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Gli istituti professionali ad ordinamento regionale: una specificità lombarda. Derivano dall’intesa MIUR-Regione Lombardia del marzo 2009, secondo la previsione della legge 40/2007 ora confermata dal Regolamento dei Professionali
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Gli istituti professionali ad ordinamento regionale: una specificità lombarda Derivano dall’intesa MIUR-Regione Lombardia del marzo 2009, secondo la previsione della legge 40/2007 ora confermata dal Regolamento dei Professionali Su questa base è possibile anche agli istituti statali rilasciare le qualifiche triennali e i diplomi quadriennali previste dal repertorio nazionale così come articolato a livello regionale sulla base della individuazione specifica di aree professionali, qualifiche ed indirizzi di qualifica Sono proposti – su richiesta delle scuole - dalle Amministrazioni provinciali e decretati sulla base di una programmazione territoriale dell’offerta formativa che comprende anche i CFP Sono svolti da personale statale, che conserva il relativo contratto nazionale di lavoro ma sono tenuti al rispetto – esattamente come i CFP – delle norme regionali rispetto agli indirizzi generali, alle modalità e ai contenuti degli conclusivi, alle forme di monitoraggio e di verifica previste dalla Regione
L’ IeFP ad ordinamento regionale è profondamente diversa dal percorso quinquennale Non prevede sbocchi diretti verso l’università ed ha una struttura intrinsecamente collegata con le specifiche competenze operative richieste da un’area professionale, cui sono finalizzate le discipline Per questo non sarà più possibile, contrariamente a quanto finora accaduto nella sperimentazione, acquisire la qualifica e contemporaneamente la promozione alla classe quarta del percorso quinquennale E’ tenuta al rispetto delle competenze previste dall’obbligo di istruzione e i passaggi sono possibili sulla base dell’O.M. 87/2004, ma è necessario che i giovani sappiano che i due percorsi, anche se svolti magari nello stesso istituto, non sono equivalenti
Le specificità dell’IeFP a ordinamento regionale a) rispetto ai titoli rilasciati: quinquennali quelli statali, qualifiche triennali e diplomi quadriennali quelli regionali, diplomi quinquennali gli statali b) Rispetto all’organizzazione della didattica ubbidisce agli standard nazionali e regionali della FP prevede percentuali diverse da quelle statali tra l’area comune e quella di indirizzo; all’interno di queste percentuali lascia completa libertà di progettazione, senza fornire quadri orari pre-definiti prevede stages fin dalla seconda; non ha quadri orari predefinti; è strutturata in Unità formative basata su compiti c) Rispetto all’organico, che ( ma pienamente solo a partire dal prossimo anno) potrà essere sviluppato in autonomia dalla scuola, nel rispetto del contingente numerico assegnato, corrispondente a quello dello stato
Dunque • Gli istituti che hanno in corso classi sperimentali di istruzione e formazione le porteranno ad esaurimento. Gli studenti potranno conseguire contemporaneamente la qualifica statale, quella regionale e la promozione alla classe quarta ( o quinta per le scuole che hanno sperimentazione in quarta). Gli iscritti alla prima dell’anno prossimo seguiranno solo il percorso triennale • Non è possibile costituire classi articolate tra ordinamento regionale e statale • Negli ITI che ospitano corsi IFP saranno istituiti ( se possibile quest’anno, altrimenti l’anno prossimo) i corrispondenti istituti professionali • Attenzione a non confondere il meccanismo della “dote formazione” con quello della “dote scuola”: i corsi IeFP istituiti nelle scuole possono fruire solo di quest’ultima
Proprio per queste specificità • E’ in atto un percorso di formazione per le scuole che inizieranno l’anno prossimo che comprende sia gli aspetti di tipo didattico sia le questioni organizzative, particolarmente importanti in futuro per lo sviluppo dell’organico • Regione Lombardia ha emanato uno specifico bando per l’ammodernamento dei laboratori che hanno già in corso le attività della sperimentazione • L’Ufficio IV dell’USR ha seguito fin dall’inizio questo processo ed è a disposizione delle scuole per chiarire punti oscuri ed affrontare criticità, per quanto possibile