240 likes | 423 Views
L’INDAGINE ISMEA 2010 SUI PRODOTTI DOP E IGP: PRODUZIONI, FATTURATO, CONSUMI, EXPORT Torino, 24 Ottobre 2010 Fabio Del Bravo f.delbravo@ismea.it.
E N D
L’INDAGINE ISMEA 2010 SUI PRODOTTI DOP E IGP: PRODUZIONI, FATTURATO, CONSUMI, EXPORT Torino, 24 Ottobre 2010 Fabio Del Bravo f.delbravo@ismea.it
“I consumatori di ogni parte del mondo lo sanno: il settore agroalimentare dell’UE gode di una reputazione di alta qualità grazie a decenni, se non secoli, di duro lavoro, di investimenti, di innovazione e di dedizione all’eccellenza”. Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo sulla politica della qualità dei prodotti agricoli COM(2009) 234 del 28.5.2009
I riconoscimenti Dop-Igp a livello europeo Totale prodotti: 935 (aggiornamento all’11/10/10) Fonte: Elaborazione Ismea su dati Ue
I riconoscimenti Dop-Igp in Italia Il peso delle categorie merceologiche Fonte: Elaborazione Ismea su dati Ue
Il trend dei riconoscimenti in Italia Fonte: Elaborazione Ismea su dati Ue
L’Osservatorio Ismea Rete Ismea rilevazione dei prezzi origine Organismi di Controllo Osservatorio Ismea Osservatorio Ismea sui consumi agroalimentari Consorzi di Tutela
Evoluzione della produzione certificata** delle Dop e Igp italiane L’Aceto balsamico tradizionale di Modena Dop e l’Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia Dop sono classificati come “Aceti diversi dagli aceti di vino”, l’Aceto balsamico di Modena Igp, come “Altri prodotti allegato I del trattato” ** La somma dei prodotti certificati della tabella è di 197 perché sono esclusi quelli che non hanno ancora prodotto certificato Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
Il valore economico Andamento del fatturato totale… Dati definitivi 2009: 5,3 miliardi di euro all’origine, 9,4 miliardi al consumo -2,0% +3,2%
Il valore economico ...e del fatturato all’origine per comparto -16,6% +40,1% +12,1% +3,2% -1,2% Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
Peso in termini di riconoscimenti e fatturato all’azienda dei comparti 3.089 mio di € 225 mio di € 1.873 mio di € 84 mio di € 75 mio di € Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
La “top ten” per fatturato Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
I formaggi Dop-Igp Gli andamenti recenti Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
I prodotti a base di carne Dop-Igp Gli andamenti recenti Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
Gli ortofrutticoli e cereali Dop-Igp Gli andamenti recenti Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
Gli oli Dop-Igp Gli andamenti recenti Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
Evoluzione dell'andamento in valore degli acquisti domestici in alcuni comparti dell'agroalimentare (variazioni % sull'anno precedente) Fonte: Ismea panel famiglie * primo semestre 2010
Ruolo delle Dop e Igp sugli acquisti domestici Fonte: Ismea Panel famiglie
Distribuzione degli acquisti domestici di prodotti Dop e Igp per canale distributivo nel 2009 Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
La domanda estera di Dop e Igp milioni di euro Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
La domanda estera di Dop e Igp: Incidenza % dell’export e confronto con l’agroalimentare totale Incidenza % sul valore della produzione *Stima Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
Composizione dell’export Dop e Igp per prodotto Dop e Igp % calcolate sui dati in valore Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
Destinazioni dell’export delle Dop e Igp nel 2009 Quote % paesi UE e paesi terzi Percentuali calcolate sulle quantità esportate e sui cluster Fonte: Osservatorio Ismea prodotti Dop e Igp
Alcune riflessioni finali • Il Sistema racchiude realtà e prodotti che differiscono in maniera sostanziale rendendo problematico adottare misure uniformi • Per quanto banale, non a tutti è chiaro che la ragion d’essere dei marchi comunitari, riguarda la tutela dalle imitazioni (soprattutto a livello comunitario) cui solo successivamente si è attribuito valore di strumento di marketing rivelatosi tuttavia non troppo efficace • Il consumatore sta ulteriormente evolvendo verso formule caratterizzate da maggiore disincanto, più equilibrate e sempre più orientate verso la trasformazione dell’atto di acquisto e consumo in “esperienza” • I player del settore partono da asset che in termini di competitività sono certamente rilevanti (varietà delle produzioni, connotazione territoriale, qualità oggettiva, ricchezza di valori immateriali) ma che se non sviluppati opportunamente non sono sufficienti • In questo senso, serve un salto in avanti da parte delle imprese ad investire in organizzazione e sulle variabili chiave del marketing (innovazione, distribuzione, cliente, brand,…)
In conclusione ….. La tradizione è piattaforma su cui solo posare i piedi così che sia possente il balzo avanti (Luigi Veronelli)