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DIFFUSIONE SPAZIALE. LA DIFFUSIONE SPAZIALE. Qualsiasi distribuzione spaziale che avviene nel tempo ha un distinto pattern di diffusione . Nel linguaggio corrente il termine diffusione significa dispersione, sparpagliamento, mescolamento.
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LA DIFFUSIONE SPAZIALE • Qualsiasi distribuzione spaziale che avviene nel tempo ha un distinto pattern di diffusione. • Nel linguaggio corrente il termine diffusione significa dispersione, sparpagliamento, mescolamento. • La trasmissione culturale tra le varie regioni viene studiata dai geografi sotto forma di un processo di diffusione.
TIPI DI DIFFUSIONE In geografia si è soliti riconoscere due macro tipologie: • diffusione per rilocalizzazione o spostamento (abbandono della “posizione” o “situazione” originari); • diffusione per espansione (propagazione da un luogo ad un altro); • espansione per contagio (contatto diretto); • espansione per gerarchia o a cascata (successione regolare per gradi).
LE ONDATE INNOVATIVE • Studiando gli andamenti di una serie di innovazioni culturali, Torsten Hägerstrand ha sviluppato il concetto di ondate innovative • Ciascuna ondata comprende 4 stadi: • stadio primario; • stadio di diffusione; • stadio di consolidamento; • stadio di saturazione. • Se i dati relativi alla diffusione vengono rappresentati su carte isoplete di tendenza, è possibile considerarli come ondate innovative attraverso il tempo e lo spazio.
MODELLO DI HÄGERSTRAND • L’analisi delle forme delle varie ondate innovative ha permesso ai geografi di identificare i centri di diffusione ed alcuni modelli ricorrenti. • Il modello più semplice tracciato da Hägerstrand per simulare la diffusione spaziale è quello in cui la probabilità di contatto tra due persone, una delle quali è rappresentata dall’emittente, cala in modo esponenziale con la distanza. • In tale modello, è possibile simulare i processi di diffusione specificandone la probabilità di contatto attraverso l’impiego di un campo di informazione medio (CIM), all’interno del quale i messaggi vengono diretti utilizzando numeri casuali.
LE CURVE DI RESISTENZA • Il modello schematico di simulazione proposto da Hägerstrand presuppone l’esistenza di certe condizioni o regole standard ma non reali. • Le condizioni del mondo reale richiedono alcune modificazioni per poter comprendere variabili più complesse. • Alcuni esempi specifici indicano la possibilità di rappresentare la resistenza alle innovazioni come una curva di resistenza a forma di S (“esse”). • Tali curve possono venire rappresentate matematicamente sotto forma di curve logistiche.
BARRIERE ALLA DIFFUSIONE • Alcune possibili modifiche del modello schematico di Hägerstrand sono state illustrate dall’opera di Richard Yuill. • Yuill ha programmato quattro tipi di barriere in grado di opporsi alla diffusione dell’informazione: • barriere super-assorbenti; • barriere assorbenti; • barriere riflettenti; • barriere direttamente riflettenti. • Quelle che alla fine consentono il passaggio dell’informazione vengono chiamate barriere permeabili.
STUDI SULLA DIFFUSIONE • Le numerose ricerche empiriche dedicate alla diffusione regionale testimoniano l’utilità dei modelli di simulazione nello studio del cambiamento culturale. • Un esempio tipico dell’efficacia di tali ricerche è rappresentato dall’impiego, da parte di Levison, Ward e Webb, di un modello di Hägerstrand modificato, allo scopo di verificare ipotesi alternative sulla migrazione attraverso l’oceano Pacifico. • Altrettanto numerosi sono stati gli studi sulla diffusione inversa ovvero sull’interruzione del processo di propagazione di modo che l’area geografica interessata diventi sempre più piccola. Ne è un valido esempio l’eliminazionedel vaiolo in Asia ed in Africa.
MODELLO DI TRASMISSIONE • Il morbillo è una malattia virale infettiva ritenuta relativamente benigna nei Paesi occidentali ma rappresenta un’importante causa di morte nelle regioni tropicali. • La protezione contro la diffusione dell’infezione può avvenire in due modi: • immunizzazione attraverso la somministrazione di un vaccino capace di cortocircuitare la via dagli individui suscettibili agli individui guariti; • protezione spaziale al fine di interrompere il mescolamento degli individui infetti e di quelli suscettibili.
PROTEZIONE SPAZIALE • La strategia spaziale di protezione dalla diffusione di una epidemia è basata su tre provvedimenti alternativi tra loro: • Isolamento di un individuo o di una comunità; • Restrizione dei movimenti geografici degli individui infetti mediante l’imposizione di una quarantena; • Localizzazione della comunità sana in aree ipoteticamente sicure. • Nel caso delle popolazioni animali, esiste un’altra possibilità: la creazione di un cordone sanitario mediante l’evacuazione completa di un’area o la distruzione in massa dei branchi infetti.