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Teoria e metodologia del movimento umano BrainFarm. Caligiuri Giuseppe 143611 Costa Emanuela 143509 Levato Chiara 143493 Multari Elisa 143373 Oliva Carmen 143574 Pontieri Pietro 143515. Ipotesi di lavoro NICKYRIO
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Teoria e metodologia del movimento umano BrainFarm Caligiuri Giuseppe 143611Costa Emanuela 143509Levato Chiara 143493Multari Elisa 143373Oliva Carmen 143574Pontieri Pietro 143515
Ipotesi di lavoro NICKYRIO Ipotizziamo che i nostri robot si destreggino nell’ambiente che abbiamo creato aggirando gli ostacoli. Ripetendo più volte l’esperimento, con variabili diverse, supponiamo che i robot con livello medio di mutazione genetica avranno più difficoltà a muoversi rispetto ai robot con livello più alto di mutazione genetica. Ipotizziamo anche che minore è la dimensione del robot, maggiore è la sua capacità e velocità di movimento.
Ipotesi di lavoro 2 Robonocel disponiamo nell’ambiente degli ostacoli in modo da creare un percorso a forma di “A” e un percorso slalom. Ipotizziamo che i nostri robot riescano a svolgere correttamente i due compiti che abbiamo pensato per loro.
Ipotesi di lavoro 3 Nutcao L’ambiente è stato diviso in due parti, una piena e una priva di ostacoli,ipotizziamo che i robot riescano ad evolversi con più facilità nella sezione vuota.
Ipotesi di lavoro 4 Klaus e elia Ipotizziamo che robot con egual numero di neuroni interni, nello stesso ambiente ma con struttura esterna diversa, riescano a comportarsi allo stesso modo.
IPOTESI DI LAVORO 4 • Rebekah e Col
Ipotesi di lavoro 5 Forest e ocean Ipotizziamo che i tempi di evoluzione tra i due robot (Epuck) con input interni diversi, nello stesso ambiente e con gli stessi parametri abbiamo tempi di evoluzione uguali.
Ipotesi di lavoro 6 ZztCostruiamo un labirinto avvalendoci delle barriere a disposizione. Ipotizziamo che i robot riescano a percorrere con facilità il labirinto creato.