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Storie di ordinaria programmazione La tv fatta (e vista) dal basso. Altratv.tv / background e team. Nicholas Negroponte nel 1995 in “Essere digitali” teorizzava un futuro in cui ognuno avrebbe potuto costruire una propria programmazione televisiva.
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Storie di ordinaria programmazione La tv fatta (e vista) dal basso
Altratv.tv / background e team • Nicholas Negroponte nel 1995 in “Essere digitali” teorizzava un futuro in cui ognuno avrebbe potuto costruire una propria programmazione televisiva. • Altratv.tv è in Rete dall’ottobre 2004, si sviluppa attraverso un’analisi delle micro-tv. • Il team è composto da Studenti universitari “web-journalist” legati da percorsi di studio sulla Comunicazione: redazione centrale “virtuale” (Bologna), altre dodici redazioni periferiche “virtuali” sul territorio (Bari, Catania, Ferrara, L’Aquila, Macerata, Milano, Napoli, Padova, Pisa, Roma La Sapienza, Torino, Teramo).
Altratv.tv / struttura e obiettivi • Realizzare una wikipedia delle altre tv. Finora sono state analizzate 56 altre tv suddivise per sei macrofamiglie: web tv, telePA, uni-tv, telestreet, web tv di comunità, rent-tv. • Analizzare gli aspetti tecnologici e contenutistici delle altre tv. Ogni web-servizio è supportato da una scheda della tv e da una pagella. I materiali sono realizzati dagli studenti web-journalist visitatori dell’altra tv. • Formare “sul campo” giovani studenti e appassionati di comunicazione nella realizzazione di reportage sulle altre tv.
Altratv.tv / cv • Riconoscimenti: finalista al premio Cenacolo 2004, finalista al premio Palinsesto Italia, finalista al premio Obiettivo Comunicazione COM-PA 2005, finalista premio tecnologia e impegno etico, Università di Pisa. • Collaborazioni radio-tv-internet anno 2004-05: RaiDoc, Rai Futura, Radio1, PuntoCom, studenti.it. • Incontri in università: e-learning “Ateneo in linea” (università di Chieti), convegno “DTT e nuove forme della tv” (università de L’Aquila), “FuoriAula” (università di Verona), “I giovani comunicatori verso l’Europa” (università di Pisa). • Rassegna stampa: recensioni su La Repubblica, Il Mondo, PuntoCom, Italia Oggi, Il Messaggero, Il Mediario, Il Sole 24 Ore.
«Se una società fosse veramente seria non darebbe parole e principi ma piuttosto esempi da imitare. Sarebbe meglio (…) poter identificare degli eroi positivi, cioè delle persone che esprimono coerentemente un modo di pensare e di credere trasformando in azioni concrete qualche cosa che si può vedere e non solo ascoltare a livello di convinzioni». (Vittorino Andreoli, “Giovani”, Rizzoli – Milano, 1995)
Generazione del disincanto? L’Espresso, 22/03/2007. Ricerca Euyoupart (Political Partecipation of Young People in Europe): 8mila ragazzi tra 15 e 25 anni intervistati in 3 anni in 8 Paesi Europei. In Italia interessati molto/abbastanza alla politica 43% In Italia 82% non ritiene importante condividere idee politiche con amici/parenti La politica non sta nelle istituzioni. Sta nei centri sociali, nelle ong, nei movimenti 1^ posto per fiducia: Amnesty International 2^ posto per fiducia: Greenpeace. 3^ posto Unione Europea.
Non proprio… • Micro-citizen tv: • Astuta Tv, Insu^Tv, Minimal Tv, Messina Web Tv, Monti Tv, Teletorre 19, Tele Osservanza, Tesino telesteet, Tele Monte Orlando, Tele Citofono, Piero Da Saronno Tv • Tv delle micro-comunità: • GameTribes Tv (Torino), Raf Tv (Milano) • Uni-tv, web tv universitarie: • Universy Tv (Roma Tre), Extracampus (Torino), Link Tv (Roma), Universo Tv (Bologna), Fuori Aula (Verona), la Classe non è acqua (Bergamo), Tg web (Teramo), Campus Network (Chieti), VTTV (Massa Carrara), Unimedia (Pisa), Webz Tv (Bolzano) • Tv delle minoranze con impegno sociale: • Disco Volante (Senigallia), Tesino Telestreet (Tesino), Tv del carcere (Saluzzo).
1/4 Micro-citizen tv Alcuni scatti da backstage di Monti Tv, Insu^Tv, Pnbox, Messina Web TV, Tele Monte Orlando e Telecitofono.
microcomunità globalità comunicazione community operativa • La griglia delle esperienze
Contenuti, obiettivi, target Esperienze televisive di prossimità versus finestra sul mondo. Queste tv parlano a comunità specifiche e alcuni cercano però anche una finestra sul mondo. Differenziazione dell’offerta per target. I contenuti si incanalano sul fronte informativo, formativo e partecipativo, con una creazione di format per target più specifici. Abbassamento costi e moltiplicazione dell’offerta. Grazie al digitale, produzione e post-produzione diventano alla portata degli stessi fruitori. Format user-generated content. I videoservizi che raccontano le micro-comunità sono realizzati dagli stessi utenti. Progetti formativi. Per i giovani sono palestre del digitale.
Packaging Modelli fast-news. I prodotti video si integrano ad un utilizzo anche sul web e sono brevi. Modelli con multifinestra. I format prendono le sembianze di ipertesti, con molti livelli di lettura testuali e visivi. Mutuazione dai linguaggi della generalista. I format ricalcano stereotipi gia’ conosciuti, tipici della cultura della generalisya mass-market della fine anni ’90, facile da scimmiottare. Produzione e post-produzione user-generated content. La telecamera è in mano agli utenti. Esserci è più importante della cura formale del prodotto video.