1 / 85

L’ESPOSIZIONE DEL MEDICO AGLI ULTRASUONI DIAGNOSTICI

Dr.Salvatore Rametta Ecostudio Siracusa. L’ESPOSIZIONE DEL MEDICO AGLI ULTRASUONI DIAGNOSTICI. INQUADRAMENTO DI UNA NUOVA MALATTIA PROFESSIONALE. IPOTESI DI STUDIO SUGLI EFFETTI BIOLOGICI DEGLI ULTRASUONI NELL’ECOGRAFISTA OPERATORE.

duante
Download Presentation

L’ESPOSIZIONE DEL MEDICO AGLI ULTRASUONI DIAGNOSTICI

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Dr.Salvatore Rametta Ecostudio Siracusa L’ESPOSIZIONE DEL MEDICO AGLI ULTRASUONI DIAGNOSTICI INQUADRAMENTO DI UNA NUOVA MALATTIA PROFESSIONALE

  2. IPOTESI DI STUDIO SUGLI EFFETTI BIOLOGICI DEGLI ULTRASUONI NELL’ECOGRAFISTA OPERATORE IPOTESI DI STUDIO SUGLI EFFETTI BIOLOGICI DEGLI ULTRASUONI NELL’ECOGRAFISTA OPERATORE http://ramettadrsalvatore.docvadis.it

  3. ASSIOMA E’ UN PRINCIPIO CHE VIENE ASSUNTO COME VERO PERCHE’ : - VIENE RITENUTO EVIDENTE oppure - FORNISCE IL PUNTO DI PARTENZA DI UN QUADRO TEORICO DI RIFERIMENTO

  4. NON ESISTONO ATTUALMENTE NORMATIVE SU GRANDEZZE MISURABILI CHE TENGANO CONTO DEGLI EFFETTI SECONDARI DEGLI ULTRASUONI

  5. RISCHIO PROFESSIONALE DA ULTRASUONI DIAGNOSTICI POCO CONSIDERATO PER LE DIFFICOLTA’ DI RILEVAZIONE (ANALIZZATORI DI FREQUENZA)

  6. LE ATTUALI METODICHE DI MISURAZIONE NON SONOSEMPRE PRECISE IL 70% DELLE APPARECCHIATURE IMPIEGATE E’ “FUORI SPECIFICA”

  7. I POTENZIALI PERICOLI DA IMPIEGO DI ULTRASUONI SONO GENERALMENTE CONSIDERATI BASSI MA SEMPRE PROPORZIONALI AL PRODOTTO INTENSITA’ / TEMPO

  8. RISCHIO MAGGIORE APPLICAZIONI PROFESSIONALI TERAPEUTICHE

  9. NEGLI ANNI ’80 ALCUNI RICERCATORI SVEDESI HANNO OSSERVATO LA PERDITA DI SENSIBILITA’ ALLE MANI DEGLI OPERATORI CON ULTRASUONI

  10. IMPIEGO DEGLI ULTRASUONI IN CAMPO BIOMEDICO • DIAGNOSTICA MEDICA • CHIRURGIA / DIATERMIA • FISIOTERAPIA • LITOTRITORI • IGIENE DENTALE • LABORATORI CHIMICI(sonochimica : smantellamento cellulare) • INDUSTRIA ( pulizia strumenti,lavorazione materiali) • UMIDIFICAZIONE

  11. FREQUENZA DEGLI ULTRASUONI BIOMEDICI -ALTA= Usati come mezzo diagnostico da 1 a 10 MHz Range : da 0,001 a 1 W/cm2 -MEDIA= Usati a scopo terapeutico o laboratoristico da 100 KHz a 10 MHz Range: da 1 a 1000 W/cm2

  12. L’ULTRASUONO COME IL RUMORE -E’ EMESSO DA UNA SORGENTE IN VIBRAZIONE -SI PROPAGA IN UN MEZZO ELASTICO(solido,liquido o gassoso) - E’ UN’OSCILLAZIONE CHE TRASPORTA ENERGIA MECCANICA

  13. QUANDO UN SUONO/ULTRASUONO SI PROPAGA L’ARIA SUBISCE VARIAZIONI DI PRESSIONE • QUESTE ONDE DI PRESSIONE TRASMETTONO ENERGIA DALLA SORGENTE ALLA SUPERFICIE RICEVENTE • LA PROPAGAZIONE DI UN’ONDA IMPLICA UNA PROPAGAZIONE DI ENERGIA

  14. GLI ULTRASUONI SONO RADIAZIONI MECCANICHE NON IONIZZANTI UNA RADIAZIONE NON E’ ALTRO CHE UN’OSCILLAZIONE CHE SI PROPAGA NELLO SPAZIO TRASPORTANDO ENERGIA

  15. GLI ULTRASUONI SONO OSCILLAZIONI DI PRESSIONE CON FREQUENZE SUPERIORI A 20 KHz

  16. LIVELLO DI PRESSIONE SONORA ( SPL) oDECIBEL SONORO oLIVELLO SONORO (Lp) è la misura logaritmica della pressione sonora / ultrasonora efficace di un’onda meccanica

  17. RILEVAZIONE DEI VALORI dB SPL (livello di pressione sonora) • Il Livello di Pressione Sonora (SPL) o Livello Sonoro è la misura logaritmica della pressione sonora efficace di un’onda meccanica (sonora)rispetto ad una sorgente sonora e viene misurata in Decibel Sonori (dB SPL) 2 Lp=10 log (P/P°) = 20 log (P/P°)dB 10 10 P°=Pressione Sonora di Riferimento (Soglia Uditiva a 1000 Hz) P = Valore della Pressione che si vuole misurare La Pressione di Riferimento più comunemente utilizzata ( in aria) è P°=20µPa(RMS)

  18. VANTAGGI AD USARE LA SCALA IN dB AL POSTO DI QUELLA LINEARE IN Pa - L’uso della scala lineare (da 20 μPa a 100 Pa) comporterebbe l’utilizzo di 3 milioni di divisioni. - L’orecchio umano risponde in modo logaritmico : i dati sono meglio interpretabili. • Si preferisce esprimere i parametri acustici come logaritmo del rapporto fra valore misurato e valore di riferimento.

  19. IL PASCAL (Pa) E’ L’UNITA’ DI MISURA INTERNAZIONALE DELLA PRESSIONE E SI MISURA INN/m2(Newton/metroquadrato)

  20. IL PASCAL (Pa)RAPPRESENTA LA MISURA DELLA PRESSIONE ACUSTICA(Effetto di una Sorgente Acustica sull’ascoltatore) -12 -Soglia dell’Udibile= 20 Pascal(Pa)= 0 dB(10 W/cm2) -Soglia del Dolore= 100 Pascal(Pa)= 120 dB(1 W /cm2) Solo per esposizioni inferiori a 110 dB gli Ultrasuoni non causano danni all’udito

  21. INTENSITA’Viene espressa in Watt/cm2 • E’ LA RAPIDITA’ CON CUI VIENE TRASFERITA ENERGIA ma è anche • LA QUANTITA’ DI ENERGIA TRASPORTATA NELL’UNITA’ DI TEMPO

  22. POTENZA CARATTERIZZA LA SORGENTE ULTRASONORA INDICANDO L’ENERGIA CHE ESSA TRASMETTE NELL’UNITA’ DI TEMPO SOTTO FORMA DI ONDA DI PRESSIONE E SI MISURA CON I WATT CHE E’ IN GRADO DI EMETTERE . PER UNA SORGENTE CHE EMETTE UNA POTENZA DI 10 W,SI HA IN 1 SECONDO L’EMISSIONE DI 10 JOULE DI ENERGIA DALLA SORGENTE EMESSI COME ONDA DI PRESSIONE. E’ IL RAPPORTO ENERGIA / TEMPO QUINDI

  23. INTENSITA’E’ ANCHE IL RAPPORTO FRA POTENZA EMESSA E SUPERFICIE I = POTENZA/SUPERFICIE = W / cm2

  24. LA MISURA DELLAINTENSITA’SONORAVIENE FATTA SECONDO UNA SCALA CHE TIENE CONTO DELLE DIVERSE RISPOSTE DEL NOSTRO CERVELLO (Curva diPonderazione A )ed i rilievi così effettuati sono indicati con il simbolodB (A)

  25. CI PROPONIAMO DI CAPIRE SE UTILIZZANDO RANGE DIAGNOSTICI ( O,OO1 – 1 W / cm2 ) SI DEBBA TEMERE IL VERIFICARSI DI EFFETTI COLLATERALI SULL’ECOGRAFISTA OPERATORE

  26. VALORI TIPICI DI ALCUNI PARAMETRI UTILIZZATI NELL’APPLICAZIONE DEGLI ULTRASUONI IN CAMPO MEDICO TABELLA 1

  27. MECCANISMI DI DANNEGGIAMENTO FISICO DEGLI ULTRASUONI • EFFETTI TERMICI- RISCALDAMENTO • EFFETTI NON TERMICI- CAVITAZIONE - stabile - transitoria

  28. EFFETTI BIOLOGICI SECONDARI • DEGRADAZIONE DEL DNA(despiralizzazione) • ABERRAZIONI CROMOSOMICHE(traslocazioni,inversioni ecc.) • PROLIFERAZIONE CELLULARE INDOTTA • FORMAZIONE DI RADICALI LIBERI • EMOLISI • VARIAZIONI DELLA PERMEABILITA’ DELLE MEMBRANE • ALTERAZIONE DELLA CONDUZIONE DELLE FIBRE NERVOSE

  29. GLI EFFETTI BIOLOGICI SECONDARI DIPENDONO -Dalle caratteristiche delle onde : -frequenza -livello di pressione sonora -intensità -durata dell’esposizione -modalità di diffusione :aria,contatto attraverso mezzo solido o liquido -Dalla fisiologia del soggetto esposto

  30. EFFETTI SULLA SALUTE A SECONDA DELLA REATTIVITA’ DEI SINGOLI SOGGETTI, GLI EFFETTI POSSONO MANIFESTARSI GIA’ A 70 dB(A) -EFFETTI PSICOSOMATICI -EFFETTI GENERALI DI DISTURBO -EFFETTI SULLA CUTE -EFFETTI SULL’UDITO

  31. EFFETTI PSICOSOMATICI(EFFETTO ACCUMULO) IMPUTABILI ALLE CONNESSIONI DELLE VIE ACUSTICHE CON AREE DEL SNC DIVERSE DALLA CORTECCIA UDITIVA LA FORMAZIONE RETICOLARE E’ CONNESSA ALL’IPOTALAMO TRAMITE VIE DISCENDENTI CHE REGOLANO -SISTEMA NEUROVEGETATIVO -RIFLESSI SPINALI -MOTILITA’VOLONTARIA

  32. DISTURBI DEL SONNO RIDOTTA CAPACITA’ DI CONCENTRAZIONE ANSIA IRRITABILITA’ NAUSEA CEFALEA AUMENTO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA TACHIARITMIE MODIFICAZIONI DI FREQUENZA E AMPIEZZA DEL RESPIRO AUMENTATA TENSIONE MUSCOLARE AUMENTO ORMONI CORTICOSTEROIDEI AUMENTO DELLA MOTILITA’ GASTROINTESTINALE E DELLA SECREZIONE GASTRICA E SALIVARE ALTERAZIONI VISIVE EFFETTI PSICOSOMATICI

  33. EFFETTI GENERALI DI DISTURBO CONDIZIONI DI ALTERAZIONE DELLO STATO DI BENESSERE POSSONO VERIFICARSI ANCHE PER LIVELLI BASSI E PER ESPOSIZIONI BREVI -AFFATICAMENTO -DISTURBI DELL’ATTENZIONE -RIDOTTO RENDIMENTO LAVORATIVO

  34. EFFETTO SULLA PELLE-1 La maggior parte dell’energia da onde ultrasonore in aria viene deviato dalla pelle piuttosto che assorbita TRASCURABILE IN CONDIZIONE DI ESPOSIZIONE “NORMALE”

  35. EFFETTO SULLA PELLE PER ESPOSIZIONI A FREQUENZE ULTRASONICHE DI 140-150 dB(A) SI VERIFICA SURRISCALDAMENTO PER ASSORBIMENTO DI ENERGIA

  36. ALLO STATO ATTUALENESSUNO STUDIO HA ANCORA AFFRONTATO SERIAMENTE IN EUROPA IL PROBLEMA DELLA OTOPATIA DA ULTRASUONI NELL’OPERATORE ECOGRAFISTA

  37. OTOPATIA DA ULTRASUONI NEGLI ANNI ‘70/’80 E’ STATA DESCRITTA L’OSSERVAZIONE DI PERDITA D’UDITO NEI FISIOTERAPISTI ESPOSTI A SEDUTE PROLUNGATE DI ULTRASUONOTERAPIA

  38. PERDITA TEMPORANEA DI UDITO DA ULTRASUONI -FREQUENZE INFERIORI A 8 KHz E LIVELLI DI PRESSIONE SONORA DI 148/154 dB(SPL) -FREQUENZE DI CIRCA 18 KHz E LIVELLI DI PRESSIONE SONORA DI 70 dB(SPL)

  39. OTOPATIA DA ULTRASUONI LA PREVENZIONE DELLE IPOACUSIE DA ULTRASUONI E’ UNA PRIORITA’,FRA LE MALATTIE PROFESSIONALI,DEL NATIONAL OCCUPATIONAL HEALTH AND SAFETY AUSTRALIANO PER IL 2002-2012

  40. IL DECIBEL • E’ L’UNITA’ DI MISURA DEL LIVELLO DI PRESSIONE O DI INTENSITA’ SONORA ( L ). • AD UNA VARIAZIONE DI LIVELLO DI 1 dB CORRISPONDE UNA VARIAZIONE DI PRESSIONE SONORA DELL’11 %. • L’ENERGIA SONORA RADDOPPIA PER OGNI AUMENTO DI 3 Db.

  41. EFFETTI SULL’UDITO OTOPATIE CONSEGUENTI A SUBARMONICHE PRODOTTE DA EMISSIONI DI ULTRASUONI 1-PERIODO DI LATENZA: -INIZIO DOPO 2-3 ANNI D’ESPOSIZIONE -DIFFICOLTA’ DI COMPRENSIONE DELLA VOCE SUSSURRATA -DIFFICOLTA’ DI COMPRENSIONE DELLE CONVERSAZIONI IN AMBIENTE RUMOROSO 2-PERIODO DELL’OTOPATIA MANIFESTA: -DA 5/6 A 10/15 ANNI DALL’ESPOSIZIONE -DIFFICOLTOSA COMPRENSIONE DELLA VOCE DI CONVERSAZIONE -IMPOSSIBILITA’ A PERCEPIRE LA VOCE SUSSURRATA -CURVA AUDIOMETRICA TIPICA DELL’IPOACUSIA DA RUMORE e quindi TRAUMA ACUSTICO CRONICO CON RIDUZIONE ALMENO DEL 50 % = MALATTIA PROFESSIONALE

  42. N.B. UN LIVELLO SONORO DI ZERO dB (come riportato fra le caratteristiche tecniche sul manuale del nostro ecografo) NON EQUIVALE AD ASSENZA DI RUMORE, MA AL MINIMO LIVELLO SONORO PERCEPIBILE DALL’ORECCHIO UMANO.

  43. LEFLUTTUAZIONI DI PRESSIONEDELL’ARIA FANNO VIBRARE IL TIMPANOCHE METTE IN MOVIMENTO IL FLUIDO CONTENUTO NELL’ORECCHIO INTERNO ECCITANDO LECELLULE CILIATEDELLA COCLEA CHE INVIANO IMPULSI ELETTRICI AL CERVELLO TRAMITE ILNERVO ACUSTICO

  44. LA COMPRENSIONE • AVVIENE SOLO SE LE CELLULE CILIATE ( Coclea) SONO TUTTE EFFICIENTI. • DIFFICILMENTE ALL’INIZIO CI SI ACCORGE DEL DANNO PERCHE’ IL CERVELLO COMPENSA LE INFORMAZIONI RICORDANDO E DECIFRANDO I SUONI.

  45. DANNEGGIAMENTO DELLE CELLULE CILIATE -L’ESPOSIZIONE CONTINUA AGLI ULTRASUONI LOGORA LE CELLULE FINO ALLA DISTRUZIONE. -MENO CELLULE RESTANO IN FUNZIONE,MENO COMPRENSIBILE SARA’ IL SEGNALE TRASMESSO AL CERVELLO(effetto tempo). deficit discriminativo d’analisi acustica danno irreversibile perché le cellule danneggiate non possono riprodursi Ipoacusia Neurosensoriale

  46. IPOACUSIA NEUROSENSORIALEpuò essere dovuta a • MALFUNZIONAMENTO DELLA COCLEA PER DANNEGGIAMENTO ANCHE PARZIALE DELLE CELLULE CILIATE ma anche a • DANNEGGIAMENTO DEL NERVO ACUSTICO o • DANNEGGIAMENTO DELLE VIE NERVOSE

  47. CAUSE DI IPOACUSIA NEUROSENSORIALE • EREDITARIE • DEGENERATIVE(diabete,vasculopatie,invecchiamento) • ESPOSIZIONE ECCESSIVA A ULTRASUONI / RUMORI • FARMACI OTOTOSSICI • INFEZIONI • TRAUMI

  48. DIAGNOSI DIFFERENZIALE DI IPOACUSIA NEUROSENSORIALE SEMBREREBBE DIFFICILE DIFFERENZIARE -QUELLA DA SOVRAESPOSIZIONE (Rumori / Ultrasuoni) da - QUELLA NATURALE DA INVECCHIAMENTO

  49. SOLO SE NON SI DISPONE DI AUDIOGRAMMI PRECEDENTI E’ DIFFICILE UNA DIAGNOSI DIFFERENZIALE

More Related