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VII Riunione Scientifica SIET Trieste 29 giugno – 1° luglio. Impatto dell’internazionalizzazione sul settore dei trasporti e della logistica. Il caso dei distretti industriali veneti. Elena Maggi elena.maggi@unimol.it Ilaria Mariotti ilaria.mariotti@polimi.it
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VII Riunione Scientifica SIET Trieste 29 giugno – 1° luglio Impatto dell’internazionalizzazione sul settore dei trasporti e della logistica.Il caso dei distretti industriali veneti • Elena Maggi elena.maggi@unimol.it • Ilaria Mariotti ilaria.mariotti@polimi.it • Flavio Boscacci flavio.boscacci@polimi.it
Struttura • Obiettivo della ricerca • Rassegna della letteratura • Descrizione dei dati • Analisi empirica • Conclusioni e sviluppi futuri della ricerca
Obiettivo ricerca analisi effetto indiretto dell’internazionalizzazione sul settore dei trasporti e della logistica del Paese di origine dell’investimento relazione tra gli investimenti diretti all’estero effettuati da imprese distrettuali italiane e la variazione occupazionale delle aziende fornitrici di servizi di logistica in conto terzi Oggetto di analisi = distretto industriale perché sistema autocontenuto, sia in termini territoriali che di filiera, all’interno del quale cioè si esauriscono gran parte degli effetti del processo di internazionalizzazione.
Impatto dell’internazionalizzazione (1) Internazionalizzazione varie forme…. IMPATTO IMPATTO Paese di destinazione (Host country) Paese di origine (Home country)
Impatto dell’internazionalizzazione (2) EFFETTI DIRETTI: effetti sull’impresa che effettua l’investimento (internazionalizzazioneattiva), o che “riceve” l’investimento (internazionalizzazione passiva), in termini di occupazione (variazione addetti e modifiche nei profili professionali), valore aggiunto, produttività. EFFETTI INDIRETTI: effetti che riguardano il contesto locale in cui l’impresa opera e si propagano lungo la catena del valore; risentono dell’intensità delle relazioni all’interno della filiera e con altre imprese (Mariotti, Piscitello, 2005). Esempio: variazione occupazione imprese fornitrici di beni e servizi, chiusura imprese, ecc.
Impatto dell’internazionalizzazione (3) Gli effetti degli IDE, sia diretti che indiretti, dipendono da: tipologia e motivazioni alla base dell’investimento all’estero (Lipsey, 2002; Barba Navaretti, Venables, 2004); unità di analisi utilizzata, e quindi Paesi e periodi considerati (Slaughter, 2000; Head, Ries, 2002; Girma e Gorg, 2003; Hansson, 2004). Risultato degli studi effettuati in Italia: effettodegli IDE sul livello medio di qualificazione dell’occupazione domestica e sulla crescita degli occupati nel settore dei servizi è positivo (Falzoni, Grasseni 2003; Mariotti, Piscitello 2006; Savona, Schiattarella 2004, 2005).
Impatto dell’internazionalizzazione sul settore trasporti Incremento flussi di merci e di persone(conseguente a frammentazione internazionale ciclo produttivo e distributivo); razionalizzazione dei nodi logistici e modifica della loro localizzazione: centralizzazione delle strutture; creazione di nodi nei Paesi di destinazione degli IDE e localizzazione presso grandi nodi di interscambio di flussi internazionali, ad alta accessibilità; Evoluzione degli operatori di trasporto e logistica: nuovi servizi e nuovi operatori; Fabbisogno occupazionale degli operatori di trasporto e logistica: incremento addetti nelle imprese dopo gli IDE per svolgere compiti di supervisione, coordinamento e controllo delle attività disperse geograficamente; Crescita degli occupati nei settori di logistica e trasporti: effetto indiretto.
Impatto dell’internazionalizzazione sul settore trasporti IV effetto Il fabbisogno occupazionale di addetti qualificati delle medie imprese italiane dopo gli IDE (assunzioni totali 2002-2005) Fonte: Unioncamere-Mediobanca (2005)
Impatto dell’internazionalizzazione sul settore trasporti V effetto Savona e Schiattarella (2004, 2005): il trasferimento all’estero della produzione nel 1991-1996 da parte delle imprese italiane del made in Italy ha indotto una crescita dell’occupazione dei servizi nelle province italiane, tra cui anche i trasporti e la logistica. In particolare, il tasso di crescita dell’occupazione nell’intero comparto dei servizi e, in particolare, nei servizi più tradizionali, come trasporti, commercio e servizi finanziari è risultato tanto più elevato quanto più la provincia è internazionalizzata.
Descrizione del campione di analisi (1) Unità di analisi: 34 distretti industriali del Veneto (+ elevato grado di internazionalizzazione rispetto alle altre regioni, in termini di variazione dell’occupazione nelle affiliate produttive estere delle imprese distrettuali nel periodo 1996-2003. Circa l’82% delle imprese distrettuali hanno affiliate all’estero). Ripartizione per settori produttivi: 44% tessile e abbigliamento, 24% mobili, 15% meccanica, 9% cuoio e calzature, 9% altri settori.
Descrizione del campione di analisi (2) Dati: a) database Reprint (DIG – ICE): IDE; b) dati INPS: occupazione 1996-2003 organizzati per settore ATECO “I – Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (I livello di disaggregazione): – 60 “Trasporti terrestri e trasporti mediante condotte” – 61 “Trasporti marittimi e per vie d'acqua” – 62 “Trasporti aerei” – 63 “Attività di supporto e ausiliarie dei trasporti e attività delle agenzie di viaggio” (movimentazione merci, magazzinaggio, spedizionieri, operatori trasporto intermodale) – 64 “Poste e telecomunicazioni” (corrieri)
Indicatori utilizzati Grado di internazionalizzazione (%): Ii = (Δ OAi/Δ OTi) *100 dove: Ii = grado di internazionalizzazione del distretto i con i = (1, 2, …, 33) OAi = occupati nelle affiliate estere del distretto i OTi = occupati totali del distretto i (Mariotti, Piscitello 2006) Variazione occupazionale-trasporti(%) = (Δ OTraspi/Δ OTi)*100 ove Δ OTraspi= variazione occupazionale delle imprese del settore dei servizi dei trasporti, localizzate nel distretto (i), Δ OTi = variazione totale dell’occupazione del distretto (i)
Internazionalizzazione e variazione occupazionale nel settore dei trasporti 78 I IV III II ▲ Settori ▲Tessile-abbigliamento ▲ Abbigliamento Pelli, cuoio e calzature ♦ Materiali non metalliferi Prodotti per l’arredamento ■ Meccanica
Internazionalizzazione e variazione occupazionale nel subsettore “attività ausiliarie” I IV III II Settori ▲Tessile-abbigliamento ▲ Abbigliamento Pelli, cuoio e calzature ♦ Materiali non metalliferi Prodotti per l’arredamento ■ Meccanica
Internazionalizzazione e variazione occupazionale nel subsettore “trasporti terrestri” 68 78 82 Distretti industriali del Veneto 64 BOVOLONE 65 CASTAGNARO 66 CEREA 67 SAN BONIFACIO 68 SAN GIOVANNI ILARIONE 69 SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA 70 ARZIGNANO 71 BASSANO DEL GRAPPA 72 LONIGO 73 MAROSTICA 74 SCHIO 75 THIENE 77 PIEVE D'ALPAGO 78 PIEVE DI CADORE 79 SANTO STEFANO DI CADORE 80 CASTELFRANCO VENETO 81 CONEGLIANO 82 MONTEBELLUNA 83 ODERZO 84 PIEVE DI SOLIGO 85 TREVISO 86 VITTORIO VENETO 87 CAVARZERE 88 CITTADELLA 89 ESTE 90 MONSELICE 91 MONTAGNANA 92 PADOVA 93 ADRIA 94 BADIA POLESINE 95 CASTELMASSA 96 PORTO TOLLE 97 TRECENTA I IV III II Settori ▲Tessile-abbigliamento ▲ Abbigliamento Pelli, cuoio e calzature♦Materiali non metalliferi Prodotti per l’arredamento■Meccanica Media variazione occupazionale subsettore I 60 ▲ 97
Internazionalizzazione nei PECO e variazione occupazionale nel settore trasporti 68 Distretti industriali del Veneto 64 BOVOLONE 65 CASTAGNARO 66 CEREA 67 SAN BONIFACIO 68 SAN GIOVANNI ILARIONE 69 SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA 70 ARZIGNANO 71 BASSANO DEL GRAPPA 72 LONIGO 73 MAROSTICA 74 SCHIO 75 THIENE 77 PIEVE D'ALPAGO 78 PIEVE DI CADORE 79 SANTO STEFANO DI CADORE 80 CASTELFRANCO VENETO 81 CONEGLIANO 82 MONTEBELLUNA 83 ODERZO 84 PIEVE DI SOLIGO 85 TREVISO 86 VITTORIO VENETO 87 CAVARZERE 88 CITTADELLA 89 ESTE 90 MONSELICE 91 MONTAGNANA 92 PADOVA 93 ADRIA 94 BADIA POLESINE 95 CASTELMASSA 96 PORTO TOLLE 97 TRECENTA 82 IV I 78 III II 66 Media variazione occupazionale – settore trasporto Media internazionalizzazione ▲ 97 Settori ▲Tessile-abbigliamento ▲ Abbigliamento Pelli, cuoio e calzature♦Materiali non metalliferi Prodotti per l’arredamento■Meccanica
Conclusioni e sviluppi futuri di ricerca (1) Risultato: non evidente correlazione direttatra grado di internazionalizzazione e variazione occupazione del settore logistica, contrariamente a quanto rilevato dalla letteratura sui servizi. Possibili motivazioni: 1) non outsourcing dei servizi logistici da parte delle imprese (Isfort, Tlsu-Tedis, Istiee, 2005: distretto di Montebelluna ha esternalizzato solo i trasporti); 2) se outsourcing, affidamento a fornitori: 2a) italiani non localizzati nei distretti veneti (carenza offerta del sistema locale); 2b) stranieri (bilancia dei pagamenti negativa per circa 4 mld euro; Federtrasporto e Nomisma (2005): nel decennio 1995-2005 diminuzione della quota di mercato degli operatori italiani stradali dal 50% al 35%; aerei dal 61% al 24%)
Conclusioni e sviluppi futuri di ricerca (2) Sviluppi futuri di ricerca: 1) Indagine sulla variazione dell’occupazione interna alle imprese che hanno internazionalizzato; 2) Indagine sul comportamento logistico delle imprese dei distretti analizzati; 3) Indagine sulle strategie di internazionalizzazione, a cui corrispondono diversi obiettivi logistici.