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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Corso di laurea in Scienze della Formazione Primar

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria. L’insegnamento/apprendimento della matematica con il computer. Un’esperienza didattica con il Cabri in una IV elementare. Relatori: Prof. Filippo Spagnolo

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Presentation Transcript


  1. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria L’insegnamento/apprendimento della matematica con il computer. Un’esperienza didattica con il Cabri in una IV elementare Relatori: Prof. Filippo Spagnolo Prof.ssa Eleonora Marino Tesi di laurea di: Maria Cristina Guagliardo

  2. Il computer è qualcosa di molto più complesso di un semplice mezzo, soprattutto agli occhi di un giovane, facendolo del tutto simile ad un “compagno” per l’organizzazione dell’esperienza e della conoscenza, il gioco, lo studio.

  3. I rapporti tra i giovani e gli strumenti tecnologici sono caratterizzati da naturalezza convivialità immediatezza

  4. In questi anni sono stati realizzati vari sistemi per l’apprendimento della matematica. Molti di questi sistemi in realtà non hanno portato ad una modifica sostanziale dei contenuti del curriculum e neppure ad un cambio di metodologia nel modo di apprendere e di insegnare

  5. Altri sistemi, ed in particolare quelli basati su micromondi, hanno invece portato a cambiamenti sostanziali sia rispetto alla natura del sapere che viene insegnato e appreso sia rispetto ai processi coinvolti nel suo apprendimento.

  6. In questo tipo di approccio l’accento si sposta “dall’insegnamento” “all’apprendimento”. Non è il computer che “programma” lo studente a certi apprendimenti, ma è lo studente che “programma” il computer al fine di costruire meglio i propri apprendimenti.

  7. Nella prima parte mio lavoro ho cercato di analizzare il legame tra il computer e il processo di insegnamento /apprendimento, focalizzando l’attenzione sui software per l’insegnamento/apprendimento della matematica. • Nella seconda parte del mio lavoro ho descritto l’esperienza didattica che ho realizzato in una classe quarta dell’Istituto comprensivo “Filippo Ansaldi” di Centuripe, utilizzando il software di geometria dinamica Cabri Géomètre.

  8. Cabri Géomètre Le figure geometriche che si possono realizzare sono le classiche costruzioni con riga e compasso. I possibili movimenti a loro consentiti sullo schermo danno luogo ad una classe di figure che sono percettivamente diverse ma tutte accomunate dai vincoli di tipo geometrico imposti dalla costruzione effettuata.

  9. Lavoro sperimentale Come può migliorare l’insegnamento/apprendimento di alcuni concetti geometrici, se questo viene trasposto in classe con l’ausilio di software di geometria dinamica. Ipotesi di ricerca

  10. Campione Per la sperimentazione sono stata scelte due classi quarte dell’Istituto Comprensivo “Filippo Ansaldi” di Centuripe, per un totale di 33 alunni di età compresa tra i nove e i dieci anni. Una classe, formata da sedici alunni ha costituito il gruppo di controllo; l’altra classe il gruppo sperimentale.

  11. Situazione a-didattica Lo scopo del gioco è la costruzione di figure con quattro lati e la classificazione secondo caratteristiche comuni. Il gioco si svolgerà utilizzando alcune funzioni del software di geometria dinamica, Cabrì Géomètre.

  12. Utilizzando il software ho disegnato alcuni quadrati, specificando la lunghezza dei lati e la misura degli angoli. Ho fissato dei punti, per facilitare il lavoro degli alunni e permettere loro di costruire figure regolari.

  13. Utilizzando la funzione di trascinamento, muovendo i punti di intersezione dei lati del poligono, gli alunni potranno modificare la figura a proprio piacimento, creando altre figure con quattro lati. Allo stesso tempo potranno rendersi conto di come si modificano le misure dei lati e degli angoli. Dopo aver costruito le figure, dovranno classificarle individuando caratteristiche comuni.

  14. Risultati sperimentali Per analizzare i risultati ottenuti è stato fondamentale svolgere, dopo aver realizzato il questionario di controllo, un’analisi a priori di tale questionario, per individuare le possibili risposte date dagli alunni, sia esatte che errate. Dalla tabulazione dei dati riportata in appendice si evince che, nelle risposte date al questionario durante la prima somministrazione, non emergono differenze significative tra il gruppo sperimentale ed il gruppo di controllo.

  15. In seguito alla sperimentazione e alla seconda somministrazione del medesimo questionario ho potuto rilevare alcune differenze nelle risposte date dagli alunni del gruppo sperimentale. Infatti, eccetto alcune variazioni, le risposte date al questionario dal gruppo di controllo si sono mantenute pressoché invariate. • Ho potuto riscontrare miglioramenti significativi soprattutto nelle risposte date alla prima e alla seconda domanda del questionario, sicuramente più complete ed articolate rispetto a quelle date prima dell’attività svolta in classe. • Inoltre è aumentato il numero degli alunni che ha risposto esattamente alla terza domanda e non vi sono state risposte errate alla quarta.

  16. Problemi aperti Superare le resistenze ai cambiamenti cercare di creare le condizioni perché tali risorse siano usate e problematizzate come occasioni per pensare, come ambienti dentro cui riflettersi e riflettere Cambiamento del ruolo del docente il quale deve aderire all’innovazione vedendo il cambiamento come un processo dal quale potere guadagnare e non solo perdere

  17. Problemi di natura organizzativa la necessità di strutturare spazi-lavoro appositi o di modificare l’ambiente “aula” ed inoltre la necessità di ricercare ed utilizzare software di qualità, adeguati agli scopi da raggiungere

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