E N D
La nostra legalità … Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
Molto spesso sentiamo parlare di legalità, nella società di oggi è sempre più diffuso questo termine ma io nel mio ruolo di studentessa vorrei porvi delle domande …Che cos’è la legalità? Noi lo sappiamo bene e per certo?Probabilmente no, perché non ci siamo mai fermati a riflettere. Sentiamo parlare gli altri e cerchiamo di dare una spiegazione a questo termine ma in realtà credo che quasi nessuno di noi, si sia chiesto veramente qual è il SENSO della legalità. Forse proprio in occasione di questo giorno potremmo cogliere la possibilità di capirlo.Il 19 marzo è il giorno della legalità e sarà per noi ragazzi un’opportunità per provare a spiegare non solo il pensiero che ci siamo costruiti della legalità, che è nato dallo studio sui libri ma a confrontarlo con l’esperienza di persone adulte che hanno toccato con mano diverse realtà. Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
La legalità sui libriLa sfera delle azioni e delle situazioni concrete o astratte che rientra nella conformità alla legge. Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
LA LEGALITA’ NELLA NOSTRA QUOTIDIANITA’ • Alcuni esempi: • Non aprire la posta indirizzata ad altre persone; • Ritirare lo scontrino fiscale dopo aver acquistato un prodotto; • Evitare di accedere ai social-networks utilizzando false identità; • Rispettare le regole….iniziando da quelle scolastiche! Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
Nella storia ci sono state tante persone che hanno lottato per la legalità tra queste ricordiamo: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013 I due magistrati ci hanno lasciato un grande MESSAGGIO: combattere come hanno fatto loro, contro la «malavita» organizzata e ridare speranza alla voglia di giustizia.
Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013 Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino, è stato un giornalista, attivista e politico italiano, famoso per le denunce delle attività della mafia in Sicilia, che gli costarono la vita….. (Assassinato a Cinisi il 9 maggio 1978)
Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013 “Chi ha paura muore ogni giorno chi non ha paura muore una volta sola” PAOLO BORSELLINO Questo giudice si è sacrificato anche per impedire che la quotidianità delle famiglie siciliane fosse spezzata dalle intimidazioni per non aver pagato «IL PIZZO» o da atti delittuosi per aver detto NO!
La legge è uguale per tutti…. ma non per tutti i mafiosi, infatti molti di loro scappano all’estero e si rifanno una vita. Essi continuano a trattare con inferiorità le persone umili che non faranno mai del male a nessuno, che non hanno nemmeno il coraggio di guardare negli occhi il proprio figlio perché sanno che la stessa sorte toccherà anche a lui cioè camminare a testa bassa senza parlare per paura di morire. Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
Anche se i mafiosi pensavano e pensano tuttora che averli uccisi cambi le cose NON è così! Noi continueremo a lottare! Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
Le origini della parola Camorra Pare che la voce camorra sia derivata dalla compagnia "dicta de Camurra", formata a Cagliari, sul principio del sec. Xll, da mercanti pisani armati per la difesa del paese; ma pare che possa derivare anche dalla traduzione di gamurra indicante un rozzo vestiario assai simile alla chamarra degli spagnoli. Il dizionario etimologico di Francesco D'Ascoli alla voce camorra cosi' spiega: "Associazione segreta con leggi proprie e che ricava da atti delinquenziali favori e guadagni". Tratto da "Usi e costumi dei camorristi" di Abele De Blasio
DON PEPPE DIANA: UN UOMO CHE HA COMBATTUTO LA CAMORRA!Giuseppe Diana nasce a Casal di Principe da una famiglia di proprietari terrieri.Nel 1968 entra in seminario ad Aversa, vi frequenta la scuola media e il liceo classico.Successivamente intraprende gli studi teologici nel seminario di Posillipo.Qui si licenzia in Teologia biblica e poi si laurea in Filosofia alla Federico II, entra nell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI).Nel marzo 1982 è ordinato sacerdote.Dal 19 settembre 1989 è parroco della parrocchia di San Nicola di Bari in Casal di Principe, suo paese natio.Diventa poi segretario del vescovo di Aversa, monsignor Giovanni Gozza ed insegna materie letterarie e religione cattolica. Il liceo scientifico di Morcone dal 21 aprile 2010 prende il suo nome. Don Giuseppe Diana viene ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994 nella sua chiesa, mentre si accinge a celebrare messa. Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
L’omicidio!Alle 7:30 del 19 marzo 1994, giorno del suo onomastico, Don Peppe Diana viene assassinato nella sacrestia della parrocchia di SAN NICOLA DI BARI a Casal di Principe mentre si accingeva a celebrare la Santa Messa. Due killer lo affrontano con una pistola sparando 5 proiettili: due alla testa, uno in faccia, uno alla mano e uno al collo. Un messaggio di cordoglio venne pronunciato anche da Giovanni Paolo II° durante l’Angelus. Don Peppe Diana visse negli anni del dominio della camorra casalese, legata a Francesco Schiavone detto Sandokan. Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
Lo scritto!Il suo impegno civile e religioso contro la camorra ha lasciato un profondo segno nella società campana. Il suo scritto più noto è la lettera <<PER AMORE DEL MIO POPOLO NON TACERO’ >> un documento diffuso a Natale del 1991 in tutte le chiese di Casal di Principe e della zona aversana, un manifesto contro il sistema criminale. Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
Il comitato!Il 25 aprile 2006, a Casal di Principe, nasce il Comitato Don Peppe Diana con lo scopo di non dimenticare il martirio di un sacerdote morto per amore del suo popolo. Il comitato fu costituito nel 2003 grazie a 7 organizzazioni attive nel sociale, le quali decisero che l’impegno e il messaggio di Don Peppe non dovesse essere dimenticato. Queste associazioni sono: l’Agesci, la scuola di Pace Don Peppe Diana, Jerry Essan Masslo, Progetto Continenti, Omnia Onlus, Legambiente circo Ager e Sole Sud Onlus. Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
Onorificenze!Medaglia d’oro al valor civile.“Parroco di un paese campano, in prima linea contro il racket e lo sfruttamento degli extracomunitari, pur consapevole di esporsi a rischi mortali, non esitava a schierarsi nella lotta alla camorra cadendo vittima di un proditorio agguato mentre si accingeva ad officiare la messa. Nobile esempio dei più alti ideali di giustizia e di solidarietà umana.” Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
Un uomo pronto ad affrontare tutto e tutti… Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
La sua morte non è stata solo la scomparsa di una persona vitale: uccidere un prete, ucciderlo nella sua chiesa è diventato l’emblema della vita, della fede, del culto violati nella loro sacralità.È stato il simbolo dell’apice cui può giungere la barbarie camorrista sui nostri territori. Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
C’è ancora bisogno di amare la nostra terra ed il nostro popolo.C’è ancora bisogno di non dimenticare il messaggio, l’impegno e il sacrificio di Don Giuseppe Diana. Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013
La Camorra oggi è una forma di terrorismo che incute paura, impone le sue leggi e tenta di diventare componente radicata nella società campana…Spetta a noi impedire che ciò accada RIBELLANDOCI! Classe IIIB - plesso di Presenzano Anno Scolastico 2012/2013