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Il mercato del lavoro a Ferrara Presentazione del 1° Rapporto Anno 2006 Osservatorio sul Mercato del Lavoro Servizio Politiche del Lavoro Provincia di Ferrara. Provincia di Ferrara. Venerdì, 13 Ottobre 2006 Sala Conferenze CCIAA Largo Castello, 10 - Ferrara.
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Il mercato del lavoro a Ferrara Presentazione del 1° Rapporto Anno 2006 Osservatorio sul Mercato del LavoroServizio Politiche del LavoroProvincia di Ferrara Provincia di Ferrara Venerdì, 13 Ottobre 2006 Sala ConferenzeCCIAA Largo Castello, 10 - Ferrara
La risposta ad una domanda sociale di conoscenza Fonti e risorse statistiche distintive dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia di Ferrara
13 aprile 2006: le istituzioni di Ferrarafirmano una convenzione per costituire l’Osservatorio sul Mercato del Lavoro • Provincia di Ferrara • Comune di Ferrara • Università degli Studi di Ferrara • Centro Servizi Amministrativi di Ferrara • Camera di Commercio di Ferrara • INPS sede di Ferrara • INAIL sede di Ferrara
Osservatorio come sistematica valorizzazionedelle risorse statistiche sul mercato del lavoro
Il data warehouse avviamenti-cessazioni 2005 della Provincia di Ferrara: lo strumento centrale data warehouse lavoratori 42.826 imprese 9.789 rapporti di lavoro 72.465
Il gruppo di lavoro • Pier Giacomo Ghirardini (coordinamento dell’Osservatorio, controllo e analisi dei dati, stesura dell’editoriale del rapporto) • Francesco GalassieCarlo Fontani (ricostruzione delle serie storiche relative al mercato del lavoro ferrarese, standardizzazione statistica del data warehouse, elaborazione della sezione statistica) • Lorenzo Morelli e Stefano Masini (costruzione del data warehouse avviamenti-cessazioni sugli archivi Siler dei Centri per l’impiego) Ringraziamenti • Maria Grazia Adorni e Barbara Celati(Provincia di Ferrara) • Claudia RoversieMichele Siviero (Comune di Ferrara) • Anna Maria Quarzi(CSA di Ferrara) • Corrado PadovanieCaterina Pazzi (CCIAA di Ferrara) • Rita Droghetti (INPS di Ferrara) • Mirella Gnani(INAIL di Ferrara) • Monica Pellinghelli e Marco Ventura(Provincia di Parma) • Maurizio Marengon(Servizio Lavoro RER)
Un rapporto per rispondere a due domande • dalla metà degli anni Novanta ad oggi, con luci e ombre, l’occupazione nel nostro Paese ha visto il più lungo periodo di ininterrotta crescita dal dopoguerra: anche a Ferrara il mercato del lavoro è divenuto più «diffuso e plurale»? • il 2005 è stato un «annus horribilis» per l’economia italiana, sintetizzato nella «crescita zero» del PIL, punto di minimo di una parabola discendente di stagnazione economica e di perdita di competitività del «sistema Paese»: la crisi economica è arrivata anche nel mercato del lavoro ferrarese?
Ferrara nel decennio della crescita dell’occupazione I mutamenti strutturali di una nuova società del lavoro diffuso e plurale: donne, immigrazione e flessibilità
Per l’Italia un decennio di crescita occupazionale (2.323.000 occupati in più fra il 1995 e il 2005)
Un ciclo di crescita dell’occupazione che vedeun’interruzione nel 2003 per l’Emilia-Romagna
L’occupazione ferrarese registra un «passaggiodi stato» assestandosi su livelli più elevati …
… pur con le maggiori discontinuità e turbolenze di un mercato del lavoro di minore estensione
Le stime occupazionali Istat per gli ambiti territoriali provinciali sono meno precise • le stime occupazionali Istata livello provinciale sono in generale più imprecise • la stima degli occupati nel 2005 pari a 155 mila unità, con una probabilità del 95%, può infatti variare di ± 7 milaunità • occorre pertanto cautela nella loro interpretazione, valutandole come indicatori di tendenza • più precise sono invece le stime dell’indagine «Occupazione e disoccupazione» del Servizio statistica del Comune di Ferrara per il territorio comunale
Una crescita dell’occupazione femminilelegata a un vasto processo di terziarizzazione …
… all’affermazione di un modello familiare«a doppia carriera» (curva di partecipazione a M)
… assecondata da una forte crescita del part-time fra le occupate alle dipendenze e nelle assunzioni
Pure a Ferrara cresce la presenza degli stranieri anche se il processo è solo allo stadio iniziale …
… nonostante la crisi demografica abbia ridotto di molto la popolazione giovane in età lavorativa
Il fenomeno che monopolizza l’attenzioneè la crescita della flessibilità del lavoro …
… che a Ferrara raggiunge una soglia superiore alla media nazionale e delle regioni settentrionali
2005: Ferrara nell’annodella «crescita zero» Le conseguenze occupazionali della recente evoluzione congiunturale ela domanda di lavoro delle imprese
La diagnosi della crisi del «sistema Paese» • dalla fine degli anni Novantasi ha una crescita inferiore allamedia dei paesi europei, specieper la produzione industriale • un deficit di competitività conun forte calo di esportazioni ed investimenti • una crescita dell’occupazione molto fortema con una stagnazione della produttività • una carenza strutturale in termini di capacitàdi innovazione, ricerca e capitale umano
Una crisi economica che è culminatanella «crescita zero» del PIL nel 2005 crescita reale (%) del Prodotto Interno Lordo(stime della Commissione Europea)
2005: continua a crescere l’occupazione in Italia ma con notevoli incertezze e nuovi interrogativi • l’occupazione italiana, secondo gli usuali criteri Istat di conteggio delle teste, aumenta ancora nel 2005 (+0,7%) ma diminuisce per la prima volta dal 1994 (–0,4%) in termini di lavoro equivalente full-time • questi incrementi occupazionali risentono in modo massiccio degli effetti delle recenti regolarizzazioni e della relativa «emersione statistica» degli stranieri • autorevoli osservatori prevedono la fine degli effetti di job creation delle riforme del mercato del lavoro • ma l’occupazione italiana e regionale pare crescere ancora nel 2006, specie nella componente straniera
Tutti gli indicatori convergono nel segnalareun’involuzione per Ferrara nell’anno 2005
La crescita della domanda di lavoro delle imprese è progressivamente decelerata nel nuovo secolo
Ma nel 2005 per le imprese ferraresi si registrauna sostanziale «crescita zero» dei dipendenti • per l’industria si registra un saldo negativo fra nuovi ingressi ed uscite pari a -367 unità • per il terziario il saldo è positivo solo per 198 unità • in agricoltura si registra un saldo negativo dovuto non tanto ad un calo di lavoro ma alle avverse condizioni meteo del 2005 che hanno portato ad una chiusura anticipata dei rapporti a termine nella vivaistica e nella prima trasformazione
Una negativa performance occupazionale nelle costruzioni e in alcuni settori del manifatturiero LEGENDA C estrazione di minerali D attività manifatturiere E produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua F costruzioni • calo dell’occupazione maschile nelle costruzioni • calo di quella femminile nel manifatturiero (specie nel tessile abbigliamento) • performance positiva per le industrie energetiche
Le attività manifatturiere più tradizionalisono quelle più colpite dalla stagnazione LEGENDA DA alimentari, bevande e tabacco DB tessili e abbigliamento DC conciarie, prodotti in cuoio e pelle DD legno e prodotti in legno DE pasta-carta, carta, cartone, stampa ed editoria DF coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari DG prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali • il tessile abbigliamento è quello che registra ancora il calo più significativo • un calo, in misura minore, per l’industria alimentare
È invece più positivo il contributo occupazionale delle industrie ad elevato contenuto tecnologico LEGENDA DH articoli in gomma e materie plastiche DI prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (vetro) DJ metallo e prodotti in metallo DK macchine e apparecchi meccanici DL apparecchi e macchine elettriche, elettroniche ed ottiche DM mezzi di trasporto DN altre produzioni manifatturiere • performance positiva per fabbricazione di veicoli, apparecchiature elettriche e elettroniche e impiantistica • significativo saldo negativo per la meccanica generale
Il contributo occupazionale del commercio resta positivo ma il ritmo di crescita è oggi decelerato LEGENDA G commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa H alberghi e ristoranti I trasporti, magazzinaggio e comunicazioni J attività finanziarie K attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese • le attività del commercio e dei servizi alle imprese restano il primo sbocco occupazionale femminile • ma la passata stagione di crescita sarà difficilmente replicabile
Molto debole è il contributo occupazionale del welfare e dei servizi alla persona e alle famiglie LEGENDA L amministrazione pubblica M istruzione N sanità e assistenza sociale O altri servizi pubblici, sociali e personali P attività svolte da famiglie e convivenze • cresce solo la domanda di lavoro domestico (effetto «regolarizzazione») • ma debole è il contributo dei servizi sanitari e sociali • riduzione del personale nell’istruzione privata e nei servizi alla persona
L’impatto sociale Torna a crescere la disoccupazione femminile e si pongono problemi per gli sbocchi occupazionali giovanili
Nel 2005 cresce la disoccupazione e si chiude la parentesi di «piena occupazione» del 2003-2004 tasso di disoccupazione (%) (rilevazione: 1996-2003 trimestrale; 2004-2005 continua)
La scarsa qualità della domanda di lavoro:il primo problema occupazionale per i giovani Assunzioni previste nel 2006(Sistema informativo Excelsior)
Il mercato del lavoro a Ferrara Presentazione del 1° Rapporto Anno 2006 Osservatorio sul Mercato del LavoroServizio Politiche del LavoroProvincia di Ferrara Provincia di Ferrara Venerdì, 13 Ottobre 2006 Sala ConferenzeCCIAA Largo Castello, 10 - Ferrara