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Export alimentare italiano: opportunità di crescita nei partner storici e nei nuovi mercati Aldo Radice Condirettore ASSICA Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi. «La crescita dell’ industria alimentare passa necessariamente dall’ aumento delle esportazioni ».
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Export alimentare italiano: opportunità di crescita nei partner storici e nei nuovi mercati Aldo Radice Condirettore ASSICA Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi
«La crescita dell’industria alimentare passa necessariamente dall’aumento delle esportazioni»
Industria alimentare 2001-2011: produzione ed export +10% sul 2010 -2% dal picco del 2007 Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
Export industria alimentarele possibilità di crescita Fonte: elaborazioni su dati Eurostat
Industria alimentare: export 2011mercati maturi vs. mercati emergenti Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
Industria alimentare: export 2011 mercati maturi vs. mercati emergenti Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
Industria alimentare: export 2011 mercati maturi vs. mercati emergenti Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
Export 2011mercati maturi vs. mercati emergenti Fonte: elaborazioni su dati ISTAT
Lo scenario mondialepeso sulle importazioni mondiali di merci fonte: Prometeia e CSC
Lo scenario mondialecrescita del PIL fonte: Prometeia e Banca d’Italia
L’export dell’alimentare italianobello e ben fatto (BBF) Le previsioni per il 2017 Cos’è l’alimentare bello e ben fatto? Prodotti in cui almeno il 50% del valore delle esportazioni italiane è riconducibile a operatori con valori medi unitari (prezzi) superiori del 20% alla media europea
Le previsioni per il 2017: i nuovi ricchi (individui con reddito maggiore di 30mila dollari) Nel 2017 ci saranno 192 milioni di nuovi ricchi in più rispetto al 2011. La metà di questi sarà in Cina, India e Brasile fonte: Prometeia e CSC
Le previsioni per il 2017 Le importazioni dei paesi emergenti di beni del BBF alimentare saliranno fino a 40 miliardi di euro nel 2017 10 miliardi sopra il livello del 2010 Un incremento del 35%, doppio di quello che si osserverà nei mercati maturi (16%). fonte: Prometeia e CSC
Le previsioni per il 2017le esportazioni italiane nei nuovi mercati Le esportazioni italiane potrebbero crescere di quasi 500 milioni di euro, fino ad arrivare a 2 miliardi nel 2017. Metà dell’incremento arriverebbe da Russia, Cina, Polonia, Repubblica Ceca e Brasile. fonte: Prometeia e CSC
I rischi dei mercati emergentiBarriere tariffarie e non tariffarie • I nuovi mercati non sono sempre facilmente accessibili • L’export italiano deve oggi confrontarsi con un generale rafforzamento delle barriere commerciali • Tra gli effetti collaterali della crisi economica internazionale c’è infatti il ritorno, più o meno palese, alla difesa delle produzioni nazionali, spesso evidenziato dall’introduzione di misure protezionistiche
I rischi dei mercati emergentiBarriere tariffarie (dazi) Dazi medi BBF alimentare, esclusi alcolici (% del valore della merce)
I rischi dei mercati emergentiBarriere tariffarie (dazi) Dazi medi BBF alimentare, esclusi alcolici (% del valore della merce)
I rischi dei mercati emergentiBarriere non tariffarie • Dal punto di vista delle barriere non tariffarie, il settore alimentare è indubbiamente il più penalizzato: • standard sanitari, veterinari o fitosanitari che vanno ben oltre i requisiti adottati da OMS e OIE • procedure di registrazione e rilascio di licenze poco trasparenti, non armonizzate con le pratiche internazionali in materia • certificati di conformità a specifiche tecniche locali, spesso aggiuntivi o difformi da quelli internazionali
I rischi dei mercati emergentiBarriere non tariffarie • Risulta oggi impossibile esportare verso molti Paesi extra europei (Stati Uniti, Australia, Corea del Sud, Cina, Singapore, Argentina): • i salumi a media/breve stagionatura (salami, pancette, coppe) • la carne e gli altri prodotti freschi • Le perdite commerciali dovute alle barriere veterinarie esistenti si possono prudenzialmente stimare in 250 milioni di euro • Una cifra che potrebbe essere realizzata già dal primo anno di liberalizzazione degli scambi
Export 2011mercati maturi o mercati emergenti? • I mercati maturi nei prossimi anni cresceranno meno dei mercati emergenti • Saranno tuttavia ancora per molti anni il principale sbocco per le nostre imprese • Presentano meno rischi di improvvisi aumenti delle barriere tariffarie e non tariffarie • In molti di essi vi è già una consolidata presenza di operatori italiani che rende più difficile l’ingresso di nuovi attori
Export 2011mercati maturi o mercati emergenti? • I mercati emergenti cresceranno nei prossimi anni a un ritmo più sostenuto • Si creerà in questi paesi una grande classe di nuovi ricchi che potrebbe guardare con interesse ai prodotti made in Italy • Tuttavia entrare in questi mercati può essere difficile, considerate le distanze geografiche e culturali. • Occorre inoltre valutare i rischi legati alle maggiori barriere tariffarie e non tariffarie
Export alimentare italiano: opportunità di crescita nei partner storici e nei nuovi mercati Aldo Radice Condirettore ASSICA Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi