1 / 6

Leonardo e l’anatomia

Leonardo e l’anatomia. Lo studio del corpo umano nel ‘500 Lezione 1 N. Vitali. Un grande Genio. E’ stato un artista, scienziato e pittore italiano.

cera
Download Presentation

Leonardo e l’anatomia

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Leonardo e l’anatomia Lo studio del corpo umano nel ‘500 Lezione 1 N. Vitali

  2. Un grande Genio • E’ stato un artista, scienziato e pittore italiano. • Uomo intelligentissimo e con molteplici talenti, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza. • Fu pittore, scultore, architetto, ingegnere, scenografo, anatomista, letterato, musicista e inventore.

  3. Perché studiò l’anatomia • Non lo fece per interesse nella cura delle malattie. Leonardo aveva ben poca stima dei medici e desiderava seguire le orme degli artisti suoi precursori, che avevano dato molta importanza allo studio della natura fisica dell’uomo.

  4. Storia dell’anatomia • In passato le dissezioni delle salme, tecnica tipica di Leonardo, erano ritenute sacrileghe, sia in oriente che in occidente. • All’inizio del 1300 Mondino de Luzzi, professore dell’università di Bologna, intraprendeva lo studio diretto e metodico delle salme, dando così vita alla prima scuola di anatomia umana d’Italia e d’Europa. • Leonardo cerca di non mettere troppo in evidenza le sue cognizioni di anatomia; ad eccezione del “S. Girolamo” , nel quale si ha una più accurata descrizione degli elementi anatomici, sotto l’influsso delle dissezioni.

  5. La dissezione dei corpi • La dissezione era una pratica sporca perché i cadaveri non si conservavano a lungo. • Leonardo praticava le dissezioni di notte, probabilmente da solo, costantemente esposto al pericolo di infezione rappresentato dai cadaveri in decomposizione. • Grazie al riconoscimento di cui godeva a corte, era riuscito a convincere le autorità a permettergli di eseguire le autopsie, mettendo comunque ben in chiaro che simili ricerche miravano esclusivamente a sviluppare le sue abilità di artista; egli non poté mai accennare al suo interesse scientifico per il corpo umano.

  6. Tecniche • Per sezionare i cadaveri Leonardo usava aprire le cavità del corpo per mettere in evidenza gli organi nella loro posizione normale e nei loro reciproci rapporti; questi organi venivano asportati e se erano cavi venivano aperti e studiati internamente. • Con la progressiva scarnificazione metteva a nudo lo scheletro e per dimostrare l’azione di certi muscoli propose di sostituirli con dei fili di rame inseriti nei punti di attacco ossei dei relativi muscoli. • Per riprodurre la forma delle cavità di certi organi come cuore ed encefalo usava iniettare al loro interno delle masse solidificabili TECNICA DELLA CERA FONDUTA. Queste tecniche hanno permesso a Leonardo di scoprire il fenomeno dell’arteriosclerosi. • Leonardo usava mettere a confronto le parti degli animali con quelle dell’uomo. Su fogli di carta disegnava vari organi affiancandoli con appunti sulle osservazioni fatte.

More Related