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5 motivi per il processo di integrazione europea

5 motivi per il processo di integrazione europea. - ideale europeistico fortemente condiviso dopo la fine del conflitto: «collante» di forze politiche e ideologie obiettivamente diverse e opposte - necessità della ricostruzione europea

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5 motivi per il processo di integrazione europea

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Presentation Transcript


  1. 5 motivi per il processo di integrazione europea • - ideale europeistico fortemente condiviso dopo la fine del conflitto: «collante» di forze politiche e ideologie obiettivamente diverse e opposte • - necessità della ricostruzione europea • adesione statunitense all’idea dell’unità europea, con una valutazione fondata sul valore dell’imitazione (Diane Kunz, Butter and Guns: America’s Cold War Economic Diplomacy) • Necessità di reintrodurre la Germania nello spazio europeo su basi non conflittuali • debolezza economica e ambivalenza politica della Gran Bretagna quale fattore agevolante un processo di integrazione europea «indipendente» (Edmund Dell, The British Abdication of Leadership in Europe)

  2. Federazione/Confederazione Federazione: bilancio proprio (imposte federali e imposte ‘nazionali’); secessione impossibile (gli stati membri non hanno la sovranità nella politica estera); doppia appartenenza (cittadinanza federale e cittadinanza statale). LEGAME FORTE Confederazione: bilancio dipendente da contributi volontari dei paesi membri; legame non vincolante (secessione possibile); non si crea una appartenenza plurima (solo cittadinanza di origine). LEGAME DEBOLE

  3. Un modello di organizzazione internazionale: l’OECE(Organizzazione europea per la cooperazione economica) • Nasce il 16 aprile 1948 • Scopi: • promuovere la cooperazione economica tra i partecipanti al Piano Marshall (ERP) • organizzare la gestione degli aiuti • - sviluppare il commercio intra-europeo riducendo dazi e barriere tariffarie • studiare le possibilità di una unione doganale o di un’area di libero scambio europea • 17 Paesi partecipanti: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Svezia, Svizzera, Turchia, zone occidentali della Germania occupata (Bizona più zona francese), più la zona anglo-americana del territorio libero di Trieste.

  4. Paesi membri OECD Paesi/Economie in relazione con l’OECD

  5. Organigramma OECD Consiglio Supervisione e direzione strategica Rappresentanti degli Stati membri e della Commissione europea; decisioni prese all’unanimità Comitati Segretariato Discussione e attuazione Analisi e proposte Segretario generale Vice-segretari generali Direttorati Rappresentanti degli Stati membri e Paesi con lo status di osservatore lavorano con il Segretariato OECD su temi specifici Bilancio annuo: 188 milioni € Versati dagli Stati membri

  6. Il Segretariato OECD • Due lingue di lavoro: inglese e francese • I membri dello staff sono funzionari pubblici internazionali • Non esiste un sistema di “quote” nazionali per la copertura degli incarichi 2300 dipendenti presso la sede di Parigi

  7. Metodo di lavoro dell’OECD Raccolta dati Analisi Discussione Decisioni Attuazione Verifica degli obiettivi, Vigilanza multilaterale

  8. Sviluppo dell’OECE • Trasformata nel 1961 nella Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo, con l’adesione ‘ufficiale’ di Canada e Stati Uniti e, nel tempo, di altri membri. • Oggi i membri OECD sono 30 • Relazioni con più di 70 Paesi. Ma relazioni “deboli”

  9. Quadro generale nel 1947-‘48 Oece e Piano Marshall Interesse statunitense a un processo di unificazione (razionalizzazione) del quadro economico europeo : motivo eminentemente politico Permanenza del problema delle relazioni franco-tedesche (soprattutto con la nascita, nel 1949, della RFG)

  10. Dall’AIR alla CECA AIR (Autorità internazionale della Ruhr): creata su iniziativa statunitense (dic. 1948) per gestire le risorse tedesche. Limiti: organismo di cooperazione dove la Germania non era rappresentata paritariamente; nessuna sovranazionalità; vessatoria nei confronti della Germania; difficoltà nel prendere decisioni. La svolta: Monnet. Sensibile al concetto di interdipendenza (esperienza durante I e II guerra mondiale) APPLICA IL METODO FUNZIONALISTA ALL’ASPETTO DELLE RELAZIONI DI INTERDIPENDENZA ECONOMICA FRANCO-TEDESCA

  11. Dichiarazione Schuman9 maggio 1950 Preparata interamente da Jean Monnet e dai suoi collaboratori. Propone la creazione di un’autorità sovranazionale per controllare la produzione e il commercio di carbone e prodotti della fusione di minerale di ferro (ferro, acciaio) Proposta francese con preventivo assenso tedesco Aperta a tutti i Paesi che volessero partecipare, che in effetti saranno FRANCIA, GERMANIA, ITALIA, BELGIO, PAESI BASSI, LUSSEMBURGO

  12. Istituzioni CECA Alta Autorità (9 membri) Assemblea Parlamentare (72 parlamentari) Consiglio dei Ministri (sei ministri nazionali competenti) Corte di Giustizia

  13. Comunità europee • terzo genere del diritto internazionale: • o sulla base dei trattati originari • ordinamento giuridico proprio • organizzazione dotata di caratteristiche analoghe – in parte – a quelle degli Stati • poteri normativi e giurisdizionali delle Comunità, esercitati con notevoli margini di autonomia (sempre nel rispetto dei trattati) • superiorità del diritto comunitario nei confronti del diritto degli Stati membri; • immediata applicabilità del diritto comunitario da parte dei giudici statali

  14. Istituzioni dell’Unione europea Istituzioni principali: Commissione(potere propositivo e di controllo) Parlamento europeo (potere di controllo, consultivo, legislativo concorrente con il Consiglio dell’Unione e.) Consiglio dell’UE (potere legislativo ed esecutivo) Consiglio europeo (potere di indirizzo) Corte di Giustizia (interpretazione giuridica) Corte dei Conti (controllo contabile) Banca centrale europea (moneta, politica monetaria, tassi) Altri organi: Comitato econ. e soc. (consultivo) Comitato delle regioni (consultivo) BEI (finanziamenti GG.OO.) Ombudsman (difensore civico europeo)

  15. La successione dei trattati 1952: Trattato di Parigi (fondazione della CECA) - 50 yrs 1957: Trattati di Roma (CEE e CEEA) - senza scadenza 1967: Trattato di fusione degli esecutivi 1987: Atto unico europeo 1993: Trattato sull’Unione europea 1997: Trattato di Amsterdam 2001: Trattato di Nizza 2004: Trattato istitutivo di una Costituzione per l’Unione?

  16. Gli allargamenti dell’Unione fino al 1995

  17. L’Unione europea oggi (2005)

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