1 / 17

Gruppo Nazionale Placement Roma, 23 Ottobre 2012

Gruppo Nazionale Placement Roma, 23 Ottobre 2012. QUALE FORMAZIONE PROFESSIONALE FUNZIONA PER I DISOCCUPATI E GLI INOCCUPATI? GLI EFFETTI DIFFERENZIALI DI UN PROGRAMMA REGIONALE. M. L. Maitino , M. Mariani, F. Mealli , N. Sciclone. Le (poche) evidenze empiriche sul tema.

denton
Download Presentation

Gruppo Nazionale Placement Roma, 23 Ottobre 2012

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. GruppoNazionale Placement Roma, 23 Ottobre 2012 QUALE FORMAZIONE PROFESSIONALE FUNZIONA PER I DISOCCUPATI E GLI INOCCUPATI? GLI EFFETTI DIFFERENZIALI DI UN PROGRAMMA REGIONALE M. L. Maitino, M. Mariani, F. Mealli, N. Sciclone

  2. Le (poche) evidenze empiriche sul tema La letteratura empirica presenta risultati controversi sull’efficacia delle politiche di FP. In sintesi si ritiene che: • la FP sia meno efficace di altre forme come gli incentivi diretti alle imprese o i servizi per l’impiego (+ sanzioni) (Kluve, 2010; Sianesi, 2008), • vi sono casi in cui la FP ha addirittura effetti negativi (Friedlander et al., 1997; Heckman et al, 2009, Lechner et al, 2005), • la FP sia più idonea a produrre effetti occupazionali nel medio-lungo periodo che nel breve (Lalive et al, 2008; Card et al, 2010). I pochi studi italiani (FP) trovano: risultati positivi (Bellio e Gori, 2003; Berliri et al, 2002) o nulli (Battistin e Rettore, 2003) I R P E T

  3. I nostri obiettivi di ricerca • La F.P. favorisce l’occupazione dei disoccupati e di coloro che entrano per la prima volta nel mercato del lavoro? Ed eventualmente, che tipo di occupazione promuove: stabile o precaria? • L’impatto della F.P. è eterogeneo rispetto ad alcuni sottogruppi di beneficiari (ad esempio donne/uomini, per titolo di studio, ecc), oppure si distribuisce uniformemente fra tutti i soggetti? • La FP ha ostacolato la ricerca attiva di un impiego durante la frequenza del corso (effetto lock -in)? • Quali tipologie di corso sono più efficaci e quali, invece, lo sono meno o non lo sono affatto? I R P E T

  4. L’oggetto della valutazione: la misura A2 MISURA A2 Sviluppo e promozione delle politiche attive per combattere e prevenire la disoccupazione, evitare a donne e uomini la disoccupazione di lunga durata, agevolare il reinserimento dei disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro e sostenere l’inserimento nella vita professionale dei giovani e di coloro, uomini e donne, che si reinseriscono nel mercato del lavoro Al 30 giugno 2009 la spesa per la misura A2 è stata di 195 ml di euro (periodo di programmazione 2000-2006). Corrisponde a quasi 1/3delle risorse stanziate (729 ml di euro) per tutti gli assi e le misure di intervento POR OB. 3 preposto al raggiungimento Obiettivi di Lisbona e successivi Consigli Europei I R P E T

  5. I dati e le fonti utilizzate Trattati: 758 osservazioni: disoccupati (485) e alla ricerca di 1° impiego (273) che hanno partecipato al corso di formazione fra giugno 2007 e luglio 2008 completandolo [fonte: dati amministrativi] Controlli: 1558 osservazioni, disoccupati (914) and alla ricerca di 1° impiego (644). E’ un campione stratificato estratto dai dati amministrativi dei Centri per l’Impiego (alla fine del 2007), che ci permette di individuare un gruppo di controlli simili ai trattati per genere, livello di scolarizzazione e cittadinanza • Modalità di acquisizione informazioni aggiuntive • 1) Intervista telefonica ai formati e ai controlli, in modo da acquisire un’ampia gamma di caratteristiche ex-ante indisponibili negli archivi, nonché per ottenere info sulla condizione occupazionale attuale e sulle sue caratteristiche. • 2) Acquisizione di informazioni sul primo impiego trovato a partire dall’inizio del corso/fine 2007 nei dati dei Centri per l’impiego, in modo da ricostruire la durata della ricerca di un lavoro. Si noti che il primo lavoro trovato può corrispondere o meno con quello attuale. I R P E T

  6. Alcune differenze prima del matching I R P E T

  7. Una strategia d’identificazione basata sulla assenza di confondimento (1) • Grazie all’ampia gamma di informazioni raccolte, riteniamo che la strategia di identificazione basata sulla cd. assenza di confondimento(Rosenbaum e Rubin 2011) sia ragionevolmente credibile. • Non avevamo strumenti credibili o valori soglia per implementare una strategia con variabili strumentali o una analisi intorno al punto di discontinuità • Recenti contributi hanno generalizzato l’ipotesi di assenza di confondimento e i relativi metodi al caso dei trattamenti multipli (Lechner 2001). Ciò offre l’opportunità di confrontare l’efficacia relativa di differenti misure (es. tipologie di corso di formazione professionale) I R P E T

  8. Una strategia d’identificazione basata sulla assenza di confondimento (2)

  9. Le variabili di matching Condizioni socio-anagrafiche: genere, età, cittadinanza Condizionifamiliari: n° comp. fam., è breadwinner, è figlio, è coniuge, n° percettorireddito, n° figli, etàfigli, casa diproprietà/affitto/affittosociale, titolo studio entrambiigenitori Istruzione e formazione: titolodi studio e tipologia (es. liceo, professionale,…), istruzioneinterrotta post-titolo e tipologia, tempo dalconseguimento del titolo, partecipaz a FP precedente Profilomotivazionale: desideravalavoroqualsiasi/coerente, full/part time, era disposto a spostarsipoco/moltoda casa, aspettativerispettoalla FP (scoraggiato/self help/deciso) Percorsoprofessionale e disoccupazione: n° lavori, n° mesilavorati, forma contrattuale/tipologia ultimo lavoro, ultimaposizioneprofessionale, ultimo settorediattività, ultimo salario, motivodicessazione ultimo lavoro, lunghezzadelladisoccupazione, ha svoltoazionidiricerca, ha rifiutato un lavoroofferto, percepivasussidio Mercatilocali del lavorodiappartenenza: dummies geografiche I R P E T

  10. I risultati DISOCCUPATI: l’effetto è del 10%. Il corso non ha però innalzato la probabilità di trovare un lavoro stabile o coerente 1°IMPIEGO: l’effetto è del 20%. Il corso ha innalzato di 12 punti la probabilità di trovare un lavoro stabile La FP sul 1°impiego funziona molto di più di quella per i disoccupati, sia ai fini di un lavoro qualsiasi che di un lavoro stabile I R P E T

  11. L’eterogeneità dei risultati: trattati versus controlli I R P E T

  12. L’inserimento lavorativo ..sui soggetti in cerca di 1°impiego Analisi di durata sui disoccupati… Non emerge un effetto lock in (spiazzamento) Queste funzioni non parametriche di sopravvivenza rappresentano la quota di coloro che ancora stanno cercando un lavoro (in ascissa i giorni dall’avvio del corso). Concentriamoci sul lato sx della funzione (es. entro 100/200 giorni dall’avvio del corso): trattati (rossi) e controlli( blu) si sovrappongono, in caso di lock in la linea rossa avrebbe dovuto stare sopra la linea blu. La FP non “intrappola” i partecipanti ma i suoi effetti si apprezzano nel medio periodo, alla fine del corso e soprattutto oltre. I R P E T

  13. Quali corsi funzionano meglio? Trattati vs controlli Per i disoccupati funzionano meglio i corsi brevi e specialistici Per gli in cerca di 1° occ. funzionano meglio i corsi lunghi, intensivi e specialistici I R P E T

  14. Quali corsi funzionano meglio? Trattati vs trattati In cerca 1° impiego: cosa succede se spostiamo un soggetto da un corso breve (o intensivo) ad uno lungo (non intensivo)? I R P E T

  15. Quali tipi di formazione? Trattati vs trattati (2) In cerca 1° impiego : cosa succede se spostiamo un soggetto da un corso (riga) ad un altro(colonna)? I R P E T

  16. Considerazioni di sintesi La FP è più efficace per gli in cerca di 1° occupazione che per i disoccupati. Inoltre la FP aiuta gli in cerca di 1° occupazione a trovare un impiego stabile. I corsi specialistici funzionano meglio, ma i disoccupati dovrebbero essere indirizzati verso corsi brevi, mentre gli in cerca di 1° occupazione verso corsi più lunghi (e intensivi). I R P E T

  17. Diffusione dei risultati • “Valutazione di impatto degli interventi formativi per i disoccupati e gli inoccupati. Il caso della Toscana” , Studi per il Consiglio Regionale della Toscana, n. 7/2011 • Presentato alla V Commissione del Consiglio della Regione Toscana dicembre 2011 • “Quando la formazione professionale funziona”, La Voce.info, 16/03/2012 • XXVII National Associazione Italiana di economia del Lavoro (AIEL), Seconda Università di Napoli, Caserta 27-28 Settembre 2012 I R P E T

More Related