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IL BROKER Assicurativo. Dr. Mirko Odepemko Broker - Account Manager. Università di Napoli, 10 Novembre 2009. Un po’ di Storia…ma veloce!. Risale al 1384 una polizza, probabilmente la prima documentata, stipulata da Francesco di Marco, mercante genovese . In cui si leggeva :.
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IL BROKERAssicurativo Dr. Mirko Odepemko Broker - Account Manager Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Un po’ di Storia…ma veloce! • Risale al 1384 una polizza, probabilmente la prima documentata, stipulata da Francesco di Marco, mercante genovese • In cui si leggeva: “…gli assicuratori coprono il rischio da Pisa a Savona di 4 balle di tessuto, stimate 1300 fiorini, e caricate sul battello di Antonio Simondi. Essi coprono i rischi di Dio e del mare e dei pirati e di tutti i generi di pericoli. Essi coprono il rischio per la somma del 1,3%...” Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Chi è il Broker? • Il broker assicurativo è un professionista che assume un ruolo di mediatore tra i propri clienti e le Compagnie di Assicurazioni. • Il broker assicurativo assume il ruolo di consulente e di assistente per chiunque sia intenzionato a stipulare una polizza assicurativa, proponendo la soluzione che meglio si adatta alle esigenze ed alla specifica situazione dei propri clienti. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Chi è l’Agente Assicurativo? • E' agente assicurativo chiunque venga stabilmente incaricato da una impresa di assicurazione di promuovere per conto di questa contratti in una zona determinata. • E' considerato subagente colui che riceve mandato dall'agente di assicurazione al fine di promuovere contratti per conto di una determinata compagnia di assicurazione. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Quindi…la differenza?! • La differenza risiede nel fatto che, mentre gli agenti di assicurazione sono legati ad una compagnia specifica, il broker assicurativo svolge la propria attività in maniera totalmente indipendente dalle compagnie di assicurazioni. • Una volta appurato che esiste per il broker una totale libertà di azione, potendo rivolgersi a qualsiasi Compagnia, è implicito l’enorme vantaggio che ha, rispetto all’agente, nello svolgere il servizio migliore per il cliente. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
e allora…?! • E’ libero di predisporre un programma assicurativo per il proprio cliente secondo la sua preparazione e esperienza. Quindi non vende la polizza così come glielo imporrebbe una determinata Compagnia. • Questa è la differenza sostanziale, ma dal punto di vista operativo? • il broker non è impegnato da programmi di vendita impostati dalle Compagnie a forzare in un certo ramo (vita, danni, auto, ecc.) piuttosto che in un altro. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
OperativamenteIl Broker Quando ha di fronte a se un rischio il Broker legge con attenzione la polizza e decide di piazzare il rischio stesso con tutte le Compagnie del mercato nazionale ed internazionale! Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Operativamente L’Agente Assicurativo Quando ha di fronte a se un rischio, l’Agente Assicurativo legge con attenzione la polizza e, guardando ai tassi e alle condizioni della Compagnia che rappresenta, fa la sua proposta vincolata alla risposta e al prodotto della Sua Compagnia. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Come è composta una polizza! • Ogni polizza è composta da varie parti (dette partite). • Partita Responsabilità Civile, Partita Incendio, Partita Assistenza, ecc. • Prendiamo ad esempio la partita incendio in un appartamento all’interno di uno stabile. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Partita Incendio La partita incendio si compone, di norma di tre voci: Prendiamo ad esempio la voce Contenuto… 1) Fabbricato 2) Contenuto 3) Ricorso Terzi Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Contenuto della Partita Incendio • Contenuto è tutto quello che è, per l’appunto, contenuto nell’appartamento: mobilio, elettrodomestici, quadri, ecc. • Noi dobbiamo applicare un tasso (che ci viene fornito dalla Compagnia che interpelliamo) per arrivare a calcolare il premio annuo lordo. • Supponendo che il contenuto della abitazione sia euro 100.000,00 (lasciamo a dopo la valutazione di questa cifra) Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Tasso 0,80 promille Calcolo del Premio riferito alla partita Incendio • Valore da assicurare euro 100.000,00 • Dividiamo per mille il valore da assicurare Avremo il premio di euro 80 annuo • Otteniamo100 • Tale risultato lo moltiplichiamo per 0,80 Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Importante riflessione! • I 100.000,00 euro di contenuto come lo assicuriamo? • Quindi non si viene ad applicare la famigerata formula della proporzionale in caso di sinistro. • Visto che non abbiamo usato un metodo scientifico • Conviene assicurare tale valore con la formula P.R.A. • Acronimo di Primo Rischio Assoluto Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Ma cosa sarebbe la proporzionale? • Se un bene è assicurato a V.I. (acronimo di Valore Intero) per una cifra inferiore al suo reale valore, in caso di sinistro, viene liquidato in maniera proporzionale. • Esempio: se noi assicuriamo per 50.000 euro il contenuto dell’appartamento e dando per scontato che il suo valore reale sia 100.000 euro, in caso di sinistro se avessimo danni per 10.000 euro verrà solo liquidato 5.000 euro, cioè la metà della cifra visto che lo assicuriamo per la metà. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Ma come facciamo ad evitare ciò? • Per evitare tutto ciò assicuriamo il nostro contenuto a primo rischio assoluto. Ciò evita la proporzionale perché si pattuisce con la Compagnia una cifra entro la quale la Compagnia stessa è obbligata a pagare. • Esempio: se assicuriamo il contenuto per 50.000,00 euro a P.R.A. e i danni sono 30.000,00 la Compagnia pagherà 30.000,00 euro • Esempio II: se assicuriamo il contenuto per 50.000,00 euro a P.R.A. e i danni sono invece di 75.000,00 la Compagnia pagherà….50.000,00 euro! Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Cosa fa realmente il Broker? • Il Broker, conoscendo il mercato, sa che la Compagnia “Generali” in tutto il mercato, in quella zona dove l’abitazione è ubicata e in quel preciso periodo economico è la più competitiva per quanto riguarda il tasso da applicare proprio alla nostra partita contenuto. • In soldoni. Se la stessa abitazione deve esser assicurata dall’Agente Assicurativo e la Compagnia che rappresenta ha il tasso meno competitivo del mercato sarà costretto a non poter far altro che convincere il Cliente. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Attenzione!!! • Noi abbiamo preso ad esempio un tasso che serve a calcolare il premio, ma potremmo far esempi molto più importanti, come le franchigie applicate al cliente, gli scoperti, i limiti di indennizzo, ecc • NON VOGLIO FARVI ADDORMENTARE!!!!! Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Ma come si diventa Broker? • Giuridicamente si diventa Broker (precisamente intermediari iscritti alla sezione B del RUI= Registro Unico degli Intermediari) • Sostenendo esame indetto dall’ISVAP che sino a quest’anno era composto di scritto e orale • Questo è quello che bisogna fare: sostenere e passare l’esame… • Ma basta solo questo? Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Per essere un buon Broker cosa occorre? • Per essere un Buon Broker bisogna avere altro, insomma bisogna avere un paio di caratteristiche importanti: • Una buona comunicazione e amare le pubbliche relazioni • Pubbliche relazioni con i clienti e anche con gli assuntori delle Compagnie • Infatti il Broker ha due soggetti ai quali si rivolge, che sono molto importanti, mai da sottovalutare e, soprattutto, da “coccolare”. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Chi sono questi soggetti? • Da un lato si hanno i clienti, inutile dirlo, importantissimi • Dall’altro lato si hanno le Compagnie senza le quali non si potrebbero piazzare i rischi e quindi dare un buon prodotto ad un costo contenuto al cliente • Non sottovalutate mai questo aspetto se avete degli ottimi rapporti umani con gli assuntori delle Compagnie farete delle ottime polizze e il cliente sarà contento! Fine prima parte…facciamoci due risate… guardando un paio di pubblicità!!! Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Pubblicità Divertente Università di Napoli, 10 Novembre 2009
…ancorapubblicità… Università di Napoli, 10 Novembre 2009
…eancora… Università di Napoli, 10 Novembre 2009
… Università di Napoli, 10 Novembre 2009
…ultima… Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Seconda ed ultima parte… • Guardiamo un po’ al mercato assicurativo italiano: • il totale dei premi 2008, secondo quanto diffuso dall’Isvap, è stato pari a 92.014 milioni di euro circa (-7,2% rispetto all’anno precedente), con una raccolta di 37.449 milioni di euro nei rami danni (-0,6%) e 54.565 milioni di euro nel vita (-11,2%). • L’analisi che possiamo sviluppare pone in evidenza che per la prima volta la flessione del comparto ha coinvolto anche i rami danni. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Ma cosa succedeva negli anni precedenti? • Dal 2005, ultimo anno in cui la raccolta complessiva è stata positiva - + 8,7% che al netto del tasso di inflazione risultava del 6,8% - abbiamo avuto un costante decremento. • Nel 2006, 106,6 miliardi di euro, pari a un - 2,9%. Nel 2007, la raccolta è scesa sotto i 100 miliardi di euro - 99,116, - 7%. E, come detto, nel 2008 una ulteriore flessione del 7,2%. • Questi sono i dati del comparto assicurativo in generale • Invece il comparto del Brokeraggio? Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Dati del comparto del Brokeraggio • In questo panorama complessivo, la categoria dei broker è riuscita ancora una volta ad operare in controtendenza, aumentando la propria raccolta complessiva da 17.584 milioni del 2007, a 19.684 nel 2008. • IBroker rappresentano nell’ambito del mercato danni, una quota del 52,6%, che si trasforma sul totale, nel 26,74%. • Sono aumenti significativi perché nel 2007 rappresentavano rispettivamente il 46,7% ed il 22,18%. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Ma allora questo cosa vuol dire? • Vuol dire che i Broker non hanno percepito la crisi? • Vuol dire che i Broker sono stati più scaltri e più bravi di altri canali di distribuzione? • Oppure il canale distributivo dei broker in momenti di mercato hard dove maggiore è la assoluta necessità di mettere a confronto e in competizione i vari “tassi” riesce ad ottimizzare i costi/premi per i clienti e quindi riesce ad aumentare la propria penetrazione? Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Guardando oltre oceano • L’America ci insegna che in momenti di crisi di mercato i Broker hanno una maggiore penetrazione e quindi un maggiore fatturato. • Fatturato che aumenta non per il maggior costo medio di ogni singola polizza • Ciò che aumenta in un momento di crisi è la loro penetrazione nel mercato e con ciò si hanno maggiori clienti che si rivolgono al Broker e quindi maggiori premi seppur singolarmente la media (dei premi in dollari) degli stessi è minore. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Ma in definitiva…il futuro sarà? • La fatidica domanda che molte volte mi sono posto e alla quale ho cercato di dare una risposta è stata ed è: • “Il futuro della consulenza assicurativa è dei brokers o degli agenti?” • Voi cosa ne pensate? • Vi siete fatti una idea? Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Forse una risposta è… • Nei prossimi anni è facile prevedere, leggendo attentamente i dati del settore e confrontandoli fra le due piattaforme (Agenti e Broker) che vi sarà un’evoluzione in questo senso • si svilupperà al massimo la tendenza a trattare con i brokers gli affari riguardanti le persone giuridiche, le ditte, le aziende e per gli agenti la quota di mercato tenderà a ridursi alle assicurazioni individuali. • Ma perché questa risposta? Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Motiviamo la risposta… • Se guardiamo a mercati più maturi dei nostri, dal punto di vista assicurativo noteremo che: • Gli Agenti hanno tutto il mercato retail verso la linea persona (90% media USA) • I Broker hanno tutto il mercato corporate verso Società, Aziende, Industrie (95% media USA) • Sarà questo il nostro futuro? Università di Napoli, 10 Novembre 2009
STAREMO A VEDERE Non è facile prevedere sempre e comunque il percorso di un mercato che viene regolato da molte variabili come la legislazione, la macro economia, ecc. Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Ultimissima cosa… • Cosa si intende per polizza retail? • È una polizza già strutturata dalla Compagnia è una polizza che si compra già “montata” così come è. • Non si possono modificare ne’ condizioni ne’ inserire condizioni non previste • Unica cosa che si può ottenere dalla Compagnia una scontistica sul premio a tariffa Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Ultimissima cosa… • Per polizza Corporate? Cosa si intende? • Si intende quella polizza che viene proprio creata su misura, come piace dire a noi Broker, una polizza che come un vestito su misura viene ritagliato per il cliente • Quindi possono essere cambiate condizioni, franchigie, sottolimiti, limiti, il testo proprio delle condizioni…insomma quasi tutto all’interno delle politiche assuntive della Compagnia • Più si è stati bravi nei rapporti umani con gli assuntori e più si spingono gli stessi verso i limiti estremi della Compagnia stessa! Questo è essere Broker! Università di Napoli, 10 Novembre 2009
Arrivederci a Tutti Dr. Mirko Odepemko m.odepemko@ilbroker.it Un caro ringraziamento al Prof. Antonio Coviello ed a tutti Voi! Se volete sapere di più, se volete scrivere, se volete insomma sapere sempre più sul brokeraggio collegatevi a www.ilbroker.it Università di Napoli, 10 Novembre 2009