazione elettrica per garantire un traffico sostenibile anche oltre il 2020 a un costo di circa 500milioni di euro Grandi opere: TAV
Favorire l’uso dei mezzi pubblici Mezzi pubblici • Disincentivo dell’uso dei mezzi privati motorizzati nelle aree urbane • Sviluppo di reti di piste ciclabili protette estese a tutta l’area urbana ed extra urbana • Istituzione di spazi condominiali per il parcheggio delle biciclette • Istituzione dei parcheggi per le biciclette nelle aree urbane • Introduzione di una forte tassazione per l’ingresso nei centri storici di automobili private con un solo occupante a bordo • Potenziamento dei mezzi pubblici a uso collettivo e dei mezzi pubblici a uso individuale (car sharing) con motori elettrici alimentati da reti • Corsie riservate per i mezzi pubblici nelle aree urbane
• Proibizione di costruzione di nuovi parcheggi nelle aree urbane • Sviluppo delle tratte ferroviarie legate al pendolarismo • Piano di mobilità per i disabili obbligatorio a livello comunale. Trasporti: pendolari e disabili
Incentivazione per le imprese che utilizzano il telelavoro • Incentivazione di strutture di accoglienza per uffici dislocati sul territorio collegati a Internet • Incentivazione dei mercati locali con produzioni provenienti dal territorio (Km0) Strutture Decentrate
Incentivazione dei mercati locali con produzioni provenienti dal territorio • GOVERNO MONTI CONTRO LE PRODUZIONI LOCALI • Luglio 2012 - Esecutivo ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale una legge della Regione Calabria atta a “sostenere il consumo di prodotti agricoli anche a chilometri zero”. • Il Consiglio dei Ministri risponde: la presenza di disposizioni che, nel favorire la commercializzazione di prodotti locali, violano la libera circolazione delle merci in contrasto con i principi comunitari. • Ergo, le leggi a tutela dei prodotti locali non s’hanno da fare. Strutture Decentrate
Incentivazione dei mercati locali con produzioni provenienti dal territorio • GOVERNO MONTI CONTRO LE PRODUZIONI LOCALI • commercializzazione e scambio delle sementi • Nel 1998, la Comunità europea emanò una direttiva – confermata da una sentenza della Corte di Giustizia europea del 12 luglio 2012 – che riserva alle multinazionali la commercializzazione e lo scambio delle sementi vietandolo agli agricoltori. • Nessun Governo – né italiano né di ciascuno degli altri 26 Paesi dell’Ue – si è preoccupato di far rilevare che quella direttiva europea, concedendo l’esclusività del commercio alle sole ditte sementiere, è anch’essa da considerare un ostacolo al libero mercato. Strutture Decentrate
L'infrastruttura è stretta tra progetti faraonici e mancanza di interventi puntuali realmente utili alla circolazione La progettazione degli orari è priva di un quadro strategico e presenta sempre più spesso vistose carenze puntuali Gli investimenti tecnologici sono mal sfruttati o addirittura penalizzano le prestazioni del sistema Il materiale rotabile è segnato da cattiva manutenzione e da un "gap generazionale" di quasi vent'anni L'intero trasporto regionale è abbandonato a sé stesso, privo di una strategia commerciale per la ricerca di "nuovi clienti" L'informazione al pubblico, strumento chiave per "far scegliere" il treno, è scarsa e fuorviante Mancano molti servizi accessori a basso investimento, capaci di dare valore aggiunto al treno Manca una strategia propositiva di sistema per le linee a traffico minore La puntualità, prodotto finale del sistema ferrovia, è ancora insoddisfacente Lo spreco di risorse continua Ferrovie: decalogo