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“ LA SCUOLA”

“ LA SCUOLA”. Leggi, strutture, testimonianze della scuola ai tempi di G. Gentile. “Si definisce SCUOLA una istituzione che persegue finalità educative attraverso un programma di studi o di attività metodicamente ordinate”. La Scuola prima e dopo la Legge Casati. PRIMA:. DOPO:.

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“ LA SCUOLA”

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Presentation Transcript


  1. “LA SCUOLA” Leggi, strutture, testimonianze della scuola ai tempi di G. Gentile

  2. “Si definisce SCUOLA una istituzione che persegue finalità educative attraverso un programma di studi o di attività metodicamente ordinate”

  3. La Scuola prima e dopo la Legge Casati PRIMA: DOPO: Legge Boncompagni (1848) • Laicizzazione dell’ordinamento scolastico • Insegnamento della religione • Primato dell’indirizzo umanistico e delle discipline classiche • Introduzione delle discipline scientifiche e matematiche Legge Lanza (1857) • La religione come fondamento dell’istituzione cattolica • La gestione dello stato su • tutte le scuole italiane • Concezione • dell’educazione • essenzialmente elitaria

  4. LEGGE CASATI13 NOVEMBRE 1859 PREVEDEVA: • La parità tra i due sessi riguardo le esigenze dell’educazione • La netta separazione tra la formazione tecnica e classica • La dottrina religiosa, il cui insegnamento era affidato al maestro sotto il controllo del parroco INTENDEVA: • Unificare “ in un sistema scolastico statale centralizzato le differenti strutture preunitarie, egemonizzate dalla Chiesa e caratterizzate da particolarismi regionali ” PROVOCO’: • Livellamento dell’amministrazione e delle strutture degli studi secondo un archetipo

  5. “L’istruzione pubblica diventa una macchina, che in certe ore del giorno, in tutti i luoghi deve agire con la medesima forza, deve essere messa in moto dagli stessi maestri, deve produrre medesimi effetti onde i cittadini non altro insegnino, né altro imparino, se non quello che il governo vuole si sappia e nel modo e nella misura in cui egli vuole che si insegni e si impari”

  6. NORD: • Rigido ordinamento • Insegnanti di alto livello con posizione sociale di rilievo • Finanziamenti da parte dei comuni a dello Stato per la costruzione degli edifici scolastici • Istituzione sostanzialmente per l’elite • SUD: • Scuole di basso grado • Insegnanti non qualificati, incolti e rozzi • Carenza di locali adatti e dotati delle più elementari condizioni igieniche • Diffidenza del clero e dei politici alla diffusione della cultura DIFFERENZE TRA NORD E SUD La legge fu vista come la garanzia di una crescita sociale e morale del popolo siciliano

  7. TESTIMONIANZE PLACIDO CERRI: “ la sala della direzione trovasi a pian terreno e dovetti tosto ammirarne la semplicità, per non dire l’ indecenza… una sedia fosse pure di legno, non si fosse trovata, né nella direzione né in tutta la scuola… la mia scuola era come tutte le altre, una cameretta sì angusta, che bastavano ad ingombrarla da tutte le parti, pochi banchi per i giovani, e un altro mobile per me che chiamavano “cattedra” ma che io non saprei denominare. La disgrazia più grave era che trovavasi lì proprio resente all’uscio dimodochè quando la pioggia veniva spinta dal vento in quella direzione io avevo tutta la spalla sinistra bagnata…”

  8. CAMILLO RANDAZZO: “ chi si muove a visitare i locali delle nostre scuole non potrà certamente restarne soddisfatto, trovandoli ove ristretti, ove umidi, ove senza aria… bambini assiderati in inverno, soffocati in estate, pigiati per lunghe ore in stanze buje e anguste, come pretendere di educare i nostri alunni al rispetto e all’amore e altrui, se riuniti in una stalla si educano i cavalli e riuniti in una prigione si educano i galeotti?...” GIORGIO D’ ALIA: “ Entrando in una qualsiasi classe della nostra scuola si presenta uno spettacolo sconcertante: pareti nude, banchi malamente trasformati a moderni dove gli alunni stanno stipati in tre o in quattro, carte geografiche scolorite logore e ammuffite; tutto è vecchio rancido e squallido ”

  9. DI TANTI POPOLI E DI TANTE SCUOLE, UN SOLO POPOLO E UNA SOLA SCUOLA D U E P O P O L I E D U E S C U O L E

  10. LEGGE COPPINO15 LUGLIO 1877 PREVEDEVA: Per le Scuole Elementari • L’obbligo scolastico fino a 9 anni • Sanzioni per i genitori che non adempivano all’obbligo Per l’Università • Aggiunte lettere e filosofia e scienze fisiche, matematiche e naturali Non era prevista la dottrina religiosa

  11. ISPETTORE SCOLASTICO DEL CIRCONDARIO DI MAZARA E ALCAMO: PROFESSOR PONTE “… Nel 1880 parlando dello stato dei locali delle nostre scuole dissi essere in generale mediocre; richiamai però l’attenzione della S.V. Illma e le feci osservare come quello stato di cose fosse un vero attentato alla salute dei fanciulli, che, condannati a marcire dentro l’atmosfera attossicata, beveano a larghe boccate l’uggia allo studio, lo sconforto della vita. Tutte le facoltà della mente ne soffrivano. Fu perciò che io invocai la S.V. Illma affin di togliere una buona volta tale sorgente di malanni per l’infanzia. Ma i Munici son sordi, e al maestro non resta che affannarsi invano a dare spiegazioni di oggetti, senza che i fanciulli ne ricevano alcun costrutto…” TESTIMONIANZE

  12. ... DA ALCUNE RELAZIONI SCOLASTICHE … questa società che, in massima parte è formata da gente che non vuole l’istruzione, è uno di quei beni che meno si ha meno si desidera… … A migliorare lo stato materiale delle nostre scuole sia per rispetto ai locali, che per l’arredamento e materiale didattico, gioverebbe proibire ai Munici tutte le spese insensate…

  13. S.A. COSTA, La Scuola e la grande Scala, Palermo, Sellerio Editore, 1990 SITOGRAFIA http://www.google.it/search?hl=it89=legge+casati+e+legge+boncompagni&meta= BIBLIOGRAFIA

  14. Realizzato da: Liceo Classico “ G. Pantaleo ” III C Vaccaro Catia Crocchiolo Sara Fichera Giulia II C Marino Angela Ferraro Giusy Leggio Simona Vienna Federica Con la collaborazione delle alunne del Liceo delle Scienze Umane “ G. Gentile ” Guzzo Ivana Lanza Alba

  15. Laboratorio coordinato dalle Prof.sse A.V. STALLONE e V. PIACENZA

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