330 likes | 511 Views
Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria E. Giordano Osservazioni scientifiche di base Prima lezione Milano 16 aprile 2007. Creatività ed educazione.
E N D
Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria E. Giordano Osservazioni scientifiche di base Prima lezione Milano 16 aprile 2007
Creatività ed educazione La nostra cultura vede nei bambini solo “progetti” ….come qualcosa di incompiuto, recettori di informazione, soggetti passivi della disciplina, recipienti vuoti da riempire di dati, del sapere di altri … sembra che solo gli adulti possano sapere non si considerano i bambini come creatori, ricercatori, come realtà del presente….. Si comincia sempre più presto a “sacar las personas de sì mismas” e a impartire alte dosi di educazione. Si ritiene urgente che ricevano lezioni, che imparino a leggere, a ripetere nozioni, a consumare spettacoli. Gli adulti che temono la solitudine e il vuoto, la noia, pensano di salvare i piccoli riempiendo il loro tempo e la loro attenzione, non permettendo il vuoto nella loro vita. William Ospina – Reflexiones sobre la educación nel volume Conformación de un nuevo ethos cultural - Ed. Charlie´s -Bogotá 2006
Perché dare l’idea che il sapere è penoso e il piacere è inutile, quando la verità è che solo dura in noi quel sapere che è stato un piacere conquistare (che non significa senza fatica!) Il sapere non può essere trasmesso né con la violenza né con la pedanteria, ma al massimo, come diceva Goethe con l’amore.
DATEMI TEMPO • CRESCERE SENZA PRESCRIZIONI E INCITAMENTI • NON INTRALCIARE MOVIMENTI LIBERI, NON VOLERE AFFRETTARE LO SVILUPPO CON SOLLECITAZIONI O POSIZIONI ANTICIPATE • NON IMPEDIRE LE FASI INTERMEDIE Emmi Pikler – Red Edizioni 1996
Sembra che …..l’impegno, la serietà e la gioia con i quali questi bambini esplorano autonomamente tutto e anche il fatto che non si lascino scoraggiare dal fallimento di loro piccole imprese si fondino sulla fiducia e sulla sicurezza che provengono loro dalla comprensione degli adulti per i loro bisogni…… …..bisogni di voler fare tutto da sé, provare autonomamente secondo i loro tempi e ritmi Rispettare e lasciare liberi, concedere tempo, essere sereni
Contesto educativo, cura particolare a: • ambiente confortevole e piacevole, utilizzo ottimale dello spazio (spaziosità vs intimità) • oggetti/materiali abbondanti, scelti con cura, facilmente accessibili (scaffali aperti, contenitori trasparenti), che incoraggino l’iniziativa, il gioco autonomo • Qualità e varietà del gioco, uso creativo degli oggetti • Impegnare interesse, stimolare sviluppo dei sensi e la consapevolezza di quello che fanno • qualità della relazione • clima vigile, calmo e rispettoso: l’adulto dà sicurezza attraverso la sua presenza attenta, ma non intrusiva; facilita le attività dei bambini, non le dirige; evitare continuo ed estenuante intervento
Il movimento, il senso cinestetico • Libertà di spostamento, supino su superficie solida, stirarsi, torcersi, rotolare, inarcarsi • Correre qualche rischio • Esplorare le proprie estremità, afferrare e succhiarsi mani e piedi • Gattonare • Posizione eretta
Giochi e materiali per più piccoli • Materiale vario da sperimentare con la bocca e le mani • Contenitori con oggetti vari per scoprire cosa c’è dentro • Contenitori con fori e oggetti da inserire • Paletto e anelli, blocco cilindri • Cestino dei tesori
Secondo annoCrescita verso l’indipendenza e la consapevolezza • Capacità di movimento, manipolazione, parola • Intenso bisogno di esplorare e sperimentare con gli oggetti intorno • Collegare le parole agli oggetti attraverso la manipolazione e il contatto diretto: ad esempio “barattolo” e “catena”
Il gioco euristico, il pasticciamento • Dare a un gruppo di bambini per un tempo definito, in un ambiente controllato, una grande quantità di oggetti diversi, contenitori di varia natura, con i quali giocare liberamente senza l’intervento dell’adulto • L’adulto non incoraggia, non dà suggerimenti, non loda né esorta • Rimettere in ordine fa parte del gioco
Terzo announ’esplosione di consapevolezzaDare un senso al mondo • Marco osservando il mare: È troppo pieno • Emma e l’aereo lontano: Ma come fai ad entrarci? • Laura e il filo d’acqua: ma non si può tagliare I bambini sono estremamente logici solo possiedono informazioni limitate
Le storie • Buoni libri, con buone illustrazioni, buona qualità letteraria • NO alla Goccia Lina o Lina la Goccia • SI Riccioli d’oro
Il gioco con oggetti, il gioco di finzione • Giochi con sabbia e acqua, uso degli attrezzi • Trasformazioni e cambiamenti • Equilibri e conservazioni
Dalla ricerca neurologica • plasticità del cervello • apprendimento per imitazione (Neuroni specchio – Rizzolati); • importanza di ambienti ricchi e stimolanti per lo sviluppo del cervello (non fare discorsi troppo semplificati che non hanno significato per gli allievi e causano progressiva perdita di motivazione ad apprendere)
La scuola dell’infanzia • Esempi di lavori dalle classi: • Il cielo • Luci e ombre • Acqua
perchè non accada …. Francesco Tonucci Con gli occhi del bambino Fabbri ed. 1981
Attenzione ad aspetti estetici e dimensione emotiva "Spazio non finire maiperché sappiamo così poco di te“ Noemi, 9 anni Il FARE non solo delle MANI ma del CORPO TUTTOil fare esperienza“l’intreccio inestricabile tra pensiero ed emozione” Premessa ad una pedagogia dell’ascolto – A. Ginzburg
Stupore, meraviglia, spiazzamento (adulto?) Scuola dell’infanzia - Classe 5 anni Cos’e’ il cielo? Martina : Noi riusciamo a toccare solo l’aria, ma è sempre cielo anche se non lo vediamo Simone: E’ una cosa blu, molto scura e profonda Dove inizia e dove finisce il cielo? Federico:comincia dalla terra e finisce nello spazio Alessandro: il cielo finisce là dove c’e’ lo spazio e là non si vede più perché c’e’ tutto blu e i pianeti e le stelle Gianluca: il cielo si vede sopra e arriva sotto Chiara: il cielo è dappertutto, però ci sono le case che non lo fanno vedere, o i muri, o gli alberi, o le gru, ma se stiamo fuori lo vediamo sempre
Come possiamo costruire Caronte, il pianeta di diamante Marco: il cerchio piccolo si incastra nel cerchio grande e costruiamo una sfera Ettore: abbiamo fatto una palla grossa come il mappamondo
Che cos’ è l’ ombra? Alessandro (3 a.): è una cosa nera Tommaso (4 a.): l’ombra la fanno le cose , le piante, le persone. Michele (5 a.): è quella cosa che quando cammini ti segue, se stai fermo no Rebecca (5 a.): è una figura scura che si vede quando c’è il sole Irene (4 a.): quando non c’è il sole non si fa Giambro (4 a.) : è una cosa che vedi sul muro bianco ed è scura Hanadi (5 a.): però io ho visto che certe volte non mi segue ma cammina davanti a me
Hai paura dell’ ombra ? Mark (5 a.): No, se l’ ombra è la mia, ma se è l’ ombra di qualcosa che non so, ho sì paura Paolo (4 a.): sì ho paura perché può essere un cattivo Marco (5 a.): io non ho paura, perché non fanno niente le ombre Sara (4 a.): no, perché non è tanto buia, si vede quando c’è il sole Tommaso (4 a.): no, perché sono fatte dal sole
Le Emozioni C'era una volta una grotta disabitata, qualche volta si era visto qualche fantasma e dei vampiri, nessuno si avvicinava, tutti avevano paura. (…) Un uomo coraggioso (…) guardò da lontano con un cannocchiale la grotta e vide tanti pipistrelli che volavano a cerchio all'interno della grotta e di notte volavano fuori. (…) entrò nella grotta per spiare se c'erano dei segreti all'interno. (…) illuminò la grotta con una torcia e vide dei pezzi di scheletri, forse erano vissuti degli uomini antichi. Adesso la grotta era abitata solo dai pipistrelli, nessun uomo ci volle più abitare. (scuola dell'infanzia, sezione 3-4 anni)
Lino il drago Mattia (4 a.): “Così possiamo entrare nella sua pancia, come Pinocchio che è entrato nella pancia della balena .” E i suoi amici
L’occhio guarda l’ombra di Giovanni che si specchia dentro l’occhio tante volte. Dall’occhio parte un cordone che va nel cervello in due posti diversi, uno per ogni occhio e si specchia nel cervello. (Giulia, 5 anni)
Acqua: travasi, gocce, ruscelli, galleggiamenti …. • L’acqua che attacca • Travasi in imbuti, il vortice • Setacci • Materiali granulari: somiglianze e differenze con l’acqua Siamo sicuri che l’acqua è incolore, insapore, inodore, prende la forma del recipiente? “l’acqua al mare ha tanti colori quella del rubinetto è trasparente”
Qualche bambino fa finta di dormire e russa sdraiato sul materasso blu che simboleggia un laghetto. • Io - ma com’è l’acqua – • Andrea - eh eh azzurra – • Arianna - siiiii, non è blu come questa (si riferisce al materasso) – • Aurelia - non è azzurra – • Davide - un pochino trasparente – • Andrea - se è sporca è verde – • Io - e quando è pulita com’è? - • Andrea - azzurra o blu – • Io - ma dove la vedete voi l’acqua oltre che in piscina? – • Bambini - al mare; quella del lago; nei lavandini – • Io - ah, e nei lavandini com’è l’acqua – • Bambini – trasparente - • Sara - vediamo anche l’acqua negli occhi della Luisa – • Alessandra - quando piangi esce l’acqua – • Sara - e se beviamo esce l’acqua dall’ombelico - • Sara - anche il ghiaccio però è acqua! – • Alessandra - però se il ghiaccio si scoglie diventa acqua - • Io - siete tutti d’accordo che il ghiaccio è acqua? – • Bambini - siiiiiii – • Io - e come fa a sciogliersi? – • Bambini - con il sole – • Io - solo con il sole si può sciogliere? – • Bambini – nooooo - • Andrea - il ghiaccio sembra duro; anche la pioggia è acqua; anche le lacrime; anche il temporale; anche le mani quando sono sudate; anche il sudore; le pozzanghere; il rubinetto, il lavandino; il gabinetto; nel bidè; nella piscina, la pipì…anche la cacca quando è molle….-
Bagnare/asciugare • Io - ma come possiamo raccogliere l’acqua? – • Bambini - con la spugna – • Io - e come fa la spugna a raccogliere l’acqua? – • Laura - perché ha i buchi e la fa entrare? – • Io - aspettate un attimo, asciughiamoci le mani prima di andare – • Io - proviamo a farlo senza usare la salvietta, come facciamo? • Arianna – cosi! (iniziano a fare la centrifuga con le mani) • Laura - battiamo le mani - • Alessandra - fino a quando sono asciutte –
Com’è, bambini, il suono dell’acqua? -Io e i bambini imitiamo con la voce il suono che fa la pioggia, il ruscello, la cascata e la tempesta….mi piace giocare con le conchiglie al mare per sentire il rumore dell’acqua
io mi ricordo che la neve arriva fino all’erba e poi diventa tutta bianca perché cade dal cielo, però poi l’erba ritorna verde • Ad un certo punto nasce la questione del ghiaccio e della neve • Sara – anche la neve è acqua – • Daniela – anche il ghiaccio, perché se lo metti sul calorifero si scioglie – • Sara – eh ma anche il sole lo fa sciogliere, quando arriva l’estate! – • Valentina – come il ghiacciolo – • Paolo – infatti devi metterlo nel frigorifero o fare in fretta • Io – ma solo se c’è caldo caldo si scioglie ? – • Bambini – siiiii –