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Struttura e formazione delle parole

Struttura e formazione delle parole . La struttura delle parole:radice e desinenza. I nomi sono composti da parti che possiamo dividere e spiegare: La radice , che è la parte della parola che esprime il suo significato;

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Struttura e formazione delle parole

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Presentation Transcript


  1. Struttura e formazione delle parole

  2. La struttura delle parole:radice e desinenza I nomi sono composti da parti che possiamo dividere e spiegare: • La radice, che è la parte della parola che esprime il suo significato; • La desinenza, che è la parte della parola che indica le sue caratteristiche grammaticali (genere e numero). Ad esempio: RAGAZZ è la radice che ci fa capire di che cosa parliamo, mentre: I è la desinenza che indica che il nome RAGAZZO è singolare maschile. I nomi come questi (composti solo dalla radice e dalla desinenza) si chiamanonomi primitivi. Partendo da questi nomi fondamentali si sono formati tutti gli altri nomi. Ad esempio: PORT-IER-E radice+ suffisso+ desinenza. Sono nomi derivati, cioè nomi con prefissi e suffissi che li fanno diventare nomi nuovi con un altro significato. Il prefisso è un elemento che si mette prima della radice, il suffisso è un elemento che si mette dopo la radice.

  3. La formazione delle parole Le parole primitive costituiscono il nucleo originale della nostra lingua e sono il punto di partenza per la formazione di nuove parole. La formazione di nuove parole avviene in tre modi: • Per derivazione: le parole formate mediante derivazione si chiamano parole derivate che si ottengono mediante l'aggiunta di un affisso che può essere un suffisso o un prefisso; • Per composizione: le parole formate mediante composizione la congiunzione o la fusione di più parole si chiamano parole composte; • Per abbreviazione: le parole formate per abbreviazione si chiamano parole abbreviate.

  4. La formazione della parole per derivazione La derivazione mediante l'aggiunta di affissi (suffissi eprefissi) è il procedimento più diffuso e più produttivo per la formazione delle parole. • LA DERIVAZIONE MEDIANTE SUFFISSI La derivazione mediante suffissi consiste di ottenere una parola nuova mediante l'aggiunta di elementi modificanti (suffissi) alla fine della radice di un'altra parola. Ad esempio:BELL-O BELL-=radice EZZ-=suffisso A-=desinenza BELLEZZA La derivazione mediante suffissi dà origine a una nuova parola che ha significato diverso dalla parole-base, anche se continua ad appartenere alla stessa famiglia di parole. La derivazione mediante questi elementi riguarda anche nomi, aggettivi e verbi e produce sia parole che appartengono alla stessa categoria delle parole di partenza che a categorie diverse. Così da un nome si possono ottenere sia un altro significato diverso, sia un aggettivo .

  5. PAROLE CHE MODIFICANO LA FORMA DAVANTI AL SUFFISSO Il passaggio dalla parola-base a quella derivata per suffissione comporta la modifica della parola. Ciò succede perché la parola derivata si forma su una radice diversa da quella usuale della parola. In altri casi, la differenza è dovuta al gioo del dittongo mobile o all'alterazione tra il suono dolce e duro di C e G. la necessità di conservare il suono dolce o duro porta all'inserimento di una I o di una H tra radice e suffisso. Spesso, la differenza di forma tra una parola-base e il suo derivato è costruito per via dotta dalla corrispondente voce latina; ad esempio MAGISTRALE che è costruito sul latino MAGISTRUM e non su MAESTRO. • DERIVAZIONE SENZA SUFFISSO O A “SUFFISSO ZERO” Alcuni nomi derivano da verbi senza l'ausilio di alcun prefisso (deverbali a “suffisso zero”), attraverso la semplice sostituzione della desinenza dell'infinito con la desinenza -O (-A per il femminile): ad esempio, DOMANDARE=DOMANDA • DERIVAZIONE MEDIANTE SUFFISSI:L'ALTERAZIONE Tra i suffissi c'è ne sono alcuni che non modificano del tutto il significato delle parole a cui si aggiungono ma si limitano ad alterarlo lievemente portandolo a esprimere particolari sfumature in ordine alla dimensione o alle sue caratteristiche. LIBRO LIBR-ICCIN-O LIBR-ETT-O LIBR-ON-E LIBR-ACCI-O (un libro piccolo e grazioso) (un piccolo libro) (un libro grande e pesante) (un libro brutto o immorale)

  6. FORMAZIONE E SIGNIFICATO DELLE PAROLE I suffissi di questo tipo sono detti alterativi e le parole che formano si chiamano parole alterate. A seconda della sfumatura di significato che esprimono, i suffissi relativi e le parole che formano sono di quattro tipi: • DIMINUTIVI= cioè quelli quelli che comportano l'idea di piccolezza. Ad esempio: GATT-IN-O • VEZZEGGIATIVI= cioè quelli che attribuiscono un tono affettuoso alla parola-base. Ad esempio: GATT-UCCI-O • ACCRESCITIVI= cioè quelli che comportano l'idea di grandezza. Ad esempio: GATT-ON-E • PEGGIORATIVI O DISPREGIATIVI= cioè quelli che danno alla parola un senso negativo è dispregiativo, senza sfumature affettuose. Ad esempio: GATT-ACCI-O L'ALTERAZIONE PUO' MODOFICARE IL GENERE. A volte, l'alterazione muta il genere della parola-base. Ad esempio: LA TIGRE= IL TIGROTTO GLI ALTERATI DIVENTATI INDIPENDENTI. Molti nomi alterati hanno assunto, con l'uso un significato proprio, staccandosi del tutto dal nome originario. Ad esempio: ROSSO= ROSSETTO I FALSI ALTERATI. Alcuni nomi presentano terminazioni uguali a quelle dei nomi alterati, ma non lo sono affatto. Infatti le loro sillabe finali fanno parte della radice della parola. Come per esempio le parole BOTTONE e BOTTINO non hanno niente a che fare con la botte. Questi nomi sono falsi alterati.

  7. LA DERIVAZIONE MEDIANTE PREFISSI La derivazione mediante prefissi (o prefissazione) consente di ottenere una nuova parola premettendo alla radice di un'altra parola particolari elementi detti prefissi che modificano il significato. Ad esempio: NONN-A BIS-=prefisso-NONN-=radice -A=desinenza BISNONNA Per lo più la prefissazione non comporta il passaggio della parola derivata da una categoria grammaticale a un'altra. La prefissazione produce parole nuove che hanno un significato diverso da quella della parola-base, ma strettamente legato a esso con una precisa relazione semantica: LEGGIBILE=ILLEGIBILE • IL SIGNIFICATO DEI PREFISSI I prefissi sono molto numerosi e ognuno di essi è portatore di un significato particolare. • I prefissi a-,in-,dis- e s- rovesciano il significato della parola-base perché hanno valore negativo: IRRESPONSABILE. • I prefissi ultra-, iper- e extra- amplificano il significato della parola-base perché hanno un valore intensivo: ULTRA-SOTTILE. • I prefissi ipo- e sub-, che significano “sotto”, attenuano il significato della parola-base perché indicano una quantità inferiore al normale oppure limitano in senso spaziale o gerarchico: SUB-ACQUEO.

  8. PREFISSI CON PIU' SIGNIFICATI Alcuni prefissi, pur avendo una forma identica,hanno origini e significati diversi. Ad esempio: • Il prefisso in- indica negazione, quando deriva dal prefisso in-, come nella parola IN-CAPACE,oppure introduzione,quando deriva dalla preposizione latina in-, come nella parola IM-METTERE. • Il prefisso a- indica negazione o mancanza quando deriva dal prefisso greco a-, come nella parola AN-ALFABETA, oppure avvicinamento e aggiunta quando deriva dalla preposizione latina ad-, come nella parola AC-CORRERE. • Il prefisso anti- significa “contro” quando deriva dal greco anti-, come nella parola ANTI-ECONOMICO, oppure “prima di” quando deriva dal latino ante-, come nella parola ANTE-FATTO. • Il prefisso bis- significa “due volte” quando deriva dal numeratore latino bis-, come nella parola BIS-NONNO, oppure ha significato peggiorativo quando deriva dal latino bis-, come nella parola BIS-TRATTARE. • ALTRI PREFISSI: SUPER, EXTRA E NON Nel linguaggio di livello familiare, alcuni prefissi vengono sempre più usati. Così, da parole come superuomo si è staccato il prefisso super- che viene utilizzato come aggettivo con il significato di “bellissimo,eccezionale”. Allo stesso modo, da parole come extravergine si è staccato il prefisso extra- che viene usato come aggettivo con il significato di “molto fine, pregiato”. Valore di prefisso negativo ha assunto in epoca recente l'avverbio “non” che si è rilevato molto produttivo con nomi e aggettivi. In altri casi, i due elementi sono scritti distaccati: non violento.

  9. LA DERIVAZIONE MEDIANTE PREFISSI E SUFFISSI CONTEMPORANEAMENTE La derivazione mediante suffissi e prefissi contemporaneamente consiste nel porre un elemento modificante sia prima (prefisso) che dopo (suffisso) la radice di una parola. Ad esempio: PUDOR-E S-=prefisso PUDOR-=radice AT-=suffisso -O=desinenza SPUDORATO I derivati mediante la suffissione contemporanea di un suffisso e di un prefisso sono detti parasintetici. Questi sono nomi, aggettivi, ma soprattutto verbi che costituiscono un settore del lessico in espansione, essi appartengono alla prima e alla terza coniugazione e derivano da nomi e aggettivi (AD-DOLC-IRE, DI-ROTT-ARE, ecc).

  10. LA FORMAZIONE DELLE PAROLE PER COMPOSIZIONE La composizione è un procedimento che consiste nell'unire due o più parole già esistenti a formare une nuove che si chiama composta. Ad esempio: CAPO+SQUADRA=CAPOSQUADRA LAVA+PIATTI=LAVAPIATTI Grazie alla composizione di queste parole si ha un arricchimento del nostro lessico. A seconda delle varie relazioni che si creano fra le parole che entrano in composizione abbiamo parole composte che si distinguono in: • Parole composte propriamente dette; • Parole composte con prefissoidi e suffissoidi; • Conglomerati; • “Parole-frase”; • Unità lessicali. Secondo alcuni linguisti i conglomerati,”le parole-frase”, e le unità lessicali rientrano tutte nella categoria delle polirematiche (nella quale rientrano anche espressioni vedeva rosso, rendesti conto,ecc.., le locuzioni preposizionali, congiuntive ed avverbiali), Secondo altri linguisti di questa categoria fanno solo parte le unità lessicali.

  11. LE PAROLE COMPOSTE Le parole composte sono parole che nascono dall'unione di due o più parole della lingua italiana che hanno una loro esistenza autonoma ma che si uniscono a formare una nuova parola dotata di un proprio significato. Ad esempio: ARCOBALENO, CASSAFORTE, SOPRANNOME • L'unione può avvenire tra parole appartenenti a tutte le categorie grammaticali: • NOME+NOME=PESCECANE • NOME+AGGETTIVO=CASSAFORTE • AGGETTIVO+NOME=ASPIRAPOLVERE • VERSO+AVVERBIO=POSAPIANO • PREPOSIZIONE+NOME=SOPRANNOME • AVVERBIO+VERBO=BENESTARE • AGGETTIVO+AGGETTIVO=SACROSANTO • AVVERBIO+AGGETTIVO=SEMPREVERDE • NOME+VERBO=CAPOVOLGERE PAROLE COMPOSTE PREFISSOIDI SUFFISSOIDI

  12. AEREO- (dal greco aec “ARIA”)=aria: aerometro; • ANTROPO- (dal greco anthropos “UOMO”)=uomo: antropologia; • AUTO- (dal greco autos “SE STESSO”)=uomo: antropologia, antropologo; • BIO- (dal greco bios “VITA”)=vita: biologo,biosfera; • DEMO- (dal greco demos “POPOLO”)=del popolo: democrazia, demoscopia; • GEO- (dal greco ge “TERRA”)=terra: geografia, geometria; • MULTI- (dal latino multus “MOLTO”)=di molti: multiforme multicolore; • POLI- (dal greco”MOLTI”)= di molti: polifonia, polisillaba; • TELE- (dal greco tele “LONTANO”)=da lontano: telefono, televisione.

  13. -ALGIA (dal greco algos “DOLORE”)=dolore: neuralgia; • -ANTROPO (dal greco anthropos “UOMO”)=uomo: filantropo; • -COLTURA (dal greco altura “COLTIVAZIONE, EDUCAZIONE”): agricoltura, pericoltura; • -CRAZIA (dal greco kratia “POTERE”)=potere: democrazia; • -FAGO ( dal greco phagein “MANGIARE”)=che mangia: antropofago, esofago; • -GRAFIA (dal greco graphia “SCRITTURA, DESCRIZIONE”)=descrizione: geografia; • -IATRA (dal greco iatros “MEDICO”)=medico: odontoiatra; • -LOGO (dal greco logos “PAROLA”)=studio: archeologo.

  14. La formazione di parole mediante questi elementi è una formazione di tipo dotto. Essa è propria dei linguaggi specialistici delle scienza e delle tecniche, ma molte delle parole così formate sono poi entrate anche nella lingua comune. Questo tipo di formazione può avvenire in due modi: • Attraverso la combinazione di un prefissoide e un suffissoide omogenei, cioè derivati da parole della stessa lingua. Ad esempio parole come GEOGRAFIA formata da GEO (dal greco ge “terra”) e GRAFIA (dal greco graphia “descrizione”). • Attraverso la combinazione di un prefissoide o di un suffissoide con un elemento appartenente ad una lingua diversa da quella del prefissoide o del suffissoide. Ad esempio parole come TELEVISIONE formata da TELE (dal greco tele “lontano”) e VISIONE (dal greco video “vedo” o addirittura dall'italiano “visione”). • I FALSI PREFISSOIDI Alcune parole sembrano formate con un prefissoide, ma in realtà sono parole le cui sillabe iniziali sono parte integrante del morfema lessicale o radice della parola. Parole come DEMOCRAZIA e DEMAGOGIA. Per non sbagliare, se si hanno dei dubbi, basta controllare sul dizionario, che , oltre al significato esatto della parola, reca anche la sua etimologia.

  15. I PREFISSOIDI AUTO- E FOTO- Talvolta i prefissoidi perdono il loro significato originario e ne assumono uno nuovo, dedotto da quello di una parola di cui costituiscono l'elemento iniziale o finale. Il prefissoide AUTO- originariamente significa “se stesso, di se stesso, da se” e, come tale, ha formato parole del tipo AUTOBIOGRAFIA, AUTOGRAFO ecc... Poi, la grande fortuna di una parola composta con AUTO- (=che si muove da se) ha portato al distacco del prefissoide AUTO- da AUTOMOBILE e al suo uso come prefissoide non più con il significato di “di se stesso” , ma con quello nuovo di “relativo all'automobile”. Sono nate parole come AUTOAMBULANZA. Alla stesso modo, il prefissoide FOTO-, che originariamente significa “luce”, ha dato luogo, staccandosi da FOTOGRAFIA, al prefissoide FOTO. Che non significa più “luce”, ma è una semplice abbreviazione di fotografia che significa “relativo alla fotografia” e come tale ha formato nuove parole come FOTOAMATORE, FOTOROMANZO ed altri. • I CONGLOMERATI I conglomerati sono gruppi di parole costituite da forme verbali o contenenti una forma verbale che si sono saldate in unità a costituire i nomi. Ad esempio: SALISCENDI Alcuni conglomerati possono essere scritti sia separando le varie parole che li compongono sia congiungendole l'una all'altra. Ad esempio UN NON SO CHE/UN NONSOCHE In altri casi, invece, i conglomerati si presentano solo in grafia staccate.

  16. LE “PAROLE-FRASE” Le “parole-frase” sono espressioni che nascono dalla giustapposizione di nomi comuni che coesistono uno accanto all'altro senza fondersi a dar vita, come nei nomi composti, a un unico nome. Ad esempio:GUERRA LAMPO, BUONO SCONTO, DONNA CANNONE, PAROLA CHIAVE • FORMAZIONE E SIGNIFICATO DELLE PAROLE Le “parole-frase” sono così chiamate, in quanto riassumono in sé un'intera frase. Ad esempio:CANE POLIZIOTTO= ”un cane addestrato per aiutare i reparti di polizia nella ricerca di malfattori”. Per quanto riguarda la grafia, i due nomi che compongono le parole-frase vengono scritte staccate l'uno dall'altro, collegati o meno da una lineetta:GUERRA LAMPO oppure GUERRA-LAMPO. Se le parole sono usate al plurale, modificano di solito solo il primo elemento. Ad esempio: CANE POLIZIOTTO/CANI POLIZIOTTO. • LE PAROLE MACEDONIA Le “parole macedonia” sono parole nate dalla fusione di “pari di parole” in una sola. Ad esempio: FANTA(SIA)+SCIENZA=FANTASCIENZA • LE UNITA' LESSICALI Le unità lessicali sono un insieme di parole che indicano una cosa sola. Ad esempio:OCCHIALI DA SOLE Esse non solo sono parole composte, perché le parole che le formano sono separati gli uni dagli altri, ma costituiscono dei blocchi semantici compatti:solo insieme portano al significato dell'oggetto a cui si riferiscono.

  17. LA FORMAZIONE DELLE PAROLE PER ABBREVIAZIONE ABBREVIAZIONE:formare parole nuove attraverso la riduzione di parole già esistenti. Ad esempio:AUTOMOBILE=AUTO, CINEMATOGRAFO=CINEMA Parole nate per abbreviazione sono per esempio quelle parole trasformate in sigle o acronimi. Ad esempio: COMITATO OLIMPICO NAZIONALE ITALIANO=C.O.N.I.=CONI; TOMOGRAFIA ASSIALE LAMPOTERIZZATA=T.A.C.=TAC Quando il processo è stato totalmente assimilato dalla lingua in uso, ci si dimentica che quei nomi erano prima sigle. Ad esempio: RAI=RADIO AUDIZIONI ITALIANE; FIAT=FABBRICA ITALIANA AUTOMOBILI TORINO

  18. LE FAMIGLIE DI PAROLE Le parole che nascono dalle medesima radice(=morfema lessicale) mediante processi di: COMPOSIZIONE DERIVAZIONE ALTERAZIONE ABBREVIAZIONE FAMIGLIA LESSICALE Cartellinare Cartellonista Cartina Cartellino Cartellone Carteggio Cartello Carteggiare Cartolinesco Cartonato Cartolina Carta Cartonare Cartonificio Cartaceo Cartaio Cartone Incartonare Incartonatura Cartoccio Incartocciare Scartocciare

  19. E ora divertiamoci con le parole…Caccia all’intruso1 - Cavaliere, libretto, scarpa, immaginario, sonorizzare2 - Infelice, precotto, revisione, decotto, dente, scotto3 - Cartiera, cartolaio, carteggio, incartamento, cartolina4 – Saliscendi, rossonero, caposquadra, sempreverde5 – Macchinetta, mazzolino, robaccia, visone, stradettaSoluzioni1 - Scarpa: parola primitiva2 – Dente: parola primitiva, tutte le altre sono formate da prefissi3 – Incartamento: parola derivata con prefisso4 – Sempreverde: parola composta da due elementi grammaticali diversi5 – Visone: falso alterato

  20. Realizzato da: CRISTINA DI SANO CHIARA DI TONTO GIORGIA DE LELLIS MARCOTULLIO GIADA LUCA NORSCIA ROBERTA PRODIGO

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