320 likes | 657 Views
Simulazioni numeriche su diverse configurazioni di winglets per la riduzione della resistenza indotta. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA. Allievo: Dario Maestro Relatore: Chiar.mo Prof. Alessandro Bottaro Correlatore: Dott. Ing. Joel Guerrero
E N D
Simulazioni numeriche su diverse configurazioni di winglets per la riduzione della resistenza indotta UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA Allievo: Dario Maestro Relatore: Chiar.mo Prof. Alessandro Bottaro Correlatore: Dott. Ing. Joel Guerrero Tesi per il conseguimento della Laurea Triennale in INGEGNERIA MECCANICA Marzo 2011
Vortici di fondo ala Creano due problemi: • Resistenza aggiuntiva sull’ala: Resistenza indotta • Hanno elevata intensità e perdurano nell’aria: Influenzano la frequenza di decolli e atterraggi degli aerei che seguono
In natura i vortici vengono contrastati dalle Penne Remiganti La scienza che studia le caratteristiche biologiche e biomeccaniche della natura, come fonte di ispirazione per migliorie tecnologiche si chiama Biomimetica
Grazie a studi di biomimetica, per contrastare i vortici e ridurre la resistenza indotta sono state sviluppate le winglets Oggi vengono studiate configurazioni innovative di winglets: multi-winglets e winglets spiroidali
La resistenza indotta diminuisce all’aumentare del numero di elementi di ogni multi-winglet, ma non se ne possono usare troppi altrimenti aumenta eccessivamente la resistenza d’attrito: Winglet Spiroidale Aviation Partners Inc. studia dal 2001 le winglet spiroidali: ha rilevato riduzioni del consumo di carburante del 6% in volo di crociera
Studiare l’effetto di winglets semplici e spiroidali sulla riduzione della resistenza indotta e dell’intensità dei vortici di fondo ala Studio attraverso simulazioni numeriche mediante l’uso di calcolatori: Computational Fluid Dynamics Creazione della geometria e del dominio computazionale Generazione della griglia di calcolo (mesh) Impostazione dei parametri per le simulazioni Simulazioni numeriche Analisi e rappresentazione dei risultati (post-processing) Il software utilizzato è Ansys, che si avvale del codice commerciale Fluent Oggetto della tesi
Creazione geometria Utilizzo del software Solidworks Ala di partenza con: • Profilo NACA 2412 • Apertura alare 4 m • Corda variabile tra 1 m e 0.79 m • Angolo diedro 0.2° All’estremità alare sono state applicate tre diverse configurazioni di winglets
Ala base Estremità alare arrotondata per avere forme più simili alla realtà e avere un passagio più graduale tra intradosso ed estradosso
Ala con winglet semplice Caratteristiche della winglet: • Inclinazione di 25° rispetto alla verticale • Corda variabile tra 0.79 m e 0.553 m • Bordo d’attacco inclinato di 28° rispetto a quello dell’ala
Ala con winglet spiroidale Caratteristiche della winglet: • Inclinazione rispetto alla verticale di 25° • Forma realizzata prendendo spunto dalle configurazioni testate da Aviation Partners Inc.
Dominio di calcolo Utilizzo di Ansys Designer • Il dominio computazionale è un parallelepipedo (22 x 14 x 8) m • Divisione in 4 zone per la creazione della mesh Condizioni al contorno: • Inlet di velocità • Outlet di pressione • Pareti con effetto di strato limite • Pareti senza effetto di strato limite • Parete periodica
Creazione della mesh Utilizzo di Ansys Mesher • Utilizzo del Patch Conforming Method e dello Sweep Method, con suddivisione del dominio in tetraedri • Impostazione di dimensionamenti e griglia appropriata per la cattura dello strato limite • Importazione in Fluent e conversione in poliedri La conversione in poliedri ha permesso: • Notevole riduzione di elementi • Migliore risoluzione dei vortici
Creazione della mesh • Zona attorno all’ala: mesh molto fine • Zona della scia: mesh fine ed orientata • Zone esterne: mesh che tende al grossolano per limitare il numero di elementi e velocizzare i calcoli Sono state realizzate in totale 21 mesh, composte ciascuna da un numero di elementi compresi tra i 2 e i 2.5 milioni
Metodo risolutivo Fluent risolve le equazioni di Navier-Stokes e l’equazione di continuità discretizzandole con un metodo ai volumi finiti Essendo il moto turbolento, le equazioni di Navier-Stokes vengono mediate nel tempo e viene aggiunta un’equazione di chiusura. Il modello turbolento utilizzato è quello di Spalart-Allmaras
Simulazioni numeriche E’ stato impostato un calcolo iterativo stazionario tridimensionale, inizializzando in tutto il dominio una velocità del flusso in direzione x tale da garantire un numero di Reynolds pari a 100000. Sono state effettuate un totale di 21 simulazioni, 7 per ogni configurazione d’estremità alare studiata, al variare dell’angolo d’attacco (-2.5°, -1.5°, 0°, 2.5°, 5°, 7.5°, 10°). Le simulazioni hanno avuto una durata variabile tra le 10 e le 50 ore ciascuna.
Analisi dei risultati (1) Riduzione della resistenza indotta • Fluent fornisce i valori dei coefficienti di portanza e resistenza • Sono stati interpolati i valori del coefficiente di resistenza ed è stato calcolato il valore di minimo • Sono stati calcolati i valori del coefficiente di resistenza indotta e diagrammati
Induced Drag Polar Winglet semplice:: riduzione della resistenza indotta del 10.8%
Bolladi ricircolazione ad angolo d’attacco di 5° e 10° • Assenza della bolla ad angolo d’attacco di 0°
Induced Drag Polar Winglet semplice:: riduzione della resistenza indotta del 10.8% Winglet spiroidale: riduzione della resistenza indotta del 23%
Analisi dei risultati (2) Riduzione dell’intensità dei vortici • Calcolo del valore massimo della vorticità su piani paralleli ed equispaziati posizionati posteriormente all’ala e perpendicolari al flusso • Visualizzazioni della vorticità con il Q-criterion • Visualizzazione della forma dei vortici tramite le traiettorie del flusso La vorticità è definita come: Vengono presentati i valori di vorticità per angolo d’attacco pari a 5°
Visualizzazione della vorticità per ala base, angolo d’attacco 5°
Visualizzazione della vorticità per ala con winglet semplice, angolo d’attacco di 5°
Visualizzazione della vorticità per ala con wingletspiroidale, angolo d’attacco di 5°
Vorticità massima al variare della distanza dal bordo d’attacco Riduzione dell’intensità dei vortici rispetto all’ala base: • A 2 m dal bordo d’attacco del 20.3% per l’ala con winglet semplice e del 24.2% per l’ala con winglet spiroidale • A 15 m dal bordo d’attacco del 13.6% per l’ala con winglet semplice e del 15.2% per l’ala con winglet spiroidale
Visualizzazione con il Q-criterion per ala base, angolo d’attacco di 5°
Visualizzazione con il Q-criterion per ala con winglet semplice, angolo d’attacco di 5°
V Visualizzazione con il Q-criterion per ala con winglet spiroidale, angolo d’attacco pari a 5°
Traiettorie per ala con winglet semplice, angolo d’attacco pari a 10°
Traiettorie per ala con winglet spiroidale, angolo d’attacco pari a 10°
Conclusioni • Diminuzione massima della resistenza indotta rispetto all’ala base del 10.8% per l’ala con winglet semplice (si riscontra l’instaurarsi di una bolla di ricircolazione) e del 23% per l’ala con winglet spiroidale. • Riduzione massima dell’intensità dei vortici rispetto all’ala base del 32.6% per l’ala con winglet semplice e del 28.7% per l’ala con winglet spiroidale (angolo d’attacco pari a 10°) • Aumento massimo del lift to drag ratio rispetto all’ala base del 3.5% per l’ala con winglet spiroidale; nessun miglioramento per l’ala con winglet semplice
Sviluppi futuri • Ottimizzazione della winglet semplice per evitare l’instaurarsi della bolla di ricircolazione • Ottimizzazione della winglet spiroidale • Simulazioni a numero di Reynolds più elevato • Test su prototipi