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Patto di stabilità: il grande bluff. Cosa prevede l’Accordo PACI-PADOAN. Le concessioni dello Stato:
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Cosa prevede l’Accordo PACI-PADOAN Le concessioni dello Stato: 2014: il Governo concede alla Sardegna un incremento della spesa di 320 milioni per un livello di spesa (c.d. euro compatibile) pari a 2696 milioni (al netto della sanità e delle altre spese fuori patto). 2015: niente più «tetto», spese libere
Cosa prevede l’Accordo PACI-PADOAN In cambio il governo ottiene subito: • Rinuncia a tutti i ricorsi pendenti e futuri davanti alla Corte Costituzionale (es. Accise) • Abolizione della norma del 2013 che mette fuori patto il Fondo unico per gli enti locali • Approvazione regionale delle norme statali che consentono allo Stato di accertare le entrate a livello romano e non più in Sardegna
Cosa cambia sulla spesa dei fondi: 2013 Spesa = 2513 mln + 480 fondo unico + 3300 sanità TOTALE : 6293 milioni 2014 Accordo Paci: spesa = 2696 (spese correnti max 2418) + 3300 sanità TOTALE : 5996 milioni
FUTURO Variazione entrate previste (2014): - 630 mln Entrate fiscali previste ( Tit.I-2014): 5.952.000 Entrate fiscali previste (Tit.I-2015): 6.000.000 Spesa sanitaria (nel 2015): 3.300.000 Spese effettivamente possibili: 2.700.000
Differenza spesa 2013: 2.993 mln + sanità 2014: 2.696 mln + sanità = -297 mln 2015: 2.200 mln + sanità = -300 mln
CONCLUSIONI: La Regione potrà spendere meno rispetto al 2013 (- 297 mln nel 2014 e - 496 nel 2015) Cambiano le modalità ma resta la contribuzione della Sardegna al risanamento del debito pubblico. Morale: non solo non aggiungono risorse ma continuano a portarcele via
CONCLUSIONI: La rinuncia ai ricorsi contro il governo sottrae potenziali risorse: solo per le accise la partita è di 1 miliardo di euro L’impegno ad approvare in Consiglio le norme sull’armonizzazione dei bilanci sono una gravissima forma di sottomissione della Regione allo Stato. La Sardegna è l’unica tra le speciali ad aver accettato
CONCLUSIONI: 5) Sono stati presi impegni che significano sostanzialmente rinunciare alla specialità statutaria: può la Giunta assumersi questa responsabilità e coinvolgere il Consiglio solo a posteriori? 6) Di fatto saremo commissariati da Roma per quanto riguarda l’accertamento delle entrate: per i comuni e le imprese sarde un vero disastro.
CONCLUSIONI: 7) Questo perché l'accertamento delle entrate va totalmente nelle mani della Ragioneria dello Stato: ciò determina incertezza delle risorse e in definitiva rinuncia a tutte quelle partite (giochi, lotto, etc.) che la Regione continua a iscrivere in bilancio ma che non vengono riconosciute dallo Stato (valore complessivo: circa 1 miliardo di euro)