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LA STRUTTURA FINANZIARIA DELL’IMPRESA. RACCOLTA IN “FORMA PRIVATA” ETERO FINANZIAMENTO RACCOLTA TRA IL “PUBBLICO”. CONFERIMENTI SOCI AUTOFINANZIAMENTO FINANZIAMENTI SOCI. RAPPORTO DEBT/EQUITY = ESIGENZE DI PROPORZIONALITA’.
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LA STRUTTURA FINANZIARIA DELL’IMPRESA • RACCOLTA IN “FORMA PRIVATA” • ETERO FINANZIAMENTO • RACCOLTA TRA IL “PUBBLICO” CONFERIMENTI SOCI AUTOFINANZIAMENTO FINANZIAMENTI SOCI • RAPPORTO DEBT/EQUITY = ESIGENZE DI PROPORZIONALITA’
NOZIONE DI RACCOLTA DEL RISPARMIO TRA IL PUBBLICO ACQUISIZIONE DI FONDI CON OBBLIGO DI RIMBORSO SOTTO QUALSIASI FORMA IL TEMPO O L’ENTITA’ DEL RIMBORSO PUO’ ESSERE CONDIZIONATO DA CLAUSOLE DI POSTERGAZIONE O DALL’ANDAMENTO ECONOMICO DELL’IMPRESA ANCHE LE FORME DI FINANZIAMENTO IBRIDO (C.D. QUASI EQUITY) SONO CONSIDERABILI RACCOLTA DI RISPARMIO ESCLUSIONE DELL’ OBBLIGO DI RIMBORSO SE IL FINANZIATORE PARTECIPA ALLA FASE DI LIQUIDAZIONE DEI BENI DELL’IMPRESA RISERVA DELL’ATTIVITA’ DI RACCOLTA TRA IL PUBBLICO IN FAVORE DELLE BANCHE
MODALITA’ DI RACCOLTA DEL RISPARMIO TRA IL PUBBLICO SPA – SAPA E COOP. P.A. - limiti 2412 cod. civ. • CON EMISSIONE DI STRUMENTI FINANZIARI SRL e COOP. R.L. - limiti 2483 e 2526 cod. civ. • STRUMENTI FINANZIARI, DIVERSI DA OBBLIGAZIONI E NON QUOTATI = TAGLIO MINIMO € 50.000 + GARANTE E GARANZIA DEVONO RISULTAE DALLO S.F. E DAL RELATIVO REGISTRO • ESCLUSIONE DAL DIVIETO = RACCOLTA PRESSO SINGOLI SOGGETTI IN BASE A TRATTATIVE PERSONALIZZATE E CON APPOSITO CONTRATTO DI FINANZIAMENTO • FINALE DEFINIZIONE “ IN NEGATIVO” = AD ECCEZIONE DELLA RACCOLTA INDIVIDUALIZZATA TUTTE LE ALTRE FORME DI RACCOLTA SONO PRESSO IL PUBBLICO
RACCOLTA PRESSO SOCI CON MODALITA’ DIVERSE DA STRUMENTI FINANZIARI • DIVIETO GENERALE DI RACCOLTA DI FONDI A VISTA O COLLEGATA CON L’EMISSIONE DI MEZZI DI PAGAMENTO • PREVISIONE STATUTARIA • SPA – SAPA – SRL 3 MESI DI ISCRIZIONE AL LIBRO SOCI • 2% DEL CAPITALE • Non più del triplo del capitale sociale + riserva legale + riserve disponibili, risultanti da ultimo bilancio approvato • COOP. CON > 50 SOCI • Non più del quintuplo dello stesso parametro se la raccolta è assistita da garanzia, per almeno 30% rilasciata da soggetti abilitati etc. • COOP. CON < 50 SOCI • Nessun limite • E SOCIETA’ DI PERSONE
RACCOLTA PRESSO DIPENDENTI CON MODALITA’ DIVERSE DA STRUMENTI FINANZIARI Divieto di raccolta di fondi a vista o collegata all’emissione o gestione di mezzi di pagamento • TUTTE LE SOCIETA’ Necessità di previsione statutaria • SOCIETA’ COOPERATIVE = si cumula limite con raccolta presso soci (vedi sopra) • SOCIETA’ DIVERSE DA COOPERATIVE = non più del capitale + riserva legale + riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato
RACCOLTA NELL’AMBITO DEI GRUPPI DI SOCIETA’ • NESSUN LIMITE PER RACCOLTA CON MODALITA’ DIVERSE DALL’EMISSIONE DI STRUMENTI FINANZIARI • RACCOLTA PRESSO CONTROLLANTI, CONTROLLATE O COLLEGATE EX ART. 2359 COD. CIV. O PRESSO CONTROLLATE DA STESSA CONTROLLANTE • BANCA D’ITALIA STABILISCE LA NOZIONE DI GRUPPO A CUI PARTECIPANO COOPERATIVE
CONCLUSIONE L’APPARENTE LIBERALIZZAZIONE DELLE POSSIBILITA’ DI INDEBITAMENTO DELLE SOCIETA’ E’ IN REALTA’ ALQUANTO ATTENUATA A SEGUITO DELLE PREVISIONI REGOLAMENTARI CHE, IN PARTICOLARE, INCLUDONO TRA LE FORME DI RACCOLTA DEL RISPARMIO I C.D. APPORTI IBRIDI = “QUASI CAPITALE”.
STRUMENTI FINANZIARI PARTECIPATIVI • GLI OBBIETTIVI DELLA LEGGE DELEGA • IL TITOLARE PARTECIPA ALL’ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA • GLI SFP COME FORME INDIRETTE DI GARANZIA DELL’INVESTIMENTO • GLI SFP COME MEZZO ALTERNATIVO DI SOLLECITAZIONE
QUADRO NORMATIVO • TIPOLOGIE 2346 – 2349 – 2447ter 2351 u.c. 2376 • DISCIPLINA 2411 u.c. 2427 n. 19 CICR + Bankitalia
DISTINZIONE TRA STRUMENTI FINANZIARI PARTECIPATIVI E NON • PRESENZA DI DIRITTI AMMINISTRATIVI • ESPOSIZIONE AL RISCHIO D’IMPRESA • PARTECIPAZIONE AL CONTRATTO SOCIALE
LIMITI TIPOLOGICI ALLA CREAZIONE DI SFP • SPONTANEITÀ APPORTO • DIVIETO VOTO IN ASSEMBLEA • VINCOLI SISTEMICI • SEGUE, UNO SFP NON PUÒ SOVRAPPORSI ALL’AZIONE O ALL’OBBLIGAZIONE
TIPOLOGIE DI APPORTI • APPORTO/CONFERIMENTO • DI CONTENUTO TIPICO O ATIPICO • LA TRADUZIONE IN UN VALORE MONETARIO • APPORTI DI CONTENUTO NEGATIVO • MANCANZA DI APPORTO • LE POTENZIALI PATOLOGIE
EMISSIONE DI SFP • LA CLAUSOLA STATUTARIA • LA SUCCESSIVA EMISSIONE • RIPARTIZIONE DI COMPETENZE TRA ASSEMBLEA E AMMINISTRATORI • CONTENUTO MINIMO ESSENZIALE DELLA CLAUSOLA STATUTARIA ALLA LUCE DEL C.C. E DELLA DELIBERA CICR
I DIRITTI CONTENUTI NEGLI SFP • NECESSITÀ DI UNA DOTAZIONE MINIMA DI DIRITTI PATRIMONIALI • EVENTUALITÀ DEI DIRITTI AMMINISTRATIVI • NATURA PARTECIPATIVA DEI DIRITTI SOCIALI • IL DIRITTO DI VOTO • IL DIRITTO DI NOMINA DI AMMINISTRATORI E SINDACI • INVESTITORI ESTERNI – CORPORATE GOVERNANCE – INTERESSE SOCIALE
SFP E BILANCIO • LA NOTA INTEGRATIVA • L’ISCRIZIONE ALL’ATTIVO DELL’APPORTO • L’ISCRIZIONE AL PASSIVO DEL DIRITTO AL RIMBORSO • LA MODIFICA DEL PATRIMONIO NETTO • CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’APPORTO
FINANZIAMENTI DEI SOCI • I PRESTITI DEI SOCI IN GENERALE • CONFERIMENTI • PRESTITI E APPORTI DI PATRIMONIO • NOZIONE DI QUASI CAPITALE • SOTTOCAPITALIZZAZIONE NOMINALE E MATERIALE
LA NUOVA FATTISPECIE • LA RILEVANZA DELLO SQUILIBRIO PATRIMONIALE • LA FUNZIONE DELLA NORMA • IL CRITERIO DELLA RAGIONEVOLEZZA E LA “CAUSA SOCIALE” DEL PRESTITO • NOZIONE DI PRESTITO • SEGUE PRESTITI INDIRETTI E RILASCIO DI GARANZIE
LA DISCIPLINA • POSTERGAZIONE DEL RIMBORSO • REVOCATORIA DEL RIMBORSO • CASI DI AMMISSIBILITÀ DEL RIMBORSO • APPLICABILITÀ ALLA SPA
LE OBBLIGAZIONI • TIPOLOGIE • LIMITI ALL’EMISSIONE • PROCEDIMENTO DI EMISSIONE • ORGANIZZAZIONE DEGLI OBBLIGAZIONISTI
I TITOLI DI DEBITO • CARATTERISTICHE DEI TITOLI DI DEBITO • EMISSIONE • LIMITI QUANTITATIVI • CIRCOLAZIONE • GARANZIA DELL’INTERMEDIARIO • ORGANIZZAZIONE DEI TITOLARI
PATRIMONI DESTINATI • FUNZIONE • COSTITUZIONE • CONTENUTO DELLA DELIBERA ISTITUTIVA • SEPARAZIONE PATRIMONIALE E DIRITTI DEL CREDITORE • PROFILI CONTABILI • DISCIPLINA DELL’INSOLVENZA
FINANZIAMENTI DESTINATI • FUNZIONE • IL CONTRATTO DI FINANZIAMENTO • LA SEGREGAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA • IL VINCOLO DI DESTINAZIONE DEI BENI • L’INSOLVENZA