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LO SPORT COME MEZZO DI PREVENZIONE

LO SPORT COME MEZZO DI PREVENZIONE. La preparazione atletica del ciclista Dr Daniele Tarsi. L’ALLENAMENTO NEL CICLISMO. L’allenamento nel ciclismo è regolato da una sindrome : LA SINDROME DI ADATTAMENTO DI HANS SELYE .

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LO SPORT COME MEZZO DI PREVENZIONE

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Presentation Transcript


  1. LO SPORT COME MEZZO DI PREVENZIONE La preparazione atletica del ciclista Dr Daniele Tarsi

  2. L’ALLENAMENTO NEL CICLISMO L’allenamento nel ciclismo è regolato da una sindrome : LA SINDROME DI ADATTAMENTO DI HANS SELYE

  3. Lo scienziato Hans Selye ha per primo definito la Sindrome generale di adattamento (SGA). Nel descriverla, Selye afferma che se il nostro organismo riceve una esposizione a stress, esso risponde in tre fasi : Reazione di allarme Adattamento o resistenza Esaurimento

  4. Esistono quattro livelli di adattamento: EVOLUTIVO- relativo all’evoluzione della specie ( selezione darwiniana) FUNZIONALE – quando incrementa le nostre capacità in maniera fisiologica con un pieno utilizzo delle risorse ( allenamento, esercizio mentale) DISFUNZIONALE – causato da un abuso delle nostre capacità con una elevata usura non percepita e una sensazione di falso benessere (super allenamento, sforzo mentale) PATOLOGICO – determinato da un esaurimento delle risorse e dalla rottura degli equilibri funzionali con amplificazione del danno(esaurimento totale, malattia)

  5. La preparazione atletica del ciclista si divide in 3 periodi: INVERNALE PRE-AGONISTICO AGONISTICO

  6. INVERNALE

  7. VALUTAZIONE BIOMECCANICA POSTURALE ANTROPOPLICOMETRICA BIOCHIMICA

  8. LAVORO PREVENTIVO E DI MANTENIMENTO Il lavoro preventivo e di mantenimento inizia alla fine delle gare e prosegue fino a metà / fine dicembre (tenendo conto delle categorie e dei programmi di gare individuali)

  9. ALLENAMENTO DEL CORE L’ALLENAMENTO DEL “CORE” E’ LA BASE DELL’ALLENAMENTO FUNZIONALE Il movimento del ciclista enfatizza molto la muscolatura addominale e lombare; l’azione sul pedale sarebbe poco efficace senza una zona lombare e addominale forte e integrata nel movimento che compie UN “CORE” FORTE AIUTA A CONNETTERE LE DUE ESTREMITA’ DEL NOSTRO CORPO E AIUTA A PREVENIRE DISPERSIONI INUTILI DI FORZA

  10. MONITORAGGIO EMATOCHIMICO DEL CARICO DI LAVORO DEGLI ATLETI

  11. TEST CONCONI Il test Conconi nasce in Italia nel 1976, ad opera del biochimico ferrarese Francesco Conconi, come valida metodica atta a determinare indirettamente la Soglia Anaerobica. Il test ci consente di determinare la potenza e la frequenza cardia rispetto alla soglia anaerobica

  12. TEST CONCONI SRM FC \ POTENZA

  13. PARAMETRI RILEVATI FC = Frequenza Cardiaca P = Potenza in watt

  14. TEST CONCONI

  15. Preagonistico

  16. Periodo speciale o preagonistico La ricerca della condizione è la caratteristica più importante di questo periodo. Il periodo speciale, che dura 12 settimane, è caratterizzato soprattutto dall’incremento della resistenza generale in funzione della competizione ( si arriva pertanto a compiere distanze di gara) e dall’aumento della forza specifica attraverso una combinazione di lavori in salita. In questo periodo sarà necessario quantizzare esattamente il volume e l’intensità del carico.

  17. Il percorso è vario: pianeggiante, ondulato e in salita. Su brevi salite, fino a 2-3 Km e con pendenza non particolarmente impegnativa, è consigliabile usare un rapporto che permetta una frequenza di circa 70-80 pedalate al minuto. L’allenamento in salita, oltre a incrementare la forza muscolare specifica, può essere finalizzato anche al miglioramento della resistenza lattacida attraverso esercitazioni a più elevata intensità.

  18. I principali lavori svolti nel preagonistico FONDO LENTO= lavoro di rigenarazione FONDO MEDIO= migliora la potenza aerobica FONDO VELOCE = incrementa potenza areobica e capacità lattacida S.F.R.( Salite - Forza – Resistenza) = la forza resistente.

  19. CONTROLLO ALLENAMENTO • RIPETIZIONE TEST CONCONI • CONTROLLO PLICOMETRICO • CONTROLLO BIOCHIMICO

  20. AGONISTICO

  21. PERIODO AGONISTICO La fase di mantenimento della condizione fin qui raggiunta consiste nel ridurre leggermente l’intensità degli allenamenti, per aumentare la durata. A tale scopo si aumenta il tempo di recupero rispetto all’allenamento tipo di un’uscita impegnativa, o si riduce la durata e la distanza delle fasi impegnative, oppure si agisce contemporaneamente su tutti i fattori.

  22. FASI DEL PERIODO AGONISTICO Fase di ricerca e mantenimento della condizione generale, con proporzione media tra intensità e quantità di carico; Fase di ricerca e mantenimento della forma per appuntamento agonistico ben determinato, con carichi molto intensi.

  23. CONCLUSIONI Non esistono segreti nella preparazione atletica di un ciclista. L’unica raccomandazione che uso fare ai ciclisti è: “ Pensate e allenatevi per voi soli. Non lasciatevi influenzare da programmi di allenamento preparati per altri. Ricordate che ognuno di voi è un individuo speciale, e che il vostro programma di allenamento deve essere unico e personalizzato ” Le raccomandazioni che uso fare ai direttori sportivi sono: “ - Trattate ogni atleta come un individuo speciale - Studiate un piano di allenamento individuale soggetto per soggetto - Assicuratevi che sia eseguito un valido programma di reintegro fisiologico - Non smettete mai di aggiornarvi. “

  24. Grazie Dr Tarsi Daniele

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