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Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale Corso di Laurea Magistrale in Management a.a. 2014/2015. Marketing avanzato Prof. Marcello Sansone. Informazioni. Orario Corso: Mercoledì e Giovedì , ore15-17 Modalità d’esame: Prova orale
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Università degli studi di Cassino e del Lazio MeridionaleCorso di Laurea Magistrale in Managementa.a. 2014/2015 Marketing avanzato Prof. Marcello Sansone
Informazioni Orario Corso: Mercoledì e Giovedì , ore15-17 Modalità d’esame: Prova orale Ricevimento:Mercoledì e Giovedì ore 17 aula 6.02 Contatti: m.sansone@unicas.it
Moduli • Dal marketing convenzionale al marketing relazionale : Letture consigliate 1. Sansone “Nuovi ambiti di ricerca nei moderni sistemi di scambio: focus sul marketing esperienziale” V CONGRESSO INTERNAZIONALE ITALIA – FRANCIA «LE TENDENZE DEL MARKETING» - 2006 2. Costabile “ Il Capitale Relazionale” CAPP. 2-3-4 3. BottinelliLa nascita e lo sviluppo del marketing relazionale 2004 • Brand management : il ruolo della marca nella prospettiva del valore semiotico nella comunicazione del valore Ferrero G. (a cura di) “Marketing e creazione del valore” CAPP. 3-4-5 Bertoli-Busacca: Co-Branding e valore della marca 2004
Moduli • Retail marketing (leve e evoluzione delle competenze di marketing dei retailer; le sfumature concettuali tra marca industriale e commerciale nella percezione di valore dei customer) Sansone: “Lo storebrand come driver strategico del processo di differenziazione e posizionamento competitivo delle insegne: indirizzi evolutivi e competenze di marketing dei retailer “ 2014 Martinelli,luceri,Latusi “ Innovare l’offerta estendendo il retailbrand: il ruolo della fedeltà e della sensibilità a prezzo e promozione” Pastore, Cecconi, FornariLe strategie di sviluppo e di gestione delle marche commerciali • Il marketing dei servizi (Culturale, Turistico) Bonetti E. L’integrazione tra marketing turistico e marketing territoriale come leva per lo sviluppo economico dei sistemi d’area , 2011
Moduli • Place marketing Sansone :Place Management – Città territori Marketing , CAPP. 1-2-3 • ICT e Marketing Sansone, Moretta Tartaglione, Bruni : How Do Companies Achieve Their Marketing Goals With Social Networks? • Marketing non convenzionale (Viral marketing, Guerrilla marketing) Bof “Marketing non convenzionale:una realtà in continua evoluzione” 2010
Marketing relazionale: le prestazioni potenziali • Aumento della penetrazione sui clienti attuali sia con prodotti esistenti che con nuovi prodotti personalizzati grazie alla maggiore conoscenza: performance di vendita superiori • Minori costi di servizio grazie ad apprendimento e adattamento, minori costi di controllo grazie a fiducia: costi logistici minori • Clienti meno sensibili al prezzo grazie a personalizzazione dell’offerta e costi di spostamento: maggior premium price • Maggiore redditività
Affermazione e sviluppo del marketing relazionale • Il sistema di scambio può essere definito come un insieme di: • Attori sociali (venditori, distributori, consumatori…); • Relazioni tra tali attori sociali; • Fattori che influenzano tali relazioni (attrattività, similarità attitudinale, prestigio, stima, potere, norme sociali, fonti alternative, situazioni contingenti)
Delimitare il campo di indagine • Il marketing relazionale scaturisce da diversi filoni di ricerca • Gli ambiti relazionali sono molteplici (clienti-fornitori, all’interno della stessa impresa, con altri interlocutori esterni) • L’osservazione può essere sulla singola relazione o sul sistema complessivo (network) • Relazione tra imprese e tra membri delle imprese
Affermazione e sviluppo del marketing relazionale: il contributo della RBV e dello strategic management • La generazione del valore e il vantaggio competitivo delle imprese non sono contenibili all’interno delle singole imprese • Il ricorso a partnership consente: • Visione allargata dei processi • Accesso a fonti di apprendimento • Variabilizzazione dei costi • Velocità
Affermazione e sviluppo del marketing relazionale: il contributo della RBV e dello strategic management (2) • Nello scenario competitivo attuale gli indicatori di perfomance tradizionali ( quota di mercato e margine) sono poco efficaci e transitori e serve concentrarsi si indicatori più relazionali quali • customer satisfaction, • loylaty, • retention
Affermazione e sviluppo del marketing relazionale: il contributo della RBV e dello strategic management (3)
Affermazione e sviluppo del marketing relazionale: il contributo degli studi sulla fedeltà di acquisto (1) • I rapporti tra fornitori e clienti si sviluppano nel corso del tempo • L’evoluzione di tali rapporti avviene seguendo un ciclo di vita che si articola in vari stadi • Le variabili che influenzano la durata delle relazioni sono: commitment, fiducia, cooperazione, condivisione di obiettivi, potere/dipendenza, soddisfazione, alternative, adattamento, investimenti idiosincratici, condivisione di tecnologie, legami sociali
Ricerca e selezione del partner Definizione degli obiettivi Definizione dei confini Creazione di valore Mantenimento della relazione Reputazione, conoscenza personale del partner, test di soddisfazione, alternative esistenti, potere/dipendenza, condivisione obiettivi Fiducia, conoscenza personale, condivisione obiettivi, gestione conflitti e comunicazione, soddisfazione, potere/dipendenza, alternative Investimenti idiosincratici, condivisione tecnologica, adattamenti reciproci Potere/dipendenza, copperazione, commitment, investimenti idisincratici, adattamenti reciproci Accrescimento di fiducia e commitment Affermazione e sviluppo del marketing relazionale: il contributo degli studi sulla fedeltà di acquisto (2)
Affermazione e sviluppo del marketing relazionale: il contributo dell’Interaction Approach (1) AMBIENTE Dinamismo, struttura, internazionalizzazione, sistema sociale ATMOSFERA Potere/dipendenza, cooperazione, fiducia, coinvolgimento, vicinanza SCAMBI Prodotto Informazione Finanziario Sociale Organizzazione: Tecnologia, struttura, organizzazione Breve periodo Episodi Di scambio Organizzazione Individui Individui: Aspettative, esperienze Istituzionalizzazione adattamento Lungo periodo Relazione
Affermazione e sviluppo del marketing relazionale: il contributo dell’InteractionApproach (2) • Il ruolo dei contatti tra gli individui • Scambio di informazioni soft • Sostengono negoziazioni e persuasioni • Alimentano adattamenti • Agganci nei momenti di crisi • Hanno basi extra-lavorative • Promuovono gli individui nella propria organizzazione
Affermazione e sviluppo del marketing relazionale: il contributo del Service Marketing (1) • La natura del servizio è in sé relazionale perché impone un contatto diretto e interattivo tra impresa e singolo cliente mediato dal personale di contatto • L’approccio relazionale diminuisce il rischio percepito nel caso di servizi importanti, facilita la conoscenza e la personalizzazione • L’approccio relazionale col mercato richiede la gestione anche delle relazioni interne, specie col personale di contatto
Affermazione e sviluppo del marketing relazionale: il contributo del Service Marketing (2) Il marketing interno • Si concentra sulle relazioni fra impresa e personale • È alla base del successo nelle relazioni esterne dato il ruolo del personale di contatto nelle interazioni dirette coi clienti • Il personale di contatto deve essere motivato e orientato al cliente • Per assicurare il coinvolgimento del personale di contatto occorre considerarlo come un cliente interno la cui soddisfazione è presupposto per quella dei clienti esterni
Affermazione e sviluppo del marketing relazionale: il contributo delle tecnologie della comunicazione • Le nuove tecnologie informatiche consentono una migliore gestione personalizzata delle relazioni coi clienti attraverso • Creazione di database clienti che permetto di definire con precisione il loro profilo e le loro preferenze • Comunicazione one to one • Personalizzazione dell’offerta tramite processi produttivi basati su sistemi CAD-CAM G. Nardin
Affermazione e sviluppo del marketing relazionale: i caratteri distintivi • Marketing tradizionale (transazionale): scambi discreti, isolati, il cliente è destinatario passivo del marketing mix, obiettivo è attrarre clienti, focalizzandosi sulle prestazioni del prodotto e sulla forza della marca; la comunicazione è unidirezionale, rivolta all’insieme dei componenti il mercato • Marketing relazionale: scambi continui non solo commerciali, entrambe le parti sono attive e legate da fiducia, commitment e cooperazione, allo scopo di integrare risorse e competenze per sostenere il reciproco vantaggio competitivo; è richiesto uno scambio complesso che si basa su legami e interazioni personali e su una comunicazione interattiva
Marketing relazionale: le prestazioni potenziali • Aumento della penetrazione sui clienti attuali sia con prodotti esistenti che con nuovi prodotti personalizzati grazie alla maggiore conoscenza: performance di vendita superiori • Minori costi di servizio grazie ad apprendimento e adattamento, minori costi di controllo grazie a fiducia: costi logistici minori • Clienti meno sensibili al prezzo grazie a personalizzazione dell’offerta e costi di spostamento: maggior premium price • Maggiore redditività
Marketing relazionale: i costi potenziali • Rinuncia a nuove relazioni potenzialmente più profittevoli per l’eccessiva focalizzazione sui clienti attuali • Innalzamento costi di spostamento (adattamento procedure, routine, investimenti ad hoc) • Innalzamento costi di prestazione personalizzata • Potere del cliente per eccessiva dipendenza del fornitore (e viceversa) • Eccessiva prestazione per clienti poco remunerativi
Il Marketing relazionale • Riflette caratteristiche peculiari dei prodotti • Riflette esigenze e preferenze dei clienti • E’ una scelta strategica finalizzata alla determinazione di barriere competitive e all’accumulo di risorse rare
I fattori che influenzano il ricorso al marketing relazionale • Differenziale di potere/dipendenza che consente spazi di influenza • Percezione di reciprocità di obiettivi e intenti • Ricerca di stabilizzazione dell’ambiente, resistenza al cambiamento (avversione al rischio, dissonanza cognitiva, bisogno di semplificare il processo decisionale, logica soddisfacentista) • Condizioni specifiche di efficienza o di spazi di differenziazione percepiti utili dal cliente • Ricerca di reputazione • Coinvolgimento • Difficoltà di valutare i contenuti della prestazione ricercata • Disponibilità del cliente a pagare un premium price per soddisfare esigenze di personalizzazione dell’offerta (assistenza, consegne, prodotto, formazione, aggiornamento tecnologico) • Alta intensità di acquisto che aumenta la frequenza di contatti sociali tra il personale di frontiera
La finalità strategica delle relazioni fornitore-cliente Obiettivo del marketing relazionale è aumentare il vantaggio competitivo dell’impresa attraverso la messa a punto di un’offerta distintiva che ha valore per il cliente. Ciò richiede una forte spinta a cooperare che si fonda sulla presenza di commitment e fiducia, i quali alimentano la comunicazione e lo scambio di competenze, generando apprendimento (nuova conoscenza) locale ma trasferibile e adattamenti reciproci. Tutti questi processi si realizzano solo in un rapporto di lungo termine nel quale la percezione di ogni singolo episodio è influenzata dalla storia della relazione e dalle aspettative che si sono formate tra le parti
La dinamica delle relazioni commitment Fiducia: l’esperienza accumulata rende prevedibile il partner e il legame sociale formato dall’azione comune orienta il comportamento in senso benevolo Orientamento di lungo periodo: ogni episodio è letto sulla base delle esperienze fatte e alimenta le aspettative delle parti comunicazione apprendimento adattamento
Durata delle relazioni e fiducia • Le prove di affidabilità esibite nelle prime interazioni fondano le aspettative future • L’ambito di azione comune tende a dilatarsi e aumenta la conoscenza reciproca • La maggior conoscenza favorisce l’allineamento di obiettivi e condotte che alimenta nuova fiducia
Fiducia e commitment • Una relazione con un dato partner è talmente importante da giustificare ogni sforzo per conservarla • Disponibilità a compiere sacrifici nel breve periodo per salvaguardare la relazione, confidare sulla sua durata • Aumentare il legame con un dato partner a scapito di atri • “una volta che la fiducia è acquisita le imprese imparano che sforzi congiunti e coordinati permettono obiettivi impossibili da raggiungere individualmente”
Fiducia e comunicazione • Maggiore il grado di fiducia tra le parti maggiore il grado di apertura comunicativa, cioè di disponibilità a scambiarsi tempestivamente ed esaustivamente informazioni rilevanti che possono richiede trasferimenti di conoscenze rare o di informazioni sui propri obiettivi, programmi, piani di azione
Fiducia e apprendimento • L’apertura comunicativa sostenuta dalla fiducia è alla base dell’apprendimento sulla cultura aziendale, le strategie, le risorse del partner • Aumenta la conoscenza interpersonale sostenuta dalla fiducia, generando un maggior grado di familiarità, coesione, conoscenza su ruoli reciproci • La conoscenza accumulata sul partner, per quanto specifica, rielaborata consente di essere applicata anche ad altre relazioni
Fiducia e adattamento • Rimuovere ostacoli e difficoltà di cooperazione efficiente • Ricercare modalità operative più funzionali per aumentare il valore della prestazione • Investimenti ad hoc per fronteggiare mutamenti nel contesto operativo del partner e aumentarne la competitività • Solo l’aspettativa del lungo termine e la fiducia che il partner saprà ricompensare lo sforzo giustifica il processo di adattamento
Interazione tra relazioni interne ed esterne • Fiducia, commitment, comunicazione, adattamento, apprendimento, sono processi generati e gestiti da addetti delle imprese interagenti • La capacità di preservare nel tempo la relazione (customer retention) si fonda spesso sulla permanenza di legami interpersonali e richiede pertanto una politica di Employee Retention • Il marketing interno e la gestione del personale di vendita da parte del sale manager devono assicurare la permanenza del personale di frontiera che cura relazioni strategiche per l’impresa • La gestione del personale richiede una politica articolata ( formazione, motivazione, organizzazione) e non solo incentivi economici facilmente imitabili e deve consentire una effettiva cultura di orientamento al cliente
DIFFERENZE TRANSAZIONI / RELAZIONI Transazioni Rapporto impersonale Scambi strumentali Flussi inf.: semplici, sequenziali Contratti espliciti Vantaggi immediati Risultato (merce / denaro) Pol. per attrarre il consumatore Competizione Distribuzione del valore Un soggetto attivo Indipendenza Relazioni Rapporto diretto, personalizzato Scambi anche sociali (fiducia) Flussi inf.: complessi, diversificati, interattivi Importante componente implicita Potenziali vantaggi di medio termine Processo Pol. per sviluppare il rapporto Cooperazione Produzione congiunta del valore Entrambi soggetti attivi (potere bilanciato) Interdipendenza e legami
Le relazioni possono assumere gradi di intensità vari. Ad es.: • solo la comunicazione • anche i servizi e le condizioni di vendita • l’adattamento del prodotto la personalizzazione del rapporto può riguardare: • solo scambi di informazioni per: • adattare offerta a domanda del singolo aiutare il cliente a scegliere tra molteplici alternative offerte • coinvolgimento emotivo del consumatore • rapporto di partnership, valorizzando le reciproche conoscenze per la progettazione del prodotto/servizio e comportare flussi informativi e gradi di coinvolgimento differenti:
LE ORIGINI q I primi studi sul marketing relazionale risalgono alla seconda metà degli anni ' 70 e sono riferiti al settore dei beni industriali q negli anni '80 si registra un forte sviluppo del marketing relazionale applicato ai servizi q negli anni '90 forte diffusione delle applicazioni ai beni di consumo
Anche Kotler (1992) afferma: “Le imprese devono spostare la loro attenzione da obiettivi a breve termine, incentrati sulle transazioni, a obiettivi rivolti alla costruzione di relazioni a lungo termine con i clienti” La tendenza investe sia i rapporti con i consumatori che con i fornitori e gli intermediari commerciali. I due aspetti sono fortemente connessi.
LE DETERMINANTI 1. I MUTAMENTI NELLA DOMANDA Tendenze diversificate: richiesta di personalizzazione ma disorientamento nella scelta tra molte alternative e banalizzazione di alcuni acquisti. Cresce la varietà e la variabilità Cresce la capacità di valutare il valore - attenzione alla qualità ed ai servizi connessi - banalizzazione di alcuni acquisti Cresce l’attenzione verso le condizioni di offerta - ricerca migliori modalità e condizioni di offerta - potere crescente della distribuzione nell’orientare gli acquisti
2. LO SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE FLESSIBILI • possibilità di ampliare varietà e variabilità della produzione • possibilità di ampi data base e di comunicazione a distanza • 3. IL SUPERAMENTO DEL MODELLO D’IMPRESA FORDISTA • focalizzazione su risorse chiave e sviluppo di network
GLI OBIETTIVI 1. Sfruttare le nuove opportunità offerte dalla tecnologia 2. Offrire maggiore valore - più approfondita conoscenza aspettative - mobilitazione di nuove risorse 3. Creare nuove basi per la fedeltà alla marca
MARKETING RELAZIONALE E BENI DI CONSUMO Riferito ai beni di consumo il termine “marketing relazionale”: presenta una elevata ambiguità perché è usato con vari significati per approcci diversi. Problema specifico: la numerosità e varietà dei rapporti da gestire Necessità di conciliare standardizzazione e personalizzazione
GLI APPROCCI Caratteristiche relazioni Personalizzazione rapporto + Ottica di lungo termine + Collaborazione Approcci al marketing relaz. Data base marketing Customer retention Partnership
MARKETING RELAZIONALE COME DATA BASE Il DBM è un approccio alla comunicazione di marketing, che usa media di comunicazione indirizzabili individualmente Elementi chiave: - data base dei clienti - comunicazioni personalizzate - misurazione risultati
FOCUS: personalizzazione della comunicazione • OBIETTIVI: • ottenere informazioni per strategie di marketing più mirate • accrescere efficacia della comunicazione (stimolare domanda) • ottenere coinvolgimento emotivo del cliente • (canale diretto di distribuzione) • INTENSITA’ DELLA RELAZIONE: bassa (ma variabile) • Infatti: • rapporto diretto: - personalizzazione solo della comunicazione • - flussi inf. semplici e bassa interattività • ottica temporale: gli obiettivi di breve termine prevalgono su quelli di lungo • cooperazione: - partecipazione attiva del cliente molto limitata • - legami molto flebili (solo psicologici)
INNOVATIVITA’ RISPETTO AL PARADIGMA DOMINANTE Molto bassa Innovazione limitata alle politiche di comunicazione Rapporto ancora incentrato sulla gestione delle singole transazioni Personalizzazione, interattività, legami, coinvolgimento: molto limitati o nulli Tuttavia: - efficace - con potenzialità importanti per le informazioni che consente di acquisire sui clienti IMPROPRIO PARLARE DI MARKETING RELAZIONALE
GLI APPROCCI Marketing relazionale come customer retention Strategia: instaurare con i clienti relazioni di lunga durata, mediante politiche volte ad accrescerne la fedeltà • Implicazioni operative: • marketing information: - creazione data base con storia relazione; • - sistemi misurazione reddittività e fedeltà clienti
IL CUSTOMER INFORMATION FILE (CIF) I CONTENUTI Indicatori: descrittivi, comportamentali, predittivi Basati su: fatti, giudizi, notizie esterne Originati da: fonti esterne ed interne (tutte le funzioni devono contribuire) Informazioni tipo: - anagrafiche - acquisti (fatturato, trend, quota) - potenzialità - redditività - affinità, disponibilità - costi di gestione - referenziabilità - pressione competitiva - innovatività - fedeltà - specificità esigenze - soddisfazione generata
MISURAZIONE DEL TASSO DI FEDELTA’ clienti fine anno - nuovi clienti acquisiti nell’anno CRR = ------------------------------------------------------------------------ x 100 clienti a inizio anno dove CRR significa Customer Retention Rate 1 Anzianità media clientela = ------------------ 1 - CRR
GLI APPROCCI Marketing relazionale come customer retention Strategia: instaurare con i clienti relazioni di lunga durata, mediante politiche volte ad accrescerne la fedeltà • Implicazioni operative: • marketing information: - creazione data base con storia relazione; • - sistemi misurazione reddittività e fedeltà clienti • target group: segmentazione in base a customer's lifetime value e a possibilità di fidelizzazione
INDICATORI DI REDDITIVITA’ Life Time Value: Valore medio acquisti x Frequenza annua x Ciclo di vita medio del cliente Ciclo di vita medio: ragionevole lasso di tempo in cui il consumatore rimane nella necessità di fruire del prodotto/servizio Customer equity: Ricavi - costi (di erogazione, acquisizione, mantenimento)