E N D
1. IL POSIZIONAMENTO DEL PZ IN CHIRURGIA ORTOPEDICA E SUE COMPLICANZE
2. PROFESSIONALITA’ Conoscenza scientifica
Capacita’ tecnica
Autonomia decisionale
Assunzione delle responsabilita’
3. INFERMIERE PROFESSIONISTA Prevenzione dei danni legati alla postura sul letto operatorio
Corretto posizionamento per favorire il lavoro dell’ operatore
4. ASPETTI IMPORTANTI DELL’ASSISTENZA CREAZIONE STATO DI SODDISFACENTE BENESSERE PSICO-FISICO
PREVENZIONE DI EVENTI LESIVI
IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO
5. SITUAZIONI DI VULNERABILITA’ DEL PAZIENTE LUNGHE PROCEDURE CHIRURGICHE
COMPROMISSIONE DELLO STATO CIRCOLATORI LOCALE\GENERALE PER MALATTIA O PER ANESTESIA
FRAGILITA’ OSSEA PER METASTASI, OSTEOPOROSI ecc.RISCHIO DI FRATTURE
6. PAZIENTI DA CONSIDERARE VULNERABILI ANZIANI
BAMBINI
PAZIENTI MALNUTRITI
ANEMICI
OBESI
IPOVOLEMICI
PARALIZZATI
DIABETICI
7. OBIETTIVI POSIZIONARE NEL MIGLIORE MODO POSSIBILE IL PAZIENTE SUL LETTO OPERATORIO CONSIDERANDO L’ INTERVENTO E LE PROBLEMATICHE INDIVIDUALI
LO STRUMENTISTA DEVE CONTROLLARE DURANTE L’INTERVENTO CHE NON CI SIANO DANNOSE COMPRESSIONI CAUSATE DA UN COMPONENTE L’ EQUIPE CHIRURGICA CHE SI APPOGGI AL PAZIENTE
8. Ministero del Lavoro, della Salute edelle Politiche SocialiDIPARTIMENTO DELLA QUALITÀDIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DIASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMAUFFICIO III “Ottobre 2009”
11. 4.8 Obiettivo 8. Prevenire le reazioni allergiche e gli eventi avversi della terapia farmacologica 21
4.9 Obiettivo 9. Gestire in modo corretto il risveglio ed il controllo postoperatorio.....................23
4.10 Obiettivo 10. Prevenire il tromboembolismo postoperatorio.................................................24
4.11 Obiettivo 11. Prevenire le infezioni del sito chirurgico .........................................................25
4.12 Obiettivo 12. Promuovere un’efficace comunicazione in sala operatoria .............................28
4.13 Obiettivo 13. Gestire in modo corretto il programma operatorio ..........................................31
4.14 Obiettivo 14. Garantire la corretta redazione del registro operatorio ....................................33
4.15 Obiettivo 15. Garantire una corretta documentazione anestesiologica..................................34
4.16 Obiettivo 16. Attivare sistemi di valutazione dell’attività in sala operatoria.........................36
5. La checklist per la sicurezza in sala operatoria.................................................. 37
5.1 Introduzione .............................................................................................................................38
5.2 La checklist ..............................................................................................................................38
5.3 Come applicare la checklist .....................................................................................................41
5.4 Le tre fasi della checklist .........................................................................................................43
5.5 Come si usa e come non si usa la Checklist: i Video esplicativi .............................................47
Bibliografia................................................................................................................. 48
Allegato A: Lavoro di New England Journal of Medicine. ................................... 50
Ringraziamenti ..........................................................................................................
12. Corretto posizionamento del paziente La direzione sanitaria aziendale deve adottare una procedura per il corretto posizionamentodei pazienti e per le tecniche da adottare nelle diverse tipologie di interventi, con particolareriferimento alle manovre da evitare. La procedura deve anche prevedere un addestramentospecifico degli operatori.
13. Corretto posizionamento del paziente - Tutti i componenti dell’équipe operatoria condividono la responsabilità per il correttoposizionamento del paziente, collaborano all’identificazione ed esecuzione della posizioneche garantisce la migliore esposizione chirurgica in relazione al tipo di intervento ed allatecnica chirurgica, compatibilmente con la necessità di assicurare la sorveglianzaanestesiologica e le condizioni ottimali di omeostasi respiratoria e cardiovascolare, evitandodi procurare danni fisici da compressione e/o stiramento di strutture nervose, articolazionie/o tessuti.
14. - L’anestesista deve controllare e verificare il corretto posizionamento del capo e assicurare lapervietà delle vie aeree.- L’infermiere di sala operatoria deve posizionare il paziente secondo le indicazioni del 1°operatore e dell’anestesista ed assicurare la protezione dei punti di compressione. Corretto posizionamento del paziente
15. Danni potenziali di un errato posizionamento Lesioni da compressione:
a)pelle integra con eritema
b) lesione parziale epidermide e derma
16. Danni potenziali di un errato posizionamento Lesioni da compressione:
c) ulcerazione della cute con necrosi del tessuto sottocutaneo
d) la lesione necrotica raggiunge il piano muscoare
17. Cause Pressione: forza di gravità
Attrito: sfregamento
Forze elastiche: trascinamento
18. Complicanze
19. POSIZIONI STANDARD PZ. SUL DORSO: SUPINA
PZ. SUL FIANCO: LATERALE
PZ. SULL’ADDOME: PRONA
FRATT. DELL’ARTO INFERIORE: PZ.SUPINO SU LETTO DI TRAZIONE
20. POSIZIONE SUPINA Arti inferiori NON incrociati paralleli
Colonna cervicale non iperflessione,iperestensione
Calcagno,gomito protezione cuscinetti gel
21. Imbottiture in gel polimero secco viscoelastico
22. POSIZIONE PRONA Aumento della pressione sulla vena cava inferiore apparecchio di WILSON
Prevenire la pressione sulle dita dei piedi e
la flessione plantare cuscino sotto le caviglie
23. POSIZIONE LATERALE Colonna vertebrale : conservare allineamento
Pressione sulla vena femorale
Pressione sullo sciatico popliteo esterno
Spalla sottostante viene avanzata imbottita
24. Decubito BEACH-CHAIR NO iperestensione e compressione contro superfici dure delle braccia
Compressione sacrale lesione n. sciatico
Sostenere testa spalle e dorso lesioni al plesso brachiale
Pressione su scapola, tuberosità ischiatiche, poplite, calcagno
25. POS. SUL LETTO DI TRAZIONE Supino con sostegno perineale nervi pudendi
Piede e caviglia imprigionati in scarpetta imbottire bene
Well leg syndrome o lesione dell arto sano che poggerà su di un sostegno molto elevato <vascolarizzazione >trazione,flessione
27. CONCLUSIONI EVITARE LACCI STRETTI,ATTRITI CON CINGHIE
MANTENERE SEMPRE ALLINEAMENTO DEL RACHIDE
IMBOTTIRE TUTTE LE SPORGENZE OSSEE
ASSICURARSI CHE LE GAMBE NON SIANO MAI INCROCIATE PER EVITARE COMPRESSIONI SUI NERVI E VASI SANGUIGNI
28. CONCLUSIONI NESSUNA PARTE DEL CORPO DEVE ESSERE A CONTATTO CON IL METALLO DEL LETTO OPERATORIO
CONSERVARE LA PRIVACY DEL PZ. EVITANDO INUTILI ESPOSIZIONI DEL SUO CORPO NUDO
MANTENERE LA TEMPERATURA CORPOREA CON RISCALSATORI
.
29. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
A.I.C.O.vol.8 1996 fasc. 3 pag.239-268 Posizionamento intraoperatorio dei paz,in chirurgia. R.Donna MC.Ewen.
Assistenza e trattamento del paz. chirurgico vol.I M-H.Meeker J.C.Rothrock Il posizionamento del paz.chirurgico Leslie Eileen Ricker pag.65-81