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Lezione 13 Camere proporzionali (MWPC). Una delle richieste fondamentali per i rivelatori è determinare le traiettorie delle particelle prodotte nell’interazione.
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Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Una delle richieste fondamentali per i rivelatori è determinare le traiettorie delle particelle prodotte nell’interazione. Il tubo proporzionale (o anche il tubo di Iarocci) può fornire una qualche informazione sulla posizione della particella, ma certamente limitata. fino al 1970 si usavano camere a scintilla, emulsioni nucleari, camere a bolle … Nel 1968 Charpak (Nobel nel 1992) dimostrò che le camere proporzionali funzionano come tanti tubi proporzionali messi vicini l’uno all’altro. Rivelatori di Particelle
field lines and equipotentials around anode wires Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) La configurazione base di una camera proporzionale è: Parametri tipici: L=5mm, d=1÷2 mm a(filo)~20mm Il catodo è normalmente a massa ed i fili anodici sono a tensione positiva Rivelatori di Particelle
y L x d Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Il campo elettrico ed il potenziale sono abbastanza complicati, ma ricavabili dall’elettrostatica. Una forma approssimatacon V(a)=V0 e V(L)=0 essendo a il raggio dell’anodo è data da: essendo C la capacità per unità di lunghezza anodo-catodo Poiché a<<d la capacità è sempre minore della capacità del condensatore piano con la stessa superficie. Se d=2mm, L=8mm 2a=30mm C=3.56 pF/m. Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Lungo le linee di simmetria x=0 e y=0 il campo può essere scritto come: per y<<d per y≥d Rivelatori di Particelle
Anodo Catodo (V=0) Catodo (V=0) Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Nelle vicinanze dell’anodo il campo E va come 1/r, mentre per y≥d il campo e’ uniforme. x Le linee intere indicano le linee di campo, mentre quelle tratteggiate sono le superfici equipotenziali. y la moltiplicazione a valanga avviene esattamente come nel tubo proporzionale. Poiché per ogni anodo la moltiplicazione avviene nelle vicinanze dell’anodo stesso sono gli ioni che, spostandosi verso il catodosono responsabili del segnale . Rivelatori di Particelle
y L x d Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Scelta dei parametri geometrici. Se usiamo una camera proporzionale quale misura di posizione ovviamente più vicini sono i fili anodici e maggiore sarà la risoluzione spaziale. Per uno spessore del filo costante, se vogliamo mantenere fisso il guadagno dobbiamo mantenere costante la carica per unità di lunghezza (CV0), cioè aumentare V0se diminuiamo d (e quindi C) rischio di cattivo funzionamento al di sopra di un certo valore. sx=d/(12)½ risoluzione guadagno valido per V0 >> del voltaggio di soglia per creare una valanga VT Capacità per unità di lunghezza Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Capacità per unità di lunghezza (pF/m) per diverse geometrie di camere proporzionali piane. L = Distanza filo anodico catodo; a = raggio del filo anodico; d = distanza fra i fili anodici Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Diminuire la distanza fra i fili aiuta, ma ci sono delle limitazioni meccaniche ed elettrostatiche. Empiricamente si è verificato che una spaziatura fra i fili anodici di ~ 1mm è possibile purché le dimensioni della camera siano relativamente piccole. Scalare tutti i parametri geometrici (cioè lo spessore dei fili, la distanza fra i fili e la larghezza della gap) non assicurano un buon funzionamento della camera: infatti il cammino libero medio per avere una ionizzazione rimane invariato, a meno che non si aumenti la pressione del gas. Il guadagno varia anche in funzione dello spessore del filo anodico, approssimativamente secondo la formula: Con VT abbiamo indicato il voltaggio di soglia, ovvero il voltaggio al disopra del quale inizia la moltiplicazione a valanga e con N il numero di molecole del gas per unità di volume. Sebbene in teoria possiamo ottenere il guadagno che vogliamo con qualunque raggio del filo anodico la slope che è più pronunciata per grossi diametri rende il funzionamento della camera più critico (tolleranze). Diametri di ~10 mm sono il limite pratico, mentre ~20 mm sono il valore più comune. Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) In conclusione estrema attenzione deve essere posta nella costruzione della camera se non si vogliono instabilità e perdite di guadagno. Infatti se M è il guadagno della camera si ha dalla e Ma : Dove: L = distanza filo anodico dal catodo=8mm d = distanza fra i fili=2mm a = raggio del filo= 10 mm C = capacità per unità di lunghezza = 3.47 pF/m Q = carica per unità di lunghezza M = 106 Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Esempio. Supponiamo che la distanza L anodo-catodo sia di 8mm e ci sia un errore di posizionamento del filo di 0.1 mm. Se M è il guadagno del filo (tipicamente 106) DM/M~12DL/L=12x0.1/8~ 15% Fili di 2a=20mm hanno una tolleranza tipica dell’ 1% DM/M~3Da/a~3% Se la camera deve essere usata per una misura di energia bisogna essere estremamente attenti alle possibili variazioni di guadagno ( e di carica). Bisogna tenere conto delle variazioni di guadagno (dovute a errati posizionamenti dei fili) nell’elettronica di lettura (amplificatori). Rivelatori di Particelle
catodo x y anodo catodo Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Forze gravitazionali ed elettrostatiche. Abbiamo visto più sottile il filo anodico più stabile il guadagno. Ma, attenzione, se il filo è troppo sottile, per via delle forze gravitazionali ed elettrostatiche si può rompere. L’effetto combinato delle forze gravitazionali, elettrostatiche e della forza di richiamo elastica del filo genera una deformazione elastica del filo. La forza gravitazionale (per unità di lunghezza) che agisce sul filo èF=grs conrdensità del filo e s sezione trasversa. La forza elettrostatica èF=lE essendol la carica per unità di lunghezza ed E il campo elettrico che agisce sul filo (campo generato dagli altri elettrodi). Se il filo è in una posizione di equilibrio elettrostatico, un piccolo spostamento da tale posizione genera una forza che agisce sul filo F=(V2/2)(dC/dx) con V = potenziale del filo e dC/dx = variazione della capacità per unità di lunghezza dovuta allo spostamento. Si può mostrare che Se Tè la tensione del filo (anodo lungo P e distante L dal catodo) la forza di richiamo per unità di lunghezza del filo nella direzione ┴ al filo (x) (x(y) è lo spostamento dall’equilibrio e y è la coordinata lungo il filo) è R=T(d2x/dy2). Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Forze gravitazionali ed elettrostatiche. Considerando tutte le forze alle quali il filo è sottoposto si ricava la seguente equazione per la condizione di equilibrio del filo: con a = raggio del filo e L = distanza dagli altri elettrodi. Se assumiamo che il filo sia stato incollato sui supporti nella sua posizione ideale, le condizioni al contorno di questa equazione sono x(0)=x(P)=0, essendo P la lunghezza del filo. Rivelatori di Particelle
sg Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Forza gravitazionale. Se vogliamo studiare solo l’effetto gravitazionale basta porre k=0. L’equazione diventa: T(d2x/dy2) = -rgs La sagitta è dunque proporzionale all’inverso della tensione. La tensione non può essere aumentata arbitrariamente onde evitare rotture o deformazioni anelastiche. La tensione massima Tc che può essere applicata ad un filo è proporzionale alla sua sezione. la sagitta minima di un filo di data lunghezza è dunque indipendente dalla sezione del filo. Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Tabella: tensione massima e sagitta per fili lunghi 1m Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Effetto delle forze elettrostatiche. L’ ultimo termine dell’equazione: puo’ essere modificato usando l’espressione: ovvero: Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Effetto delle forze elettrostatiche. La soluzione dell’equazione nel caso di forze elettrostatiche e gravitazionali è: e la sagitta del filo sotto l’effetto combinato delle forze gravitazionali ed elettrostatiche diventa: Rivelatori di Particelle
5 3 1 1 1.5 0.5 q2 Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Siccome T non può superare la tensione critica Tc per ottenere stabilità bisogna fare un compromesso fra la lunghezza del filo ed il guadagno . Le forze elettrostatiche amplificano la sagitta gravitazionale. Il fattore di amplificazione diverge per q p/2 e la posizione del filo non è più stabile. La condizione di stabilità si ha per: Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) È interessante risolvere l’equazione di stabilità ignorando il termine gravitazionale ed usando come condizioni al contorno x(0)=0 e x(P)=d. Ovvero caso di un errore di posizionamento del filo. la soluzione è: dè amplificato dalle forze elettrostatiche ed abbiamo una condizione di instabilità per q=p/2. Anche il piano catodico può presentare una sagitta a causa delle forze elettrostatiche variazione di guadagno. Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Teorema di Ramo e segnale sugli anodi vicini. Una camera proporzionale è costituita da tanti anodi vicini e non schermati sono accoppiati capacitivamente. Ci si attende quindi che il segnale (negativo) dovuto al moto degli ioni sia diffuso su tutti gli anodi vicini a quello interessato sembra impossibile una misura di posizione. Ma …. Teorema di Ramo La corrente Iiche scorre in un particolare elettrodo i sotto l’influenza di una carica q che si muove ad x1con una velocità vpuò essere calcolata dalla: doveEièil campo creato mettendo l’elettrodo i alla tensione Vi ed a massa tutti gli altri in assenza della carica q. Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Per il teorema di Ramo Ei ha direzione opposta per gli anodi vicini rispetto a quello considerato il segnale sugli anodi vicini èpositivo e, in gran parte, compensa il segnale negativo dovuto all’accoppiamento capacitivo. Il segnale sugli anodi vicini èpiccolo e di segno opposto Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Risoluzione in posizione. Le camere proporzionali sono generalmente usate per misure di posizione. Essendo proporzionali in linea di principio è possibile anche una misura di dE/dx, ma…. code alla Landau. La risoluzione in posizione è data da: s=d/(12)1/2 essendo d la distanza fra gli anodi. Per d di 1÷2 mm la risoluzione è 300÷600 mm quindi piuttosto limitata. Rivelatori di Particelle
Più di un piano anodico.Segnali spuri. Se solo 2 piani limitata a basse molteplicità. Meglio piani stereo (x,u,v) per eliminare i segnali spuri. y track Q Q B A P Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Lettura della seconda coordinata. • Divisione di carica Fili resistivi (Carbon,2k/m). Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) • Linee di ritardo (DELPHI Outer detector, OPAL vertex detector). Delle linee di ritardo esterne sono accoppiate capacitivamente al catodo o anodo della camera si induce un segnale su di esse e si misura una differenza di tempo. Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) • Strip Catodiche Divido il catodo in strisce sottili (ortogonali) al filo. La presenza di una carica q vicinissima ad un certo anodo induce una distribuzione di carica s sul catodo. (Si calcola col metodo delle cariche immagine –q simmetrica a q, creo un dipolo e ricavo s integrando). Si può calcolare che: essendo y la distanza lungo l’anodo, catodo ortogonale all’anodo ed L separazione anodo-catodo. Se il catodo è diviso in strisce si calcola y dal centro di gravità. Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) • 1 piano di fili + 2 piani catodici segmentati Analog readout of cathode planes. s 100 mm Rivelatori di Particelle
L d Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Clusters. Più di un filo può essere colpito perché: • la traccia può attraversare la camera ad un angolo • la presenza di raggi d energetici può confondere la situazione. Siccome la distanza delle coppie elettroni-ioni dagli anodi è diversa i segnali sui fili colpiti saranno distanziati in tempo a seconda del tempo di deriva degli elettroni. Il segnale che vogliamo tenere è quello che arriva prima. Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Per abolire i segnali ritardati in modo da limitarci a segnali da solo 1 o 2 fili (dipende dall’angolo della traccia e dalla sua posizione) si può: • Aggiustare il gate dell’elettronica di lettura in modo da tenere solo i segnali più rapidi. (In una camera tipica con L=8mm e d=2mm il tempo minimo del gate che permette di mantenere una buona efficienza della camera è ~30ns.) • Aggiungere dei gas elettronegativi. Elettroni prodotti più lontani vengono mangiati più facilmente non arrivano abbastanza vicino all’anodo per produrre una moltiplicazione a valanga si limita il numero dei fili colpiti. Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Efficienza delle MWPC. L’efficienza intrinseca di una MWPC dipende dal numero delle coppie ione-elettrone prodotte e raccolte. dipende dal dE/dx del gas, dalla larghezza della gap L, dalla pressione del gas, dalla quantità di atomi elettronegativi, dall’alta tensione applicata, dalla soglia del discriminatore, dalla larghezza del gate, da quanto si differenzia il segnale …. Nell’ipotesi che la camera sia stata progettata correttamente per quanto riguarda la scelta del gas e la larghezza della gap ciò che mi determina l’efficienza è l’alta tensione e l’elettronica di front-end (amplificatore e discriminatore). Tipicamente le camere hanno un’efficienza ~ 99%, con la giusta alta tensione (in plateau) e una soglia non troppo alta. Rivelatori di Particelle
Lezione 13Camere proporzionali (MWPC) Plateau di alta tensione. L’alta tensione si determina facendo una curva di efficienza. Scintillatore 1 trigger camera tripla Scintillatore 2 Tripla trigger L’alta tensione si mette 100 o 200V al di sopra del ginocchio. La soglia del discriminatore deve essere abbastanza bassa in modo da non tagliare i segnali, ma non troppo per ridurre il rumore. 100% V 4500 Rivelatori di Particelle
Lezione 13Regime saturato Regione di amplificazione saturata. Se si aggiungono piccole quantità di elementi elettronegativi quali freon (CF3Br) si possono raggiungere guadagni fino a 107 prima della scarica.(Salendo un po’ con la tensione). Questo comportamento fu osservato per la prima volta da Charpak e collaboratori utilizzando il cosiddetto gas magico argon-isobutano-freon nelle proporzioni 70:29.6:0.4. Il vantaggio di operare le camere in regime saturato consiste nella semplificazione dell’elettronica di lettura in quanto abbiamo un segnale più alto ed un range dinamico più basso ad esempio spesso non serve un amplificatore. D’altra parte in regime saturato si perde la proporzionalità con la carica rilasciata e quindi la possibilità di una misura di dE/dx. Camere operate in regime saturato sono utilizzate solo per misure di posizione. Rivelatori di Particelle
Conversione E basso G=1 { Amplif. 1 Griglie E alto G=103 Trasferimento E basso G=1 Amplif. 2 E alto G=103 Lezione 13Alcune Derivate dalle MWPC • Camere a valanga multiple (PPAC) Moltiplicazione via effetto Penning (A*BAB+e- e campo non troppo alto). Possibili applicazioni: raccolta del singolo foto-elettrone. G(totale)~106 Rivelatori di Particelle
Lezione 13Alcune Derivate dalle MWPC • Thin gap chambers (TGC) Funziona in regime saturato. L’ampiezza del segnale è limitata dalla resistività della grafite. (vedi il segnale indotto)(≈ 40KW/□). Notiamo che la resistenza di un quadrato di grafite non dipende dall’area del quadrato. Molto veloce (tempo di salita ~ 2ns); segnali ampi (G~106) Gas: CO2/n-pentane ( 50/50) Application: OPAL pole tip hadron calorimeter. G. Mikenberg, NIM A 265 (1988) 223 ATLAS muon endcap trigger, Y.Arai et al. NIM A 367 (1995) 398 Rivelatori di Particelle
Lezione 13Alcune Derivate dalle MWPC • Resistive plate chambers (RPC) Senza fili ! Gas: C2F4H2, (C2F5H) + few % isobutane (ATLAS, A. Di Ciaccio, NIM A 384 (1996) 222) Dispersione temporale 1..2 ns adatta per trigger Rate capability 1 kHz / cm2 Rivelatori di Particelle
Lezione 13Alcune Derivate dalle MWPC • Resistive plate chambers (RPC) a molte gap. Double and multigap geometries improve timing and efficiency Problem: Operation close to streamer mode. Rivelatori di Particelle