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PROGETTO FETONTE. IL PO E L' AMBIENTE RIVIERASCO Francesco Silvestrini, Susanna Bazzan, Lorenzo Brevigliero IC 2005/06. Il fiume Po a Polesella. La golena serve come vaso d’espansione, quando il Po è in piena essa raccoglie le sue acque.
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PROGETTO FETONTE IL PO E L' AMBIENTE RIVIERASCO Francesco Silvestrini, Susanna Bazzan, Lorenzo Brevigliero IC 2005/06
La golena serve come vaso d’espansione, quando il Po è in piena essa raccoglie le sue acque.
La zona occupata dalla golena si espande dall’argine all’acqua e in quest’area venivano piantati dei pioppeti bianchi. • Gli arenili sono spiagge di sabbia • L’attracco fluviale di Polesella era occupato da un ponte in chiatte (barche in legno costruite poi in cemento).
Durante il cammino abbiamo incontrato un cartello con su scritto ”Gran Pioppo del mulino di San Michele” presente fino dal 1935; guardandoci intorno abbiamo osservato numerosi alberi come: salici, pioppi, robinie che sono alberi a essenze dolci.
Nel fiume Po, in località Ro ferrarese ci siamo fermati davanti ad un mulino che serviva per macinare il grano. • Il perno della grande ruota è collegato al perno della macina e la corrente dell’acqua attiva il macchinario.
A Polesella una volta c’erano sette moli (lingue di terra in cui le barche arrivavano e scaricavano le loro merci).
Il molo più lontano era quello Lombardo, molo Micheli detto anche della chiavica ferrarese perché lì un tempo vi era il confine fra lo stato Veneto
ed Estense. Poi molo Gussona, molo Saline, molo Moneo, molo Mayer, molo della Fossa. Tra la fine degli anni 70 fu costruito un ponte in cemento armato. • Lungo l’argine c’è un diaframma in cemento armato che serve per impedire infiltrazioni d’acqua e difendere il centro abitato.
Il diaframma in cemento armato serve per impedire infiltrazioni d’acqua e difendere il centro abitato.
Caratteristico dell’ambiente di riviera è il Borgo di Santa Maura descritto da Bacchelli, qui c’era un mulino ed un forno, poi due negozi di alimentari, al piano terra c’erano degli scantinati, magazzini e nel primo piano c’era sempre una porta, con una passerella collegata direttamente all’argine per fuggire in caso di piena. • C’erano due osterie risalenti al 15 secolo(1600).