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G. Capani. Queste sono le slides delle lezioni di Linguaggio cinematografico. Da usare come appunti e schema generale per il modulo: La grammatica cinematografica. Prof. Giuliano Capani. G. Capani. Campi visivi. 90°. 120°. Camera. Uomo. G. Capani.
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G. Capani Queste sono le slides delle lezioni di Linguaggio cinematografico. Da usare come appunti e schema generale per il modulo: La grammatica cinematografica. Prof. Giuliano Capani
G. Capani Campi visivi 90° 120° Camera Uomo
G. Capani Da questa prima considerazione si deduce che: • il campo visivo dell’inquadratura cinematografica è più limitato di quello della vista umana • la visione umana è stereoscopica, quindi tridimensionale • la visione cinematografica è monoculare, quindi bidimensionale Uno dei primi problemi è, dunque, riportare lo spazio tridimensionale della realtà dal vivo ad uno spazio bidimensionale (la realtà cinematografica)
G. Capani La realtà cinematografica è, come si può ben capire, altra cosa dalla realtà dal vivo. Essa ha un suo tempo e un suo spazio che si differenzia da quello reale, ma con esso interagisce. Queste interazioni sono di tipo essenzialmente mentale. • I fenomeni con cui entriamo mentalmente in contatto con la realtà cinematografica sono: • L’identificazione • La proiezione
G. Capani L’identificazione L’identificazione è il processo mentale che va dall’esterno all’interno, attraverso il quale identifichiamo le nostre aspettative e le nostre pulsioni nelle storie e nei personaggi che il film ci propone. (riconosciamo nelle storie raccontate sullo schermo le nostre storie) La proiezione Con la proiezione (processo mentale che va dall’interno verso l’esterno) proiettiamo nei personaggi del film le nostre aspirazioni, ciò che vorremmo essere o situazioni in cui vorremmo trovarci.
G. Capani La composizione strutturale del film Dall’inquadratura al film • Inquadratura • Ripresa • Sequenza • Piano sequenza • Scena • Film
G. Capani Inquadratura È quella porzione di realtà che viene delimitata dal mirino della camera
G. Capani Ripresa È quella parte della realtà spazio-temporale che viene impressa sulla pellicola. Dal momento in cui si preme il pulsante START al momento in cui si stacca (STOP)
G. Capani Sequenza È l’insieme delle riprese di una stessa azione
G. Capani Piano sequenza È possibile descrivere cinematograficamente un’azione utilizzando più inquadrature senza mai staccare la ripresa. In questo caso avremo una ripresa che è chiamata: PIANO SEQUENZA nel senso che è una unica ripresa di una stessa azione che utilizza più tipi di inquadratura (piani)
G. Capani Scena La scena è costituita dall’insieme delle azioni che si svolgono nello stesso luogo
G. Capani Film IL film è costituito dall’insieme delle scene di cui si compone.
G. Capani Tipi di inquadratura CAMPI riferito ad ambienti e oggetti • CLL Campo lunghissimo • CL Campo lungo • CM Campo medio • PP Primo piano • PPP Primissimo piano
G. Capani Tipi di inquadratura PIANI riferito a persone • FI Figura intera • PA Piano Americano • MB Mezzo busto • PP Primo piano • DET Dettaglio
G. Capani MOVIMENTI DI CAMERA • PAN Panoramiche • ZOOM Movimento ottico • CAR Carrellate • DOLLY Mov. Misto • CAMERA A MANO
G. Capani MOVIMENTI DI CAMERA Panoramiche È il movimento che la camera effettua ruotando sul proprio asse • PANORAMICA VERTICALE • PANORAMICA ORIZZONTALE • PANORAMICA MISTA • PANORAMICA A SEGUIRE
G. Capani MOVIMENTI DI CAMERA ZOOM È il movimento di ingrandimento o rimpicciolimento che si realizza attraverso un una serie di lenti mobili presenti negli obiettivi, chiamato transfocatore o, comunemente, zoom. Da l’idea di un avvicinamento [zoom in] o eseguito al contrario [zoom out] di un allontanamento del soggetto ripreso.
G. Capani Le fasi della produzione del film • Pre - Produzione • Produzione • Post - Produzione
G. Capani Le fasi della produzione del film La pre produzione comprende: • L’ideazione • Le Location • Casting • Preventivi di spesa
G. Capani Le fasi della produzione del film L’ideazione comprende: • il soggetto • il trattamento • la scaletta • la sceneggiatura
G. Capani Le fasi della produzione del film Per Soggetto si intende: L’idea di una storia, ancora priva delle sue articolazioni. Una storia che deve essere raccontata per immagini. Il soggetto può essere • Originale (scritto appositamente per il film) • Derivato da un opera già esistente
G. Capani Le fasi della produzione del film Per trattamentosi intende: Lo sviluppo degli spunti narrativi del soggetto che qui vengono approfonditi con l’articolazione delle varie situazioni in cui si svolge la storia.
G. Capani Le fasi della produzione del film La scalettaè: Il passaggio dalla forma letteraria alla scrittura per immagini. In questa fase si costruisce l’ossatura principale del film. È un ulteriore precisazione in senso tecnico del racconto, dove le principali scene di cui è costituita la storia vengono definite e numerate. Serve per avere un’idea d’insieme del futuro film.
G. Capani Le fasi della produzione del film La sceneggiatura è: • La forma definitiva della scrittura del soggetto • pronta per poter essere ‘girata’. • La storia è divisa in scene numerate progressivamente. • Contiene tutti gli elementi indispensabili del film: • Sono quindi descritti: • Ambienti • Dialoghi • Personaggi • Musiche • Rumori
G. Capani Le fasi della produzione del film La produzionecomprende: • Le riprese
G. Capani Le riprese Il momento in cui il film viene girato (registrato su pellicola) A questa fase partecipa la troupe che è composta da: • Regista • Aiuto regista • Segretaria di produzione • Direttore della cinematografia • Operatori • Fonici • Elettricisti • Attrezzisti
G. Capani Le fasi della produzione del film Lapost produzionecomprende: • Il montaggio • la sonorizzazione • la sincronizzazione(doppiaggio) • l’edizione
G. Capani Esempio di sceneggiatura soggetto Un signore ferma la sua auto presso una casa: è in cerca di una stanza da affittare. Dopo aver bussato, entra in una casa dove lo accoglie una signora che gli fa vedere l’appartamento.. Salgono per una scala dove, al primo piano, si trova la stanza da affittare. La padrona (una vedova di mezza età) gli fa vedere anche le altre stanze di cui è composta la casa e chiede informazioni personali sul cliente. Si comprende che sta cercando di entrare in confidenza, ma lui non cede. Accedono in un giardino. La signora si vanta dicendo: Questo è il mio giardino! Il signore guarda e vede nel mezzo del prato una stupenda diciottenne che prende il sole in bikini. Ne resta colpito dalla sua fresca bellezza, mentre la signora continua a parlare della casa ma lui non l’ascolta più.
Esempio di sceneggiatura trattamento G. Capani Scena 1 Est. Giorno strada di periferia. Un’auto transita con un uomo a bordo. È un signore di mezza età che sta cercando una stanza da affittare. Scena 2 Est. Giorno Casa con giardino Arriva vicino a una casa ed entra Scena 3 Int. Giorno Casa Entra in una casa dove lo accoglie una signora che gli fa vedere l’appartamento.. Salgono per una scala dove, al primo piano, si trova la stanza da affittare. La padrona (una vedova di mezza età) gli fa vedere anche le altre stanze di cui è composta la casa e chiede informazioni personali sul cliente. Si comprende che sta cercando di entrare in confidenza, ma lui non cede. Scena 4 Est. Giorno Giardino Accedono in un giardino. La signora si vanta dicendo: Questo è il mio giardino! Il signore guarda e vede nel mezzo del prato una stupenda diciottenne che prende il sole in bikini. Ne resta colpito dalla sua fresca bellezza, mentre la signora continua a parlare della casa ma lui non l’ascolta più.
G. Capani Analisi del film • Il film come testo • Il punto di vista Contenuto Forma la nostra pos. di percezione • associata • dissociata • neutra Frammentare (per analizzare) Gli strumenti • Sceneggiatura a posteriori • Divisione in sequenze (le azioni del film) • Schema grafico degli avvenimenti • Il sonoro • Documenti pro-filmici