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SEMPLIFICAZIONE LEGISLATIVA Luca Dainotti Direzione centrale Affari istituzionali e legislativo Competitività: semplificazione CODIR 22 maggio 2008.
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SEMPLIFICAZIONE LEGISLATIVALuca DainottiDirezione centrale Affari istituzionali e legislativoCompetitività: semplificazioneCODIR 22 maggio 2008
Saldo per legislatura tra numero leggi approvate e abrogate nella stessa legislatura (Tasso di normazione per legislatura)Fonte: Rapporto 2007 sullo stato della legislazione e sul rendimento istituzionale del Consiglio regionale
I TESTI UNICI (l.r. 7/2006) I TESTI UNICI (l.r. 7/2006)
I TESTI UNICI (l.r. 7/2006) I TESTI UNICI (l.r. 7/2006)
Obiettivi: Semplificazione normativa attraverso l’abrogazione di circa 70 leggi Eliminazione di norme superate, obsolete o ad efficacia ormai esaurita; basti considerare che sono tuttora vigenti circa trenta leggi antecedenti la l.r. n. 31/1997, con cui si è provveduto al riordino del servizio sanitario regionale Esempio di legge inattuata: l.r. n. 23/1974 “Costituzione del servizio regionale di immunologia tissutale e regolamentazione dell’esercizio della dialisi domiciliare”, (non risulta emanato il relativo regolamento) Esempio di legge ad efficacia ormai esaurita: l.r. n. 21/1987 “Interventi straordinari e urgenti in materia sanitaria in conseguenza degli eventi calamitosi verificatisi nel luglio 1987 in Valtellina” Esempi di leggi che ne richiamano altre abrogate o che non sono comunque in linea con l’evoluzione normativa: l.r. 97/1975 “Assistenza ospedaliera in relazione all’impiego di nuove metodiche diagnostiche e terapeutiche” l.r. 64/1981 “Norme per l’esercizio delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica, per la tutela della salute nei luoghi di lavoro, per l’organizzazione ed il funzionamento dei servizi veterinari e dei presidi multizonali di igiene e prevenzione” l.r. 66/1981 “Norme per la promozione dell’educazione sanitaria motoria e sportiva e per la tutela sanitaria delle attività sportive" l.r. 48/1988 "Norme per la salvaguardia dei diritti dell’utente del servizio sanitario nazionale e istituzione dell’ufficio di pubblica tutela degli utenti dei servizi sanitari e socio-assistenziali” TESTO UNICO SANITA’
Legge per il riordino normativo: crocevia tra riordino e semplificazione Legge per il riordino normativo: crocevia tra riordino e semplificazione Art. 40 nuovo Statuto di autonomia della Regione Lombardia 1. Il Consiglio regionale può disporre il riordino di una materia determinata, individuando gli atti normativi da coordinare e stabilendo i principi e i criteri direttivi del riordino, nonché il termine entro il quale il Presidente della Regione è tenuto a presentare una proposta di legge redatta in articoli. 2. La proposta di legge è trasmessa alla commissione competente ed è approvata dal Consiglio regionale, dopo la discussione generale, con la sola votazione finale.
Art. 3. Disposizioni in materia di territorio, ambiente e infrastrutture. (OMISSIS) 10. Il termine di cui all’articolo 1 della legge regionale 22 gennaio 1999, n. 5 (Proroga dei termini dell’art. 46 della L.R. 4 maggio 1990 n. 28 "Modificazione ed integrazione alla L.R. 5 dicembre 1983 n. 91 e successive modificazioni ed integrazioni concernente "Disciplina dell’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica"") è prorogato fino alla data di pubblicazione del provvedimento di attuazione delle funzioni individuate dalle lettere m), n) e r) del comma 41 dell’articolo 3 della l.r 1/2000(26) . Dalla medesima data sono abrogate le seguenti disposizioni normative: a) legge regionale 5 dicembre 1983, n. 91 (Disciplina dell’assegnazione e della gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica); b) legge regionale 5 dicembre 1983, n. 92 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 dicembre 1983, n. 91 "Disciplina dell’assegnazione e della gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica"); c) legge regionale 24 maggio 1985, n. 49 (Prime norme per l’esercizio delle funzioni di vigilanza trasferite alla regione in materia di edilizia economica e popolare); d) legge regionale 27 maggio 1985, n. 54 (Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1983, n. 91 "Disciplina dell’assegnazione e della gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica"); e) legge regionale 19 aprile 1986, n. 10 (Determinazione dei canoni di locazione per gli alloggi acquisiti o realizzati ai sensi degli articoli 7 e 8 del d.l. 15 dicembre 1979, n. 629 convertito in legge 15 febbraio 1980, n. 25 e dell’art. 2, primo comma del d.l. 23 gennaio 1982, n. 9 convertito in legge 25 marzo 1982, n. 94); f) legge regionale 7 luglio 1986, n. 23 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 dicembre 1983, n. 91 "Disciplina dell’assegnazione e della gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica"); g) legge regionale 4 maggio 1990, n. 28 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 dicembre 1983, n. 91 "Disciplina dell’assegnazione e della gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica"); h) il comma 11 dell’articolo 7 della legge regionale 5 settembre 2000, n. 25 (Assestamento al bilancio per l’esercizio finanziario 2000 ed al bilancio pluriennale 2000-2002 – II provvedimento di variazioni con modifiche di leggi regionali); i) le altre disposizioni incompatibili con i predetti regolamenti (27)(28) . Esempio di legge incomprensibileLEGGE REGIONALE 3 aprile 2001 , N. 6 "Modifiche alla legislazione per l’attuazione degli indirizzi contenuti nel documento di programmazione economico-finanziaria regionale – Collegato ordinamentale 2001".